MANIERA FACILE PER IMPARARE LA STORIA SACRA AD USO DEL POPOLO CRISTIANO

per cura del sac. Bosco Giovanni

 

 

TORINO

TIP. PARAVIA E COMPAGNIA

1855 {1 [49]} {2 [50]}

 

 

 

 

INDEX

Al Lettore  3

I. Sacra Scrittura e Tradizione. 3

II. Creazione del mondo. 4

III. Creazione degli angeli e dell'uomo. 4

IV. Caduta dell'uomo. 5

V. Posterità di Adamo. 6

VI. Il diluvio. 7

VII. I figli di Noè. 7

VIII. Il popolo di Dio. 8

IX. Posterità di Abramo. 9

X. Mosè libera il popolo di Dio. 10

XI. Gli ebrei nel deserto. 11

XII. Primi re degli ebrei. 12

XIII. Il regno di Giuda e il regno d'Israele. 13

XIV. Regno di Giuda. 14

XV. Dei profeti. 14

XVI. Gli ebrei dopo la schiavitù  15

XVII. Nascita di G. C. 16

XVIII. Vita di Gesù Cristo. 17

XIX. Predicazione di Gesù Cristo. 18

XX. Dottrina del Vangelo. 18

XXI. Istituzione dell'Eucaristia. 19

XXII. Passione e morte di G. C. 20

XXIII. Risurrezione di G. C. 21

XXIV. Del Sacramento della Penitenza. 21

XXV. Ascensione di G. C. e venuta dello Spirito Santo. 22

XXVI. Chiesa di Gesù Cristo. 22

XXVII. Predicazione degli apostoli. 23

XXVIII. Vita dei primitivi cristiani. 24

XXIX. Rovina di Gerusalemme. 25

XXX. Governo della Chiesa di Gesù Cristo. 25

XXXI. Caratteri della Chiesa di G. C. 26

XXXII. Società separate dalla Chiesa Cattolica. 27

Geografia dei nomi che trovansi in questo libro  28

Cronologia de' patriarchi, giudici, re e pontefici del popolo ebreo  30

Prima età del mondo  30

Seconda età  30

Terza età  31

Quinta età  32

Sesta età  33

Massime morali ricavate dalla Sacra Scrittura. 34

Indice  35

 


Al Lettore

 

            La presente Storia Sacra è destinata ad uso de' cattolici, e specialmente di coloro che o per occupazione o per mancanza di studio non possono percorrere libri di maggior mole e di più elevata erudizione.

            Mio scopo si è di far notare come siano contenute nella Bibbia parecchie verità professate dai cattolici, e negate dai nemici di nostra Religione. Questo libretto è un compendio della Storia Sacra da me compilata, e che già si usa in parecchie pubbliche scuole. Nello scrivere ho procurato di seguire, per quanto mi fu possibile, compendi di storie sacre annesse ad alcuni catechismi approvati in diverse diocesi. Io spero che tutti quelli che leggeranno questa storia si adopereranno per diffonderla nelle scuole e nelle famiglie cristiane, persuaso che riuscirà vantaggiosa alla nostra santa Religione e alle anime de' fedeli. Iddio benedica tutti quelli che lavorano a favore della cattolica Religione, e li colmi di celesti benedizioni per la vita presente e per la futura. {3 [51]} {4 [52]}

 

 

I. Sacra Scrittura e Tradizione.

 

            D. Che cosa è la storia sacra?

            R. La storia sacra è il racconto dei fatti che riguardano il fondamento della religione.

            D. Dove si trova la storia sacra?

            R. La storia sacra si trova nella Bibbia e nella tradizione.

            D. Che cosa è la Bibbia?

            R. La Bibbia è la raccolta de' libri inspirati da Dio.

            D. Dove si trovano questi libri?

            R. Questi libri si trovano nell'antico e nel nuovo Testamento.

            D. Che cosa contiene l'antico Testamento?

            R. L'antico Testamento contiene la legge data da Dio a Mosè, e la storia del popolo di Dio dalla creazione del mondo fino a G. C.

            D. Chi ha scritto l'antico Testamento? {5 [53]}

            R. Mosè, i Profeti ed altri nomini inspirati da Dio.

            D. Che cosa contiene il nuovo Testamento?

            R. Il nuovo Testamento contiene la vita, la dottrina, i miracoli di G. C. e la fondazione della sua Chiesa.

            D. Chi ha scritti i libri del nuovo Testamento?

            R. Li hanno scritti gli Apostoli ed altri discepoli di G. C.

            D. Che cosa s'intende per tradizione?

            R. Per tradizione s'intende la parola di Dio, che non è stata scritta nei libri santi.

            D. Sapreste darmi alcuni esempi di cose tradizionali?

            R. È tradizione che i libri sacri siansi conservati intatti e come tali pervenuti fino a noi, la santificazione della domenica, il simbolo degli Apostoli. Queste ed altre cose noi crediamo per tradizione.

            D. Perchè queste verità chiamansi tradizionali?

            R. Perchè tali verità, sebbene non siano contenute nella Bibbia, tuttavia sono rivelate da Dio e tramandate dall'uno all'altro fino ai nostri giorni.

            D. Come si è conservata la tradizione?

            R. La tradizione si è conservata per la costante credenza della Chiesa. {6 [54]}

            D. Da chi dobbiamo ricevere la spiegazione della Bibbia?

            R. Dobbiamo ricevere la spiegazione della Bibbia dalla Chiesa.

            D. Perchè dalla Chiesa e non da altri?

            R. Perchè G. C. ha dato alla Chiesa, e a nessun altro, un'autorità infallibile per la conservazione della fede.

 

 

II. Creazione del mondo.

 

            D. Che cosa intendesi per mondo?

            R. Per mondo s'intende il cielo e la terra e tutto ciò che nel cielo e nella terra si contiene.

            D. Da chi fu creato il mondo?

            R. Il mondo fu creato da Dio.

            D. Come fu creato il mondo?

            R. Il mondo fu creato da Dio dal nulla colla sola sua volontà.

            D. Quanto tempo è che Iddio ha creato il mondo?

            R. Sono circa sei mila anni.

            D. In quanti giorni creò Iddio il mondo?

            R. Iddio creò il mondo in sei giorni.

            D. Che cosa creò nel primo giorno?

            R. Iddio nel primo giorno creò la luce.

            D. Che cosa creò nel secondo giorno?

            R. Nel secondo giorno Iddio creò il firmamento, {7 [55]} ovvero quella vastissima specie di volta che si presenta ai nostri sguardi mirando il cielo.

            D. Che cosa creò nel terzo giorno?

            R. Nel terzo giorno Iddio creò le piante e gli alberi.

            D. Che cosa creò nel quarto giorno?

            R. Nel quarto giorno Iddio creò il sole, la luna, le stelle.

            D. Che cosa creò nel quinto giorno?

            R. Nel quinto giorno creò i pesci e gli uccelli.

            D. Che cosa creò nel sesto giorno.

            R. Nel sesto giorno creò tutti gli altri animali e finalmente l'uomo.

            D. Di che cosa Iddio formò il corpo dell'uomo?

            R. Iddio formò il corpo dell'uomo del fango della terra.

            D. Che cosa ha di particolare sopra tutti gli altri animali.

            R. L'uomo è distinto da tutti gli altri animali perchè ha l'anima immortale.

            D. Come fu creata l'anima dell'uomo?

            R. L'anima dell'uomo fu creata da Dio a sua immagine e somiglianza.

            D. Che cosa vuol dire che l'anima è creata a somiglianza di Dio?

            R. L'anima umana dicesi creata a somiglianza {8 [56]} di Dio perchè è spirituale, eterna, immortale e destinata a godere un giorno Iddio, ed essere partecipe di tutti i beni del cielo.

            D. Che cosa fece Iddio nel settimo giorno?

            R. Nel settimo giorno Iddio si riposò, cioè cessò dal creare, ed ordinò di onorare ogni settimo giorno con opere dedicate al suo culto.

            D. Come è chiamato questo giorno di riposo?

            R. Il giorno di riposo dagli Ebrei era detto sabbato, e dai Cristiani è detto Domenica in memoria della risurrezione del Salvatore.

 

 

III. Creazione degli angeli e dell'uomo.

 

            D. Quali sono le creature più perfette?

            R. Le creature più perfette sono gli Angeli e gli uomini.

            D. Perchè diconsi le creature più perfette?

            R. Gli Angeli e gli uomini chiamansi creature più perfette perchè hanno la facoltà di conoscere Iddio loro Creatore.

            D. Chi sono gli Angeli?

            R. Gli Angeli sono puri spiriti.

            D. In quale stato furono creati? {9 [57]}

            R. Gli Angeli furono creati in istato di libertà, cioè liberi di fare il bene od il male.

            D. Tutti gli Angeli sono rimasti fedeli a Dio?

            R. No: gli uni rimasero fedeli, e gli altri si ribellarono contro di Lui.

            D. Come furono ricompensati gli Angeli buoni?

            R. Gli Angeli buoni furono ricompensati da Dio con una felicità eterna.

            D. Come furono puniti gli Angeli cattivi?

            R. Gli Angeli cattivi furono da Dio puniti con un supplizio eterno nell'inferno.

            D. Come si chiamano gli Angeli cattivi?

            R. Gli Angeli cattivi si chiamano demoni.

            D. Che cosa fanno essi nell'inferno?

            R. Gli Angeli cattivi o i demoni nell'inferno soffrono e tormentano i dannati.

            D. Che cosa fanno sopra la terra?

            R. I demoni sopra la terra tentano gli uomini e li eccitano al male.

            D. Qual fu il nome del primo uomo?

            R. Il nome del primo uomo fu Adamo che vuol dire formato di terra.

            D. Qual fu la prima donna?

            R. La prima donna fu Eva che vuol dire madre dei viventi.

            D. Come fu creata Eva? {10 [58]}

            R. Eva fu creata da Dio con una costa di Adamo, mentre dormiva.

            D. Dove furono collocati Adamo ed Eva?

            R. Adamo ed Eva furono collocati da Dio nel Paradiso terrestre.

            D. Che cosa era il Paradiso terrestre?

            R. Il Paradiso terrestre era un giardino pieno di delizie e di ogni sorta di frutti.

            D. In quale stato Iddio creò Adamo ed Eva?

            R. Iddio creò Adamo ed Eva nello stato d'innocenza.

 

 

IV. Caduta dell'uomo.

 

            D. Adamo ed Eva conservarono la loro innocenza?

            R. No: Adamo ed Eva perdettero la loro innocenza mangiando un frutto proibito.

            D. Perchè fu fatta questa proibizione?

            R. Dio fece questa proibizione per provare la fedeltà di Adamo e di Eva.

            D. Chi indusse Adamo a mangiare questo frutto?

            R. Fu Eva sua moglie.

            D. Chi indusse Eva a questa disubbidienza?

            R. Fu il demonio sotto figura di serpente.

            D. Come Adamo ed Eva furono puniti?

            R. Furono da Dio puniti coll'essere cacciati {11 [59]} dal Paradiso terrestre, assoggettati alle miserie di questa vita ed alla morte.

            D. Che cosa disse allora Iddio ad Adamo?

            R. Iddio disse ad Adamo: «tu mangerai il pane guadagnato col sudore della tua fronte, finché ritorni nella terra da cui fosti preso: ricordati che sei polvere e ritornerai in polvere.»

            D. Adamo ed Eva incorsero qualche pena per l'altra vita?

            R. Sì: Adamo ed Eva colla loro disubbidienza hanno perduto il cielo e meritato l'inferno.

            D. Con questo peccato recarono qualche danno alla loro posterità?

            R. Sì: attirarono la collera di Dio sopra di loro e sopra i loro discendenti.

            D. Come si chiama il peccato di Adamo?

            R. Si chiama peccato originale.

            D. Quali sono le conseguenze di questo peccato?

            R. Le conseguenze del peccato originale sono tutte le miserie dell'anima e del corpo.

            D. Quali sono le miserie dell'anima?

            R. Le miserie dell'anima sono l'ignoranza, la concupiscenza e la esclusione dal cielo.

            D. In che cosa consiste l'ignoranza?

            R. L'ignoranza consiste in ciò che l'uomo {12 [60]} non può conoscere il suo fine, nè i suoi doveri senza la rivelazione.

            D. Che cosa s'intende per concupiscenza?

            R. Per concupiscenza s'intende l'inclinazione al peccato.

            D. Quali sono le miserie del corpo?

            R. Le miserie del corpo sono la povertà, le malattie e la morte.

            D. Iddio abbandonò l'uomo in questo stato infelice?

            R. Iddio non abbandonò l'uomo ma promise ai nostri primi genitori un Salvatore.

            D. Come fu fatta questa promessa?

            R. Dio promise, che la donna, per mezzo di uno che nascerebbe da Lei, avrebbe schiacciato il capo del serpente.

            D. Che cosa significa questa promessa?

            R. Questa promessa significa che G. C. nascendo dalla Beata Vergine, libererebbe gli uomini dalla potenza del demonio, cioè dal peccato e dalla morte.

            D. La promessa del Salvatore fu ancora rinnovata?

            R. Sì; fu più volte rinnovata ai Patriarchi ed ai Profeti. {13 [61]}

 

 

V. Posterità di Adamo.

 

            D. Quali furono i primi figliuoli dì Adamo?

            R. I primi figliuoli di Adamo furono Caino ed Abele.

            D. Che cosa si nota in particolare di questi due fratelli?

            R. Si nota di Caino ed Abele, che il peccato cominciò per loro mezzo a manifestarsi nel mondo.

            D. In qual maniera?

            R. Colla morte che Caino diede a suo fratello Abele.

            D. Che avvenne di Caino dopo il suo peccato.

            R. Egli fu maledetto da Dio, audò errando sopra la terra tormentato da' suoi rimorsi, ed ebbe una posterità empia.

            D. Qual figlio diede Iddio ad Adamo in luogo di Abele?

            R. Iddio donò Seto il quale fu lo stipite dei buoni detti figliuoli di Dio.

            D. Quali furono i più segnalati fra i discendenti di Seto?

            R. I più segnalati discendenti di Seto furono Enoch, Enos e Noè.

            D. Che cosa si racconta di Enoch?

            R. La Storia sacra racconta che Enoch non {14 [62]} mori, ma camminò con Dio, e fu tolto vivo dal consorzio degli uomini.

            D. Perchè Enoch fu tolto così dal mondo?

            R. Enoch fu così tolto dal mondo in premio della sua pietà, e per insegnare agli uomini che vi è una ricompensa pei buoni dopo questa vita.

            D. Che cosa fece di particolare Enos?

            R. Enos è pure chiamato uomo giusto, e fu il primo ad invocare il nome di Dio con riti e cerimonie, cioè con un culto esterno.

            D. Che avvenne della posterità di Seto dopo qualche tempo?

            R. I discendenti di Seto mischiandosi coi discendenti di Caino si diedero a tutti i vizi.

            D. A qual peccato eransi particolarmente abbandonati?

            R. Al peccato della disonestà.

            D. Come Dio punì questo peccato?

            R. Iddio puni questo peccato con un diluvio universale.

            D. Che fu di Noè?

            R. Noè fu pure un uomo giusto e perciò preservato dal diluvio. {15 [63]}

 

 

VI. Il diluvio.

 

            D. Come avvenne il diluvio?

            R. Il diluvio avvenne per una pioggia che Iddio fece cadere dal cielo per lo spazio di quaranta giorni e di quaranta notti e nello stesso tempo i torrenti, i fiumi e le acque del mare straripando copersero tutta la terra.

            D. Noè come si salvò dal diluvio?

            R. Noè si salvò dal diluvio dentro un'arca.

            D. Che cosa era l'arca di Noè?

            R. Quell'arca era una specie di barca che Dio aveva ordinato a Noè di costruire.

            D. Fu solamente salvato Noè dal diluvio?

            R. Fu salvato Noè co' suoi tre figliuoli, e colle mogli de' suoi figliuoli, i quali tutti coltivavano la pietà e la giustizia.

            D. Rimase molto tempo la terra coperta dalle acque?

            R. La terra rimase coperta dalle acque quasi un anno.

            D. Che cosa fece Noè quando la terra apparve scoperta?

            R. Quando le acque furono diminuite e la terra cominciò ad apparire scoperta, Noè uscì dall'arca colla sua famiglia.

            D. In qual anno del mondo avvenne il diluvio? {16 [64]}

            R. Il diluvio avvenne l'anno 1656 dopo la creazione del mondo.

            D. Perchè Dio ha punito gli uomini con un castigo così terribile?

            R. Iddio ha punito gli uomini con un castigo sì terribile per dare un esempio a tutti i secoli avvenire del gran rigore con cui egli punisce i trasgressori della sua legge o in questa vita o nell'altra.

 

 

VII. I figli di Noè.

 

            D. Che cosa fece Noè uscito dall'arca?

            R. Noè appena uscito dall'arca alzò un altare e fece un sacrifizio a Dio per ringraziarlo dei benefizii ricevuti.

            D. Che cosa fece Iddio in segno di gradimento di quel sacrifizio?

            R. Iddio fece un'alleanza con Noè e i suoi discendenti, promettendo di non più mandare il diluvio per distruggere il genere umano.

            D. Quali sono i nomi de' figliuoli di Noè?

            R. I nomi dei tre figliuoli di Noè sono Sem, Cam e Jafet; da questi tre figliuoli discesero tutti i popoli del mondo.

            D. Dove si stabilirono i discendenti di Sem?

            R. I discendenti di Sem si stabilirono principalmente nell'Asia. {17 [65]}

            D. E quelli di Cam?

            R. Quelli di Cam si stabilirono nell'Africa.

            D. E i discendenti di Jafet?

            R. I discendenti di Jafet si stabilirono in Europa dove viviamo noi.

            D. Quale impresa tentarono gli uomini dopo il diluvio?

            R. Poco dopo il diluvio gli uomini presero a fondare una città e costruire una torre che toccasse sino al cielo.

            D. Riuscirono nella loro impresa?

            R. No; perciocché Iddio punì il loro orgoglio, confuse il loro linguaggio, e così furono costretti di andar ad abitare nelle varie parti del mondo.

            D. Che nome ebbe quella torre?

            R. Quella torre fu appellata Babele che vuol dire confusione.

            D. Dopo il diluvio gli uomini furono più fedeli a Dio?

            R. Per qualche tempo furono più fedeli a Dio, di poi ricaddero nei medesimi disordini di prima.

 

 

VIII. Il popolo di Dio.

 

            D. Che cosa fece Iddio perchè la vera religione fosse conservata?

            R. Perchè la vera religione fosse conservata {18 [66]} tra gli uomini. Iddio scelse un popolo detto popolo di Dio, perchè destinato a conservare la sua religione, e mantenere viva fra i popoli la speranza nel futuro Messia.

            D. Chi fu padre di questo popolo?

            R. Il padre di questo popolo fu Abramo, il quale abitava nella città di Ur in Caldea.

            D. Come Iddio chiamò Àbramo?

            R. Iddio chiamò Abramo comandandogli di abbandonare la patria e la casa paterna, perchè que' paesi erano contaminati dalla idolatria.

            D. Dove andò ad abitare Abramo?

            R. Abramo andò ad abitare il paese di Canaan abitato dai discendenti di Cam. La capitale di que' paesi era Gerusalemme.

            D. Chi era in quel tempo re di Gerusalemme?

            R. Quando Abramo andò nella Cananea in Gerusalemme comandava Melchisedecco, il quale era re di Gerusalemme e sacerdote del vero Dio: cioè capo del popolo nelle cose spirituali e nelle cose temporali.

            D. Avvenne qualche cosa memorabile tra Abramo e Melchisedecco?

            R. Tra questi due illustri personaggi avvenne, che Abramo per ringraziare Iddio di una vittoria riportata sopra isuoi nemici, trattò {19 [67]} Melchisedecco con molta venerazione, e gli offerì molti doni.

            D. Che fece Melchisedecco?

            R. Offerì a Dio un sacrifizio e pregò sopra di Abramo copiose benedizioni dal Signore.

            D. Che cosa offerì in quel sacrifizio?

            R. Offerì pane e vino: le quali offerte figuravano la santa Eucaristia che viene offerta e distribuita sotto le specie del pane e del vino.

            D. Che promise Iddio ad Abramo nella Cananea?

            R. Iddio promise ad Abramo che sarebbe divenuto padre di un gran popolo, che avrebbe dato il paese di Canaan alla sua posterità, e che dalla sua discendenza nascerebbe Uno, da cui tutte le nazioni sarebbero state benedette.

            D. Chi fu questi?

            R. Questi fu il Divin Salvatore il quale benedisse tutte le nazioni del mondo, richiamandole alla conoscenza del vero Dio.

            D. Chi venne con Abramo nel paese di Canaan?

            R. Venne Sara sua moglie e Lot suo nipote.

            D. In qual città andò ad abitare Lot?

            R. Lot andò ad abitare a Sodoma.

            D. Come vivevano gli abitanti di Sodoma?

            R. Gli abitanti di Sodoma vivevano in preda {20 [68]} ad ogni sorta di disordini, e commettevano le più grandi abbominazioni.

            D. Come Dio punì gli abitanti di Sodoma e delle città vicine?

            R. Dio punì i peccati dei Sodomiti facendo piovere un fuoco dal cielo, che distrusse le case, gli uomini e le medesime campagne, e sprofondando il terreno rimase un gran lago detto mar Morto.

            D. Lot fu compreso nella distruzione di Sodoma e delle città vicine?

            R. No: Lot fu liberato da due angeli che Dio mandò per far uscire lui e le due sue figlie dalla città di Sodoma.

            D. Perchè Lot fu in simile maniera liberato?

            R. Perchè Lot era un uomo giusto e timorato di Dio.

            D. In quale anno avvenne la vocazione di Abramo?

            R. Questa chiamata ovvero vocazione di Abramo avvenne circa 430 anni dopo il diluvio.

            D. Con quali nomi furono chiamati i discendenti di Abramo?

            R. I discendenti di Abramo furono chiamati popolo di Dio; popolo Ebreo; o popolo di Israele. {21 [69]}

 

 

IX. Posterità di Abramo.

 

            D. Quando Abramo venne nella terra di Canaan aveva figliuoli?

            R. Àbramo allora non aveva alcun figlio; ne ebbe uno di poi con una specie di miracolo, essendo già egli e Sara in età molto avanzata.

            D. Quale fu il nome di quel figlio?

            R. Quel figlio fu chiamato Isacco, che vuol dire riso, perchè Sara si mise a ridere quando le fu da Dio promesso.

            D. Isacco ebbe qualche promessa dal Signore?

            R. Isacco ebbe dal Signore la medesima promessa già fatta ad Abramo suo padre.

            D. Quali furono i figli d'Isacco?

            R. I figli d'Isacco furono Esaù e Giacobbe.

            D. Di questi due fratelli quale fu più favorito da Dio?

            R. Di questi due fratelli fu specialmente da Dio favorito Giacobbe perchè più virtuoso.

            D. Quale particolar favore gli concedette Iddio?

            R. Dio concesse a Giacobbe di essere annoverato nella serie di quei Patriarchi da cui doveva nascere il Messia.

            D. Quanti figli ebbe Giacobbe? {22 [70]}

            R. Giacobbe ebbe dodici figli ed una figliuola.

            D. Quali furono i più giovani di questi figliuoli?

            R. I più giovani figli di Giacobbe furono Giuseppe e Beniamino.

            D. Che avvenne a Giuseppe per l'invidia dei suoi fratelli?

            R. I fratelli di Giuseppe furono indetti dalla invidia a vendere il loro fratello ad alcuni mercanti, da cui fu condotto in Egitto.

            D. Che cosa accadde a Giuseppe in Egitto?

            R. Condotto Giuseppe in Egitto fu venduto ad un ricco signore di nome Putifare, che gli affidò il governo di sua casa.

            D. Stette molto Giuseppe in casa di Putifare?

            R. Stette più anni; e poichè egli temeva Dio tutto gli riusciva prosperamente; ma perchè non volle commettere una malvagia azione, fu accusato falsamente e condotto in prigione.

            D. Qual sorte toccò a Giuseppe in prigione?

            R. Anche in prigione Giuseppe fu da Dio benedetto a cagione della sua saviezza e virtù, e dopo alcuni anni fu conosciuta la sua innocenza, liberato dalla prigione e creato vicerè ossia governatore di tutto quel regno all'età di trent'anni. {23 [71]}

            D. Che cosa avvenne agli altri figliuoli di Giacobbe?

            R. Gli altri figliuoli di Giacobbe costretti da una carestia ad andare a comprar frumento in Egitto s'indirizzarono colà a Giuseppe senza conoscerlo.

            D. Come li ricevette Giuseppe?

            R. Giuseppe li ricevette con bontà, e diede loro il grano di cui avevano bisogno, e finalmente si diede loro a conoscere.

            D. Giacobbe venne egli pure in Egitto?

            R. Sì Giacobbe venne egli pure in Egitto: perciocché continuando la carestia, Giuseppe invitò suo padre ad abbandonare il paese di Canaan, e a venire in Egitto con tutta la sua famiglia.

            D. In qual parte dell'Egitto si stabilì Giacobbe co' suoi figliuoli?

            R. Giacobbe co' suoi figli si stabili nella terra di Gessen.

            D. Che cosa predisse Giacobbe a suo figlio Giuda prima di morire?

            R. Gli predisse che lo scettro, ossia la suprema autorità sarebbesi conservata nella sua tribù fino alla venuta del Messia.

            D. Che cosa si nota dei figliuoli di Giacobbe?

            R. Si nota particolarmente che essi divennero capi di dodici famiglie, comunemente dette le dodici tribù d'Israele. {24 [72]}

            D. Che cosa avvenne degli Ebrei dopo la morte di Giuseppe?

            R. Dopo la morte di Giuseppe gli Ebrei crebbero in gran numero e divennero molto potenti in Egitto.

            D. Dimorarono sempre in pace nell'Egitto?

            R. No: circa duecento anni dopo la morte di Giuseppe un principe detto Faraone cominciò ad opprimerli per annientarli.

            D. Come venne Iddio in loro soccorso?

            R. Iddio venne in soccorso del suo popolo mandando Mosè a liberarlo dalla schiavitù.

 

 

X. Mosè libera il popolo di Dio.

 

            D. Che fece il re d'Egitto per opprimere gli Ebrei?

            R. Egli ordinò di gettare nelle acque del fiume Nilo tutti i fanciulli maschi appena nati.

            D. Da chi fu salvato Mosè?

            R. Mosè fu salvato dalla figlia di Faraone.

            D. Che divenne Mosè?

            R. Mosè divenne un gran Profeta e il liberatore del popolo di Dio?

            D. Come dimostrò che era mandato da Dio a liberare il suo popolo?

            R. Mosè dimostrò la sua missione con molti miracoli. {25 [73]}

            D. Come potè Mosè obbligare Faraone a lasciar partire gli Ebrei da' suoi Stati?

            R. Mosè costrinse Faraone a lasciar partire gli Ebrei con grandi miracoli e particolarmente con dieci terribili castighi, comunemente detti le piaghe d'Egitto.

            D. Quale fu l'ultima di queste piaghe?

            R. L'ultima di queste piaghe fu che un angelo mandato dal cielo in una sola notte fece morire tutti i primogeniti degli Egiziani.

            D. Morirono anche i primogeniti degli Ebrei?

            R. Gli Ebrei furono preservati da tutte le piaghe d'Egitto; perciò neppur uno dei loro primogeniti fu colpito dall'Angelo.

            D. Che cosa allora comandò ai figliuoli di Israele?

            R. Iddio comandò loro di uccidere un agnello, mangiarlo con pane azzimo, cioè senza lievito, e di tingere le porte delle loro case col sangue di quest'agnello.

            D. Perchè far così tingere le porte delle case?

            R. Affinchè l'angelo sterminatore non vi entrasse.

            D. Come si chiamò questa cerimonia?

            R. Questa cerimonia fu chiamata Pasqua, e gli Ebrei celebrarono ogni anno questa solennità. {26 [74]}

            D. Dopo la celebrazione della Pasqua che cosa fecero gli Ebrei?

            R. Dopo la celebrazione della Pasqua gli Ebrei uscirono dall'Egitto sotto la condotta di Mosè.

            D. Che fece il re d'Egitto dopo la partenza degli Ebrei?

            R. Dopo la partenza degli Ebrei il re li inseguì col suo esercito e li raggiunse alle sponde del mar Rosso.

            D. Come furono liberati gli Ebrei dagli Egiziani?

            R. Per mezzo di un miracolo: Mosè per ordine di Dio toccò le acque del mar Rosso: lo acque si divisero, ed il popolo passò a piedi asciutti.

            D. Che avenne a Faraone?

            R. Faraone volle inseguire gli Ebrei, ma le acque del mare ritornando al loro luogo copersero Faraone con tutto il suo esercito.

            D. Quanto tempo scorse dalla vocazione di Abramo fino all'uscita degli Ebrei dall'Egitto?

            R. Scorsero quattrocento e trent'anni. {27 [75]}

 

 

XI. Gli ebrei nel deserto.

 

            D. Dove condusse Mosè gli Ebrei?

            R. Mosè dopo d'aver liberato gli Ebrei dalla schiavitù d'Egitto, li condusse verso la terra promessa, ma non vi poterono entrare se non dopo quarant'anni.

            D. Dove passarono questi quarant'anni?

            R. Li passarono in un vasto e sterile deserto dell'Arabia.

            D. Di che cosa si nutrirono gli Ebrei nel deserto?

            R. Si nutrirono della manna che era un cibo il quale Iddio faceva piovere dal cielo.

            D. Che cosa figurava la manna?

            R. La manna figurava l'Eucaristia che è il vero pane disceso dal cielo.

            D. Cinquanta giorni dopo l'uscita dall'Egitto che cosa fece Iddio?

            R. Cinquanta giorni dopo l'uscita dall'Egitto Iddio diede a Mosè la sua legge dal monte Sinai in mezzo ai lampi e ai tuoni.

            D. Che cosa contiene questa legge?

            R. Questa legge contiene il Decalogo ossia i dieci comandamenti della legge d'Iddio.

            D. Non diede Iddio altre leggi a Mosè?

            R. Gli diede altresì alcune leggi cerimoniali {28 [76]} colle quali doveano essere regolate le cerimonie, cioè gli atti esterni del servizio divino, come sono i sacrifizi, le oblazioni, le solennità e le altre cose di questo genere.

            D. Mosè entrò egli nel paese di Canaan?

            R. No; egli morì sulla fine de' quarant'anni nel cento ventesimo di sua età.

            D. Chi succedette a Mosè nel governo del popolo?

            R. Succedette Giosuè che Dio avea scelto per succedere a Mosè.

            D. Che cosa fece Giosuè?

            R. Giosuè introdusse gli Ebrei nel paese di Canaan che cominciò ad essere chiamato Terra Promessa.

            D. Come potè Giosuè conquistare la terra promessa?

            R. Giosuè coll'aiuto di Dio potè vincere i re ed i popoli Cananei, e con una moltitudine di miracoli s'impadronì di quel paese che divise alle dodici tribù d'Israele.

            D. Quale cosa dobbiamo particolarmente notare nell'entrata degli Ebrei nella terra promessa?

            R. Noi dobbiamo notare due cose di massima importanza, che sono l'avveramento di due profezie, ovvero di due promesse fatte da Dio ad Abramo. {29 [77]}

            D. Quali sono queste promesse?

            R. Una di queste due promesse è la posterità di Abramo divenuta numerosissima, l'altra è il possesso della terra di Canaan promessa da Dio al medesimo Patriarca Abramo.

            D. Qual è la nostra vera Terra promessa?

            R. La nostra vera terra promessa è il Cielo.

 

 

XII. Primi re degli ebrei.

 

            D. Da chi furono governati gli Ebrei dopo la morte di Giosuè?

            R. Gli Ebrei dopo la morte di Giosuè furono governati dai Giudici, i quali amministrarono la giustizia in tempo di pace, e li difendevano in tempo di guerra.

            D. Chi fu il più illustre di questi Giudici?

            R. Il più illustre de' Giudici fu Samuele, il quale fu un gran Profeta e governò il popolo tanto nelle cose spirituali, quanto nelle temporali.

            D. Qual cangiamento avvenne nel governo degli Ebrei al tempo di Samuele?

            R. Mentre viveva Samuele il popolo volle avere un Re, e il primo Re fu Saulle.

            D. Saulle da chi fu consacrato Re?

            R. Egli fu consacrato Re da Samuele per ordine di Dio. {30 [78]}

            D. Saulle osservò fedelmente la legge del Signore?

            R. Saulle osservò qualche tempo la legge del Signore, di poi disubbidì a Samuele, volle mischiarsi nelle cose sacre, perciò fu rigettato da Dio.

            D. Chi fu eletto Re in luogo di Saulle?

            R. In luogo di Saulle il Profeta Samuele consacrò Davidde, che era un semplice pastore della città di Betlemme della tribù di Giuda.

            D. Che cosa divenne Davidde?

            R. Davidde divenne Re e gran Profeta; egli compose la maggior parte di quei salmi che noi cantiamo nelle nostre chiese.

            D. Che cosa predisse Davidde del Messia?

            R. Davidde predisse che il Messia nascerebbe dalla sua discendenza, e notò più cose riguardanti alla vita, morte e risurrezione del Salvatore.

            D. Chi fu il successore di Davidde?

            R. Il successore di Davidde fu suo figlio Salomone, molto rinomato per la sua sapienza e pietà nel principio del suo regno.

            D. Qual cosa notevole fece Salomone?

            R. Salomone fece edificare il tempio di Gerusalemme con molta magnificenza.

            D. Qual cosa merita di essere notata in questo tempio? {31 [79]}

            R. Merita di essere notato un vaso di acqua lustrale, un altare pei sacrifizi, un gran candelliere, l'arca dell'alleanza, due statue rappresentanti due cherubini, i quali oggetti erano tenuti in grande venerazione dagli Ebrei.

            D. Perchè si notano queste cose?

            R. Per dimostrare la ragionevolezza dei cristiani nel loro culto esterno, e nella venerazione delle immagini.

            D. Che fu di Salomone nella sua vecchiaia?

            R. Salomone nella sua vecchiaia si lasciò ingannare da donne straniere, e cadde in gravi disordini.

            D. Come finì Salomone?

            R. Salomone finì coll'essere terribilmente punito da Dio, e morì lasciando gravi dubbi di sua salvezza.

            D. In qual anno fu edificato il tempio di Gerusalemme?

            R. Questo tempio fu edificato quattrocento ottanta anni dopo l'uscita dall'Egitto, e circa mille anni prima di G. C.

 

 

XIII. Il regno di Giuda e il regno d'Israele.

 

            D. Chi succedette nel trono a Salomone?

            R. Succedette Roboamo suo figlio. {32 [80]}

            D. Che avvenne sul principio del regno di Roboamo?

            R. Avvenne che dieci tribù si ribellarono, e Roboamo regnò soltanto sopra le due tribù di Giuda e di Beniamino.

            D. Quanti regni allora si formarono?

            R. Allora si formarono due regni, quello di Giuda, e l'altro d'Israele.

            D. Di quali tribù era composto il regno di Giuda?

            R. Il regno di Giuda era composto della tribù di Giuda e di quella di Beniamino.

            D. Quali tribù comprendeva il regno di Israele.

            R. Il regno d'Israele comprendeva le dieci tribù che si erano ribellate.

            D. Chi fu il primo re del regno d'Israele?

            R. Il primo re d'Israele fu Geroboamo, il quale fece Samaria capitale del suo regno.

            D. Che cosa fece Geroboamo rapporto alla religione?

            R. Geroboamo fece fare due vitelli d'oro nella città di Samaria, affinchè fossero adorati in luogo del vero Dio.

            D. Chi mandò Iddio a rimproverare le malvagità ai re d'Israele.

            R. Iddio mandò di quando in quando profeti che rimproverassero e re e popoli della loro iniquità, e li invitassero a penitenza. {33 [81]}

            D. Qual fu il più illustre di questi profeti?

            R. Il più illustre di questi profeti fu Elia il quale fu miracolosamente tolto vivo dal consorzio degli uomini.

            D. Da chi fu particolarmente perseguitato Elia?

            R. Da Acabbo, re d'Israele, e da Gezabele sua moglie ambidue empi e persecutori della religione.

            D. Chi lasciò Elia in sua vece?

            R. Lasciò Eliseo che continuò a rimproverare agli uomini le loro iniquità.

            D. Qual maraviglia fu operata dal corpo di Eliseo dopo morto.

            R. Avvenne che un cadavere, essendo stato posto vicino al corpo di Eliseo dopo morto, risuscitò, dimostrando così Iddio in quanta venerazione si debbano avere le reliquie de' suoi servi.

            D. Quanto tempo durò il regno d'Israele?

            R. Il regno d'Israele durò circa dugento cinquanta anni, dopo cui fu distrutto per le sue empietà.

            D. Da chi fu distrutto questo regno?

            R. Il regno d'Israele fu distrutto da Salmanassar re dell'Assiria, il quale saccheggiò Samaria, condusse le dieci tribù nell'Assiria, e le disperse nel suo regno, donde non poterono mai più ritornare in patria. {34 [82]}

 

 

XIV. Regno di Giuda.

 

            D. Nella separazione del regno d'Israele da quello di Giuda dove si conservò il culto del vero Dio?

            R. Il culto del vero Dio fu conservato nella tribù di Giuda.

            D. Dove Dio era adorato da' Giudei?

            R. Il vero Dio era adorato dai Giudei nel tempio di Gerusalemme, che il re Salomone aveva fatto edificare.

            D. Furono sempre fedeli i Giudei al vero Dio?

            R. No: ma vi furono eziandio alcuni re empi che tentarono d'introdurre in quel regno l'idolatria.

            D. Che cosa fece Iddio per impedire i delitti de' Giudei?

            R. Per impedire i delitti de' Giudei Iddio suscitò molti profeti.

            D. Che cosa facevano i profeti?

            R. I profeti predicavano la legge di Dio, si opponevano ai disordini del popolo, annunziavano i castighi di Dio, e predicevano la venuta del Salvatore.

            D. Non ci furono alcuni re buoni nel regno di Giuda?

            R. Sì; ve n'ebbero parecchi, come sono {35 [83]} Giosafat, Gioatan, Ezechia e Giosia, i quali si affaticarono molto per far osservare la legge di Dio, ed allontanare i loro sudditi dai disordini.

            D. Le minacce dei Profeti e le cure dei re ricondussero i Giudei al culto del vero Dio?

            R. Le minacce dei Profeti ricondussero qualche tempo i Giudei alla osservanza della divina legge; ma ricadendo nei peccati di prima, Iddio li castigò con molte guerre e sciagure.

            D. Quale fu la più grave sciagura cui andò soggetto quel popolo?

            R. Fu quella cagionata da Nabucodonosor re di Babilonia.

            D. Che cosa fece questo re?

            R. Egli venne in Giudea, assediò Gerusalemme, mentre regnava Sedecia, la prese, la saccheggiò, mettendo in fiamme la città e il tempio.

            D. Che cosa fece ai Giudei?

            R. Ne mise a morte un gran numero, il rimanente trasportò schiavo in Babilonia.

            D. In qual anno i Giudei furono condotti schiavi?

            R. I Giudei furono condotti schiavi dopo la distruzione della loro città circa quattrocento venti anni dopo che Salomone {36 [84]} aveva edificato il tempio, e circa cinquecento ottantanni prima della nascita di G. C.

 

 

XV. Dei profeti.

 

            D. Quali furono i Profeti più celebri di questo tempo?

            R. Furono molti, tra i quali sono nominati Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele, Michea, Aggeo, Malachia e Zacharia.

            D. Che cosa predisse Geremia?

            R. Geremia predisse che gli Ebrei sarebbero stati schiavi settantanni in Babilonia, quindi sarebbero ritornati in patria.

            D. Qual Profeta si distinse tra i Giudei in Babilonia?

            R. Fra gli altri si distinse Daniele, il quale si adoperò con grande zelo a predicare la legge del vero Dio, ed annunziare la venuta del Messia.

            D. Che cosa predisse del Messia?

            R. Predisse che Egli sarebbe venuto prima che fossero trascorse settanta settimane di anni, cioè prima che fossero passali quattrocento e novant'anni.

            D. Passati i settantanni di schiavitù che avvenne ai Giudei?

            R. I Giudei furono rimandati nel loro paese. {37 [85]}

            D. Qual re accordò loro tal favore?

            R. Questi fu Ciro, re di Persia, siccome Isaia aveva predetto.

            D. Chi guidò gli Ebrei nella Giudea?

            R. Furono guidati da Zorobabele che era un principe di sangue reale della tribù di Giuda.

            D. Qual fu la prima cura degli Ebrei ritornati in patria?

            R. Gli Ebrei ritornati in patria ebbero per prima loro cura di riedificare la città e il tempio di Gerusalemme.

            D. Che avvenne di memorabile nella costruzione del tempio?

            R. Avvenne che molti piangevano perchè vedevano quel tempio molto inferiore da quello di Salomone.

            D. Come Iddio li consolò?

            R. Dio li consolò mandando il profeta Aggeo ad assicurarli che quel tempio sarebbe stato più glorioso del primo, perchè sarebbe stato visitato dal Salvatore.

            D. Che cosa predisse Isaia?

            R. Isaia predisse che dopo la venuta del Messia i gentili si sarebbero convertiti.

            D. Che cosa predisse Malachia?

            R. Malachia predisse che la nascita del Messia era molto vicina.

            D. Che cosa predisse Michea? {38 [86]}

            R. Michea predisse che il Messia sarebbe nato in Betlemme.

 

 

XVI. Gli ebrei dopo la schiavitù

 

            D. Il regno di Giuda fini colla schiavitù di Babilonia?

            R. No: egli fu solamente punito; durante la schiavitù continuò a vivere colle proprie leggi ed osservare la sua religione.

            D. Perchè si notano queste cose?

            R. Per far osservare come la suprema autorità doveva conservarsi, come infatti si conservò, nella tribù di Giuda sino alla venuta del Messia.

            D. Sotto a quali principi vissero i Giudei dopo la schiavitù?

            R. I Giudei vissero sotto la dominazione, dei re di Persia, di poi sotto a quelli della Siria, successori di Alessandro il Grande.

            D. A quale persecuzione furono esposti sotto il re di Siria?

            R. I Giudei furono esposti a diverse persecuzioni, soprattutto sotto il re Antioco.

            D. Che cosa fece Antioco?

            R. Antioco saccheggiò e profanò il tempio di Gerusalemme, ed impiegò ogni sorta di crudeltà per costringere gli Ebrei ad abbandonare la propria religione. {39 [87]}

            D. Chi si distinse in quella persecuzione?

            R. Si distinse un vecchio di nome Lazzaro ed una madre co' suoi sette figliuoli, i quali patirono i più atroci tormenti piuttosto che rinunziare alla propria religione.

            D. Che cosa fecero alcuni altri coraggiosi Giudei?

            R. Molti altri Giudei si unirono ad un coraggioso uomo di nome Matatia, per difendere la patria e la religione.

            D. Riuscirono nel loro intento?

            R. Sì: Giuda Maccabeo e Gionata ambidue figli di Matatia riportarono molte vittorie sopra il re Antioco, e dopo tre anni e mezzo riuscirono a ristabilire il servizio divino.

            D. Qual segno di pietà diede Giuda Maccabeo verso ai suoi compagni?

            R. Giuda Maccabeo fece una colletta di oltre venti mila franchi, e li mandò in Gerusalemme perchè fossero fatti sacrifizi in suffragio de' suoi compagni morti in battaglia.

            D. Che cosa dimostra questo fatto?

            R. Dimostra l'esistenza del purgatorio: ovvero di un luogo dove sono trattenuti quelli che muoiono con qualche debito a scontare colla Divina Giustizia, e che noi possiamo colle nostre opere buone sollevare. {40 [88]}

            D. Da chi i Giudei furono di poi governati?

            R. I Giudei furono governati per cent'anni dai successori di Giuda Maccabeo, i quali governavano nelle cose spirituali e temporali, e che presero il titolo di re detti Asmodei.

            D. Dopo gli Asmodei qual fu lo stato dei Giudei?

            R. I Giudei caddero sotto la potenza dei Romani, i quali fecero della Palestina una provincia Romana.

            D. Qual fu il re stabilito dai Romani sopra i Giudei?

            R. Questi fu Erode figlio di Antipatro Idumeo, di nazione straniera.

            D. Che cosa dobbiamo notare per l'elezione di questo re?

            R. Dobbiamo notare che Erode straniero divenendo re della Giudea veniva tolta la suprema autorità dalla tribù di Giuda, epperciò venuto il tempo predetto dal patriarca Giacobbe, in cui doveva nascere il Salvatore.

 

 

XVII. Nascita di G. C.

 

            D. Quale avvenimento memorabile precedette la nascita di G. C.

            R. Alla nascita di G. C. cessarono i Profeti. {41 [89]}

            D. Perchè cessarono i Profeti?

            R. Perchè era per comparire al mondo Colui, in cui dovevano avere compimento le profezie dei Patriarchi e dei Profeti.

            D. In chi si avverano le profezie del Vecchio Testamento?

            R. Le profezie del Vecchio Testamento si avverano perfettamente nella persona di Gesù Cristo.

            D. Chi è Gesù Cristo?

            R. G. C. è il figlio eterno di Dio fatto uomo per salvarci.

            D. Chi fu la madre di Gesù Cristo?

            R. La madre di Gesù Cristo fu Maria Vergine sposata a S. Giuseppe.

            D. Da chi fu recato a Maria l'annunzio che sarebbe divenuta la Madre del Salvatore?

            R. Dio mandò l'Angelo Gabriele a Maria Vergine per annunziarle che per opera dello Spirito Santo sarebbe divenuta madre del figlio di Dio.

            D. Di quale tribù erano Maria e S. Giuseppe?

            R. Maria Vergine e S. Giuseppe erano della tribù di Giuda e discendenti dalla famglia di Davidde.

            D. Dove nacque Gesù Cristo?

            R. Gesù Cristo nacque in Betlemme in una stalla, entro una mangiatoia. {42 [90]}

            D. Perchè ha voluto nascere in un luogo così povero?

            R. Per insegnare a noi a non fare stima degli onori, dei piaceri e delle ricchezze di questo mondo.

            D. Quali fatti illustrarono la nascita del Salvatore?

            R. Tre fatti particolari illustrarono la nascita del Salvatore; e sono la comparsa degli Angeli ai pastori, la comparsa di una stella ai Magi, e la loro venuta in Betlemme.

            D. Che cosa fecero i pastori all'annunzio degli Angeli?

            R. Si recarono alla capanna di Betlemme, adorarono il Salvatore, di poi andarono a raccontare ai loro vicini le maraviglie che avevano veduto.

            D. Che cosa fecero i Magi alla comparsa della stella?

            R. I Magi alla vista di quella stella miracolosa intrapresero un lungo viaggio, e vennero alla capanna di Betlemme per adorare il Salvatore.

            D. Che cosa offersero al Salvatore?

            R. I Magi offersero oro, incenso e mirra, coi quali doni lo riconobbbero Re, Dio e Uomo.

            D. Quale fatto succedette otto giorni dopo la nascita di G. C? {43 [91]}

            R. Fu la Circoncisione del Salvatore, che era una figura del Battesimo, in cui gli fu imposto il nome di Gesù, siccome un Angelo aveva comandato a Maria prima che Egli nascesse.

            D. Che vuol dire Gesù?

            R. Gesù vuol dire Salvatore.

            D. In qual giorno G. C. fu presentato nel tempio?

            R. Gesù Cristo fu presentato nel tempio tra le braccia del vecchio Simeone quaranta giorni dopo la sua nascita.

 

 

XVIII. Vita di Gesù Cristo.

 

            D. Da chi fu mossa la prima persecuzione contro a Gesù Cristo?

            R. Fu mossa da Erode, il quale per invidia comandò che fossero uccisi tutti i fanciulli minori di due anni, che abitavano in Betlemme e ne' suoi dintorni.

            D. Perchè fu comandat aquella barbara strage?

            R. Per far uccidere il Bambino Gesù.

            D. Come si chiamano i fanciulli fatti uccidere da Erode?

            R. I fanciulli fatti uccidere da Erode si chiamano gl'Innocenti.

            D. Che fecero la Vergine e S. Giuseppe per salvare Gesù? {44 [92]}

            R. La Vergine e S. Giuseppe avvisati da un Angelo poterono salvare il Bambino Gesù fuggendo in Egitto.

            D. Fino a quando dimorarono in Egitto?

            R. La vergine e S. Giuseppe dimorarono in Egitto finché furono nuovamente avvisati da un Angelo che era morto Erode, allora ritornarono con Gesù nella Galilea ed abitarono nella città di Nazaret.

            D. Qual fatto segnalò la giovinezza di Gesù?

            R. La giovinezza di Gesù fu segnalata da questo fatto. Essendo Egli andato a Gerusalemme per celebrare la Pasqua, fu smarrito. I suoi parenti lo cercarono per tre giorni, e alla fine del terzo lo trovarono nel tempio che disputava coi dottori della legge, essendo in età di anni dodici.

            D. Che cosa fece allora Gesù?

            R. Egli ritornò a Nazaret con Maria e S. Giuseppe e stette con loro fino all'età di trent'anni.

            D. In quali lavori si occupava Gesù a Nazaret?

            R. Gesù a Nazaret si occupava nei lavori di artigiano, ed era ubbidiente alla Vergine e a S. Giuseppe.

            D. Perchè G. C. ha voluto lavorare ed ubbidire? {45 [93]}

            R. Per dare un esempio agli uomini e far conoscere che tutti dobbiamo lavorare ed ubbidire ai nostri legittimi superiori.

 

 

XIX. Predicazione di Gesù Cristo.

 

            D. In che cosa G. C. impiegò i tre ultimi anni di sua vita?

            R. Egli li impiegò nel predicare e insegnare la sua dottrina mostrandone la verità co' suoi esempi e co' suoi miracoli.

            D. Chi fu mandato ad annunziare agli uomini che il Messia era per dare principio alla sua predicazione?

            R. Fu mandato S. Gio. Battista, nato sei mesi dopo di lui, detto il precursore di G. C.

            D. Che cosa predicava S. Gioanni Battista?

            R. S. Gioanni Battista predicava l'emendazione dei costumi, amministrava il Battesimo, annunciava vicino il regno di Dio, e rendeva testimonianza a G. C.

            D. G. C. fu anch'Egli battezzato da Gioanni?

            R. Sì; e nell'atto che riceveva il battesimo discese sopra di lui lo Spirito Santo, e fu udita una voce dal cielo che disse: Questi è il mio figlio diletto, in cui ho riposto le mie compiacenze.

            D. G. C. predicò da solo il Vangelo?

            R. No; Egli fecesi un gran numero di discepoli, {46 [94]} da cui ne scelse dodici, che chiamo Apostoli ovvero inviati.

            D. Perchè li chiamò con tal nome?

            R. Perchè Egli doveva mandarli a predicare per tutto il mondo.

            D. Perchè S. Pietro ordinariamente è nominato il primo nel Vangelo?

            R. Perchè Egli era scelto ad essere capo degli Apostoli e pietra fondamentale della Chiesa.

            D. Dovesi contengono le cose predicate da G. C.

            R. Le cose predicate da G. C. si contengono nell'Evangelo.

            D. Che cosa vuol dire Evangelo?

            R. La parola Evangelo significa buona nuova, perchè con esso era annunziato agli uomini il mezzo di conseguire la salute eterna.

            D. Dove predicava G. C.?

            R. G. C. predicava in tutte le città, borghi e villaggi della Giudea.

 

 

XX. Dottrina del Vangelo.

 

            D. Che cosa insegnava G. C.?

            R. Egli insegnava tutto ciò che è necessario di credere ed operare per salvarci.

            D. Come dimostrava G. C. la divinità della sua dottrina? {47 [95]}

            R. Colla santità della vita e colla moltitudine de' miracoli.

            D. G. C. ha veramente fatto miracoli?

            R. Ne ha fatto moltissimi: dava la vista ai ciechi, l'udito ai sordi, la loquela ai muti, la sanità agli infermi, la vita ai morti.

            D. Perchè G. C. ha fatto tutti questi miracoli?

            R. G. C. ha fatto tutti questi miracoli per dimostrare che la sua dottrina era divina, e che Egli era figlio di Dio.

            D. Che cosa insegnava in particolare sopra gli onori?

            R. Egli insegnava che il superbo sarà umiliato, e che l'umile sarà glorificato.

            D. Che cosa insegnava intorno all'uso delle ricchezze?

            R. Egli insegnava che una cosa sola è necessaria, e che nulla serve all'uomo di guadagnare tutto il mondo se poi viene a perdere l'anima propria.

            D. Che cosa insegnava sopra i piaceri della terra?

            R. Egli insegnava che alla morte i piaceri e le allegrezze del mondo si cangeranno in tristezze, e che la tristezza del giusto si cangerà in piacere ed allegrezza.

            D. Che cosa insegnava intorno alla castità?

            R. Per animarci alla virtù della castità Egli {48 [96]} consigliava di imitare sopra la terra la purità degli Angeli che sono in cielo.

            D. Che cosa insegnava intorno alla temperanza?

            R. Insegnava che se noi non facciamo penitenza saremo tutti perduti eternamente.

            D. Che cosa diceva contro l'invidia?

            R. Egli disse che bisogna amare il prossimo come noi medesimi, e perdonare ai nostri nemici.

            D. Che cosa insegnava contro alla collera?

            R. Egli insegnava che bisogna imparare da lui ad essere miti ed umili di cuore.

            D. Che cosa egli disse contro l'accidia?

            R. Egli disse che il regno de' cieli soffre violenza, che bisogna farci coraggio per arrivarvi.

            D. Siamo noi certi di queste verità?

            R. Noi ne siamo certissimi perchè G. C. le ha rivelate.

            D. Che cosa diceva G. C. di se medesimo?

            R. Egli diceva che era il figliuolo unico di Dio, e il Salvatore promesso agli uomini venuto dal cielo in terra per insegnar loro la strada della salute.

            D. Di quali virtù G. C. ha dato esempio?

            R. G. C. ha dato l'esempio di tutte le virtù e principalmente della carità, della pazienza e dello zelo per la gloria del suo celeste padre.{49 [97]}

 

 

XXI. Istituzione dell'Eucaristia.

 

            D. Quando fu instiluito il Sacramento dell'Eucaristia?

            R. Il Sacramento dell'Eucaristia fu instituito il giovedì santo, vigilia della sua passione.

            D. Come lo ha instituito?

            R. G. C. volendo instituire questo Sacramento, prese del pane, lo benedisse dicendo a' suoi Apostoli: Prendete e mangiate, questo è il mio corpo. Similmente prese del vino, lo benedisse dicendo: prendete e bevete, questo è il mio sangue. Fate ciò in memoria di me.

            D. Che cosa fece G. C. dicendo: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue?

            R. Egli cangiò il pane e il vino nel suo corpo e nel suo sangue.

            D. L'Eucaristia è forse una figura o una rimembranza del corpo del Signore?

            R. No, perchè G. C. ha detto che dava nell'Eucaristia (corpus quod pro vobis tradetur) il Corpo, che egli doveva sacrificare sul Calvario per salvare gli uomini. Perciò nell'Eucaristia non ci dà la figura o la rimembranza del suo corpo; ma ci dà quel corpo medesimo che egli sacrificò in croce per la nostra salute {50 [98]}

            D. Che cosa fece G. C. dicendo; fate ciò in memoria di me?

            R. Con quelle parole G. C. diede ai suoi Apostoli e a tutti i sacerdoti il potere di cangiare similmente il pane e il vino nel suo corpo e nel suo sangue.

            D. Che cosa disse G. C. intorno all'Eucaristia?

            R. Disse che il suo corpo era un vero cibo, il suo sangue una vera bevanda, e che egli era il vero pane vivo disceso dal cielo.

            D. Disse precisamente che nella specie del pane si contiene il suo corpo?

            R. Sì: Gesù Cristo disse precisamente: il pane che io darò, è la stessa mia carne che io sacrificherò per la salvezza del mondo.

            D. Dimostrò desiderio che gli uomini si accostino a questo Sacramento?

            R. Gesù Cristo comandò di accostarsi a questo Sacramento e assicurò che coloro i quali si cibano degnamente del suo corpo e del suo sangue avranno la vita eterna.

            D. Perchè ha instituito questo Sacramento?

            R. G. C. instìtuì questo Sacramento per dare un segno del grande amore che portava agli uomini, e per dare un cibo adattato alle anime nostre. {51 [99]}

 

XXII. Passione e morte di G. C.

 

            D. Che cosa predissero i Profeti della passione di G. C.?

            R. I Profeti predissero che il Messia sarebbe stato deriso, flagellato ed esposto ad ogni tormento e messo a morte tra malfattori.

            D. Dove principiò la sua passione il Salvatore?

            R. Egli cominciò la sua passione nell'orto degli ulivi, dove pensando ai peccati degli uomini provò tale tristezza che gli cagionò un copioso sudor di sangue.

            D. Come fu trattato dagli Apostoli?

            R. Egli fu tradito da Giuda, rinnegato da Pietro, abbandonato da tutti.

            D. Che cosa fece S. Pietro dopo di aver rinnegato Gesù Cristo?

            R. Egli pianse amaramente il suo peccato e ne ottenne il perdono.

            D. Che cosa fece Giuda dopo il suo tradimento?

            R. Dopo il suo tradimento Giuda si abbandonò alla disperazione e si diede volontariamente la morte.

            D. Come fu G. C. trattato dai Giudei?

            R. I Giudei dimandarono la sua morte con grandi grida, e gli preferirono Barabba che era un assassino. {52 [100]}

            D. Di quale cosa particolarmente lo accusarono?

            R. Lo accusarono di aver detto che Egli era figlio di Dio.

            D. Quali oltraggi gli fecero soffrire?

            R. Gli fecero soffrire una crudele flagellazione, mettendogli per derisione una veste di porpora, una canna in mano ed una corona di spine in capo.

            D. Da chi fu condannato a morte?

            R. Fu condannato a morte da Ponzio Pilato governatore della Giudea sebbene avesse conosciuta la sua innocenza.

            D. A qual supplizio fu condannato?

            R. Fu condannato al supplizio della croce, con cui faceansi soltanto morire i più scellerati.

            D. Dove morì?

            R. Morì in croce sul monte Calvario vicino a Gerusalemme.

            D. Quanto tempo stette vivo in croce?

            R. G. C. Stette vivo in croce circa tre ore.

            D. Che cosa disse mentre era in croce?

            R. Pregò Iddio che perdonasse ai suoi crocifissori e diede la Santa Vergine per nostra Madre.

            D. Che cosa disse prima di spirare?

            R. Prima di spirare Egli disse: tutto è consumato. {53 [101]}

            D. Che vogliono dire queste parole?

            R. Con queste parole Egli voleva significare che la sua missione era compiuta.

            D. Quale era il principal fine di sua missione?

            R. Era di espiare i nostri peccati e di aprirci il cielo.

 

 

XXIII. Risurrezione di G. C.

 

            D. Che avvenne alla morte di G. C.

            R. Alla morte di G. C. si oscurò il sole, tremò la terra, si spaccarono i macigni e molti morti risuscitarono.

            D. Che fu di G. C. dopo morte?

            R. Il suo corpo fu seppellito da Giuseppe d'Arimatea e posto in un sepolcro nuovo per lui preparato.

            D. E la sua SS. anima dove andò?

            R. La sua SS. anima discese agli inferni, ovvero al limbo.

            D. Che cosa era il limbo?

            R. Il limbo era un luogo ove riposavano le anime dei giusti che erano morti prima di G. C.

            D. Perchè G. C. discese al limbo?

            R. Per liberare quelle sante anime e menarle con Lui in cielo.

            D. Che cosa disse il Salvatore intorno al tempo che starebbe nel sepolcro? {54 [102]}

            R. Egli disse che sarebbe risuscitato tre giorni dopo la sua morte.

            D. Quale esempio adduceva?

            R. Adduceva l'esempio di Giona profeta dicendo: come Giona rimase tre giorni nel ventre di un pesce, così il figliuolo di Dio rimarrà tre giorni in seno alla terra.

            D. Quanto tempo Egli adunque stette nel sepolcro?

            R. Egli stette tre giorni, ed al mattino del terzo risuscitò glorioso e trionfante per non mai più morire.

            D. A chi si manifestò dopo la risurrezione?

            R. Egli si manifestò ai suoi Apostoli e a più di cinquecento Discepoli.

            D. Come gli Apostoli e i Discepoli furono assicurati della risurrezione di G. C.?

            R. Eglino furono assicurati perchè l'hanno udito a parlare, l'hanno veduto e toccato e gli hanno più volte parlato, mangiando e bevendo con Lui dopo la risurrezione.

            D. In qual giorno si celebra la risurrezione del Salvatore?

            R. Noi celebriamo il giorno della risurrezione del Salvatore nella Domenica di Pasqua.

            D. Quanti giorni stette ancora in questo mondo dopo la sua risurrezione? {55 [103]}

            R. Egli vi dimorò ancora quaranta giorni.

            D. Che cosa fece in quei quaranta giorni?

            R. Egli continuò ad istruire e confermare nella fede i suoi Apostoli.

 

 

XXIV. Del Sacramento della Penitenza.

 

            D. Quanti sono i Sacramenti instituiti da Gesù Cristo?

            R. I Sacramenti instituiti da G. C. sono sette: Battesimo, Cresima, Eucaristia, Penitenza, Estrema Unzione, Ordine e Matrimonio.

            D. Quando fu instituito il Sacramento della Penitenza?

            R. G. C. instituì il Sacramento della Penitenza dopo la sua risurrezione quando disse ai suoi Apostoli: Ricevete lo Spirito Santo; i peccati sono rimessi a quelli a cui voi li rimetterete, e sono ritenuti a quelli a cui voi li riterrete.

            D. Che cosa vuol dire rimettere i peccati?

            R. Rimettere i peccati vuol dire perdonarli a nome di G. C.

            D. Che cosa vuol dire ritenerli?

            R. Ritenere i peccati vuol dire non perdonarli, ovvero differirne l'assoluzione. {56 [104]}

            D. Chi adunque ha la facoltà di rimettere i peccati a nome di Dio?

            R. Sono gli Apostoli, e i Sacerdoti loro successori nel sacro ministero.

            D. Perchè G. C. ha voluto che confessiamo i peccati ad un Sacerdote?

            R. Affinchè il Sacerdote possa giudicare se debbansi rimettere o non rimettere, e dare ai penitenti gli avvisi e la penitenza conveniente.

 

 

XXV. Ascensione di G. C. e venuta dello Spirito Santo.

 

            D. Che cosa fece G. C. il quarantesimo giorno dopo la sua risurrezione?

            R. Egli salì al cielo in presenza de' suoi Apostoli e della Beata Vergine.

            D. Quale speranza ci dà l'ascensione di G. C. al cielo?

            R. Ci dà la speranza di andarvi anche noi un giorno.

            D. Dove è presentemente G. C.

            R. Come Dio è in ogni luogo, e come Uomo è in cielo e nella SS. Eucaristia.

            D. Che cosa disse agli Apostoli prima di salire al cielo?

            R. Prima di salire al cielo Egli disse ai suoi Apostoli: andate, instruite tutte le {57 [105]} nazioni, insegnate loro a praticare ciò che vi ho insegnato.

            D. Che fecero gli Apostoli dopo l'Ascensione di G. G.?

            R. Gli Apostoli passarono dieci giorni nella preghiera per prepararsi a ricevere lo Spirito S. che G. C. aveva loro promesso.

            D. Che cosa avvenne dopo quei dieci giorni?

            R. Dopo quei dieci giorni fu mandato lo Spirito Santo sopra gli Apostoli, sopra la Beata Vergine ed altri Discepoli nel cenacolo radunati.

            D. Che festa facciamo noi in onore dell'Ascensione del Salvatore?

            R. Celebriamo la solennità che si appella col nome di Ascensione.

            D. Quale solennità si celebra per la venuta dello Spirito Santo?

            R. Per celebrare la venuta dello Spirito S. celebriamo la festa della Pentecoste.

 

 

XXVI. Chiesa di Gesù Cristo.

 

            D. Prima di salire al cielo fondò G. C una Chiesa?

            R. Sì: prima di salire al cielo Egli fondò una società di fedeli, i quali dovessero professare la dottrina del Vangelo sotto il governo di un capo da lui stabilito. {58 [106]}

            D. Chi è questo capo da G. C. stabilito?

            R. Il capo della Chiesa stabilito da G. C. è S. Pietro e i Papi suoi successori.

            D. Con quali parole G. C. stabilì S. Pietro Capo della Chiesa?

            R. G. C. stabilì S. Pietro capo della Chiesa quando disse: tu sei Pietro e sopra questa pietra fonderò la mia Chiesa, e le porte dell'inferno non la vinceranno mai. Darò a te le chiavi del regno dei cieli, ciò che scioglierai in terra sarà sciolto in cielo, e ciò che legherai in terra sarà similmente legato in cielo.

            D. Che cosa vuol dire che la Chiesa è fondata sopra S. Pietro?

            R. Vuol dire che Pietro nella Chiesa è ciò che sono le fondamenta in una casa.

            D. Può sussistere una casa senza fondamento?

            R. No; una casa senza fondamento rovina; così una chiesa che non abbia Pietro e i suoi successori per capo è una casa senza fondamento, che non può a meno di rovinare.

            D. Che cosa intendesi per porte dell'inferno?

            R. S'intendono le eresie, le persecuzioni, le calunnie, i sofismi, e tutto quanto può eccitare l'inferno contro alla Chiesa.

            D. Che cosa significano le chiavi date a Pietro? {59 [107]}

            R. Le chiavi sono il simbolo dell'autorità. Il dare a qualcheduno le chiavi di una casa o di una città è costituirlo vero padrone; così il dare le chiavi a San Pietro vuol dire che Egli è stabilito assoluto, primo e supremo Pastore della Chiesa.

            D. Che cosa vogliono dire le parole sciogliere e legare?

            R. Vuol dire che S. Pietro ha l'autorità di fare precetti, di comandare o proibire quanto reputa necessario pel bene eterno dell'anima dei cristiani.

            D. S. Pietro e i Papi suoi successori non possono errare nelle cose della fede?

            R. Non possono errare, perchè G. C. ha detto; io ho pregato per te, o Pietro, affinchè la tua fede non venga meno.

            D. Che cosa promise Gesù Cristo a tutti gli Apostoli quando li mandò a predicare il Vangelo?

            R. Promise che sarebbe stato con loro tutti i giorni fino al finir dei secoli.

 

 

XXVII. Predicazione degli apostoli.

 

            D. Quando S. Pietro cominciò ad esercitare la sua autorità?

            R. S. Pietro cominciò ad esercitarla appena {60 [108]} salito al cielo il Salvatore: cioè quando predicò nel cenacolo e propose la elezione dell'Apostolo S. Mattia in luogo di Giuda traditore.

            D. Che cosa fecero gli Apostoli dopo la venuta dello Spirito Santo?

            R. Dopo le venuta dello Spirito Santo gli Apostoli andarono a predicare il Vangelo per tutto il mondo.

            D. Chi fra gli Apostoli cominciò la predicazione del Vangelo?

            R. Primo a predicare il Vangelo fu S. Pietro il quale appena ricevuto lo Spirito Santo cominciò a predicare in Gerusalemme, e converti più migliaia di persone alla fede.

            D. Gli Apostoli andarono subito a predicare il Vangelo ai Gentili?

            R. No: eglino da prima il predicarono solamente in Gerusalemme e nella Giudea.

            D. Quando cominciarono a predicare il Vangelo ai Gentili?

            R. Gli Apostoli andarono a predicare il Vangelo ai Gentili, dopoché Iddio fece conoscere a S. Pietro per mezzo di una rivelazione che il Vangelo doveva essere predicato a tutte le nazioni del mondo.

            D. Qual successo ebbe la predicazione degli Apostoli? {61 [109]}

            R. Ebbe un maraviglioso successo. Un gran numero di persone d'ogni età, d'ogni condizione e di ogni paese abbracciarono il Vangelo.

            D. Con quali argomenti gli Apostoli confermarono le verità da loro predicate?

            R. Colla santità della vita e co' miracoli.

            D. Fecero miracoli gli Apostoli?

            R. Ne fecero moltissimi: e la Bibbia ci dice che bastava portare un infermo all'ombra della persona di Pietro, per essere tosto guarito.

            D. Nominatemi qualche miracolo di San Pietro?

            R. San Pietro fece guarire uno storpio dalla sua nascita sulla porta del tempio di Gerusalemme; e fece risuscitare una vedova defunta di nome Tabita.

            D. Unitamente a S. Pietro chi si distinse nella predicazione del Vangelo?

            R. Si distinse l'Apostolo S. Paolo dottissimo fra gli Ebrei e convertito alla fede con un luminosissimo miracolo.

            D. Quale fu questo miracolo?

            R. Fu una straordinaria comparsa di G. C. a S. Paolo mentre esso andava a Damasco per combattere la religione Cristiana.

            D. Che cosa fece di poi S. Paolo? {62 [110]}

            R. San Paolo dopo la sua conversione divenne un zelantissimo predicatore del Vangelo, e convertì molti alla fede.

            D. Che cosa faceva S. Paolo quando gli occorrevano dubbi nella predicazione dei Vangelo?

            R. Egli si recava in Gerusalemme per consultare gli Apostoli; e venne una volta a visitare e consultare S. Pietro e stette con lui quindici giorni in Gerusalemme.

            D. Che cosa dice S. Paolo della fede?

            R. San Paolo dice che senza la fede è impossibile di piacere a Dio, e che la fede senza le opere è fede morta.

            D. Che cosa dice della Chiesa?

            R. San Paolo dice che la Chiesa è la colonna ed il fondamento di ogni verità; volendo significare che fuori della Chiesa non vi può essere verità.

            D. Che cosa dice riguardo alla tradizione?

            R. Riguardo alla tradizione S. Paolo dice che egli predicava per tradizione quelle cose che aveva ricevuto dal Signore: quod accepi a Domino, tradidi vobis.

            D. Gli Apostoli ricevettero ordine di scrivere il Vangelo?

            R. Gli Apostoli non ricevettero alcun ordine di scrivere il Vangelo, e per più anni predicarono soltanto a viva voce le {63 [111]} cose che avevano veduto e udito dal Salvatore.

            D. Perchè fu scritto il Vangelo?

            R. Il Vangelo fu scritto per impedire che i nemici della fede guastassero la dottrina di Gesù Cristo.

            D. San Paolo raccomanda di credere alla tradizione?

            R. In più luoghi de' suoi scritti S. Paolo raccomanda di credere alla tradizione e specialmente quando scrisse ai Cristiani di Tessalonia: Fratelli, loro diceva, conservate le tradizioni che avete ricevuto e dalla mia predicazione e dalla mia lettera.

            D. Qual fu la morte di S. Pietro è di S. Paolo?

            R. Furono ambidue martirizzati in Roma; S. Pietro fu crocifisso col capo all'ingiù, a S. Paolo fu tagliata la testa.

 

 

XXVIII. Vita dei primitivi cristiani.

 

            D. Che vita tenevano i primitivi Cristiani?

            R. I primi Cristiani praticavano con gran fervore le verità del Vangelo, che gli Apostoli predicavano.

            D. Che cosa dice la Bibbia del fervore dei primi Cristiani?

            R. La Bibbia dice chei primitivi Cristiani {64 [112]} erano tra loro molto uniti formando un cuor solo ed un'anima sola, e che erano perseverante nello ascoltare la parola di Dio, nella preghiera e nella frazione del pane.

            D. Che cosa vuol dire che erano perseveranti nella frazione del pane?

            R. Vuol dire che erano molto frequenti nell'accostarsi alla Santa Eucaristia, che viene distribuita sotto alle specie del pane e del vino.

            D. Che cosa si nota intorno al distaccamento dai beni temporali?

            R. Intorno al loro distaccamento dai beni temporali si nota come essi vendevano tutti i loro poderi, e ne portavano il prezzo agli Apostoli affinché lo distribuissero nel modo che loro sembrava migliore.

            D. Frequentavano anche il Sacramento della Penitenza?

            R. Frequentavano molto il Sacramento della Penitenza, e si legge precisamente che venivano in gran numero ai piedi degli Apostoli (annuntiantes et confitentes actus suos) confessando e dichiarando le loro colpe.

            D. Come fu castigata una bugia?

            R. Anania con sua moglie Zaffira per una {65 [113]} bugia detta a S. Pietro furono ambidue da Dio terribilmente puniti colla morte.

            D. Poterono gli Apostoli propagare il Vangelo per tutto il mondo?

            R. Gli Apostoli con una prestezza affatto prodigiosa poterono far conoscere le verità del Vangelo alle nazioni del mondo: e S. Paolo diceva che al suo tempo il suono della parola di Dio echeggiava per tutta la terra.

            D. Che cosa dico il Vangelo della venerazione a Maria SS.

            R. Il Vangelo dice molte cose intorno al culto e venerazione dovuta a Maria SS.; e fra le altre si legge che sarebbe stata chiamata beata da tutte le generazioni: Beatam me dicent omnes generationes.

 

 

XXIX. Rovina di Gerusalemme.

 

            D. Gli Ebrei credettero al Vangelo?

            R. Molti Ebrei credettero al Vangelo e ricevettero il battesimo. Ma molti furono ostinati e perseguitarono i Cristiani.

            D. Qual castigo provarono per la loro ostinazione?

            R. In pena della loro ostinazione furono severamente puniti, come il Salvatore aveva loro predetto. {66 [114]}

            D. Che cosa aveva predetto il Salvatore?

            R. Il Salvatore aveva .predetto che della città di Gerusalemme e del tempio non rimarrebbe pietra sopra pietra.

            D. Come si avverò questa predizione?

            R. Questa predizione si avverò nel modo più terribile: vennero i Romani, assediarono la città di Gerusalemme, la presero, la spianarono, incendiarono il tempio, e una gran parte dei Giudei perì fra le armi o fre le fiamme.

            D. Che divenne degli altri Ebrei?

            R. Il rimanente degli Ebrei furono dispersi per tutta la terra.

            D. Gli Ebrei non poterono più riparare questa rovina?

            R. No: gli Ebrei non poterono mai più ristabilirsi nella loro patria; e vivono ancora presentemente dispersi senza tempio, senza re, senza sacerdozio.

            D. Perchè un castigo sì terribile agli Ebrei?

            R. Perchè ricusando di riconoscere G. C. per Messia, lo fecero morire in croce.

            D. Quando avvenne la rovina degli Ebrei?

            R. Quest'ultima rovina degli Ebrei avvenne circa quarant'anni dopo la morte del Salvatore; quando vivevano ancora quelli medesimi che lo avevano ascoltato, siccòme egli aveva predetto. {67 [115]}

            D. Che cosa dobbiamo imparare da questo fatto?

            R. Da questo fatto dobbiamo essere avvisati di approfittare della grazia del Signore, e che deve temere grandemente la giustizia di Dio chi non approfitta della sua misericordia.

 

 

XXX. Governo della Chiesa di Gesù Cristo.

 

            D. Quando G. C. salì al cielo a chi affidò il governo della sua Chiesa?

            R. Quando G. C. salì al cielo affidò il governo della Chiesa agli Apostoli.

            D. Chi stabilì capo degli Apostoli?

            R. G. C. stabilì S. Pietro capo degli Apostoli suo vicario in terra nel governo della Chiesa, e come tale fu dai medesimi Apostoli riconosciuto.

            D. Chi esercitò l'autorità di S. Pietro dopo sua morte?

            R. Dopo la morte di S. Pietro esercitarono la medesima sua autorità i Papi suoi successori.

            D. Chi succedette agli Apostoli nel sacro loro ministero?

            R. Agli Apostoli nel sacro ministero succedettero i Vescovi. {68 [116]}

            D. Chi adunque ha sempre governato la Chiesa dopo gli Apostoli?

            R. Dopo gli Apostoli governarono sempre la Chiesa i Papi ed i Vescovi.

            D. Da chi furono sempre condannati gli errori eccitati contro alla Chiesa?

            R. Gli errori eccitati contro alla Chiesa furono sempre condannati dai Papi e dai Vescovi.

            D. Le sentenze dei Papi e dei Vescovi furono sempre rispettate nella Chiesa?

            R. Sì: tali giudizi furono sempre rispettati come proferiti dalla bocca di G. C. medesimo.

            D. Le altre società che si vantano cristiane hanno eziandio qualche capo?

            R. Tutte le altre società che si dicono cristiane non hanno alcun capo, nemmeno alcun pastore che si possa dire successore degli Apostoli.

            D. I Valdesi, i Protestanti e tutte le altre sette separate dalla Chiesa cattolica non hanno i loro capi e i loro antecessori?

            R. Essi non hanno alcun capo e non possono vantare un uomo solo che abbia praticata la loro dottrina prima degli eresiarchi loro fondatori.

            D. Come sono governate tali sette?

            R. Presso di loro ciascuno essendo in libertà {69 [117]} di spiegare la Bibbia come vuole, può eziandio farsi una religione come vuole.

 

 

XXXI. Caratteri della Chiesa di G. C.

 

            D. Qual è il principale carattere della Chiesa di Gesù Cristo?

            R. Il principale carattere della Chiesa di G. C. che la deve in ogni tempo far conoscere in mezzo a tutte le società che si vantano cristiane, si è la sua visibilità.

            D. Che vuol dire visibilità della Chiesa?

            R. Visibilità della Chiesa vuol dire che la vera Chiesa deve essere in ogni tempo visibile: perchè essa deve accogliere i fedeli di tutti i tempi e di tutti i luoghi. Inoltre G. C. comandò che certi delitti fossero denunciati alla Chiesa (die Ecclesiae), la qual cosa non potrebbe aver luogo se Essa non fosse visibile.

            D. A qual cosa G. C. paragona la Chiesa nel Vangelo?

            R. G. C. nel Vangelo paragona la Chiesa ad un monte, ad un'aja, ad una casa, ad un campo, ad una gran colonna, ad una città ben fortificata, cose tutte visibilissime.

            D. Non ci possono essere più Chiese?

            R. No: perchè G. C. ne ha stabilito una sola.

            D. Quali sono gli altri caratteri della Chiesa di G. C.? {70 [118]}

            R. Oltre la sua visibilità la vera Chiesa ha quattro caratteri, vale a dire essa deve essere Una, Santa, Cattolica, Apostolica.

            D. Che cosa vuol dire che la Chiesa è Una?

            R. Vuol dire che ha l'unità di dottrina e l'unità dei pastori.

            D. Che vuol dire unità di dottrina?

            R. Vuol dire che la vera Chiesa insegnò in ogni tempo e in ogni luogo le medesime verità.

            D. In che cosa consiste l'unità dei pastori?

            R. L'unità dei pastori consiste in ciò che i Vescovi sono uniti il Papa, e uniti tra di loro.

            D. Che fare se un Vescovo od altro Pastore cessasse di essere unito al Papa?

            R. Qualora un Vescovo od altro pastore cessasse di essere unito al Papa, non deve più essere nè ascoltato, ne ubbidito.

            D. Perchè la vera Chiesa si dice Santa?

            R. Perchè la vera Chiesa è fondata da G. C. fonte di ogni santità, ha sempre avuto dei santi, e sola insegna una dottrina che guida alla santità.

            D. Perchè la Chiesa dicesi Cattolica.

            R. Dicesi Cattolica che vuol dire universale perchè abbraccia tutta la dotrina di G. C. è sparsa per tutto il mondo, deve durare sino al finire dei secoli. {71 [119]}

            D. Che vuol dire Chiesa Apostolica?

            R. Chiesa Apostolica vuol dire che ha sempre insegnato la dottrina predicata dagli Apostoli, e fu sempre governata dai loro successori, senza interruzione.

            D. A qual Chiesa convengono questi caratteri?

            R. Questi caratteri convengono solamente alla Chiesa Romana.

            D. Perchè convengono solo alla Chiesa Romana?

            R. Perchè la Chiesa Romana sola conserva l'unità di dottrina e di pastori. Dal regnante Pio IX ha i suoi antecessori fino a S. Pietro, ella sola ebbe in ogni tempo uomini celebri, che colla santità della vita, coi miracoli e colla dottrina la illustrarono.

 

 

XXXII. Società separate dalla Chiesa Cattolica.

 

            D. I caratteri dala vera Chiesa di G. C. si possono forse trovare nelle altre sette?

            R. In tutte le altre sette non esiste neppur uno di questi caratteri.

            D. Come si chiamano ordinariamente quelli che sono separati dalla Chiesa?

            R. Quelli che sono separati dalla Chiesa si chiamano eretici, scismatici, oscomunicati.

            D. Chi sono gli eretici? {72 [120]}

            R. Gli eretici sono uomini traviati, che rigettano le verità insegnate dalla Chiesa di G. C.

            D. Chi sono i scismatici?

            R. I scismatici sono quelli che non vogliono riconoscere i legittimi pastori della Chiesa.

            D. Chi sono gli scomunicati?

            R. Gli scomunicati sono cristiani che la Chiesa ha da lei separato, perchè ostinati in certi gravi delitti.

            D. Si può aver salute fuori della Chiesa cattolica?

            R. No: fuori della Chiesa cattolica non vi può essere salute, perchè fuori di essa niuno può avere la religione di G. G.

            D. I fanciulli degli eretici si possono salvare?

            R. I fanciulli degli eretici se sono battezzati validamente, e se muoiono prima di aver acconsentito volontariamente all'eresia, o ad alcun peccato mortale, si possono salvare.

            D. Quelli che muoiono adulti non si possono salvare?

            R. Gli adulti che vivono e muoiono separati dalla Chiesa cattolica non possono salvarsi perchè chi non è colla Chiesa cattolica non è con G. C., e chi non è con Lui è contro di Lui. Così nel Vangelo.

            D. Che cosa dice S. Agostino a questo riguardo? {73 [121]}

            R. S. Agostino dice che comunque sia buona la vita di quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica pel solo delitto di voler vivere separati da questa Chiesa, non possono sperare salvezza.

            D. Quale similitudine usa S. Girolamo a questo riguardo?

            R. S. Gerolamo dice: siccome coloro che non furono nell'arca di Noè perirono nel diluvio; così quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica andranno eternamente perduti.

            D. In vista di tanti uomini che vanno perduti che cosa dobbiamo fare?

            R. Noi dobbiamo ringraziare Iddio che ci ha creati nella vera religione, e pregarlo di cuore che ci aiuti a perseverare in essa sino alla fine della vita.

            D. Che cosa dobbiamo fare per quelli che vivono fuori della Chiesa cattolica.

            R. Dobbiamo pregare Iddio che infonda tanta grazia ne' loro cuori sicchè superando ogni umano rispetto, entrino nella Chiesa cattolica per appagare il vivo desiderio di Gesù Cristo, che amorosamente chiama a sè tutti gli uomini del mondo per formare un solo ovile ed un solo pastore in terra e dare a tutti poi una ricompensa eterna in cielo. {74 [122]}

 

 

Geografia dei nomi che trovansi in questo libro

 

            AFRICA, una delle quattro parti del mondo, popolata da Cam e suoi discendenti. Questo nome non si adopera quasi mai per esprimere una delle grandi parti del globo; per lo più si usa a denominare tutte le terre conosciute che si estendevano sul Mediterraneo dallo stretto di Gibilterra sino ai confini dell'Egitto.

            ANTIOCHIA, più città ebbero tal nome; nella scrittura si fa special menzione di due. Antiochia la grande, oggidì Anlokiè sull'Oronte nella Siria, a 18 miglia circa dal Mediterraneo. Pietro tenne ivi la sede apostolica sette anni: ivi pure i primi discepoli di Gesù Cristo cominciarono a denominarsi cristiani. Antiochia di Pisidia, nell'Asia Minore ove i Giudei mossero una persecuzione contro a S. Paolo e a S. Barnaba.

            ARABIA, è una vasta penisola compresa {75 [123]} fra il mar Rosso, l'Oceano Indiano, il golfo Persico, unita al continente dell'Asia dalla Palestina. Si suol dividere in tre parti: Petrea da Petra sua capitale: Deserta, così detta per la grande sterilità del suo terreno: Arabia Felice verso il mar delle Indie. Gli Israeliti vagarono nell'Arabia Petrea quarant’anni.

            ARARAT,monte altissimo nell'Armenia, sopra cui si fermò l'arca di Noè dopo il diluvio.

            ARIMATEA, città della tribù di Efraimo, patria di quel Giuseppe che dimandò a Pilato il corpo di Gesù Cristo per seppellirlo.

            ARMENIA, vasta provincia dell'Asia dove si vuole che siano stati creati Adamo ed Eva e quivi stesso collocati nel paradiso terrestre.

            ASFALTIDE, ossia Mare Morto. Questo lago non esisteva prima di Abramo. Ivi era una deliziosissima pianura in cui trovavansi le cinque città di Sodoma, Gomorra, Adama, Seboim e Segor. Queste città soglionsi appellare col nome di Pentapoli. Iddio per punire i misfatti di quegli abitanti distrusse le loro città con una pioggia di fuoco che le consumò, ad eccezione di Segor.

            ASIA, parte del mondo la più vasta e la più conosciuta dagli antichi. Quasi tutti i fatti dell'antico e del nuovo testamento avvennero {76 [124]} nell'Asia. Dividesi in Asia maggiore e minore. La maggiore, o alta Asia, si estende a tutto quel tratto che oggidì ancora si denomina Asia, eccetto l'Asia minore.

            ASIA MINORE, oggidì Natolia, parola greca che vuol dire a levante, è quella penisola compresa fra il Mediterraneo, l'Arcipelago, e il mar Nero.

            ASSIRIA, oggidì Cusistan, nel regno di Persia; era compresa tra l'Armenia, la Mesopotamia, il Tigri, la Susiana e la Media.

            BABELE, la torre di Babele fu edificata cento venti anni dopo il diluvio nelle pianure del Sennaar, o Babilonese, dai figli di Noè prima che andassero ad abitare le varie parti del mondo.

            BABILONESE e CALDEA, oggidì Frach-Arabi cioè paese abitato dagli Arabi. Per lo più con tal nome intendevasi la parte meridionale della Mesopotamia.

            BABILONIA, città celebre della Mesopotamia, capitale della Caldea. Fu fondata da Nembrod in quel luogo stesso dove fu cominciata la famosa torre di Babele. Venne di poi accresciuta da Belo, abbellita da Semiramide. Gli scrittori sacri e profani parlano di Babilonia come di una delle più grandi e delle più potenti città del mondo. {77 [125]} Oggidì è affatto distrutta, ed era edificata sulle rive dell'Eufrate in vicinanza dell'odierna Bagdad.

            CALDEA, contrada dell'Asia verso il corso del Tigri e dell'Eufrate, la cui capitale era Babilonia: oggidì Irach-Arabi, cioè paese abitato dagli Arabi.

            CALVARIO O GOLGOTA, montagna a settentrione di Gerusalemme dove solevansi giustiziare i malfattori. Ivi morì in croce il nostro Divin Salvatore.

            CANA, piccola città della Galilea nella tribù di Zabulon. Ivi il Salvatore operò il primo miracolo cangiando l'acqua in vino. Fu patria di S. Simone Apostolo. Oggidì è ridotto ad un piccolo borgo abitato dai Turchi.

            CHANANEA, o CANANEA, la terra santa prima che gli Ebrei ne prendessero il possesso era così appellata da Canaan figlio di Cam che ne fu il primo abitatore; oggidì Soria.

            CORINTO, celebre città della Grecia sussistente col medesimo nome, sull'Istmo che separa il Peloponneso dal resto della Grecia. S. Paolo predicò ai Corinti e scrisse loro una lettera.

            DAMASCO, città capitale dell'antica Siria, situata in una pianura fertilissima al pie' del monte Libano verso  l'oriente. È una {78 [126]} delle più antiche città del mondo. Esisteva già ai tempi d'Abramo.

            EGITTO, vasta provincia dell'Africa sul Mediterraneo, confinante col mar Rosso a levante, colla Cirenaica verso l'occidente, e l'Etiopia a mezzodì. Cam, figlio di Noè, ne fu il primo abitatore.

            EUFRATE, fiume notevolissimo dell'Asia, che ha origine sul monte Ararat nell'Armenia; esso bagna le frontiere della Cappadocia, della Siria, della Mesopotamia, e va a scaricarsi nel golfo Persico.

            EUROPA, una delle tre parti del continente antico; le regioni più settentrionali, poste oltre il Reno ed il Danubio erano poco conosciute dagli antichi.

            GEROSOLIMA o GERUSALEMME, città capitale della Giudea, una delle più antiche città del mondo. Prima dicevasi Salem, di poi Gebus dai Gebusei che ne furono i padroni fino a Davidde. Da questo tempo prese il nome di Gerusalemme.

            GESSEN, paese fertilissimo che Giuseppe fece dare a suo padre e a' suoi fratelli quando vennero a dimorar nell'Egitto.

            GETSEMANI, valle a pie' del monte Oliveto, ove Gesù soleva ritirarsi a pregare; ivi egli sudò sangue e fu tradito da Giuda.

            GIORDANO, fiume principale della Palestina, {79 [127]} che la divide in due grandi parti. Egli ha due sorgenti, una vicina a Damasco l'altra vicino alla città di Cesarea di Filippi; passa in mezzo al lago di Genezaret o di Galilea e va a scaricarsi nel mar Morto. Gli Ebrei per entrare nella terra promessa passarono miracolosamente il Giordano a piedi asciutti. Il Giordano dai Turchi dicesi Erden.

            GIUDEA; così era chiamata quella porzione della Palestina che è tra il mar Morto o lago Asfaltide, ed il Mediterraneo. In appresso col nome di Giudea s'intese la Palestina intera, che più tardi fu detta Terra santa.

            MAR ROSSO, così detto da Edon o Esaù che vuol dire rosso, è il golfo che separa l'Egitto dall'Arabia. Gli Ebrei inseguiti da Faraone passarono miracolosamente a piedi asciutti il mar Rosso.

            MESOPOTAMIA, parola formata da due voci greche esprimenti tramezzo ai fiumi: era infatti una regione dell'Asia, confinante al settentrione coll'Armenia, e racchiusa da tutti gli altri lati dai fiumi Eufrate e Tigri: oggi è detta Diarbecto.

            NAZARET, piccola città della Galilea nella tribù di Zabulon presso al torrente Cison e ai monte Tabor. In questa città nacque {80 [128]} Maria Vergine e le fu annunziato dall'Angelo Gabriele che doveva diventare madre del Salvatore. Ivi Gesù Cristo dimorò fino a trent'anni. Nazaret oggi Nazza.

            NILO, gran fiume d'Egitto che innaffia e divide questo paese nella sua lunghezza e va a scaricarsi nel Mediterraneo.

            NINIVE, una delle più antiche e celebri città del mondo, capitale dell'Assiria, fondata da Assur, figlio di Sem, sulla sponda orientale del Tigri, oggi ammasso di pietre nel Diarbecto verso la città di Mosul.

            OLIVETO, o monte degli olivi, all'oriente di Gerusalemme, diviso da questa città dal torrente Cedron e dalla valle di Giosafat. Gesù Cristo dopo la risurrezione da questo monte salì al Cielo.

            PALESTINA, oggidì Terra santa, regione della Siria, tra la Fenicia, la Celesiria, l'Arabia Petrea ed il Mediterraneo. Fu detta Palestina dai Palestini o Philistei suoi antichi abitatori.

            PERSIANI O PERSI, popolo della Persia, regione dell'Asia, situata al di là del Tigri fra la Media, il golfo Persico e la Partia.

            ROMA, città capitale del vasto romano impero, ora divenuta capitale del cattolicismo. Nel temporale è oggi capitale di uno stato dell'Italia, detto della Chiesa. {81 [129]}

            ROMANI, I Romani fecero alleanza coi Giudei ai tempi di Giuda Maccabeo; Pompeo generale romano rese la Giudea tributaria ai Romani.

            SAMARIA, oggi Sebaste, città famosa della Palestina, capitale del regno di tal nome. Essa è così detta da Somer padrone del podere ove fu edificata.

            SEGOR, oggidì Zoara, città della Pentapoli vicina al mar morto, salvata dal comune incendio per le preghiere di Lot.

            SINAI, oggidì Santa Caterina, o Tor, celebre montagna dell'Arabia Petrea, dove Iddio fra tuoni e lampi diede i precetti del Decalogo al popolo ebreo.

            SION, monte della città di Gerusalemme su cui era una fortezza. David fece ivi trasportare l'arca dell'alleanza. Salomone vi edificò il famoso suo tempio.

            SIRIA, oggidì Sorìa, così detta da Sirus che anticamente ne era re. Dicevasi Aram da Aram quinto figlio di Sem, che l'abitò. Vi sono ancora altri paesi appellati col nome di Siria.

            SODOMA, città della Palestina, capitale della Pentapoli, distrutta pei peccati dei suoi abitanti. V. Asfaltide.

            UR, città della Caldea, patria d'Abramo, di Sara sua moglie, di tot suo nipote. {82 [130]}

 

 

Cronologia de' patriarchi, giudici, re e pontefici del popolo ebreo

 

Prima età del mondo

 

Dalla Creazione del mondo sino al Diluvio.

 

Patriarchi aranti il diluvio

Nascita

Vita

Morte

Adamo

An. 1

930

950

Set

150

912

1042

Enos

235

905

1140

Cainan

325

910

1235

Malalael

395

895

1290

Giared

460

962

1422

Enoch

612

965

1587

Matusalem[1]

687

969

1656

Lamech

874

776

1650

Noè

1076

950

2026

Sem

1576

600

2176

 

            Cam e Jafet non si sa precisamente il tempo in cui nascessero. {83 [131]}

 

 

Seconda età

 

Dal diluvio sino ad Abramo.

 

Patriarchi dopo il diluvio.

Nascita.

Vita.

Arfaxad

1656

438

Cainan II

1664

360

Sale

1724

413

Eber

1754

464

Faleg

1788

239

Rebu

1818

239

Sarug

1850

230

Nacor

1880

148

Thare

1909

250

 

Terza età

 

Dalla nascita di Abramo sino a Mosè.

 

Patriarchi.

Nascita.

Vita.

Abramo

2008

173

Isacco

2108

180

Giacobbe

2168

147

Levi

2248

137

Giuseppe

2259

110

Caate

2342

133

Amram

2374

137

Aronne

2430

122 {84 [132]}

 

Qu3arta età

 

Giudici degli Ebrei.

 

Giudici

Anni di governo

Sino agli anni

Mosè

40

2593

Giosuè

14

2607

Ottoniele

40

2647

Aod

80

2727

Debora

40

2767

Gedeone

40

2807

Abimelecco

3

2810

Tola

23

2835

Jairo

21

2854

Jefte

6

2860

Abesan

7

2867

Assalonne

10

2877

Abdon

8

2885

Sansone

20

2905

Eli

40

2945

Samuele

22

2967

 

Quinta età

 

I Re degli Ebrei.

 

 

Anni di regno

Sino agli anni

Sanile

17

2984

Davide

40

3024

Salomone

40

3064 {85 [133]}

 

I Re di Giuda.

 

 

Anni di regno

Sino agli anni

Roboamo[2]

17

3081

Abia

3

3084

Asa

41

3125

Giosafat

25

3150

Gioram

4

3154

Ocozia

1

3155

Atalia

6

3161

Gioas

39

3200

Amasia

29

3229

Ozia

52

3281

Gioatan

16

3297

Achaz

15

3312

Ezechia

29

3341

Manasse

54

3395

Amnone

2

3397

Giosia

31

3428

Gioacaz

mesi 3

3428

Gioachimo

11

3439

Jeconia

mesi 3

3439

Sedecia

10

3449 {86 [134]}

 

 

I Re d'Israele.

 

 

Anni di regno

Sino agli anni

Geroboamo I

21

3085

Nadab

1

3086

Asa

23

3109

Ela

1

3110

Zamri

1

3111

Amri

11

3122

Acab

22

3144

Ocozia

1

3145

Gioram

12

3157

Jehu

28

3185

Gioacaz

16

3201

Gioas

16

3217

Geroboamo II

41

3258

Interregno

11

3269

Zaccaria[3]

mesi 6

3269

Sellini

mesi 1

3269

Manahem

10

3279

Faceia

1

3281

Falec

20

3301

Osea

18

3319 {87 [135]}

 

 

Sesta età

 

Pontefici degli Ebrei.

 

Reggenti e Pontefici

Reggenza

Sino agli anni

Cattività di Babilonia

70

3468

Zorobabele[4]

51

3519

Joachimo

22

3541

Eliasib

6

3547

Esdra

5

3552

Neemia

29

3581

Joiada

20

3601

Gionata[5]

40

3641

Giaddo

41

3682

Onia I

23

3704

Simone I

12

3716

Eleazaro

32

3748

Manasse

10

3758

Onia II

14

3772

Simone II

25

3797

Onia III

36

3833

Interregno

5

3838 {88 [136]}

 

 

Macabei

 

Reggenti e Pontefici

Reggenza

Sino agli anni

Malatia

1

3839

Giuda

6

3845

Gionata

18

3863

Simone

7

3870

Gio. Ircano

31

3901

Aristobolo

1

3902

Aless. Gianneo

24

3926

Ircano

13

3939

Aristobolo II

3

3942

Ircano II

23

3968

Antigono

3

3968

Erode il Grande

35

4001

 

L'anno del mondo 4000 e 33 di Erode nacque Gesù Cristo in Betlemme; di qui comincia l'Era cristiana.

 

Anno

Era cristiana

1

Nascita di Gesù Cristo e strage degli innocenti

2

Muore Erode: gli succede Archelao suo figlio

12

Gesù Cristo smarrito vien ritrovato nel tempio.

30

Gesù Cristo dà principio alla predicazione del Vangelo.

32

S. Gioanni Battista decapitato in prigione. {89 [137]}

33

Gesù Cristo muore sul Calvario in croce.

34

Muore S. Stefano primo martire.

36

Conversione di S. Paolo.

42

Pietro stabilisce la Santa Sede a Roma

49

Primo concilio generale tenuto in Gerusalemme

64

Persecuzione di Nerone contro alla Chiesa

68

S. Pietro martirizzato a Roma e gli succede S. Lino nel pontificato

70

Tito Vespasiano distrugge Gerusalemme e disperde la nazione degli Ebrei. {90 [138]}

 

 

Massime morali ricavate dalla Sacra Scrittura.

 

            A chi ama Dio riesciranno bene tutte le cose. Sap. cap. 3.

            Le anime giuste sono nelle mani del Signore, e il tormento della morte non le toccherà. Ivi cap. 1.

            Colui che rigetta la sapienza è infelice. La sua speranza è vana: le sue fatiche sono senza frutto, tutto ciò che fa, vale nulla. Ivi.

            La sapienza è migliore della forza. Ivi.

            Il principio della sapienza è il timor di Dio. Salmo.

            Chi ha il timor di Dio onora il padre e la madre, e si glorierà di servire a chi gli ha dato la vita. Eccl. cap. 3.

            La benedizion paterna fortifica la casa dei Agli; la maledizione paterna la distrugge fin dalle fondamenta. Ivi.

            La bocca che dice bugie, dà la morte all'anima propria. Sap. cap. 1.

            Non tralascia mai per vergogna di dire la verità; perchè quella confusione apparente ti sarà cagione di gloria presso gli uomini, e di grazia presso Dio. Ivi.

            Ama Dio sopra ogni cosa con tutte le forze dell'anima tua, ed il prossimo come te stesso. Nel Vangelo.

            Non disprezzare l'uomo che ha fame, nè irritare il povero nella sua miseria. Eccl. cap 4.

            L'uccello è nato per volare, l'uomo per lavorare. Giobbe.

            Se alcuno non vuole lavorare non mangi. S. Paolo. {91 [139]}

            Non amare il dormire, se non vuoi essere oppresso dalla povertà. Apri gli occhi e mangia il pane che ti sarai guadagnato. Prov. cap. 20.

            Il goloso sarà sempre povero. Chi ama il vino e i buoni bocconi non farà mai roba. Ivi cap. 21.

            Chi non ascolta la Chiesa abbilo come gentile e pubblicano. Nel Vangelo.

            La Chiesa è la colonna e il fondamento di ogni verità. S. Paolo.

            Se non farete penitenza, sarete tutti perduti: così Gesù Cristo.

            Senza la fede è impossibile di piacere a Dio. - Ma la fede senza le opere è morta. S. Paolo.

            Sforzatevi di assicurare la vostra eterna salvezza con buone opere. S. Pietro.

I           I cattivi discorsi sono la rovina de' buoni costumi. S. Paolo.

            Guai a chi dà scandalo! È meglio che gli si appenda una macina in collo e sia precipitato nel profondo del mare. Così dice Gesù Cristo.

            Ricordati del tuo Creatore nel tempo di tua gioventù. Eccl.

            Beato l'uomo che dalla sua giovinezza si abitua all'osservanza della legge divina. Geremia.

            Il giovanetto segue la via cominciata in gioventù, e non l'abbandonerà nella vecchiaia. Sap.

            In punto di morte l'uomo raccoglierà il frutto delle sue buone opere. Salmo.

            Operiamo il bene mentre siamo a tempo. Sap. {92 [140]}

 

 

Indice

 

Al Lettore

pag. 3

I.Sacra Scrittura e Tradizione

 5

II.Creazione del Mondo

 7

III.Creazione degli Angeli e dell'Uomo

 9

IV.Caduta dell'Uomo

 11

V.Posterità di Adamo

 14

VI.Il Diluvio

 16

VII.I figli di Noè

 17

VIII.Il popolo di Dio

 18

IX.Posterità di Abramo

 22

X.Mosè libera il popolo di Dio

 25

XI.Gli Ebrei nel deserto

 28

XII.Primi Re degli Ebrei

 30

XIII.Il Regno di Giuda e il Regno d'Israele

 32

XIV.Regno di Giuda

 35

XV.Dei Profeti

 37

XVI.Gli Ebrei dopo la schiavitù

 39

XVII.Nascita di Gesù Cristo

 41

XVIII.Vita di Gesù Cristo

 44

XIX.Predicazione di Gesù Cristo

 46

XX.Dottrina del Vangelo

 47

XXI.Istituzione dell'Eucaristia

 50

XXII.Passione e Morte di Gesù Cristo

 52

XXIII.Risurrezione di Gesù Cristo.

 54 {93 [141]}

XXIV.Del Sacramento della Penitenza

 56

XXV.Ascensione di G. C. e Venuta dello S. S.

 57

XXVI.Chiesa di Gesù Cristo

 58

XXVII.Predicazione degli Apostoli

 60

XXVIII.XXVIII. Vita dei primitivi Cristiani.

 64

XXIX.Rovina di Gerusalemme

 66

XXX.Governo della Chiesa di G. Cristo.

 68

XXXI.Caratteri della Chiesa di G. C.

 70

XXXII.Società separate dalla Chiesa Cattolica

 72

Geografia dei nomi the trovansi in questo libro

 75

Cronologia dei Patriarchi, Giudici, Re e Pontefici del popolo Ebreo

 83

Massime morali ricavate dalla S. Scrittura

 91 {94 [142]}

 

 

 

 

            Con approvazione della Revisione Ecclesiastica. {95 [143]} {96 [144]}

 



[1]Matusalem visse una vita più lunga di ogni altro uomo.

[2]Sotto Roboamo succede la divisione del regno di Giuda da quello di Israele.

[3]II fine della Monarchia degli Assirii sotto il re Baldassarre.

[4]Principio della Persiana monarchia sotto il re Ciro.

[5]Principio della monarchia dei Greci sotto Alessandro Magno 3724.




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