| don bosco-storia ecclesiastica.html | 
| A189000379 | 
        Alcuni invidiosi l'accusarono presso al suo padrone, come egli attendendo alla divozione negligentava la coltura de' campi, e perciò esso volle sorprenderlo; ma giunto colà fu molto maravigliato nello scoprire due aratri che lavoravano con Isidoro, i quali scomparvero al suo avvicinarsi.  | 
  
| A189000379 | 
        Richiesto dal padrone di chi fossero quei due aratri che erano spariti al suo arrivo, rispose: « Io non so d'aver altro aiuto che quello di Dio, io lo invoco nel principio de'miei lavori, e non lo perdo mai di vista in tutto il corso della giornata ».  | 
| don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html | 
| A190000432 | 
        Richiesto di chi fossero quei due aratri che erano spariti al suo arrivo, Isidoro rispose: «Io non so di avere altro aiuto che quello di Dio, il quale invoco nel principio de'miei lavori e non lo perdo mai di vista in tutta la giornata.» Conobbe allora il padrone la santità del suo servo, e veduti i campi ben coltivati lo esortò a perseverare nelle sante sue pratiche.  | 
  
| A190000432 | 
        Studiò quegli di sorprenderlo, ma quale non fu il suo stupore quando giunse presso il suo servo e vide due aratri che aravano con Isidoro.  | 
| don bosco-vita di s. giuseppe.html | 
| A210000103 | 
        S. Cipriano, vescovo di Cartagine, scriveva circa l'anno 250 dell'êra cristiana, che si conservavano ancora con venerazione aratri fatti dalla mano del Salvatore.  |