Parola «Caritone» [ Frequenza = 26 ]

don bosco-il pontificato di s. felice primo e di s. eutichiano papi e martiri.html
  A116000127 

 Fra gli uomini celebri di questa città fu s. Caritone, le cui azioni sono oggetto di alcuni nostri trattenimenti, e di cui si parla molto dagli scrittori ecclesiastici greci e latini.

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 In quell'universale bisogno Caritone colle parole e coi fatti incoraggiava tutti, provvedeva a tutti.

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 - Il mio nome è Caritone.

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 Non mai, rispose Caritone, non mai sarò per fare alcun sacrifizio alle stupide vostre divinità.

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 Ma poco dopo Caritone diè segno di vita, apri gli occhi e ripigliò l'uso dei sensi.

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 Il Governatore diè tempo che Caritone acquistasse alquanto di forza, di poi lo fece ritornare alla sua presenza lo prese alle buone, gli promise onori, impieghi, danaro, l'amicizia sua e quella dell'Imperatore, colla sola condizione che facesse un sacrifizio agli Dei.

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 Terminate queste prove, questi flagelli e carneficine s. Caritone fu di nuovo condotto in carcere.

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 Gemeva da più mesi fra le catene, dicono gli atti del martirio di s. Caritone, quando Iddio venne in aiuto della sua Chiesa togliendo dal mondo {72 [410]} con fine terribile chi era cagione primaria di tanti mali.

  A116000157 

 Si cercò eziandio di s. Caritone e fu trovato in carcere da cui venne cavato mezzo morto.

  A116000159 

 Dopo di avergli tolto quanto aveva in dosso il legarono ad un macigno che faceva angolo in quella caverna: di poi andavano ragionando tra loro intorno a ciò che si doveva fare di Caritone.

  A116000165 

 A quella vista Caritone disse fra se: Il Salvatore si lamentò nel Vangelo che alcuni profanando il tempio facevano della casa di Dio una spelonca di ladroni.

  A116000165 

 Caritone pensava all'ultima sua ora, che non pareva lontana, quando sente uno scroscio che agita le sue catene, le quali rompendosi da se stesse il lasciano perfettamente libero.

  A116000165 

 Eziandio dopo la morte di quegli infelici niuno poteva dar loro {77 [415]} sepoltura e lo stesso Caritone avrebbe dovuto egualmente morire; perciocchè incatenati i piedi e le mani, legato ad un macigno con grossa catena avrebbe egli dovuto perire di fame o pel fetor de' cadaveri che presto sarebbersi putrefatti.

  A116000165 

 La caduta di s. Caritone nelle mani di quegli assassini sembrava una grande sventura.

  A116000165 

 La prima cosa che fa Caritone fu di compiere un alto di misericordia col dare sepoltura al cadavere di quegli infelici, di poi fattosi a rovistare ne' varii nascondigli della caverna trovò diversi abiti, armi e una quantità di danaro che queglino avevano rubato ai passeggieri.

  A116000166 

 Caritone vedendo l'opera sua benedetta dal Cielo pensò di fabbricare una laura accanto alla chiesa.

  A116000167 

 E bene qui di notare che s. Caritone {79 [417]} si reputa il primo fondatore delle laure ovvero della vita romitica; prima di lui erano già alcuni che per fuggire dalla persecuzione si ritiravano ne' deserti; ma pochi in numero e non in forma regolare come fanno i membri di una religiosa famiglia.

  A116000168 

 Dopo la fondazione della chiesa e delle celle s. Caritone si pensava di poter godere tranquillità nella sua spelonca, ma non fu così.

  A116000177 

 Caritone poi uscì dalla Laura di Faran per recarsi altrove.

  A116000179 

 Caritone si contentava di sole erbe selvatiche per unico suo nutrimento.

  A116000179 

 Caritone si prestava volentieri a curare i mali del corpo, per guarire di poi i vizii dell'anima, principale oggetto delle sue fatiche.

  A116000180 

 Caritone li accoglieva con bontà e perchè vi fosse posto per alloggiarli costrusse un'altra Laura, ossia una quantità di celle regolarmente distanti l'una dall'altra.

  A116000182 

 Alla vista per altro del concorso di gente che ogni giorno si andava crescendo, Caritone scorgendosi turbata la tranquillità stabilì di recarsi altrove.

  A116000185 

 Quella rupe era spaccata nel mezzo e formava una specie di spelonca; questa fu scelta da s. Caritone per sua regolare abitazione.

  A116000194 

 Prima di morire s. Caritone predisse molte calamità, da cui doveva essere travagliata la Chiesa di Gesù Cristo.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000112 

 Allora il prefetto rivolto agli altri che gli erano stati presentati insieme con S. Giustino, cominciando da Caritone e da Caritena, domandò loro se fossero anch'essi cristiani; cui l'uno e l'altro risposero con ugual fermezza di sì: e tu chi sei? domandò Rustico ad Evelpisto.





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