Parola «Cinna» [ Frequenza = 20 ]

don bosco-la storia d-italia.html
  A139000294 

 Mario credendosi sicuro tornò senza indugio a Roma alla testa di una truppa di schiavi e pastori, ed unendosi al console Cinna, malvagio al par di lui, commisero la più infame azione, facendo morire senza pietà tutti gli amici di Silla.

  A139000294 

 Mario morì di una malattia che egli stesso si cagionò colla crapula, vale a dire con eccessi nel mangiare e nel bere; Cinna fu trucidato per mano dei suoi soldati.

  A139000343 

 {101 [101]} Fu pertanto tramata una congiura che tendeva a dare la morte all'imperatore, e ne era capo un certo Cinna già condannato a morte e graziato dallo stesso Augusto.

  A139000344 

 L'imperatore essendone stato informato, mandò a chiamar Cinna, e trattolo nella camera più segreta di sua casa, se lo fece sedere accanto.

  A139000344 

 Quindi fattosi promettere che non l'avrebbe interrotto, gli raccontò ad una ad una le grazie ed i favori che gli aveva fatti; tu, o Cinna, sai tutto questo, conchiuse, e vuoi assassinarmi? A questi detti Cinna esclamò che non aveva mai immaginata tale scelleratezza; tu non attendi la parola, ripigliò Augusto: eravamo intesi che non mi avresti interrotto.

  A139000345 

 Augusto gli fece i più vivi ed i più affettuosi rimproveri della sua perfidia, e conchiuse dicendo: « O Cinna, ti fo grazia della vita una seconda volta, te l'accordai quando eri mio dichiarato nemico, te l'accordo ancora oggi che vuoi renderti traditore e parricida.

  A139000345 

 Dopo di ciò gli espose tutte le circostanze, gli nominò i complici della congiura, al che Cinna fu sì ripieno di terrore, che non poteva più profferir sillaba.

  A139000346 

 Augusto volle inoltre che Cinna fosse console per l'anno seguente, e ne fu ben ricambiato della sua clemenza.

  A139000346 

 Cinna divenne l'amico più fedele del suo principe; nè più si ordirono cospirazioni contro di lui.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000289 

 Mario allora credendosi sicuro tornò senza indugio in Roma alla testa di una truppa di schiavi e di pastori; ed unitosi al console Cinna, malvagio al pari di lui, commisero la più infame {79 [79]} delle azioni, facendo morire senza pietà tutti gli amici di Silla.

  A140000289 

 Mario morì di una malattia, che egli stesso erasi cagionato colla crapula, vale a dire con eccessi nel mangiare e nel bere; Cinna poi fu trucidato per mano de' suoi soldati.

  A140000330 

 Fu pertanto tramata una congiura, che tendeva a dare la morte all'imperatore, e ne era capo un certo Cinna, già condannato a morte e graziato dallo stesso Augusto.

  A140000331 

 E tu, o Cinna, sai tutto questo, conchiuse, e vuoi assassinarmi? A questi detti Cinna esclamò, che non aveva mai immaginato tanta scelleratezza.

  A140000331 

 L'imperatore, essendone stato informato, mandò a chiamar Cinna, e trattolo nella camera più segreta di sua casa, se lo fece sedere accanto.

  A140000332 

 Augusto gli fece i più vivi ed affettuosi rimproveri della sua perfidia, e conchiuse dicendo: « O Cinna, ti perdono la vita una seconda volta; te la concedetti quando eri mio {92 [92]} dichiarato nemico, te la concedo ancora oggi, che vuoi renderti traditore e parricida.

  A140000332 

 Dopo di ciò gli espose tutte le circostanze, gli nominò i complici della congiura; al quale racconto Cinna restò si ripieno di terrore, che non poteva più proferire sillaba.

  A140000333 

 Augusto volle inoltre che Cinna fosse fatto Console per l'anno seguente, e fu ben ricambiato della sua clemenza.

  A140000333 

 Cinna divenne l'amico più fedele del suo principe; nè più si ordirono cospirazioni contro di lui.





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