Tra quelli che in questi ultimi tempi si segnalarono nello scrivere e predicare contro la confessione fu Luigi Desanctis sacerdote romano.

 Il Desanctis non è più cattolico, abbandona lo stato sacerdotale, si ammoglia con una giovine protestante e diviene egli stesso protestante.

 Presentemente il Desanctis lavora per la Società Evangelica italiana, senza però sapere a quale Chiesa, a quale comunione di credenti appartenga.

 La qual cosa mi riesce in parlicolar maniera dolorosa in questo caso; perciocchè da alcune, corrispondenze e da alcuni colloqui che taluno ebbe col Desanctis, mi risulta positivamente che non per motivi religiosi egli abbandonò il cattolicismo, e che per motivi affatto estranei alla religione continua a vivere nell'attuale sistema di credenza.

 Chi desiderasse una confutazione più copiosa del libro del Desanctis potrebbe leggere l'opera del monaco Belli fiorentino, quella del T. Negri torinese, quella del {121 [265]} parroco Casaccia biellese.