Parola «Emanuele» [ Frequenza = 123 ]

don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000014 

 Ordinò pertanto pubbliche preghiere per tutta la Cristianità: ricorse al re di Spagna Filippo II, e al duca Emanuele Filiberto di Savoia.

  A009000033 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui {21 [359]} il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul Capo della veneranda effigie di Mafia.

  A009000040 

 Il tempo avendo logorato e resa abbietta quella cappella, Vittorio Emanuele II ordinò che ogni cosa fosse a sue spese ristorata e rinnovata.


don bosco-biografie dei salesiani defunti nel 1882.html
  A017000007 

 Invaso il Piemonte, il Conte Luigi continuò il suo servizio sotto i Tedeschi a pro del suo legittimo Sovrano Amedeo III, e di Carlo Emanuele IV, figlio di lui.

  A017000008 

 Sebbene Vittorio Emanuele I e Carlo Felice gli dessero una indennità e le più onorevoli cariche alla Corte, tuttavia la condizione del nobile e fedelissimo Conte non avrebbe raggiunta più mai l'antica floridezza, se il Signore non lo avesse rimeritato con un tratto dell'ammirabile sua Provvidenza, come diremo più sotto.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000252 

 Quello poi che arrecò gran lustro {183 [183]} alla casa e cappella suddetta, e che nello stesso tempo fece vedere come la divozione verso di questa serva di Dio sia radicata nel cuore anche delle più grandi persone, fu la visita solenne, che le venne fatta dalle loro Altezze Reali i principi e principesse, figli del Re Vittorio Emanuele II. La sera del 1° ottobre 1858 partiti con solenne treno dal castello di Racconigi giunsero a Caramagna, che li ricevette con grande giubilo, e fra il suono delle campane a festa.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000024 

 LUCERNA DI RORA' marchese Emanuele, sindaco di Torino, presidente.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000176 

 Senza Gesù Emanuele ed il Papa suo rappresentante non si ha altro più che la morte; non havvi più unità, ma divisione; non più amore, ma odio! Gesù vivente nell' ostia, vive ben anche nel sacerdote, ed in special modo nel Papa gran sacerdote della legge d' amore, e del nuovo Testamento, come la più alta espressione dell' autorità divina.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000174 

 Primieramente i Profeti predissero che si chiamerebbe Salvatore, e così fu chiamato, come leggiamo nel Vangelo: 2° Che sarebbe Emanuele, cioè Dio con noi, e tale è detto da S. Matteo e da S. Giovanni: 3° Che sarebbe detto Nazareno, e Nazareno fu veramente, come dice S. Matteo, c.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000307 

 Leonardo di Chaume nella casa di Filippo Emanuele de Gondi conte de Joigny generate delle Galere di Francia, direttore di Francesca Margherita contessa di Silla, dama di gran virtù, aio illuminato dei tre loro figliuoli di cui il primo Duca e Pari di Francia, il secondo Cardinal di s. Chiesa, muore il terzo in età di undici anni; regio elemosiniere delle Galere di Luigi XIII, cui assiste in morte, limosiniere della Regina vedova Anna D'Austria, {282 [496]} suo consigliere per gli affari ecclesiastici, fondatore e primo superiore generale della congregazione de' preti secolari della missione e delle figlie della carità serve dei poveri, di varie compagnie di dame, di donne, di fanciulle in servizio degl'infermi, primo promulgatore del Vangelo nell' Isola di Madagascar per mezzo de' suoi Sacerdoti, instancabile operarlo nella vigna del Signore, manda i suoi a predicare per la Francia, Italia, Polonia, Scozia, Irlanda, Inghilterra, Barbaria e le Indie, ristoratore zelantissimo dell'onor del Sacerdozio di Gesù Cristo ristabilisce il decoro dei Clero di Francia, ripara l'ecclesiastica disciplina, fonda, promuove, dirige Seminari per li Chierici, apre scuola di Riti Sacri in s. Lazzaro di Parigi, instituisce gli esercizi spirituali per gli ordinandi e conferenze per gli Ecclesiastici, gli promuove per ogni sorta dì persone cui vuole aperte le case di sua congregazione, acerrimo oppugnator del vizio e dell'errore, difende con zelo i principi della fede e della morale dei vangelo, ha in orrore le nuove nascenti eresie, sempre sommesso all'autorità della Chiesa e dei suo Capo successor di s. Pietro, ne difende i diritti, rispetta i Vescovi, ubbidisce ai loro decreti, padre comune de'poveri, vero amico de miserabili per cui soccorso spende oltre le molte limosine segrete piú {283 [497]} di ventotto millioni e ottocento mila lire di Francia, fonda grandiosi Spedali dentro e fuori del Cristianesimo, cinque in Parigi per gli, esposti, per li forzati, per gli artisti per li mendici, per li discoli e pazzarelli, uno per li pellegrini nella terra di s. Regina diocesi d'Autun, uno in Marsiglia per li forzati, uno nella città d'Algeri per gli schiavi cristiani, promuove e coopera alla fondazione di vari Ospizi pel ricovero di fanciulle, provede di vitto cotidiano quindici mila poveri in Parigi e per trent'anni di medicine e di alimenti a moltitudine grande d'infermi in Francia, in Savoia, in Italia e in altre Provincie più rimote, rifugio di Ecclesiastici, di Religiose, di Dame, di Cavalieri costretti per amor della fede di abbandonare la Scozia, l'Irlanda, l'Inghilterra, a tutti provede ricovero vitto e vestito.


don bosco-il galantuomo pel 1879.html
  A098000003 

 Un altro insigne personaggio la morte inesorabile ci tolse dalla nostra Italia; personaggio grande e ben degno del nostro compianto, il nostro Re Vittorio Emanuele II. Noi Piemontesi, che lo avevamo veduto e conosciuto da vicino, ne piangemmo bendi cuore la perdita, e pregammo per Lui, che passò all'altra vita munito dei conforti di nostra santa Religione e accompagnato dalla benedizione di Pio IX, grande fortuna per Lui e consolazione per noi e pel suo Augusto Figliuolo Umberto divenuto nostro Re, pel quale anche il povero Galantuomo ha pregato e prega che il Signore lo benedica insiem colla sua reale famiglia.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000265 

 Rappresentò la S. di Pio IX, quando degnavasi di tenere al fonte battesimale la principessa Maria Pia, ora Regina di Portogallo, e poi offerì in nome dello stesso Pontefice la rosa d'oro a Maria Adelaide, moglie di Vittorio Emanuele, allora Duca di Savoia.

  A113000304 

 A San Salvatore di Camba, nella diocesi di Lugo, il 14 marzo 1802 nacque Emanuele Garcia-Gil.

  A113000304 

 Emanuele {223 [223]} Garcia-Gil scrisse molte eloquenti e dotte Pastorali per il bnon governo della sua archidiocesi.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000165 

 Emanuele Filiberto lo istituì come è al presente e papa Gregorio XIII lo approvò e lo confermò nel 1572.

  A117000167 

 La città di Agauno era passata sotto il dominio dei Principi di Savoia quando il Re di Francia mosse guerra a Carlo Emanuele padre di Emanuele Filiberto.

  A117000168 

 Il duca Carlo Emanuele ordinò che il 22 settembre fosse per sempre festivo vietando in esso ogni genere di lavoro.

  A117000186 

 Nel secolo XVI per togliere queste reliquie alla profanazione degli eretici si deliberò sotto Carlo Emanuele I di trasportarle nella Rocca di Revello.


don bosco-il pontificato di san sisto ii e le glorie di san lorenzo martire.html
  A118000149 

 Così Emanuele Filiberto divenne capo di un formidabile esercito.

  A118000149 

 Il duca di Savoia, di nome Emanuele Filiberto, per assicurare i suoi Stati, {70 [338]} si uni col re di Spagna, di nome Filippo II. Questo sovrano, conosciuto il valore, la prudenza, il coraggio del duca di Savoia, gli affidò il comando di tutte le sue truppe.

  A118000150 

 Emanuele Filiberto, giunto a Torino, procurò di ornare e quasi edificare una piccola chiesa vicino al suo palazzo.

  A118000152 

 Sull'urna dell'altar maggiore è scolpita in basso rilievo la battaglia di s. Quintino con un angelo che benedice le genti capitanate da Emanuele Filiberto.

  A118000153 

 Vale a dire: il duca Emanuele Filiberto fece voto di una chiesa a s. Lorenzo, Maria Gioanna duchessa di Savoia lo adempì, conducendola a compimento.

  A118000154 

 Quel guerriero è il duca di Savoia Emanuele Filiberto, l'eroe di S. Quintino.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001350 

 Il Romano Pontefice, che si chiamava Pio V, di nazione piemontese, ricorse al re di Spagna Filippo II, e al duca Emanuele Filiberto.

  A139001365 

 In quella medesima congiuntura il duca Carlo Emanuele I, essendo gravemente ammalato, ebbe la consolazione di ricevere il viatico dalle mani di quell'illustre prelato.

  A139001395 

 Il duca Emanuele Filiberto, l'eroe di S. Quintino, prima di spirare chiamò al letto suo figlio ereditario, cioè che gli doveva succedere nel trono, e gli disse: «Impara, o mio figlio, dalla mia morte, quale esser debba la tua vita.

  A139001396 

 Questo figlio chiamavasi Carlo Emanuele, e fu soprannominato il Grande per la lunga durata del suo {413 [413]} governo, che fu di cinquant'anni, e per le grandi imprese che egli compiè in pace ed in guerra.

  A139001397 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Saluzzese, mediante un trattato conchiuso in Parigi nel 1601, in forza del quale il Duca cedeva alcune terre de' suoi dominii al di là delle Alpi.

  A139001399 

 Il duca Emanuele Filiberto dovette marciare contro di loro colle sue genti, e si sparse molto sangue.

  A139001399 

 Ma il duca Carlo Emanuele dopo aver usato tutti i mezzi pacifici per ridurli a buoni sentimenti, si appigliò egli pure alla forza, impose a tutti i protestanti di uscire da' suoi Stati; e con decreto del mille seicento e due circoscrisse il luogo di dimora dei Valdesi, e loro proibì sotto a gravissime pene di valicarli.

  A139001400 

 Aggiustate le cose che riguardavano al marchesato di Saluzzo ed ai Valdesi, Carlo Emanuele dovette portare le sue armi ne' paesi stranieri.

  A139001403 

 Ma Carlo Emanuele che aveva già tante volte condotto i suoi soldati alla vittoria in paesi stranieri, non si sgomentò in questo caso che trattavasi di sostenere i proprii diritti.

  A139001404 

 {416 [416]} Con immenso numero di soldati i Francesi vennero ad assalire Carlo Emanuele in un momento che non se lo immaginava, perchè poco prima nell'aggiustore le cose di Saluzzo aveva conchiuso coi Francesi un trattato di pace.

  A139001406 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era vi necessità di una tregua, con cui i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A139001456 

 E se il favore accordato ai protestanti eragli stato cagione di lunga guerra, avendo voluto di bel nuovo ingerirsi di troppo in affari ecclesiastici, (quasi che la spada sia giudice competente a spiegare i misteri della fede, non altrimenti che a ribattere gli assalti nemici), tali cose gli cagionarono grandi rimorsi sul finire di sua vita; e solo giudicò di poter avere la pace del cuore, rinunciando la corona a suo figlio Carlo Emanuele, con seguire in ciò l'esempio di alcuni suoi antecessori.

  A139001456 

 In questo frangente Carlo Emanuele informato di questo tentativo del padre, non {437 [437]} vedendo più altra via per calmare l'inquieto genitore, ed assicurare la pace al suo Stato, prese una deliberazione quasi inudita nella storia.

  A139001459 

 Mentre regnava Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti che cagionarono grandi guerre in tutta l'Europa e nella stessa nostra Italia.

  A139001464 

 Carlo Emanuele fu l'eroe di quella grande guerra, e segnalò il suo coraggio in molte battaglie combattute in Italia e fuori d'Italia.

  A139001464 

 Il grosso dell'esercito composto di Tedeschi si volse verso Genova, mentre Carlo Emanuele prese ad inseguire i Francesi per la riviera di ponente, che è quella parte del Genovesato che da Genova tende verso la Francia.

  A139001547 

 Carlo Emanuele continuò il suo viaggio per la Sardegna, ed il venerando pontefice con penosissimo viaggio fu condotto prigioniero in Valenza città di Francia.

  A139001547 

 Durante la dimora del Papa in quel convento fu visitato da parecchi sovrani e fra gli altri dal re di Sardegna Carlo Emanuele IV. Questo principe sfortunato dopo di aver opposta forte resistenza ai repubblicani, era stato costretto di abdicare al trono e di abbandonare gli Stati di terraferma in mano dei nemici per recarsi in Sardegna.

  A139001609 

 Regnava ancora negli Stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale da parecchi anni si adoperava pel bene dei suoi sudditi.

  A139001722 

 Questa notizia tornava al Santo Padre tanto più grata, in quanto che le cose eransi pure calmate in Piemonte, ove era salito al trono il Re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci dopo aver combattuto i ribelli in varie città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli, cacciarli dalla Toscana e ricondurre sul trono il Granduca Leopoldo.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001211 

 Colà succedette uno dei più sanguinosi combattimenti in cui Emanuele Filiberto, duca di Savoia, capitano generale dell'esercito Spagnuplo, con prodigi di valore riuscì a superare i Francesi e a riportarne compiuta vittoria.

  A140001217 

 Il romano pontefice, che si chiamava Pio V, piemontese, ricorse al re di Spagna Filippo II e al duca Emanuele Filiberto.

  A140001231 

 In quella medesima occasione Carlo Emanuele I, essendo caduto gravemente ammalato, ebbe la consolazione di ricevere il Viatico dalle mani di quell'illustre pastore

  A140001253 

 Il duca Emanuele Filiberto, l'eroe di San Quintino, prima di spirare chiamò al letto suo figliuolo ereditario, e gli disse: Impara, o mio figlio, dalla mia morte quale esser debba la tua vita.

  A140001253 

 Questo figliuolo chiamavasi Carlo Emanuele I, e fu soprannominato il Grande sì per la lunga durata del suo savio governo, che fu di cinquant'anni, sì per le grandi opere che egli compiè in pace ed in guerra.

  A140001254 

 La guerra fu lunga e micidiale da ambe le parti, ma terminò col lasciare Carlo Emanuele tranquillo possessore del Sa-luzzese, mediante un trattato conchiuso in Lione nel 1601, in virtù del quale il duca cedeva alcune terre de'suoi domimi al di là delle alpi.

  A140001256 

 Carlo Emanuele, dopo avere usati tutti i mezzi pacifici per ridurli a buoni sentimenti, si appigliò egli pure alla forza, impose a tutti i protestanti di uscire dai suoi stati, e con decreto del 1602 circoscrisse il luogo di dimora dei Valdesi, e loro proibì sotto gravissime pene di valicarlo.

  A140001256 

 Il duca Emanuele Filiberto aveva dovuto marciare contro di loro colle sue genti, e si sparse molto sangue.

  A140001257 

 Aggiustate così le cose che riguardavano al marchesato di Saluzzo ed ai Valdesi, Carlo Emanuele dovette portare le sue armi in paesi stranieri.

  A140001258 

 Ma Carlo Emanuele, che aveva già tante volte condotto i suoi soldati alla vittoria in paesi stranieri, non si sgomentò quando trattavasi di sostenere i propri diritti.

  A140001259 

 Con immenso numero di soldati i Francesi vennero ad assalire Carlo Emanuele in un momento, in cui non se lo immaginava, perchè poco prima nell' aggiustare le cose di Saluzzo aveva conchiuso coi Francesi un trattato di pace.

  A140001259 

 Malgrado il suo valore Carlo Emanuele fu sopraffatto dal numero e dovette ritirarsi dal Monferrato.

  A140001261 

 A Carlo Emanuele succedette Vittorio Amedeo I. In mezzo a tanti mali cagionati dalla guerra e dalla peste era necessaria {354 [354]} una tregua, perchè i popoli potessero ristorare le loro forze, ripigliare la coltivazione delle campagne, e risarcire l'erario.

  A140001264 

 Il principe Carlo Emanuele, che ne conosceva l'alto merito, lo trattò con onore e gli fece larghe esibizioni; ma l'animo suo inquieto lo indusse ad abbandonare questa città per ritornare a Ferrara.

  A140001276 

 Questa apparteneva al duca di Savoia Carlo Emanuele II, i cui stati, essendo egli ancora in tenera età, erano governati da sua madre, chiamata Maria Cristina.

  A140001279 

 Giunta intanto al termine della reggenza, consegnò le redini del governo al figliuolo Carlo Emanuele II (anno 1648).

  A140001315 

 Lieto di questo avvenimento e fermo nella sua promessa il duca stabilì che ogni anno al giorno otto settembre fosse fatta grande festa; e ordinò la erezione del magnifico tempio di Superga, che venne poi solennemente aperto al pubblico culto dal figlio di lui Carlo Emanuele III, succedutogli nel regno.

  A140001320 

 In questo frangente {374 [374]} Carlo Emanuele non vedendo più altra vìa per calmare l'inquieto genitore, ed assicurare la pace al suo stato, prese una deliberazione inaudita nella storia.

  A140001320 

 Soltanto giudicò di poter avere la pace del cuore col rinunciare la corona a suo figliuolo Carlo Emanuele, seguendo in ciò l'esempio di alcuni suoi antecessori.

  A140001323 

 Carlo Emanuele III, pervenuto al trono, pose le sue cure specialmente attorno all'esercito.

  A140001324 

 Nel tempo che Carlo Emanuele introduceva le sue riforme in Piemonte, Leopoldo I, granduca di Toscana,.

  A140001324 

 Regnando Carlo Emanuele succedettero due avvenimenti, che cagionarono grandi guerre in tutta Europa e nella stessa nostra Italia; e sono la guerra per la successione di Polonia, e per la successione d'Austria.

  A140001326 

 L'Inghilterra fu neutrale, e Carlo Emanuele si unì anch'esso a Maria Teresa; quindi si accese una nuova e grande guerra europea, che durò nove anni.

  A140001327 

 Carlo Emanuele fu l'eroe di grandi imprese, e segnalò il suo coraggio in molte battaglie combattute in Italia e fuori.

  A140001327 

 Il grosso dell'esercito composto di Tedeschi si volse verse Genova, mentre Carlo Emanuele prese ad inseguire i Francesi per la riviera di ponente, che è la sponda del Mediterraneo da Genova verso la Francia.

  A140001377 

 Alziamo gli occhi al cielo: là ci aspettano troni e corone, che gli uomini non ci possono più rapire.» Carlo Emanuele continuò la sua navigazione per la Sardegna, ed il venerando Pontefice con penosissimo viaggio fu condotto prigioniero fino a Valenza, città forte di Francia.

  A140001377 

 Durante la dimora del Papa in quel convento fu visitato da parecchi sovrani, e, fra gli altri, dal re di Sardegna Carlo Emanuele IV, succeduto al padre poco appresso alla infausta pace di Cherasco.

  A140001418 

 Regnava ancora negli stati Sardi il re Vittorio Emanuele I, il quale contando sulla fedeltà dei suoi sudditi, sperava di riuscire a reprimere gli insorti, che di fatto sul principio non erano in' grande numero.

  A140001431 

 «Vi ringrazio, disse abbracciandoli, vi ringrazio di tutti i servigi, che avete renduti allo stato del pari che alla mia persona; ma non sono più re; il vostro re è mio figliuolo Vittorio Emanuele.» {412 [412]}.

  A140001519 

 Tale notizia tornava al santo Padre tanto più gradita, in quanto che le cose eransi eziandio calmate in Piemonte, ove era salito sul trono il figlio primogenito di Carlo Alberto, il re Vittorio Emanuele II, mentre gli Austriaci, dopo aver combattuto i ribelli in molte città degli Stati romani, erano pur riusciti a reprimerli nella Toscana e ricondurre al potere il granduca Leopoldo.

  A140001566 

 Dopo questi successi Vittorio Emanuele e l'imperatore francese poterono entrare in Milano, 8 giugno.

  A140001576 

 Fedele al suo sovrano Vittorio Amedeo III non lo abbandonò; e poichè il successore Carlo Emanuele IV dovette allontanarsi da' suoi stati di Terraferma, egli lo accompagnò nell'isola di Sardegna contento di dividere con lui il pane della sventura.

  A140001703 

 - Napoleone dichiara al Corpo Legislativo che, tornate infruttuose le trattative per l'indipendenza della Venezia, a prezzo della restaurazione dei Principi italiani spodestati, ha proposto alle Potenze il seguente accomodamento: Parma e Modena al Piemonte; Toscana Stato separato e indipendente; Vicariato di Vittorio Emanuele nelle Romagne; Savoja e Nizza alla Francia; consiglio al Re di Sardegna di desistere dalla politica tendente ad assorbire tutti gli Stati d'Italia; principio di non intervento da parte delle potenze d'Europa.

  A140001721 

 - Annessione del Regno di Napoli allo scettro di Vittorio Emanuele.

  A140001723 

 - Il Re Vittorio Emanuele assume il titolo di Re d'Italia.

  A140001726 

 Napoleone III riconosce il Regno d'Italia, dicendo a Vittorio Emanuele che lascierà le sue truppe a Roma finchè l'Italia non sia conciliata col Papa.

  A140001770 

 - Napoleone III telegrafa al Re Vittorio Emanuele che l'Austria cede il Veneto alla Francia: gli propone un armistizio, che è rifiutato.

  A140001774 

 - Preliminari di pace fra la Prussia e l'Austria: questa dovrà uscire dalla Confederazione Germanica; quella s'impegna di ottenere dall'Italia l'adesione alla pace, appena la Venezia sia ceduta a Vittorio Emanuele.

  A140001824 

 - 10 settembre - Il Conte Ponza di s. Martino reca al S. Padre una lettera del Re Vittorio Emanuele, in cui gli espone l'indeclinabile necessità che le truppe italiane entrino ad occupare il territorio romano.

  A140001861 

 - 2 luglio - Ingresso ufficiale del Re Vittorio Emanuele in Roma.


don bosco-le scuole di beneficenza dell-oratorio di s. francesco di sales in torino.html
  A143000019 

 Più volte i nostri amati Sovrani Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II, avendo inteso che l'Istituto versava in grandi strettezze, lo soccorsero con offerte degne di loro reale munificenza; e quest'ultimo in certe occasioni, con segno di veramente paterna benevolenza, rallegrò coi frutti delle sue caccie la mensa dei nostri poveri giovanetti.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000129 

 Ordinò pertanto pubbliche preghiere per tutta la cristianità: ricorse al re di Spagna Filippo II e al duca Emanuele Filiberto.

  A149000151 

 Accompagnato da alcuni Cardinali andò a Savona dove incoronò la prodigiosa immagine detta della Misericordia che si venera in quella città; e con inaudito concorso di popolo in presenza del re Vittorio Emanuele I e di altri Principi fu fatta la maestosa funzione in cui il Papa pose una corona di gemme e di diamanti sul capo della veneranda effigie di Maria.

  A149000176 

 Il tempo avendo logorato e resa questa cappella alquanto abbietta, il re Vittorio Emanuele II ordinò che ogni cosa fosse a sue spese ristorata.

  A149000197 

 Agostino; direttore dell'Oratorio di san Francesco il sacerdote Bosco Giovanni; alla presenza di S. A. R. il Principe Amedeo di Savoia, Duca d'Aosta; del conte Costantino Radicati Prefetto di Torino; della Giunta Municipale rappresentata dal Sindaco di questa città Lucerna di Rorà marchese Emanuele, e dalla Commissione promotrice di questa chiesa

  A149000197 

 « L'anno del Signore mille ottocento sessantacinque, il ventisette aprile, ore due di sera; l'anno decimonono del Pontificato di Pio IX, de' Conti Mastai Ferretti felicemente regnante; l' anno decimosettimo di Vittorio Emanuele II; essendo vacante la sede arcivescovile di Torino per la morte di Monsignor Luigi dei Marchesi Franzoni, Vicario Capitolare il Teologo Collegiato Giuseppe Zappata; curato della Parochia di Borgo Dora il Teologo Cattino Cav.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000042 

 Per la sua instancabile iniziativa il re di' Spagna Filippo II, il Duca di Savoia Emanuele Filiberto, i Genovesi e i Veneziani mettono insieme un'armata {16 [320]} navale.

  A150000075 

 Emanuele Fassati ora di sempre cara memoria.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000020 

 Chi oserà opporsi a quei formidabili nemici? Papa s. Pio V, che allora governava la Chiesa, cercò bensì di unire i principi cristiani in una santa lega; li invitò, li pregò a {14 [266]} prendere le armi contro il comun nemico, ma solo il re di Spagna Filippo II, e il duca di Savoia Emanuele Filiberto, e pochi altri italiani si commossero alla voce del Vicario di G. C. Allora il papa, scorgendo le forze dei cristiani troppo inferiori a quelle degli infedeli ed umanamente parlando essere impossibile una vittoria, ripone tutta sua fiducia in Maria.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000186 

 Questi due campioni della fede sono il sacerdote Pietro Qui ed Emanuele Phung.

  A157000188 

 Egli infatti venne arrestato nella notte del 7 gennaio nella casa del gran catechista Emanuele Phung.

  A157000190 

 Fra i dieci compagni di Pietro Qui eravi il grande catechista Emanuele Phung.

  A157000191 

 Emanuele Phung aveva già l'atto tesoro pel cielo ed il Signore voleva coronarlo della corona dei martiri.

  A157000191 

 La sua bella chiesa minacciando rovina egli aveva radunato i catechisti che s'imposero di fabbricarne una a proprie spese; questa fu l'occasione della sua cattura, perchè tre malvagi l'accusarono presso il vice prefetto della fabbricazione della nuova chiesa; ma prevenuto da Emanuele ebbe la compiacenza di non vedere altro che una fabbrica comune rimandando i delatori ben bastonati.

  A157000192 

 Emanuele conobbe la cosa e pose in salvo il Missionario europeo e ritornando cadde nelle mani dei satelliti.

  A157000192 

 Questi malvagi non soffersero in pace l'onta, ma andarono dal governatore accusando Emanuele di tenere sotto la sua protezione un missionario Europeo, un sacerdote del paese ed un convento di monache.

  A157000193 

 Chi ha conosciuto Emanuele, uomo naturalmente altero, e sempre assuefatto a vedere tutte le volontà cedere alla sua tien per certo che quell'umiliazione sopportata con ispirito di fede gli guadagnò il cielo.

  A157000194 

 Emanuele fu condotto per l'ultima volta alla presenza del governatore che così l'interrogò: Vuoi tu far ritorno alla tua famiglia e vivere tranquillo ed onorato? Abbandona quella religione per cui sei condannato alla morte.» Emanuele non esitò a rispondere: Se l'alto mandarino vuol mandarmi a casa assolto, bene sta; e se vuole tronenrmi la testa è padrone; ma io non posso rinunziare alla mia santa religione.» Portarono allora una tavola sulla quale in grandi caratteri era scritta la sentenza {57 [281]} seguente: «Le Van Phung, che già fu il primo aggiunto al podestà del suo villaggio, ha osato insegnare una dottrina perversa.

  A157000194 

 Emanuele lo seguì da vicino nella stessa attitudine e passarono in mezzo a doppia fila di soldati armati di lancie.

  A157000194 

 Emanuele si confessò e ricevette l'ultima assoluzione che purgava del tutto l'anima sua pronta a comparire davanti a Dio.

  A157000194 

 Emanuele vedendo il suo primogenito {59 [283]} fra la moltitudine alzò la voce e disse queste ultime parole: Figliuol mio, ciò che tu farai per me, voglio che il faccia anche pel Padre.

  A157000194 

 Finalmente giunse l'ora del premio per Emanuele e per Pietro; perchè il dì 30 luglio del 1859 giunse un editto imperiale che condannava Pietro Qui maestro della religione perversa, come si esprimeva l'editto, ad aver tronca la testa immantinente, ed Emanuele Phung settatore incorreggibile della medesima religione ad essere strangolato.

  A157000194 

 Il Padre diceva ad Emanuele: «Ècco l'ora che Dio ci serbava per l'ultimo combattimento; patiamo per lui con coraggio e di buon animo.» Ed Emanuele rispondeva con sorriso: Come sono felice di soffrire la morte {58 [282]} per Gesù.» La scorta parti ed il sacerdote si avanzò il primo colmo di giubilo e tutto assorto nella preghiera.

  A157000194 

 Per via Emanuele vide sua moglie ed i suoi figli stretti insieme che dirottamente piangevano, ed egli loro diede l'ultimo addio dicendo: Ecco io vi abbandono: serbate la pace tra voi, e specialmente siate fedeli alla nostra santa religione.» Giunti vicino ad un grand'albero chiesero ed ottennero un po' di riposo ed in questo mentre furono visti a parlare e pregare insieme.

  A157000196 

 Che bella prova della sua tenera divozione e fiducia in Maria! Emanuele aveva sul petto un crocifisso sospeso al collo con una calenetta.

  A157000197 

 Il corpo di Emanuele fu portato alla sua famiglia e fu sepolto nella chiesa {61 [285]} nuova, monumento della sua fede e del suo zelo per la.


don bosco-rimembranza di una solennita in onore di maria ausiliatrice.html
  A173000203 

 Di tal modo il tempio consacrato diventa il gazofilaccio delle celesti benedizioni, non solo perchè è la casa di Dio, di Gesù Cristo, dell'Emanuele, cioè di Dio con noi, ma eziandio perchè quivi concorrono tutti i celesti intercessori a raccogliere le nostre preghiere, e ad ottenerci i più preziosi divini favori.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000056 

 Casari Emanuele coad.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000557 

 Nella Certosa di Firenze fu visitato da diversi sovrani e prelati del mondo cristiano; il re Emanuele IV colla regina di Sardegna la venerabile Clotilde recatisi a visitarlo si gittarono ai piedi di lui, che inutilmente si sforzava di rialzarli; « in questo momento fortunato, disse il re, io dimentico tutte le mie disgrazie, più non mi lamento pel trono che ho perduto, io ritrovo tutto ai vostri piedi: — caro Principe, risponde il Papa, tutto è vanità, eccetto amar Dio, e servire a lui.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000416 

 Esempio che fu poi seguito dal re di Francia Luigi XIII, da Carlo Emanuele II, duca di Savoia, e dalla Repubblica di Genova.

  A190000621 

 Nella Certosa di Firenze fu visitato dal re Emanuele IV e dalla regina di Sardegna, la venerabile Clotilde.


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000125 

 Le due auguste Regine, Maria Teresa vedova del Re Carlo Alberto, e Maria Adelaide moglie del Re Vittorio Emanuele II, lasciate le ville Reali erano venute con tutta la Real famiglia a cercare la semplicità della campagna, e la pace della solitudine nell'ameno castello di Caselette, del pio sig. conte Carlo Cays, frammezzo a questa semplice popolazione, la quale non rifiniva dalle maraviglie nel vedere fra le proprie mura questi augusti personaggi.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000069 

 Onde non è maraviglia se quelle piissime regine, che furono Maria Teresa, e Maria Adelaide, l' una madre, e l' altra consorte del regnante Vittorio Emanuele II, avevano posto una particolare affezione a quel {104 [378]} monastero.

  A208000083 

 Sospettando di qualche cosa le monache le domandarono {131 [405]} il motivo di quel pianto, ed ella con flebile voce rispose: «Ah! che non vedremo mai più il nostro buon Principe.»Non passarono che pochi mesi, che mori il principe Vittorio Amedeo Filippo, e per lui successe poi sul trono il fratello Carlo Emanuele III. - Un' altra volta predisse alla più giovane del monastero che sarebbe la prima a morire, sebbene fosse in allora in ottimo stato di salute.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000029 

 La regina di Sardegna, Cristina di Francia, soleva recarsi a questo santuario con suo figlio Carlo Emanuele e coi principali signori di corte, ed assicurò che tutte le grazie che dimandò a Dio per intercessione di quel santo tutte le ottenne.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE