Parola «Federico» [ Frequenza = 113 ]

don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html
  A024000014 

 Blachier cav. Federico, ingegnere.

  A024000015 

 Bocca Federico, impresaro.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000095 

 Bianchi Federico, negoziante in chincaglierie.

  A053000158 

 Colla S. E. commendatore Federico.


don bosco-esposizione del sacerdote giovanni bosco agli eminentissimi cardinali della sacra congregazione.html
  A058000017 

 Dice pure quivi che non pochi di essi usciti di Congregazione andavano a dar lagnanze nelle loro Diocesi; mentre fino a quel tempo niuno dei Salesiani era uscito dalla Congregazione, eccetto il P. Federico Oreglia, che si fece Gesuita per continuare i suoi studi pel sacerdozio, ed ora lavora con molto zelo nella Compagnia di Gesù.

  A058000140 

 Nel mese di Giugno l'Arcivescovo di Buenos-Ayres Monsignor Federico Aneyros, essendo andato a Roma ad ossequiare il Sommo Pontefice, fece sapere che passando per Torino prenderebbe albergo nell'Oratorio di S. Francesco di Sales.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000162 

 A questo concilio fu pure invitato Federico per ivi giustificare la sua condotta, {111 [111]} ma egli vi si ricusò.

  A065000162 

 Questo concilio fu convocato per trattare affari appartenenti alla disciplina, e specialmente per rimediare ai gravi danni cagionati alla Chiesa da Federico II imperatore della Germania.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000941 

 Fra i miracoli di Lutero è celebre quello che operò in Vittemberga, come narra Federico Stafilo, prima luterano, che di poi si convertì alla Fede Cattolica.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000908 

 Di Lutero è celebre il prodigio che operò in Vittemberga, come narra Federico Stafilo, il quale fu prima Luterano e poscia convertito alla fede cattolica.


don bosco-il mese di maggio consacrato a maria ss. immacolata.html
  A111000058 

 Valga per tutti l'esempio del protestante ed ora fervoroso cattolico Federico Hurter.

  A111000059 

 Di mano in mano che nel suo cuore cresceva l'affetto a Maria cominciò a entrare in Federico qualche dubbio sulla sua credenza.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000258 

 Federico Giovanni Giuseppe Celestino Schwartzenberg nasceva in Vienna d'Austria al 6 di aprile del 1809; prima canonico domicellario della cattedrale di Vienna, veniva poi preconizzato Arcivescovo di Salisburgo il 1° di febbraio del 1836; creato Cardinale dal Papa Gregorio XVI e pubblicato nel Concistoro del 24 gennaio 1842; promosso finalmente all'Arcivescovato di Praga in Boemia il giorno 20 di maggio dell'anno 1850.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000100 

 {118 [118]} E una di queste contiene una lettera francese di Federico Ritschl a Napoleone III, in cui dà il suo giudizio intorno alla Storia Romana di Teodoro Mommsen, chiamandola una meschina esposizione, ripiena di fiele.

  A127000186 

 L'Arcivescovo, monsignor Federico Aneyros, ci attendeva colà, impaziente di vederci, ed appena smontati al quartiere preparato per la nostra momentanea dimora, colà ci accolse colla massima amorevolezza, ci abbracciò tutti, si sedette in mezzo a noi e ci trattenne lunga pezza in sua compagnia.

  A127000343 

 Monsignor arcivescovo, dottor D. Federico Aneyros, insieme all'alto clero, che degnamente lo circonda, avevano tutto preparato con apposite circolari nelle città e paesi della vastissima diocesi.

  A127000362 

 Questo è il pensiero che con sua lettera 1° luglio manifesta monsignor Federico Aneyros, Arcivescovo di Buenos-Ayres.


don bosco-la chiesa cattolica e la sua gerarchia.html
  A131000097 

 Quattro altri antipapi per opera di Federico Barbarossa comparvero pure contro Alessandro III, funestando la Chiesa.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000939 

 Erano scorsi più di settant'anni dacchè gl'imperatori di Germania non avevano più cercato di mischiarsi nelle cose d'Italia, quando fu incoronato il famoso Federico, soprannominato Barbarossa dal colore di sua barba.

  A139000942 

 Questa accondiscendenza del romano Pontefice appagò Federico, il quale senza più lasciò Roma in libertà e ritornò in Germania.

  A139000946 

 Allora Crema fu dal crudele Federico abbandonata al saccheggio ed alle fiamme.

  A139000946 

 Federico intimò severamente ai Cremaschi di separarsi dai Milanesi e di sottoporsi a lui; cui intrepidamente risposero: «noi siamo pronti a seppellirci piuttosto sotto alle rovine delle nostre case, che mancare all'amicizia giurata ai nostri fratelli di sventura.» Questa coraggiosa risposta non era a tempo, e non fece altro che indispettire vie più l'irritato sovrano.

  A139000948 

 Allora fu risoluto di sottomettersi a Federico.

  A139000951 

 Giunto pertanto il sacro carro de' Milanesi dinanzi a Federico, le trombe sonarono per 1'ultima volta.

  A139000952 

 Il conte di Biandrate, uno de' signori italiani della {266 [266]} corte di Federico, tutto amore pe' suoi cittadini, nella speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, si fece avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere pietà di quella città e de' suoi cittadini.

  A139000952 

 Tutti erano commossi fino alle lacrime; solamente Federico nulla rispose; e senza dar segno di commozione ricevè il giuramento di fedeltà, scelse quattrocento ostaggi; di poi comandò al popolo di ritornare a Milano e di atterrarne le porte e le fortificazioni.

  A139000956 

 La milizia delle città italiane alleate di Federico lo aiutarono a compiere la crudele vendetta dell'imperatore, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro quella città, la quale negli anni addietro aveva cagionato molto male, e che aveva quasi intieramente rovinato le città di Lodi e di Como.

  A139000959 

 Alla disfatta di Milano succedette l'oppressione dell'Italia ridotta in servitù da Federico, e oppressa dalle continue imposte de' suoi ministri.

  A139000959 

 Le città di Verona, di Vicenza, di Padova e di Trevigi cominciarono a stringersi in lega fra loro per far testa agli ordini di Federico e de' suoi ministri.

  A139000959 

 Per soffocare questo principio di ribellione Federico si mosse da Pavia con buon numero di soldati, ma giunto presso Verona vide schierato contro di sè l'esercito delle città collegate assai più {268 [268]} numeroso del suo.

  A139000960 

 Avvertito Federico della formazione della lega lombarda e degli apparati di guerra che si stavano facendo, raccolse un numerosissimo esercito, e precipitò in Italia.

  A139000960 

 Finalmente la lega mandò un forte sussidio agli assediati, e Federico fu costretto a levare l'assedio.

  A139000961 

 Invano Federico per cinque anni combattè e si affaticò per soggiogare i coraggiosi Italiani.

  A139000962 

 Lo stesso Federico cadde combattendo presso al carroccio, e a stento potè fuggire solo e sconosciuto fino a Pavia, dove già era creduto morto.

  A139000963 

 Questi colpi di avversa fortuna fecero conoscere a Federico che sarebbero tornati inutili tutti i suoi sforzi, sicchè decise di conciliarsi a qualunque costo col romano Pontefice, e venire a trattative colla lega lombarda; perciò spedì deputati al Papa per dimandargli pace e assoluzione della scomunica, promettendo che sarebbesi allontanato dall'antipapa, che egli follemente si era creato.

  A139000967 

 Allora Federico fu assolto dalla scomunica e dagli altri suoi peccati, e ricevette la santa comunione dalle mani del Pontefice.

  A139000968 

 Stabilite queste cose Federico si ritirò dall'Italia per non ritornarvi mai più; nell'anno 1189 la Palestina essendo di nuovo caduta nelle mani de' Turchi, fu predicata un'altra crociata, e Federico giudicò quella un'occasione per lui propizia onde espiare i suoi peccati e dare un pubblico segno di ravvedimento.

  A139000969 

 Federico sfinito pel caldo estremo, volle pure prendere un bagno nello stesso luogo.

  A139000993 

 Durante le lunghe contese tra i papi e gli imperatori di Germania, Enrico sesto, figlio di Federico Barbarossa, prendendo in moglie la figlia di Guglielmo re delle due Sicilie, aveva unito tutto quel regno all'impero di Germania.

  A139000994 

 Costanza di lui madre, trovandosi al punto di morte, affidò la cura del giovane Federico al Sommo Pontefice Innocenzo Terzo.

  A139000994 

 Enrico sesto dopo un regno poco onorevole morì lasciando {279 [279]} un figlio di quattro anni conosciuto sotto il nome di Federico Secondo.

  A139000996 

 Se non che Federico solito a violare le promesse, corrispose al papa colla massima ingratitudine.

  A139000997 

 Così per la prima volta fu veduta guerra aperta tra Guelfi, rappresentati dalla lega lombarda, dal Papa, dai Veneziani e dai Genovesi, e tra Ghibellini sostenuti dal formidabile Federico.

  A139000997 

 Federico si risolse di combatterli e opprimerli tutti, e a tale fine si pose alla testa di forte e numeroso {280 [280]} esercito composto di Tedeschi, di Saraceni e di fuorusciti Ghibellini, che in gran numero andavano a congiungersi colle sue genti.

  A139000999 

 Dopo questo memorabile avvenimento Federico pieno di vergogna si ritirò nel suo regno di Napoli, dove pel rammarico delle toccate sconfitte, pel rincrescimento che suo figlio Enzo fosse caduto prigioniero in mano dei Bolognesi, agitato dai rimorsi di essersi ribellato contro alla propria religione, miseramente finì di vivere.

  A139001000 

 Dopo Federico, Corrado quarto, di lui figlio e successore, sostenne qualche tempo la causa de' Ghibellini, finchè venne avvelenato per arte di suo fratello Manfredi, {281 [281]} che ambiva succedergli.

  A139001011 

 Corradino acconsentì, e i più potenti signori della Germania corsero sotto le sue bandiere ed un gran numero di guerrieri a circondarlo de' loro formidabili squadroni; ma fra tutti era distinto Federico duca di Austria, già segnalato in molte guerresche imprese.

  A139001014 

 Egli ebbe il dolore di vedere il suo esercito posto in rotta e distrutto dai soldati di Carlo; ed egli stesso, avviluppato dai fuggiaschi col valoroso Federico d'Austria, cadde nelle mani del suo rivale.

  A139001016 

 Il giovane Corradino giuocava agli scacchi col duca Federico, quando si andò ad annunciare loro la sentenza che li condannava a perdere la vita.

  A139001122 

 Ma il perfido Federico ritornando qualche tempo dopo in Italia con numeroso esercito, mise a ferro ed a fuoco il castello di Susa.

  A139001122 

 Nella circostanza che Federico fu costretto a fuggire dall'Italia, Umberto avrebbe potuto di leggieri vendicarsi dei danni ricevuti; ma egli di un cuore troppo buono trattò umanamente questo comun nemico e gli concedette il passaggio sulle sue terre.

  A139001461 

 Ma l'Austria e la Russia volevano che fosse eletto Augusto di Sassonia figlio del defunto Federico.

  A139001461 

 Nel 1733 era morto il re di Polonia di nome Federico, e i grandi del regno erano discordi per la elezione di un successore.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000840 

 Erano scorsi più di settant'anni dacchè gli imperatori di Germania non avevano più cercato di immischiarsi nelle cose d'Italia, quando fu incoronato il famoso Federico, soprannominato Barbarossa dal colore di sua barba.

  A140000841 

 Federico accusava di viltà i suoi antecessori, perchè avevano ceduto all'intrepidezza di Gregorio VII, e si erano lasciati {226 [226]} strappare le redini del governo d'Italia.

  A140000842 

 Questa accondiscendenza del romano Pontefice appagò Federico, il quale senza più lasciò Rema in libertà e ritornò in Germania.

  A140000846 

 Allora Crema fu dal crudele Federico abbandonata al saccheggio ed alle fiamme.

  A140000846 

 Federico intimò severamente ai Cremaschi di separarsi dai Milanesi e sottoporsi a lui; ma essi intrepidamente risposero: Noi siamo pronti a seppellirci piuttosto sotto alle rovine delle nostre case, che mancare all'amicizia giurata ai nostri fratelli.

  A140000848 

 Allora fu risoluto di sottomettersi a Federico.

  A140000851 

 Giunto pertanto il sacro carro dei Milanesi dinanzi a Federico, le trombe suonarono per l'ultima volta, la bandiera si chinò innanzi al trono imperiale, e il carroccio con novantaquattro stendardi fu consegnato al vincitore; tutta la moltitudine prostrata chiedeva misericordia.

  A140000852 

 Il conte di Biandrate, uno dei signori Italiani della corte di Federico, tutto amore pei suoi concittadini, sulla speranza di calmare lo sdegno di quel monarca, prese in mano un crocifisso, fecesi avanti, e inginocchiato sui gradini del trono in nome di Dio pregò l'imperatore di avere compassione di quella città e dei suoi cittadini.

  A140000852 

 Tutti erano commossi fino alle lagrime; Federico nulla rispose, e senza dar segno di commozione ricevè il giuramento di fedeltà, scelse quattrocento ostaggi; di poi comandò al popolo di ritornare a Milano e di atterrarne le porte e le fortificazioni.

  A140000854 

 Le milizie delle città italiane alleate di Federico aiutarono a compiere la crudele vendetta, e colsero quell'occasione per isfogare l'odio loro contro a quella città, la quale negli anni addietro aveva quasi intieramente devastato le città di Lodi e di Como.

  A140000856 

 Alla disfatta di Milano tenne dietro l'oppressione dell'Italia, ridotta in servitù da Federico ed oppressa da continui balzelli dei suoi ministri.

  A140000856 

 Questo stato violento di cose non poteva durare: e presto le città di Verona di Vicenza, di Padova e di Trevigi incominciarono a stringersi in lega fra loro per fare testa agli ordini di Federico.

  A140000859 

 Avvertito Federico della formazione della lega lombarda e degli apparati di guerra, che si stavano facendo, raccolse un numerosissimo esercito e precipitò in Italia.

  A140000859 

 Finalmente la lega mandò un forte sussidio agli assediati, e Federico fu costretto a levare l'assedio.

  A140000861 

 Dopo ostinatissimo combattimento la vittoria fu compiuta a favore degli alleati; lo stesso Federico cadde combattendo presso al carroccio, e a stento potè fuggire solo e sconosciuto fino a Pavia, dove già era creduto morto.

  A140000862 

 Questi colpi di avversa fortuna fecero conoscere a Federico che sarebbero tornati inutili tutti i suoi sforzi, sicchè decise di riconciliarsi a qualunque costo col romano Pontefice e venire a trattati colla lega lombarda.

  A140000866 

 Allora Federico fu assolto dalla scomunica e dagli altri suoi peccati, e ricevette la santa comunione dalle mani del Papa.

  A140000866 

 Stabilite queste cose, Federico si ritirò dall'Italia.

  A140000867 

 Federico giudicò quella un'occasione propizia per espiare le sue colpe e dare pubblico segno di ravvedimento; prese la croce, mise in piedi numerosissimo esercito e si partì alla volta della Palestina per combattere gli infedeli.

  A140000868 

 Federico, sfinito pel caldo estremo, volle parimente prendere un bagno in quelle medesime acque, le quali essendo straordinariamente fredde gli fecero ben tosto perdere i sensi.

  A140000891 

 Durante le lunghe contese tra i papi e gli imperatori di Germania, Enrico VI, figliuolo di Federico Barbarossa, togliendo in moglie la figliuola di Guglielmo re delle Due Sicilie, aveva unito tutto quel regno all'impero di Germania.

  A140000892 

 Questo Enrico dopo un regno poco onorevole morì, lasciando un figliuolo di quattro anni, conosciuto sotto il nome di Federico II. Costanza di lui madre, trovandosi al punto di morte, affidò la cura del giovane Federico al sommo Pontefice Innocenzo III; ma il pupillo fatto adulto mandò a vuoto le sollecitudini del Papa, e malgrado ogni promessa, ogni giuramento di proteggere la religione, volse perfidamente le sue mire ad estendere i suoi dominii e a soggiogare le città d'Italia, che governavansi indipendenti a maniera di repubbliche.

  A140000894 

 Egli fu uno dei principali strumenti di cui si servì Federico II per combattere la seconda Lega Lombarda, che si formò fra le città di Torino, Alessandria, Vercelli, Milano, Bologna, Brescia, Mantova, Piacenza, Vicenza, Padova, Ferrara, Treviso, Crema, e il Marchese di Mont'errato,a fine di opporre una valida resistenza all'imperatore.

  A140000894 

 Quindi aiutato da Federico II si rese padrone di Verona e di alcune altre città, su cui esercitò vera tirannìa.

  A140000895 

 Tuttavia Federico, solito a violare le promesse, corrispose al Papa colla massima ingratitudine.

  A140000896 

 Così per la prima volta fu veduta guerra aperta tra Guelfi rappresentati dalla Lega lombarda, dal Papa, dai Veneziani e dai Genovesi, e tra Ghibellini sostenuti dal formidabile Federico.

  A140000896 

 Federico risolse di combatterli e di opprimerli tutti.

  A140000898 

 Dopo questo memorabile avvenimento Federico pieno di vergogna si ritirò nel suo regno di Napoli, dove pel rammarico delle toccate sconfitte, pel rincrescimento che suo figliuolo Enzo fosse caduto prigioniero in mano dei Bolognesi, ed anche agitato dai rimorsi di essersi ribellato contro alla propria religione, fini di vivere.

  A140000899 

 Morto Federico, sostenne qualche tempo la causa dei Ghibellini Corrado IV, di lui figliuolo e successore, finchè venne avvelenato per arte di suo fratello Manfredi, il quale ambiva succedergli.

  A140000907 

 Corradino acconsentì; i più potenti signori della Germania ed un grande numero di illustri guerrieri corsero sotto le sue bandiere per aiutarlo coi loro formidabili squadroni; ma fra tutti era insigne Federico, duca d'Austria, già segnalatosi in molte guerresche imprese.

  A140000910 

 L'ardente valore di Gorradino non valse contro alla consumata esperienza del principe francese: egli ebbe il dolore di vedere il suo esercito posto in rotta e distrutto dai soldati di Carlo; ed egli stesso avviluppato dai fuggiaschi col valoroso Federico d'Austria cadde nelle mani del suo rivale.

  A140000912 

 Il giovane Corradino giuocava agli scacchi col duca Federico, quando si andò loro ad annunciare la sentenza, che li condannava a perdere la vita; e la sentenza fu di presente eseguita.

  A140001006 

 Il perfido Federico, ritornato qualche tempo dopo in Italia con numeroso esercito, mise a ferro e a fuoco il castello di Susa.

  A140001006 

 Nell'occasione che Federico fu costretto a fuggire dall'Italia, Umberto avrebbe potuto di leggieri vendicarsi dei danni ricevuti; ma egli, essendo di cuor buono, trattò troppo umanamente questo comun nemico, e gli concedette il passaggio sulle sue terre.

  A140001069 

 Nell'Italia centrale meritano singoiar menzione i duchi d'Urbino, che si resero illustri specialmente per le opere di uno di essi, chiamato Federico.

  A140001325 

 Ma l'Austria e la Russia volevano che fosse eletto Augusto di Sassonia, figliuolo del defunto Federico.

  A140001325 

 Nel 1733 essendo morto il re di Polonia, di nome Federico, i grandi del regno erano discordi per la elezione del successore.

  A140001571 

 Federico, nel suo primo colloquio col Denina, gli chiese in quale spazio di tempo credeva di poter compiere le Rivoluzioni di Germania.

  A140001571 

 La fama di sua erudizione giunse fino al re di Prussia Federico II. E poichè il Denina desiderava di scrivere un'opera da intitolarsi Rivoluzioni di Germania, quel re lo invitò a recarsi a Berlino, capitale del suo regno, e gli offerì mezzi e protezione per imprendere l'opera ideata.


don bosco-novelle e racconti.html
  A158000023 

 Appena Federico Barbarossa fu avvertito della formazione della Lega raccolse l'esercito e precipitò in Italia.

  A158000023 

 Federico Barbarossa essendo ritornato in Germania, i suoi avari ministri angariavano crudelmente i sudditi.

  A158000024 

 Solamente allora Federico si persuase del valore e della fermezza degl'Italiani: cosicchè deliberò di finir la guerra e d' intavolare, su condizioni eque, il trattato di quella pace, che sett'anni dopo fu conchiusa in Germania nella città di Costanza

  A158000047 

 Federico e Leopoldo erano stati mandati dal loro padre alla campagna a soprantendere alla mietitura.

  A158000047 

 Tornati, il padre chiese a Federico: - Hanno finito di segare? - Nol so.

  A158000052 

 Federico andava sempre a scivolare sur uno stagno gelato.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000082 

 Mussinetti Federico coad.

  A179000167 

 Pais Federico stud.

  A179000223 

 Mussinetti Federico coad.

  A179000278 

 Pais Federico stud.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000396 

 Il Papa l'abbracciò teneramente assolvendolo della scomunica, e Federico in penitenza dei suoi peccati recossi col suo esercito nella Palestina per riacquistar Gerusalemme, ove morì onoratamente l'anno 1190,.

  A189000396 

 R. Federico cognominato Barbarossa dal color della sua barba, turbò la pace della Chiesa per lo spazio di più anni.

  A189000422 

 R. Questo concilio fu convocato per trattare affari di disciplina, e specialmente per rimediare ai gravi mali cagionati alla Chiesa dall'imperator Federico.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000444 

 - Federico, dal color della barba soprannominato Barbarossa, imperatore di Germania, turbò più anni la pace della Chiesa.

  A190000444 

 Federico Barbarossa.

  A190000444 

 In penitenza de'suoi peccati Federico coll'esercito si recò in Palestina per riacquistare Gerusalemme.

  A190000465 

 - Frattanto Satana disturbando gravemente la Chiesa per opera di Federico II imperatore di Germania, il sommo pontefice Innocenzo IV pensò di tenere un concilio generale a Lione.

  A190000465 

 A questo concilio fu pure invitato Federico, che vi si rifiutò di venire.

  A190000465 

 Scopo principale di quella convocazione era di rimediare ai gravi danni cagionati alla Chiesa dal detto Federico II. Da giovanetto egli aveva ricevuti segnalati benefizi da Innocenzo III; ma fatto adulto era divenuto empio e crudele.





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