Parola «Feria» [ Frequenza = 13 ]

don bosco-elenchus privilegiorum.html
  A051000006 

 Indulgenza quatuor Annormn totidemque Quadragenarum quolibet die a Prima Dominica Adventus usque ad Nativitatem D. N. I. Christi; necnon a Feria IV Cinerum usque ad Dominicam Resurrectionis:.

  A051000008 

 Denique omnes Indulgentiae Stationum Basilicae Lateranensis diebus in Missali Romano descriptis, idest: Dominica Prima Quadragesimae, Dominica Palmarum, Feria V in Coena Domini, Sabbato Sancto, Sabbato in Albis, Feria tertia Rogationum, Sabbato in Vigilia Pentecostes acquiri possunt a visitantibus Ecclesiam S. Iacobi, vel aliquod ex Altaribus, Capellis, Oratoriis, Confraternitatibus aut locis piis ad eandem Ecclesiam Cathedralem pertinentibus.


don bosco-favori e grazie spirituali concessi dalla santa sede alla pia societa di s. francesco di sales.html
  A061000154 

 Ex Audientia SS. habita ab infrascripto Domino Secretario S. Congregationis Episcoporum et Regularium sub die 3 Aprilis 1874, feria VI in Parasceve, Sanctitas Sua, attentis expositis, benigne facultatem tribuit Rectori Generali Oratori, ad decennium duraturam, relaxandi Literas Dimissoriales favore Sociorum suae Congregationis, qui eidem perpetuo votorum simplicium nexu devinoti sunt, ut ad omnes etiam Sacros et Presbiteratus Ordines, titulo Mensae Communis, servatis servandis, promoveri possint, ad instar Privilegii pro Regularibus iuxta Decretum Clementis VIII die 15 Martii 1596; firmis tamen manentibus legibus in Apostolicis Constitutionibus, praesertim S. M. Benedicti PP. XIV de Ordinationibus Regularium, quae incipiunt: Impositi, Nobis latis: ita tamen, ut si contingat {48 [174]} aliquos ad Sacros Ordines iam promotos titulo huiusmodi Mensae Communis, ab eadem Congregatione legitime discedere aut dimitti, a susceptis Ordinibus exercendis suspensi maneant, donec, de sufficienti Sacro Patrimonio provisi, benevolum Episcopum receptorem inveniant.

  A061000156 

 Nell'Udienza di Sua Santità avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della S. Congregazione de' Vescovi e Regolari in data 3 Aprile 1874, feria sesta in Parasceve, la Santità Sua, considerate le cose esposte, benignamente concedette al Supplicante, Rettore Generale, la facoltà di rilasciare le Lettere Dimissoriali, valevole per un decennio, in favore dei Soci della sua Congregazione, che alla medesima sono legati col vincolo perpetuo dei voti semplici, affinchè, osservate le cose da osservarsi, possano essere promossi a tutti gli Ordini eziandio Sacri e del Presbiterato col titolo della Mensa Comune; a guisa di Privilegio pei Regolari, secondo il Decreto di Clemente VIII del giorno 15 Marzo 1596, rimanendo tuttavia in vigore le leggi nelle Apostoliche Costituzioni, specialmente quelle della Santa memoria di Benedetto XIV intorno alle Ordinazioni dei Regolari, che incominciano - Impositi, Nobis latis.

  A061000160 

 Sanctissimus Dominus Noster Pius Papa Nonus, in Audientia habita ab infrascripto D. Secretano S. Congregationis Episcoporum et Regularium, sub die 3 Aprilis 1874, Feria VI in Parasceve, attentis Literis Commendatitiis Antistitum Locorum, in quibus Piae Societatis Presbyterorum a S. Francisco Salesio nuncupatae Domus extant, uberibusque fructibus quos ipsa in Vinea Domini protulit, suprascriptas Constitutiones, prout in hoc exemplari continentur, cuius Autographum in Archivio huius S. Congregationis asservatur, {50 [176]} approbavit et confirmavit, prout praesentis Decreti tenore, approbat atque confirmat, salva Ordinariorum iurisdictione, ad praescriptum Sacrorum Canonum, et Apostolicarum Constitutionum.

  A061000163 

 La Santità di Nostro Signore Pio Papa IX, nell'Udienza avuta dal sottoscritto Mons. Segretario della Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari, in data 3 Aprile 1874, Feria sesta in Parasceve, osservate attentamente le Lettere Commendatizie dei Vescovi dei Luoghi, in cui esistono Case della Pia Società detta dei Preti di S. Francesco di Sales, e gli abbondanti frutti che la medesima produsse nella Vigna del Signore, le soprascritte Costituzioni, come si contengono in questo esemplare, di cui l'Autografo si conserva nell'Archivio di questa Sacra Congregazione, approvò e confermò, come col tenore del presente Decreto le approva e le conferma, salva la giurisdizione degli Ordinarli, secondo il prescritto dei Sacri Canoni e delle Apostoliche Costituzioni.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000093 

 S. Melchiade ordinò che non solamente la Domenica fosse festivo ma anche la feria quinta ovvero il giovedì fosse parimenti santificato in memoria dell' Ascensione del nostro Signor Gesù Cristo, e stabilì che niuno in que' giorni dovesse digiunare, affinchè non si facesse cosa che potesse rattristare la grande allegrezza che in que' giorni deve passare tra cielo e {64 [236]} terra, quando la natura umana nella persona di Gesù Cristo dalla terra salì al cielo e si assise alla destra di Dio Padre onnipotente.

  A135000095 

 La disciplina che prescrive il digiuno nella feria V fu conservata nelle quattro tempora, ma negli altri tempi dell' anno fu modificata, e presentemente sia di quaresima sia nel corso dell' anno quando occorrono vigilie si osserva il digiuno anche di giovedi.


don bosco-pratiche divote per l-adorazione del ss. sacramento.html
  A162000001 

 Ad animare i fedeli ad un esercizio sì santo e sì gradito a Dio Clemente Papa XIII ( 23 luglio 1765 ) concesse indulgenza plenaria a chi confessato e comunicato divotamente visiterà in qualunque chiesa del mondo cattolico il SS. Sacramento esposto per tre giorni in una o ciascheduna delle settimane di settuagesima, di sessagesima e di quinquagesima fino al giorno delle ceneri esclusive, ovvero esposto nella sola feria V di sessagesima, volgarmente detta il giovedì grasso.


don bosco-societas sancti francisci salesii.html
  A186000083 

 Clerici et sodales adiutores faciant, ut saltem omnibus diebus festis, omnique feria V ad sanctum Eucharistiae Sacramentum accedant.

  A186000086 

 5° Cuiusque hebdomadae feria VI ieiunium erit in honorem Passionis D. N. I. C..


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190001113 

 Feria (latino, ferire ), giorno in cui i Romani riposavano dalle opere consuete, e ferivano od immolavano vittime alle loro divinità.





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