- Sembra che Dio abbia gradito il sacrifizio che Angelina faceva della sua vita; giacchè poco dopo il Romano Pontefice, fatto libero di se stesso, partiva da Fontainebleau e ritornava pacificamente sul suo trono a Roma.

 Tante dimostrazioni di affetto mossero ad invidia l'Imperatore, che voleva umiliato il Vicario di Gesù Cristo; e perciò comandò che il Pontefice fosse traslocato a Fontainebleau, che è un castello non molto distante da Parigi.

 Egli vide applicata da Dio la legge del taglione: i cinque anni di Sant'Elena pei cinque {173 [223]} anni di Fontainebleau.

 Ora Fontainebleau non era altro, che una prigione, ma Sant'Elena fu una tomba.

 «Nell'anno 1846, a s. Giovanni di Persiceto, viveva il figlio di un antico servitore di Pio VII stato già suo fedel compagno a Fontainebleau negli ultimi giorni così disastrosi al Pontefice.

 «Ora sedente il conclave del 1846 un processo incominciato, avendolo condotto a rovistare negli archivi di famiglia per certe carte, la lettera di Fontainebleau gli cadde alle mani senza egli cercarla.

 Dopo tre anni di dura schiavitù a Savona, lo strascinarono a Fontainebleau dove la cattività non fu meno dolorosa.

 Il Papa fu condotto in prigione a Fontainebleau, che è un castello non molto distante da Parigi.

 Allora ritiratosi nel castello di Fontainebleau, è costretto a rinunciare alle sue corone, e nel dolore bagna colle sue lagrime quel luogo medesimo dove egli aveva fatto scorrere quelle del Romano Pontefice.

 Il Papa dal suo palazzo {398 [398]} Quirinale fu condotto in prigione a Fontainebleau, che è un castello non molto distante da Parigi.

 Allora ritiratosi nel castello di Fontainebleau, dove tre anni prima aveva fatto chiudere il papa Pio VII, è costretto a rinunciare alle sue corone e nel dolore bagnare di {401 [401]} sue lacrime il luogo medesimo, dove egli aveva fatto scorrere quelle del romano Pontefice.

 Tante dimostrazioni di affetto mossero ad invidia l'Imperatore, che voleva umiliato il Vicario di Gesù Cristo; e perciò comandò che il Pontefice fosse traslocato a Fontainebleau, che è un castello non molto distante da Parigi.

 Irritato l'imperatore da tante dimostrazioni di affetto e di venerazione prodigate all'augusto prigioniero, comandò che malgrado la rigida stagione e la malferma salute il santo vecchio venisse traslocato a Fontainebleau, castello poco distante da Parigi, e che ivi lo si tenesse separato da tutti i suoi consiglieri ed amici.

 Tante dimostrazioni di affetto mossero ad invidia l'imperatore, che volendo umiliato il Vicario di Gesù Cristo, comandò che fosse traslocato a Fontainebleau, castello non molto distante da Parigi.

 Rimane prigione in Savona tre anni, dopo cui (nel 1812) gli si ordina di partire per Fontainebleau nella Francia.

 Vicino a Torino pareva fosse finita per lui; gli venne amministrata l'estrema unzione; ciò non pertanto si costringe a proseguir il suo cammino a Fontainebleau.

 L'intrepido Confessore della fede Pio VII dopo cinque anni di prigionia, di stenti, {364[522]} di oltraggi, d'insulti, vieti rilasciato, e parte da Fontainebleau il 23 gen. 1814.

 Napoleone è preso, e fatto prigioniero, vien condotto a Fontainebleau in quello stesso palagio nel quale tenne in ceppi il santo Padre, e là bagna colle lagrime della sua disperazione quei luoghi stessi, ove ha fatto scorrere quelle del Vicario di Gesù Cristo.

 Giunto a Fontainebleau, lontano dai suoi consiglieri, assediato da gente che aveva sacrificato fede e pudore al despotismo di Napoleone, oppresso dalla molestia che 1'ambizioso imperatore ogni di gli recava, mette il suo nome su una carta in cui si lascia la nomina dei vescovi, cioè dei pastori delle anime in balia del potere civile.

 Rimane prigioniero in Savona tre anni, dopo cui (nel 1812) gli si ordina la partenza per Fontainebleau in Francia.

 L'intrepido Pio VII, dopo cinque anni di prigionia, di stenti, di oltraggi e d'insulti parte da Fontainebleau il 23 gennaio 1814 per ritornarsene {333 [333]} alla sua sede.

 Egli è fatto prigioniero, condotto a Fontainebleau in quello stesso palagio nel quale tenne in ceppi il santo padre; sottoscrive l'alto della sua abdicazione in quei luoghi stessi ove egli aveva addolorato e umiliato il vicario di G. Cristo.

 Fontainebleau a.

 È però bene di notare che non è necessario che il Papa dimori a Roma per essere riconosciuto Capo della Chiesa; perchè furono e possono pur troppo di nuovo succedere tempi calamitosi in cui il Papa debba allontanarsi da Roma, come ha fatto Pio VII ai tempi di Napoleone, quando fu costretto di recarsi a Fontainebleau in Francia e come pure dovette fare Pio IX in questi ultimi tempi quando fuggi a Gaeta.