Blachier cav. Federico, ingegnere.

 L'ingegnere Morelli si recò a visitare la fabbrica in via Larga, ove devesi collocare il ministero di Commercio, ed osservati i lavori raccomandò sollecitudine.

 Un benemerito ingegnere fece il disegno e dietro l' incoraggiamenlo di parecchie caritatevoli persone si pose mano all' opera.

 Un benemerito ingegnere (signor Spezia) compi il disegno di una Chiesa e nella scorsa state se ne gettarono le fondamenta.

 Comperata l'area, furono incominciati i lavori sotto la saggia direzione del nostro illustre ingegnere, il conte Vespignani, e i muri sono oramai fuori di terra.

 Un benemerito ingegnere (signor Spezia) compì il disegno di una Chiesa e nella scorsa state se ne gettarono le fondamenta.

 Ora il benemerito signor conte Edoardo Mella ne concepì il disegno; il cavaliere ingegnere Antonio Spezia sta alla direzione; l'edifi-zio cuopre una superficie di m.

 Comperata l'area, furono incominciati i lavori sotto la saggia direzione del nostro illustre ingegnere, il conte Vespignani, e i muri sono oramai fuor di terra.

 Comperata l'area corrispondente, furono cominciati i lavori sopra un disegno dell'ingegnere {261 [261]} conte Vespignani, i quali progredivano alacremente.

 Un giorno una pietra d'una catapulta essendo stata mal collocata, andò a colpire uno dei sostegni e di rimbalzo colpi l'ingegnere che la regolava; il colpo fu così violento che fece a brani e disperse tutte le membra dell'ingegnere.

 Un famoso ingegnere di nome Bertola regolava i lavori di difesa, il conte Solaro dirigeva le artiglierie.

 Il colpo fu così violento, che fece a brani e disperse tutte le membra dell'ingegnere.

 Un giorno la pietra di una catapulta, essendo stata male collocata, andò a colpire uno de' sostegni, e di rimbalzo colpì l'ingegnere che la regolava.

 Un illustre ingegnere di nome Bertola regolava i lavori per la difesa, il conte Solaro dirigeva le artiglierie.

 Stabilito così il luogo e il nome dell'edifìzio, un benemerito ingegnere, cav. Antonio Spezia, ne concepì il disegno, lo sviluppò in forma di croce latina sopra una superficie di 1200 metri quadrati.

 {117 [309]} Il benemerito ingegnere architetto cav. Spezia Antonio, il quale ne concepì il disegno e con ispirito cristiano prestò e presta tuttora l'opera sua nella direzione dei lavori.

 Poco dopo l'Ingegnere era decorato della croce de' santi Maurizio e Lazzaro.

 Stabilito il luogo e il titolo dell'edifizio, l'ingegnere cavalier Antonio Spezia ne concepì il disegno, lo sviluppò in forma di croce latina sopra una superficie di 1200 metri quadrati, e sebbene già fossero sorte non piccole difficoltà ed altre ancor più gravi si presentissero, nondimeno, {30 [334]} fidando nell'aiuto della santa Vergine, si pose animosamente mano all'edifizio.