| don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html | 
| A069000073 | 
        Ora Gesù Cristo aveva certamente su questa terra il potere legislativo; dunque questo potere è stato comunicato agli Apostoli ed ai loro successori, quindi il Papa e la Chiesa nel fare delle leggi usano di un diritto loro concesso non dagli uomini, {56 [64]} non dai governi civili, sibbene da Dio medesimo, che è il Re dei re, il Dominatore dei dominanti.  | 
  
| A069000074 | 
        ) Questo potere legislativo venne di poi ampiamente esercitato sia dai sommi pontefici, sia dai concilii generali e particolari, come ne fa testimonianza tutta la storia della Chiesa; e ciò senza che nessuno mai contrastasse loro un tale diritto.  | 
| don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html | 
| A140001681 | 
        Nell'anno medesimo era stato nominato da Napoleone membro del Corpo Legislativo il conte Gio. Battista Somis, decoro della magistratura e delle lettere piemontesi, cattolico fervente e coraggioso.  | 
  
| A140001703 | 
        - Napoleone dichiara al Corpo Legislativo che, tornate infruttuose le trattative per l'indipendenza della Venezia, a prezzo della restaurazione dei Principi italiani spodestati, ha proposto alle Potenze il seguente accomodamento: Parma e Modena al Piemonte; Toscana Stato separato e indipendente; Vicariato di Vittorio Emanuele nelle Romagne; Savoja e Nizza alla Francia; consiglio al Re di Sardegna di desistere dalla politica tendente ad assorbire tutti gli Stati d'Italia; principio di non intervento da parte delle potenze d'Europa.  | 
| don bosco-storia sacra [10a edizione].html | 
| A192000306 | 
        É bene qui di richiamare alla memoria la celebre profezia del patriarca Giacobbe, con cui predisse che il sovrano e legislativo potere degli Ebrei dovea conservarsi nella tribù di Giuda sino alla nascita del Messia.  | 
  
| A192000392 | 
        Giacobbe, morendo, sotò il tempo della nascita del Messia con queste parole: Lo scettro, povero la sovrana potestà ed il potere legislativo, non sarà tolto da Giuda, nè il principato dalla sua posterità, finchè venga COLUI che deve {143 [349]} essere mandato, e QUESTI sarà l'aspettazione delle genti.  |