| don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html | 
| A066000037 | 
        Scrisse perciò una lettera commoventissima al re Pepino, il quale uscì tosto dalla Francia e alla testa di numeroso esercito forzò le frontiere delle Alpi, raggiunse il re Longobardo, e dopo averlo vinto, l'obbligò a rendere all'Italia tutte quelle città che le aveva prese.  | 
| don bosco-la storia d-italia.html | 
| A139000713 | 
        Niuno dubitava non essere giunto per lui l'ultimo giorno,e già il principe Longobardo tutto furioso trovavasi alla porta della città quando gli cadde il cavallo improvvisamente.  | 
  
| A139000745 | 
        Liutprando cominciò il suo regno coll'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo, e Gregorio II cominciò il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una parte delle mura della città.  | 
  
| A139000750 | 
        Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostrò il grave suo torto.  | 
  
| A139000751 | 
        L'autorità di questo sovrano bastò perchè il re Longobardo rinunziasse alla sua impresa; se non che Liutprando dovette poco stante rinunziare alla vita.  | 
| don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html | 
| A140000659 | 
        E già il principe Longobardo tutto furioso trovavasi alla entrata della città, quando gli cadde il cavallo improvvisamente.  | 
  
| A140000660 | 
        Allora si rialzò di terra il suo cavallo; ed egli essendosi quindi recato al magnifico palazzo da Teodorico fatto edificare, ne fu talmente rapito dalla bellezza e dalla magnificenza, che lo scelse a sua dimora dichiarando Pavia capitale del regno Longobardo.  | 
  
| A140000687 | 
        Liutprando cominciò il suo regno coli'aggiungere nuove leggi al codice Longobardo; e Gregorio II il suo pontificato col provvedere alla sicurezza di Roma, rifacendo a sue spese una.  | 
  
| A140000692 | 
        Già si appressava alla città il re Longobardo, quando Gregorio uscì ad incontrarlo, e gli mostro il grave suo torto.  | 
  
| A140000693 | 
        L'autorità di Carlo Martello bastò perchè il re Longobardo rinunziasse alla sua folle impresa; se non che Liutprando dovette poco stante rinunziare eziandio alla vita.  |