Parola «Martino» [ Frequenza = 168 ]

don bosco-biografie. confratelli chiamati da dio alla vita eterna nell-anno 1880.html
  A014000046 

 Ma qui, sia perchè non poteva frequentare i Sacramenti, come nelle nostre Case, sia che temesse il ritorno di quelle tentazioni che l'avevano tanto combattuto, cioè un eccessivo attacco alla propria famiglia, o fosse per altra cagione che solo Iddio conosce, non volle rimaner gran fatto, e trovò meglio di ritirarsi nel Collegio di S. Martino poco lontano da Occimiano, ove potendo approfittare della medesima aria, avrebbe avuto il vantaggio di trovarsi con i suoi Confratelli Salesiani.


don bosco-biografie 1881.html
  A015000045 

 Stette parecchi anni come prefetto del Collegio in Borgo S. Martino, facendo rilevare la sua attività unitamente allo spirito di calma e dolcezza propria dei figli di S. Francesco di Sales.


don bosco-brevi biografie dei confratelli salesiani [1876].html
  A022000031 

 Martino, affinché svincolato da ogni occupazione materiale, potesse attendere esclusivamente allo studio ed usarsi speciali riguardi alla sua sanità, che cominciava manifestarsi cagionevole.

  A022000051 

 Martino abbisognandosi di un buon portinaio, vi fu destinato il nostro Giacomo.


don bosco-catalogo degli oggetti offerti per la lotteria.html
  A024000153 

 S. Martino di Sale e Castellamonte contessa Teresa, nata d'Agliano.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000228 

 E perchè tarda cotanto il momento in cui volerò nelle bracia del mio celeste sposo?» Sebbene ardesse del desiderio di presto partire da questo mondo, nondimeno pensando ai pericoli in {168 [168]} cui lasciava i suoi figliuoli spirituali pregava il Signore colla preghiera di san Martino dicendo: «Signore, se il mio stare in questo mondo fosse di utilità alle anime, sia pur fatto il vostro volere.» Ma no, o anima grande, è volontà di Dio, che tu vada a ricevere il premio delle tue fatiche.


don bosco-congregazione particolare dei vescovi e regolari.html
  A034000125 

 In borgo S. Martino presso Casale col nome di Collegio di S. Carlo destinato a supplire il piccolo Seminario di quella Diocesi, che ne è priva da oltre 25 anni, giacchè il locale destinato a quell' uopo fu occupato dal Governo: allievi 200.

  A034000136 

 Il Piccolo Seminario di S. Carlo col consenso del Vescovo venne trasferito a Borgo San Martino nella stessa diocesi per la comodità della Ferrovia, che colà ha la sua stazione.


don bosco-conversazioni.html
  A035000175 

 Il famoso Alarico sul principio del quinto secolo scrive ai giovani della scuola di san Martino in Francia, dimostrando la necessità della confessione, esortando vivamente quegli studenti a frequentare questo tanto utile Sacramento.


don bosco-cooperatori salesiani [1877].html
  A038000056 

 D. Francesco Martino.


don bosco-deliberazioni del capitolo generale della pia societa salesiana tenuto in lanzo torinese.html
  A042000036 

 Sac. Giovanni Bonetti, Direttore del Collegio di Borgo S. Martino, professore di ginnasio, autore di varie produzioni letterarie.

  A042000052 

 Assistettero anche a varie Sedute, specialmente a quelle sull' Economia, il Sac. Giuseppe LEveratto, Prefetto del collegio di Borgo S. Martino; il Sac. Antonio Pagani direttore Spirituale del Seminario di Magliano Sabino; il Signor Giuseppe Rossi provveditore generale delle nostre case; ed il Conte D. Carlo Cays di Giletta e Casellette, Dottore in ambe Leggi, presidente del Consiglio Superiore delle Conferenze di S. Vincenzo de' Paoli in Torino, già deputato al Parlamento subalpino; ed alcuni altri.


don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000058 

 Argenta, don Marciano, vice-curato di S. Martino, Asti.

  A053000369 

 di S. Martino, Asti.


don bosco-episodi ameni e contemporanei.html
  A054000020 

 Correva l' anno 1494, undecimo dell' età di Martino Lutero; allorchè Maria volle far mostra quanto amasse l' Italia, le valli circostanti alla Valle Vigezzo, ed in modo specialissimo i popoli di Vigezzo.


don bosco-esposizione alla s. sede dello stato morale e materiale della pia societa di s. francesco di sales.html
  A057000028 

 Nella Diocesi di Casale, nel paese detto Borgo {7 [243]} S. Martino, havvi il piccolo Seminario o Collegio di S. Carlo, in cui si amministra l'istruzione elementare e secondaria oltre a 200 giovanetti.

  A057000095 

 Nella Diocesi di Casale in Borgo S. Martino prestano il servizio della cucina, della biancheria, del vestiario, e fanno la congregazione festiva per le giovani più grandicelle del paese.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000693 

 Più d'una volta come s. Martino egli divise i suoi vestimenti; più d'una volta spogliò la sua casa, allorchè la sua borsa non gli permetteva di far elemosina a coloro, che gli domandavano la carità in nome di Dio.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000137 

 Il papa s. Martino volendo mettere un argine alla diffusione di questi errori li condannò coraggiosamente.

  A065000137 

 Questi desideroso di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla Chiesa scrisse al papa s. Agatone, il quale era succeduto a s. Martino nella sede di Roma, e lo pregò che volesse colla sua autorità suprema convocare un concilio nella città di Costantinopoli, promettendogli tutti gli appoggi e aiuti necessari.

  A065000168 

 Nello stesso concilio fu eletto a nuovo papa Martino V l'anno 1417, che approvò e confermò quello che prima e dopo la sua elezione eravi stato definito intorno alla fede, e per questa parte il fece ricevere in tutta la Chiesa quale concilio ecumenico

  A065000172 

 Questo concilio convocato dal papa Martino V incominciò da prima nella città di Basilea l'anno 1431.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000030 

 Egli confuse con queste anime vili il vicario di Gesù Cristo, e prese per un oltraggio l'opposizione del santo Papa Martino al suo rescritto appellato il tipo di Costante, il quale tipo favoriva l'errore Monotelita.

  A066000030 

 Il Papa s. Martino (l'anno 648) per resistere all'imperatore Costante nel fatto dell'eresia dei Monoteliti, soffri le più dure persecuzioni.

  A066000030 

 S. Martino mandando la condanna di questo rescritto imperiale e dell'eresia avea scritto a tutti i fedeli: « Non ascoltate i novatori, e non temete gli uomini, la cui vita passa come l'erba che secca, e di cui nessuno {34 [360]} fu crocifisso per voi.

  A066000034 

 Voi credete di spaventarci dicendoci: io manderò soldati a Roma per ispezzare l'immagine di s. Pietro e farò portar via Papa Gregorio carico di catene, come già si fece al Papa Martino.

  A066000064 

 Più tardi Martino V con una bolla del 9 dicembre 1425 confermò la celebre università di Lovanio da cui in diversi tempi uscirono dottori e professori de' più insigni.


don bosco-il cattolico istruito nella sua religione.html
  A067000764 

 Capo di tutti fu Martino Lutero, cui tenne dietro un altro eresiarca, il famoso Giovanni Calvino.


don bosco-il cattolico nel secolo [3a edizione].html
  A068000759 

 Capo di tutti fu Martino Lutero, {230 [230]} cui tenne dietro un altro eresiarca eziandio famoso, cioè Giovanni Calvino.


don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html
  A073000227 

 lo conduce in sua casa, gli narra i grandi servigi spirituali e corporali che il Santo ha reso a tutto il paese, ed aggiunge, mostrando {202 [416]} la sottana che aveva indosso, et hac me veste contexit: parole che furono dette a san Martino sul proposito dei povero che aveva ricoperto, e di cui più di due mila ecclesiastici avrebbero potuto fare l'uso che ne fece quello di cui parliamo.


don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html
  A107001291 

 I Sommi Pontefici Urbano IV, Martino V, ed Eugenio IV per eccitare i Fedeli ad una grata memoria dell'istituzione adorabile della SS. Eucaristia, ed a rendere in questa Solennità le dovute grazie al Signore per sì grande benefizio concedettero: {300 [428]}.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000265 

 La Santità di Pio Nono lo creava Cardinale del titolo dei Santi Silvestro e Martino ai Monti nel Concistoro dei 15 marzo 1858.

  A113000329 

 Il Card. Giuseppe Milhalovitz nacque il 16 gennaio 1814 in Tarda, diocesi di Czanad in Ungheria, e fatto sacerdote,dopo aver compiuto lodevolmente varii uffizi ecclesiastici, era notaio e direttore della cancellaria vescovile ed abbate di S. Martino di Vaska, allorchè fu sollevato all'onore dell'episcopato a proposta dell'imperatore Francesco Giuseppe.


don bosco-il pontificato di s. dionigi.html
  A115000022 

 Era stato scelto per, luogo del martino una piazza fiancheggiata da grandi alberi a poca distanza della città.


don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000027 

 Ambedue hanno una configurazione che si avvicina a quella del triangolo; non sono tuttavia eguali in estensione: maggiore è quella posta di fronte al Celio, sulla quale è celebre la chiesa di S. Pietro in vinculis e di S. Martino: l'altra è minore; ivi è la basilica Liberiana o di S. Maria Maggiore.

  A117000156 

 Circa l' anno 650 essendosi terminato un vasto edifizio destinato per abitazione di monaci, vennero chieste alcune reliquie al sommo Pontefice Martino I per onore e gloria del convento.


don bosco-l-amico della gioventu (1848).html
  A122000188 

 - di Borgo San Martino 93, 98, 105, 107, 192;.


don bosco-l-arca dell-alleanza.html
  A123000038 

 Camillo Marocco di anni 12 figlio di Martino, domiciliato in Torino, messosi in letto per un grave malessere, questo sviluppossi in breve in una febbre tifoidea cosi grave, che non {24 [114]} potè più muoversi per lo spazio di tre giorni.

  A123000136 

 La V. S. Rev.ma visitò e benedisse nella povera mia casa questa mia nipote, nel passato agosto, nell'occasione in cui dal suo magnifico Collegio di S. Martino, si compiaque di fare una gita al Borgo di Lu, mia patria.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000211 

 Tra le chiese, che saranno una ventina, son vaste e pregevoli: la cattedrale dedicata a San Martino, San Domingo, la Mercede, San Francisco, la Recoletta e la nostra chiesa degli Italiani, la cui prima pietra fu collocata dal chiarissimo signor commendatore Gazzolo, console argentino in Savona.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000231 

 Borgo S. Martino, mese di Febbraio 1877.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
  A137000087 

 I loro nomi sono Massimiano, Malco, Martino, Giovanni, Dionigi, Serapione e Costantino.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001311 

 Leone X in mezzo alle consolazioni che provava per la gloria d'Italia, ebbe molto a soffrire per l'eresia di Martino Lutero.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001176 

 Leone X in mezzo alle consolazioni, che provava per la gloria d'Italia, ebbe molto a soffrire per l'eresia di Martino {324 [324]} Lutero.

  A140001566 

 Ma la battaglia decisiva fu a Solferino ed a S. Martino, due piccoli paesi prossimi al Mincio, fiume che divide la Lombardia dal Veneto.

  A140001824 

 - 10 settembre - Il Conte Ponza di s. Martino reca al S. Padre una lettera del Re Vittorio Emanuele, in cui gli espone l'indeclinabile necessità che le truppe italiane entrino ad occupare il territorio romano.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000121 

 Martino Cromero nella sua storia di Polonia racconta che questo santo martire fu veduto, finchè durò la battaglia, vestito di abiti pontificali in atto di animare i Polacchi e di minacciare i nemici.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000438 

 Griffa Martino di Loggia di Carignano pativa epilessia da molto tempo.

  A150000542 

 S. Martino Canavese,.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per la congregazione speciale.html
  A174000020 

 Amministrazione delle pubbliche scuole di Borgo S. Martino presso Casale di Monferrato.

  A174000021 

 Nuova casa delle Figlie di Maria Ausiliatrice, le quali d'accordo coll'Ordinario Diocesano, presero la cura della biancheria e vestiario del piccolo Seminario eretto nel mentovato Borgo di S. Martino.


don bosco-sagra congregazione dei vescovi e regolari consultazione per una congregazione particolare.html
  A175000001 

 Che anzi in Mirabello nel 1863 fu istituito un piccolo Seminario di S. Carlo, e la casa dove nel 1870 si alimentavano circa Duecento giovavi è di proprietà della Società, non altrimenti che quella di Torino, ed al presente è stata trasferita nel villaggio di S. Martino, territorio della Diocesi di Casale.


don bosco-severino.html
  A177000189 

 La valle di Luserna contiene vaghe pianue e colli ben coltivati; sorgono in essa vari paesetti come Angrogna, Perosa, S. Martino, Torre Pellice e molti altri più o meno rinomati.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1872.html
  A179000294 

 CASA DI BORGO S. MARTINO..


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1877.html
  A181000004 

 Fu allora mandato nel collegio di Borgo San Martino ove passò due anni, il primo come assistente, il secondo come maestro di 3 a Elementare.


don bosco-societa di s. francesco di sales. anno 1880.html
  A183000019 

 Ma il Signore dispose che recandosi il padre alla città di Alessandria, conducesse pur seco il Pierino; ed essendo poco distante il Collegio di Borgo S. Martino, dove trovavasi il cugino Giuseppe, pensarono di andargli a far una visita.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000251 

 ° S. Martino Vescovo di Tours, il quale colla sua predicazione, e molto più co' suoi miracoli finì di distruggere il paganesimo nella Francia.

  A189000322 

 Il nuovo errore fu combattuto precipuamente dal santo Abbate Massimo, e da s. Martino I. Papa.

  A189000322 

 L'imperatore Costante sdegnato per questa sentenza mandò a Roma un capitano perché trucidasse Martino, o lo conducesse a lui in Costantinopoli.

  A189000322 

 Nullameno vien ordinato che si catturi Martino, e si conduca a Costantinopoli.

  A189000326 

 D. Che fecero i Monoteliti dopo la morte di Papa s. Martino?.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000394 

 I Monoteliti e papa s. Martino I.

  A190000394 

 Questo fu adempiuto da'suoi successori e particolarmente da san Martino I, il quale volendo mettere un argine alla diffusione di questi errori li condannò definitivamente, facendo prova in ciò di gran coraggio.

  A190000395 

 - Desideroso il novello imperatore di riparare ai gravi mali da suo padre cagionati alla religione scrisse a papa s. Agatone, che era succeduto a s. Martino, pregandolo a voler colla sua autorità convocare un Concilio nella città di Costantinopoli.

  A190000490 

 Dio permise che questo scisma travagliasse la Chiesa, come si disse, per quarantanni, vale a dire finchè nel Concilio di Costanza Gregorio XII, Giovanni XXIII e Benedetto XIII rinunziando al pontificato, fu eletto il cardinale Ottone Colonna, che prese il nome di Martino V. Questo fatto avveniva nel 1417.

  A190000499 

 Esso fu convocato da Martino V, prima a Basilea l'anno 1431, ma poscia dal suo successore Eugenio IV trasferito a Ferrara e quindi per causa della peste a Firenze l'anno 1439


don bosco-una famiglia di martiri.html
  A194000053 

 Il suo corpo fu con venerazione sepolto nel luogo stesso del suo martino.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
  A200000052 

 Undici giorni dopo il martino di s. Sotero fu eletto a succedergli e intraprese il governo della Chiesa il giorno tre di maggio l'anno 179, ultimo dell' imperatore Marco Aurelio.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000113 

 Appena Origene seppe che il genitore era per essere condotto al martino, sentissi ardere dal desiderio di patire per Gesù C, e voleva da se stesso offrirsi ai giudici pagani.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. sisto s. telesforo s. igino s. pio i.html
  A203000111 

 - Quanto a me, rispose il Santo, io abito vicino alla casa di un certo Martino, al bagno dello Timiotino.


don bosco-vita di s. pancrazio martire.html
  A212000070 

 Mentre gli si suonava il transito, un ragazzo di nome Giovanni Casale, figlio del Sacrestano di s. Martino, non si sa se per isbadataggine del ragazzo, o per un urto della campana, fatto sta che egli cadde dalla sommità del campanile.


don bosco-vita di san martino vescovo di tours.html
  A216000001 

 La venerazione a s. Martino si può dire sparsa in tutta la cristianità; nell'Europa poi sarà difficile trovare un paese in cui non sia chiesa, altare o qualche altro monumento religioso che attesti segnalati favori ottenuti da Dio per intercessione di lui a pro delle famiglie e delle campagne; oppure renda gloriosa testimonianza di miracoli pubblicamente riconosciuti ed operati a pro della sofferente umanità.

  A216000004 

 Perciò non avvi stupore che tali maraviglie siano state ripetute dagli Apostoli e dai loro successori nella predicazione del Vangelo e segnatamente da s. Martino siccome noi siamo per raccontare.

  A216000006 

 È bene eziandio di avvisare il lettore che di quanto siamo per dire intorno {VI [394]} alle azioni di s. Martino non vi è fatto che non sia stato scritto e pubblicato da autori contemporanei; autori che per santità e dottrina sono in credito presso ai medesimi protestanti; come sono Sulpizio Severo; s. Gregorio vescovo di Tours; s. Gregorio Magno papa ed altri molti.

  A216000008 

 La vita di san Martino è un vero modello di virtù, carita e perfezione cristiana, tessuta di una serie di fatti i più curiosi e piacevoli.

  A216000009 

 Per circostanze di guerra avendo egli dovuto venire in Italia condusse seco a Pavia Martino ancora bambinello.

  A216000009 

 Perciò i parenti di Martino erano affatto lontani dalla religione di Gesù Cristo.

  A216000009 

 Quivi Martino ebbe la prima educazione, non già cristiana, ma idolatra, e nulla si risparmiò per affezionarlo al paganesimo ed allontanarlo dal culto del vero Dio.

  A216000010 

 Martino era di un'indole buona, e fin da quella età sapeva già affezionarsi i fanciulli ben educati, e schivar destramente coloro che nelle loro azioni, o discorsi si danno a conoscere scostumati.

  A216000013 

 Allora il padre diè ordine che si cercasse Martino, il quale toccava appena l'età di quindici anni, e gli fece prendere le divise militari.

  A216000014 

 Or avvenne che l'esercito, in cui era Martino, passando per la città di Amiens, un poverello tremante, quasi {13 [401]} nudo e colle carni esposte alla rigidezza dell'aria chiese qualche soccorso da quei soldati.

  A216000015 

 A cotal vista di abito contraffaltto e di panni squarciati alcuni non poterono contenere le risa; ma gli altri più sensati ammirarono la grande azione di Martino.

  A216000015 

 Iddio medesimo dimostrò quanto quell'azione fosse a lui gradita, imperciocchè nella seguente notte gli apparve Gesù Cristo coperto colla metà del mantello che egli aveva donato a quel miserabile, e lo intese a dire ad una schiera di angeli che lo circondavano: Martino ancora catecumeno mi ha ricoperto con questa veste.

  A216000017 

 Iddio non tardò molto ad appagare i desiderii di Martino.

  A216000017 

 Martino stimò quella una buona occasione per chiedere il suo congedo; e venuto {16 [404]} alla presenza di Giuliano con libertà cristiana gli disse: «Cesare, sin qui ho militato sotto le vostre insegne; ora vi domando permesso di poter in avvenire unicamente militare sotto a quelle di Gesù Cristo.

  A216000018 

 No, rispose Martino con tranquillo sembiante, non ebbi mai timore alcuno ne' pericoli maggiori, neppure presentemente pavento di combattere e dare la vita per l'imperatore: che se volete attribuire a viltà la mia condotta, vi dirò che son pronto ad andar domani al cominciar del combattere incontro ai nemici innanzi alle prime file senza armi di sorta, munito del solo segno della santa croce: con quest'arma sola mi metterò dentro alle più folte squadre dei barbari.».

  A216000019 

 Questo fatto si reputò un vero favore del cielo, e quelli che in particolar maniera conoscevano la santità di Martino attribuirono ai meriti di lui sì repentina mutazione e sì facile vittoria.

  A216000021 

 Martino dal canto suo comprese subito la gran virtù e santità del suo maestro, pose in lui tutta la confidenza e nulla faceva senza il suo parere; tuttavia per umilia non acconsenti di ricevere il diaconato, e si lasciò solamente ordinar esorcista, che è uno degli ordini minori ecclesiastici, con cui si riceve l'autorità di esercitare alcuni uffizi al servizio della Chiesa.

  A216000021 

 Questo prelato conobbe tosto il merito del nostro Martino, e i disegni della divina Provvidenza che lo chiamava a lavorare per la salute delle anime; perciò {18 [406]} dopo di averne attentamente considerato la pietà, la purezza di costumi, la scienza non ordinaria, e la grande sua propensione ad occuparsi a vantaggio delle anime, voleva ordinarlo diacono della sua Chiesa.

  A216000022 

 Ma Iddio pietoso che chiama tutti gli uomini alla conoscenza della verità, nella {19 [407]} guisa che mandò Pietro a battezzare il Centurione e la sua famiglia, fece altresì conoscere a Martino come era volontà sua che egli si recasse in patria onde lavorare per la conversione de' suoi genitori.

  A216000023 

 Così ragionando Martino potè poco per volta fargli conoscere le verità del Vangelo.

  A216000023 

 Martino rispose: io sono Cristiano.

  A216000023 

 Mentre il conduceva, era pieno di stupore rimirando la serenità che traspariva dal volto di Martino, e a poco a poco deposta la solita sua aria feroce, quasi provasse compassione per lui e volesse consolarlo, cominciò a dimandargli chi fosse e dove andasse.

  A216000023 

 Niente affatto, rispose Martino.

  A216000023 

 Pertanto egli condusse segretamente Martino fuori di pericolose gli raccomandò che pregasse per lui.

  A216000024 

 Il Signore che vuole la conversione e non la morte del peccatore compiè l'opera sua; quel ladrone lasciò i suoi compagni, abbracciò la vita religiosa, e fu egli medesimo che raccontò quanto era avvenuto tra lui e Martino, quando nel trapassar le Alpi cadde tra le mani degli assassini.

  A216000027 

 Questo viaggio di Martino contribuì eziandio alla salvezza di molti, i quali mossi dall'esempio e dalle esortazioni di lui abbracciarono la fede cristiana.

  A216000030 

 Così s. Martino vedendo che l'ingrata sua patria rifiutava la visita che Iddio faceva per mezzo suo, coll'animo addolorato pei grandi mali che vedeva sovrastare a que' popoli, e che sovrastano a tutti quelli che non ascoltano la parola di Dio, partì da quei paesi con animo di ritornarsi in Francia presso all'amato suo maestro s. Ilario.

  A216000031 

 Ma la vita de' veri servi di Dio è un tessuto di tribolazioni: perciò anche quivi insorsero persecuzioni contro a Martino.

  A216000031 

 Un furibondo ariano, di nome Ausenzio, {24 [412]} teneva sgraziatamente la sede vescovile in questa città, e informato dello zelo che Martino dimostrava per la religione, si diede a perseguitarlo per modo, che lo costrinse ad uscire dalla sua diocesi.

  A216000032 

 Mentre dimorava in Milano, contrasse amicizia con un virtuoso sacerdote, il quale, rapito dalla santità di Martino, eragli divenuto affezìonatissimo e volle accompagnarlo nella partenza da quella città.

  A216000033 

 Un di s. Martino senza accorgersene mangiò dell'acconito, ovvero elleboio, pianticella velenosa che anche in poca quantità fa sentire acutissime {25 [413]} doglie e spesso cagiona la morte.

  A216000034 

 Fin qui la vita di s. Martino fu piena di contrasti e di tribulazioni; ma poichè Dio promette a suoi servi fedeli copiose benedizioni anche nella presente vita, così la Divina Provvidenza in mezzo ai travagli andava preparando a Martino giorni più lieti e più tranquilli.

  A216000035 

 Martino gli tenne dietro finchè lo raggiunse.

  A216000035 

 S. Martino tutto ansioso di rivedere il {26 [414]} suo amico e maestro, portossi a Roma sperando di poterlo quivi trovare: ma il santo vescovo era partito quando egli giunse colà.

  A216000036 

 Ciò noi vediamo perfettamente compirsi nella vita di s. Martino.

  A216000036 

 La sua santità fu confermata per mezzo dei miracoli che cominciò ad operare in gran numero, come appunto riferiscono unanimi gli scrittori della vita di san Martino.

  A216000036 

 S. Martino visse più anni a Poitiers, prestandosi a quelle cose cui il suo vescovo lo destinava, avendo però sempre di mira di santificare se stesso e guadagnare anime a Dio sia cogli esempi, sia colle parole.

  A216000037 

 Allora Martino non potè astenersi dal gridare ad alta voce: Deo gratias, grazie a Dio.

  A216000037 

 Martino al suo ritorno trovò ogni cosa apparecchiata per le esequie.

  A216000037 

 Martino nel suo dolore si sentì inspirato a far prova della potenza divina.

  A216000037 

 Mentre Martino per motivo del divin servizio era da tre giorni lontano da casa, quel suo discepolo fu assalito da una febbre violenta, e contro ad ogni aspettazione fu tolto di vita senza che potesse ricevere il battesimo.

  A216000038 

 In quanto poi al morto risuscitato da s. Martino, ecco quanto il medesimo risuscitato soleva poscia raccontare di sè.

  A216000039 

 Come l'anima sua fu separata dal corpo si presentò al tribunale del Giudice supremo, ed era stata condannata ad una spaventevole prigione: ma avendo due angeli detto quell'anima essere appunto quella per cui pregava Martino, egli (il divin Giudice) comandò loro di rimetterla a ravvivare il corpo, e farne un presente al servo di Dio, per cui, con suo contento, videsi tornare in vita.

  A216000042 

 Questi ed altri strepitosi miracoli di s. Martino resero celebre il suo nome, e siccome la virtù è a guisa di un balsamo odoroso che dilata e sparge il suo odore verso tutti quelli che gli si avvicinano; così la virtù di s. Martino divenne tanto nota che ognuno lo teneva per un gran santo.

  A216000043 

 Alcuni di quelli che si trovavano presenti, giudicando le cose umanamente biasimavano una tale elezione, perchè vedevano in Martino una persona povera, mal vestita, di poca presenza, e coi capelli scarmigliati.

  A216000044 

 Martino abitava in una cameretta fatta di legno; ma quasi tutti gli altri abitavano entro a cellette scavale nel sasso.

  A216000050 

 Con siffatti paragoni e con precetti cavali dalla sacra Scrittura andava Martino eccitando alla virtù quanti gli si paravano innanzi.

  A216000053 

 Allora si alzò un grido tra quella immensa moltitudine, e tutti confessando Cristo per vero Dio, correvano a schiere e con impeto verso s. Martino, pregando istantemente che li facesse Cristiani.

  A216000053 

 Desolata e piangendo si fa innanzi, e colle proprie mani depone il cadavare dei figlio ai pie' di san Martino, dicendo: sappiamo che tu sei amico di Dio: rendimi il mio figliuolo, questo è l'unico che mi restava.

  A216000054 

 L'albero si taglia; prende il pendìo dalla parte di s. Martino di maniera che tutti lo credono schiacciato.

  A216000055 

 Voglio qui farvi notare un rimprovero che fanno i Protestanti ai Cattolici, e in maniera particolare a s. Martino relativamente al segno della croce.

  A216000059 

 Saputosi il suo arrivo a Milano ed il motivo per cui era venuto, l'imperatore, d'indole severa, eccitato da sua moglie che professava l'eresia d'Ario, diede ordine che Martino non fosse ammesso alla sua presenza; e ciò faceva per torgli l'occasione di fargli la grazia che domandava.

  A216000060 

 Così con grande edificazione {45 [433]} dell'imperatore e di tutta quella corte, Martino ritornò alla sua diocesi.

  A216000060 

 Martino non perdendosi di animo, nè turbandosi per le ripulse, colla solita sua fede ricorse alle armi già altre volte usate, cioè all'orazione, al cilicio, al digiuno, per ottenere da Dio quello che gli veniva negato dagli uomini.

  A216000060 

 Martino si reca al palazzo imperiale, passa in mezzo alle guardie e senza far parola di sorta va direttamente nella camera dell'imperatore.

  A216000062 

 S. Martino che era tutto carità non voleva che si venisse a questa strage, e andò a presentarsi all'imperatore medesimo dimandando perdono pei primi, e facendo vive istanze che non si mandassero in Ispagna gli uffiziali destinati contro ai Priscillianisti, perchè, egli diceva, {47 [435]} sotto a tale pretesto saranno eziandio perseguitati que' buoni cattolici, che menano vita penitente, come se appartenessero a quella setta, ed anche perchè la Chiesa di Gesù Cristo desidera e procura la conversione degli eretici e non la loro morte.

  A216000063 

 Sebbene Martino fosse accolto con grande onore da Massimo, nondimeno egli mostrò grandissima ripugnanza a comunicare nei sacri misteri con quel principe, e ricusò anche di assidersi alla sua mensa, dicendo con zelo apostolico che non poteva mangiare con un uomo che aveva spogliato un imperatore de' suoi stati ed aveva privato un altro di vita.

  A216000064 

 A mensa s. Martino ebbe il primo posto accanto all'imperatore.

  A216000064 

 A mezzo il pranzo un famiglio del Sovrano secondo l'uso presentò la tazza all'imperatore, il quale ordinò di presentarla a Martino dalla cui mano desiderava riceverla.

  A216000064 

 Questo fatto ci dimostra come s. Martino, l'imperatore e tutta la sua corte riputassero la dignità ecclesiastica superiore a tutte le cariche del mondo.

  A216000065 

 Martino osservando che uri rifiuto poteva dar motivo a non conseguire quei favori di cui abbisognava nella corte, vi acconsentì non senza sua ripugnanza; perocchè quantunque egli avesse più di settant'anni non conversava mai con donne, salvochè la necessità o la carità lo obbligasse.

  A216000065 

 Sedendo poi Martino «a tavola, ella stette in piedi ferma ed «immobile a guisa dei servi con mirabile modestia ed umiltà.

  A216000066 

 Considerino che a Martino già settuagenario serve una sol volta in vita non «una vedova, non una donna sfacciata, «ma una pia regina maritata per cui {50 [438]} «prega lo stesso suo marito.

  A216000066 

 «Nissuno adunque, soggiunge Sulpizio, si abusi dell'esempio di Martino «per sedere a mensa con donne.

  A216000067 

 Il debole Massimo guadagnato da Itacio fece dire a Martino, che se non si trovava la mattina seguente alla consacrazione di Felice, che doveva essere ordinato vescovo di Treveri, con Itacio e con gli altri suoi amici, avrebbe fatto morire tutti coloro pei quali aveva dimandato grazia.

  A216000067 

 Il molivo che lo allontanava dal trattare con Itacio era il sentimento barbaro con cui voleva persuadere l'imperatore ad uccidere gli eretici, e Martino desiderava persuaderli e convertirli secondo ciò che Dio dice nella Bibbia: {51 [439]} non voglio la morte del peccatore, ma che si converta e viva.

  A216000067 

 Intanto il vescovo Itacio, che godeva il favore dell'imperatrice, indispettito perchè Martino faceva andare a vuoto i suoi disegni e mosso eziandio all'invidia dalle accoglienze che egli riceveva alla corte, non poteva soffrire di vedersi co' suoi seguaci separato dalla comunione di sì grande prelato, quale era Martino, e perciò indusse Massimo a negargli le grazie che aveva dimandate se non comunicava con lui e con quelli del suo partito.

  A216000068 

 Onde con cuore tutto umiliato si pose a pregare; ed ecco apparirgli un angelo che per confortarlo gli disse: «meritamente ti affliggi, o «Martino, ma non potevi uscire in altro «modo da quell'impaccio; prendi animo {52 [440]} «e fatti coraggio, per non mettere a rischio la tua fama e la tua salute.».

  A216000068 

 S. Martino combattuto per una parte dalla delicatezza della sua coscienza, e per l'altra dalla carità che lo stimolava a salvar la vita a tante persone, infine si lasciò vincere da questa ed intervenne alla consacrazione di Felice.

  A216000068 

 Sebbene in questa condiscendenza non si possa ravvisare colpa alcuna, tuttavia Martino ne provò grave rimorso, perchè le anime pie paventano il peccato e l'ombra medesima del peccato.

  A216000070 

 Costui da giovanetto era stato ricevuto nel monastero di s. Martino ed aveva menato una vita molto edificante.

  A216000070 

 Giunto Martino a Tours, fu accolto dal suo popolo come un angelo di pace.

  A216000071 

 S. Martino lo rimproverò più volte.

  A216000072 

 Mentre Brizio così sfogava la furiosa sua collera alla presenza di molti, s. Martino vide due spiriti maligni {54 [442]} che da una rupe vicina attizzavano Brizio, e con festa gli andavano dicendo: a te, Brizio, animo Brizio.

  A216000072 

 Soffrì Martino colla sua solita mansuetudine gli oltraggi e le villanie di quel disgraziato.

  A216000072 

 Tocco egli dalla grazia divina, entra in se stesso, riflette al male fatto a Dio, e all'ingratitudine usata al suo benefattore, e tutto commosso va a gettarsi ai piedi del Santo; chiede umile perdono de' suoi trasporti, ne fa lunga e penosa penitenza; e giunse a tal grado di virtù che alla morte di s. Martino meritò di succedergli nel vescovato, come egli aveva predetto, e viene dalla Chiesa venerato come santo.

  A216000072 

 Vi fu chi lo voleva persuadere a fare il dovuto risentimento, a cui Martino soleva rispondere: Cristo ha tollerato Giuda, e perchè io non tollererò Brizio? Anzi dalla sopraddetta visione avendo conosciuto che Brizio era dai demonii incitato contro la sua persona, non cessava di porgere calde preghiere al Signore per la sua conversione.

  A216000075 

 Sopra questo fatto Sulpicio Severo {56 [444]} esclamai così: «o Vergine esimia, «che neppure da Martino si lasciò visitare! Oh beato Martino! che non si «ebbe a male questa ripulsa; ma piuttosto celebrando con giubilo la sua «virtù, si consolava di aver trovato in «quei paesi un contegno così modesto «e singolare.

  A216000078 

 Martino espose ciò che aveva veduto, e diede ordine che fossero tosto di là allontanate quelle ossa per liberare quel popolo dal pericolo di superstizione.

  A216000083 

 Il demonio disse due volte «ch'egli era Gesù Cristo; ma siccome «l'umiltà è un mezzo efficacissimo per «iscoprire gli artifizi dello spirito maligno, il quale è tutto orgoglio, Martino non tardò a persuadersi che quello «era l'angelo delle tenebre: Gesù Cristo, «egli disse, non ha detto che sarebbe «venuto coperto di porpora, nè coronato di prezioso diadema.

  A216000085 

 Tale era Martino.

  A216000087 

 A cotali parole intenerito il servo di Dio non si potò contenere dal piangere egli pure con loro, perciocchè se grande era l'affetto dei discepoli verso il loro maestro e padre, assai più grande era quello di Martino verso di loro, che formavano la delizia e la consolazione del suo paterno cuore.

  A216000089 

 Il nemico del genere umano che negli ultimi istanti fa ogni sforzo per guadagnare le anime, non tralasciò di presentarsi anche a Martino per fare l'ultimo sforzo e provare se mai avesse potuto riportare qualche vantaggio in morte contro a colui che era stato il suo flagello in vita.

  A216000090 

 Poichè la santa anima di Martino se ne volò al cielo, il volto, di lui squallido per le penitenze si fe' rilucente; le sue membra e le sue mani maltrattate e mortificate apparvero sì floride e fresche che pareva si andassero già trasformando nello stato di gloria.

  A216000091 

 Martino che visse povero ed «umile entra ricco e grande in cielo, «e protegge quelli che a lui ricorrono.».

  A216000091 

 Quelli con evviva confusi sono «esaltati dalla stoltezza dei popoli; Martino con inni celesti è dai fedeli esaltato.

  A216000091 

 Quelli dopo i loro trionfi sono «gettati nei tartarei abissi, Martino pieno «di gioia e di gloria viene accolto fra «i beati.

  A216000091 

 «Oh uomo inestimabile, termina Sulpizio Severo la vita del santo, «uomo nè abbattuto dalla fatica, nè vinto «dalla morte: si confronti il suo trionfo {68 [456]} «con quello dei più illustri eroi del secolo e si vedrà quanto sia incomparabilmente maggiore quel di s. Martino.

  A216000092 

 Ma il numero straordinario di miracoli che si operarono alla tomba di Martino gli procacciarono tosto il nome di santo, e i fedeli venivano da tutte le parti per venerarlo.

  A216000093 

 Non si può esprimere sino a qual punto sia stata portata la divozione a s. Martino in Francia e in tutta l'Europa.

  A216000094 

 Ventun'anno dopo fu riportato con gran pompa nel luogo di prima, e vi continuò ad essere straordinariamente onorato da tutto il mondo, finchè nel secolo XVI gli Ugonotti, ovvero Protestanti soliti a non risparmiare cosa alcuna quantunque sacra e veneranda, nel loro furore contro ai cattolici, dopo di aver presa la città di Tours, bruciarono le sacre ossa di s. Martino.

  A216000095 

 La venerazione che i Cristiani in ogni tempo professarono ai Santi ed alle loro Reliquie, e particolarmente la grande divozione che si ebbe verso di s. Martino, e verso le sue reliquie, ci portano a dire qualche, cosa sopra questa materia.

  A216000147 

 E nelle note che questo ministro fa a Sulpizio Severo, dice, aver cominciato da questo fatto della vita di san Martino il dogma cattolico sul Purgatorio; di cui, dicono essi, non si fa cenno nella Bibbia, neppure nei primitivi tempi della Chiesa.





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