Parola «Massenzio» [ Frequenza = 49 ]

don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000125 

 Ma il governo arbitrario e tirannico di Galerio provocò una rivoluzione in Roma dove fu proclamato imperatore Massenzio figliuolo di Massimiano.

  A117000132 

 Di più Massenzio, che ebbe il governo di Roma, sul principio del suo regno vedeva di buon occhio i cristiani e concesse loro diversi favori.

  A117000142 

 Massenzio lasciò che il Pontefice liberamente parlasse.

  A117000147 

 Cioè fece donazione di ogni suo avere alla Santa Chiesa Cattolica, perchè anche in quei calamitosi tempi, la Chiesa aveva già i suoi possessi rispettati dalle stesse leggi pubbliche; queste leggi erano state bensì annullate da Diocleziano nell' impero d' Oriente, ma erano poi tollerate nell' impero d' Occidente dove comandava Massenzio.

  A117000149 

 Massenzio senza più dire cacciò il santo dalla sua presenza e lo condannò a servire in quella medesima casa di Lucina da lui consacrata al divin culto {83 [83]} e dall' Imperatore ridotta in una stalla.

  A117000152 

 I due Imperatori si credono Massimiano e Massenzio da lui superati colla eroica sua fermezza nella fede e nei patimenti.

  A117000153 

 Di buon grado Massenzio appagò il desiderio di Carpasio concedendogli la casa con tutto il mobilio, che nella medesima aveva lasciato s. Ciriaco.

  A117000153 

 Il fatto è raccontato come segue: Quando Massenzio seppe l' esecuzione della sentenza per parte di Carpasio, lo mandò a chiamare per essere informato della {86 [86]} disputa e della morte cui soggiaquero i nostri santi.


don bosco-la pace della chiesa ossia il pontificato di s. eusebio e s. melchiade.html
  A135000031 

 Costantino condusse le sue schiere contro a molti popoli barbari e ne riportò gloriose vittorie; la più importante per altro fu quella riportata contro Massenzio.

  A135000032 

 Coloro che parlano delle forze di Massenzio gli danno centosessantamila soldati.

  A135000032 

 Costantino quando partì dalla Gallia aveva novantamila fanti ed ottomila cavalli di cui soltanto quarantamila potè condurre contro Massenzio; la sproporzione delle sue forze con quelle del nemico coronò in Costantino qualche timore.

  A135000039 

 Mentre queste cose avvenivano, Massenzio, giudicando aver nulla a temere dal suo rivale, passava il tempo nella crapola, nello spogliar i suoi sudditi e nel condannare a morte i cristiani.

  A135000043 

 Massenzio vedendo uccisi o sbaragliati i suoi più prodi tentò di salvarsi colla fuga; ma nel valicare il ponte da lui costrutto ad insidia altrui, per la moltitudine de' fuggiaschi rompendosi i legami precipitò col suo cavallo nel Tevere e si annegò.

  A135000044 

 Negli ultimi anni di Massenzio la Chiesa di Gesù Cristo era governata da s. Eusebio che è il trentesimo secondo pontefice dopo s. Pietro.

  A135000047 

 Ma in Italia e specialmente in Roma, dove comandava Massenzio, continuò la persecuzione contro ai cristiani.

  A135000063 

 Ma la turba dei colpevoli, incoraggiata dalla ferocia con cui Massenzio trattava i cristiani, la volle imporre al Pontefice.

  A135000067 

 Égli seppe, dice questo santo padre, insinuarsi nell' animo dell' imperatore Massenzio, gli fece conoscere la ragionevolezza della religione cristiana, e almeno in principio del suo regno quel sovrano si mostrò benevolo ai cristiani; anzi riusci ad ottenere la facoltà di andare con un diacono di nome Stratone e con altri del suo clero a ricuperare i poderi, e le abitazioni, di cui i cristiani erano stati spogliati in tempo della persecuzione.

  A135000069 

 Siccome sul finire del suo regno Massenzio era divenuto una furia infernale contro ai Cristani, cosi il novello pontefice dovette moltissimo faticare sia per provvedere ai bisogni spirituali e temporali dei fedeli, sia per dare sepoltura ai medesimi corpi di coloro che morivano per la fede.

  A135000070 

 Compievasi il primo anno del pontificalo di Melchiade, quando succedette {50 [222]} la disfatta e morte di Massenzio, la grande vittoria e la trionfale entrata di Costantino in Roma.

  A135000100 

 Costantino vuole che questo circolo di anni cominciasse dal settembre 312 giorno in cui si crede gli sia apparsa la prodigiosa croce che gli presagi la vittoria coatro Massenzio.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000493 

 Mentre i vari imperatori guidavano i loro eserciti dispersi nelle varie parti dell'impero, Massenzio, figliuolo di Massimino, si fece in Roma proclamare Augusto dal popolo.

  A139000494 

 La pietà ch'egli sentiva pei Romani, ed il sapere che Massenzio disegnava di muovergli guerra, indussero Costantino a calare in Italia, traversando il Monginevro.

  A139000495 

 Costantino allora s'inoltrò sin sotto Roma, donde Massenzio non si era mai attentato di uscire, perchè i suoi astrologhi gli avevano predetto che, se ne usciva, sarebbe perito.

  A139000495 

 In questa città si erano raccolte quelle soldatesche di Massenzio, che andavano ritirandosi a misura che Costantino si avanzava.

  A139000495 

 Pompeiano generale di Massenzio ne uscì per opporsegli, ma fu pienamente sconfitto e vi perdette la vita.

  A139000496 

 I più si annegarono nel Tevere, e lo stesso Massenzio vi precipitò dentro col cavallo e miseramente perì.

  A139000496 

 I soldati Romani ed Italiani, ansiosi di essere liberati dalla tirannia di Massenzio tosto piegarono, gli altri combatterono valorosamente, ma in fine, rotta la cavalleria, tutto il campo voltò le spalle per rifuggirsi in Roma.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000456 

 Mentre i vari imperatori guidavano i loro eserciti dispersi nelle varie parti dell'impero, Massenzio, figliuolo di Massimiano, si fece in Roma proclamare Augusto dal popolo.

  A140000457 

 Costantino allora s'inoltrò fin sotto Roma, donde Massenzio non era mai uscito, perchè i suoi astrologhi gli avevano predetto, che se ne usciva, sarebbe perito.

  A140000457 

 In questa città si erano raccolte quelle soldatesche di Massenzio, che andavano ritirandosi coll'avanzarsi di Costantino.

  A140000457 

 La pietà ch'egli sentiva pei Romani, ed il sapere che Massenzio disegnava di muovergli guerra, indussero Costantino a calare in Italia, traversando il Monginevra.

  A140000457 

 Pompeiano, generale di Massenzio, ne usci per opporsegli, ma fu pienamente sconfitto, e vi perdette la vita.

  A140000458 

 I più annegarono nel Tevere, dove lo stesso Massenzio precipitò col cavallo e miseramente perì.

  A140000458 

 I soldati romani e gli italiani, ansiosi di essere liberati dalla oppressione di Massenzio, presto piegarono, gli altri combatterono valorosamente, ma in fine rotta la cavalleria, tutto il campo voltò le spalle per rifugiarsi in Roma.

  A140000459 

 Quest'arco fu innalzato dal senato e dal popolo romano in memoria della segnalata vittoria riportata da Costantino sopra Massenzio.


don bosco-massimino.html
  A151000227 

 Costantino, dopo la, vittoria conseguita l' anno 312 contro il cognato Massenzio, abitò il palazzo Lateranese, destinandone una parte a dimora di Fausta sua moglie.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000195 

 Massenzio avendolo fatto incarcerare, voleva obbligarlo a negare d' esser Vescovo, e sacrificar agli idoli, lo che ricusando il Santo con gran costanza, fu da lui condannato a servir nella stalla imperiale.

  A189000195 

 Risaputosi ciò da Massenzio, ridusse la Chiesa in istalla, condannando lo stesso santo Pontefice a servire in essa, ove consumato dai disagi ottenne la palma del martirio nell'an.

  A189000196 

 D. Qual fu la fine di Massenzio?.

  A189000197 

 R. Massenzio degno figlio di Massimiano fuggiva armato in Roma per sottrarsi dall'esercito di Costantino che temerariamente aveva assalito; ma giunto sopra un ponte che egli aveva fatto fare sul Tevere ad insidia dei nemici; gravato dalla calca infinita di fuggiaschi si ruppe il ponte, cadde nell'acqua dove annegò.

  A189000210 

 Massenzio tiranno fattosi padrone di Roma, disputava la corona imperiale a Costantino.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000276 

 Ciò risaputo, Massenzio ridusse la chiesa in istalla, e fattevi condurre varie bestie, condannò il pontefice a servirle in essa.

  A190000276 

 Massenzio, figliuolo di Massimiano, d'accordo con Galerio nel perseguitare i cristiani, appena seppe che Marcello era loro capo, lo fece mettere in prigione minacciandolo della morte se non rinunciava alla sua dignità e non faceva sacrifizio agli idoli.

  A190000279 

 Ma in Italia e specialmente in Roma, dove comandava Massenzio, la persecuzione continuò ad infierire sino a che piacque alla divina provvidenza di dare pace alla sua Chiesa e farla risplendere e trionfare per mezzo di Costantino il Grande.

  A190000295 

 Egli riportò gloriose vittorie, delle quali la più importante fu quella contro Massenzio, figliuolo di Massimiano e successore di esso nel {133 [133]} trono.

  A190000296 

 Massenzio, a quanto ne dicono gli storici, aveva centosessantamila soldati con diciotto mila cavalli.

  A190000299 

 - Assicurato dalla protezione del cielo Costantino col suo esercito si portò coraggiosamente dove le truppe di Massenzio si erano accampate.

  A190000300 

 Massenzio allora mandò contro di lui il suo esercito al di là del Tevere, sul quale fece un ponte levatoio di legno diviso in due parti, che potevansi con facilità congiungere e tenere ferme con due grossi cavicchi: e ciò allo scopo, che se Costantino avesse tentato di passarlo, tolti i legami, il ponte si sarebbe diviso ed esso co'suoi cadrebbero nel fiume e perirebbero.

  A190000302 

 Massenzio vedendo uccisi o sbaragliati i suoi più prodi, tentò di salvarsi colla fuga: ma nel valicare il ponte da lui costrutto ad insidia del suo nemico, per l'impeto e la moltitudine dei fuggiaschi rompendosi i legami, precipitò col suo cavallo nel Tevere e si annegò.





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