Parola «Napoleone» [ Frequenza = 214 ]

don bosco-apparizione della beata vergine sulla montagna di la salette.html
  A004000060 

 Non ho mai amato Napoleone, perchè ricordo la intiera sua vita.


don bosco-associazione dei divoti di maria ausiliatrice.html
  A009000030 

 Dopo ciò Napoleone chiedeva al Papa cose che egli non poteva Concedere.

  A009000030 

 L'imperatore Napoleone I aveva già in più guise oppresso il sommo Pontefice, spogliandolo de' suoi beni, disperdendo Cardinali, Vescovi, Preti e Frati, privandoli parimenti de' loro {18 [356]} beni.

  A009000033 

 Il rigor dell'inverno nella Russia e l'infedeltà di molti generali francesi delusero tutte le speranze di Napoleone.


don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000242 

 Il cav. Rossillon in nome dell'Imperatore Napoleone regalò alla chiesa di san Domenico in Torino un altare di marmo.


don bosco-fatti ameni della vita di pio ix.html
  A059000714 

 Pio IX sapeva bene, che fra tutti i ministri di Napoleone, il protestante ministro di guerra maresciallo Randon seriamente desiderava la conservazione del suo principato temporale.

  A059000718 

 Egli dopo la battaglia di Sadowa consigliò la guerra contro la Prussia, e quando Napoleone gli rispose: «aspettate qualche anno» replicò Randon: «Maestà, dopo sei mesi sarà troppo tardi».

  A059000718 

 Ma Napoleone disse, «Io voglio che si formi una grande potenza protestante, per intimorire i clericali che mi sono di fastidio.» Randon poco prima della sua morte erasi ritirato col suo amico il Vescovo di Ginevra, ed ivi si preparò in maniera edificantissima al gran viaggio dell'eternità.


don bosco-i papi da s. pietro a pio ix.html
  A066000041 

 Le parole di Napoleone sono conosciute; esse comparirono in molti scritti che videro la luce ai dì nostri: « L'autorità del Papa sarebbe essa così forte, se il Papa vivesse in un paese che non gli appartenesse e in presenza de' poteri dello stato? ».

  A066000088 

 Egli consacra Napoleone.

  A066000088 

 Napoleone vuole regnare in Italia e negli Stati sottomessi al romano Pontefice, come egli regna sopra la maggior parte dell'Europa.

  A066000090 

 L'Imperatore Napoleone, irritato {80 [406]} dalla apostolica resistenza di Pio VII, fece arrestare i cardinali i più affezionati al Papa, ed ordinò l'incorporazione degli stati della Chiesa col regno francese.

  A066000091 

 Egli fu costretto dalla forza delle circostanze a rilasciare il suo illustre prigioniero, il quale rientrava nell'eterna città fra le acclamazioni del suo popolo e di tutta l'Europa quando appunto Napoleone si incamminava egli stesso verso l'esilio.

  A066000092 

 Noi potremmo aggiungerne una quarta che forma il più bell'elogio di questo illustre pontefice mentre tutti i potenti d'Europa incrudelivano e contro Napoleone {83 [409]} caduto e contro tutta la sua famiglia col discacciarla da ogni paese, il Papa non solo le aprì le porte di Roma ma la trattò sempre come l'infelice sua sorte si meritava ancora.

  A066000092 

 Uno scrittore fa notare tre cose degne invero d'osservazione, e che devono sapersi in onore dell'illustre Pontefice Pio VII. La prima è che la famiglia imperiale, perseguitata in ogni suo membro, compresa la madre di Napoleone, trovò un asilo nella città del Vicario di Gesù Cristo, a cui l'Imperatore aveva cagionato tante umiliazioni; la seconda che fra un sì gran numero di sovrani che s'inchinarono al cospetto del gran guerriero il successore di s. Pietro solo sostenne energicamente il suo diritto; e la terza che Pio VII allora non cessò di fare tutti i suoi sforzi per ottenere dal governo inglese che fosse addolcita la sorte del prigioniero di s. Elena.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000240 

 A questo riguardo vogliamo chiudere queste pagine colle parole rivolte dall'immortale Pio IX al signor Ideville prefetto di Napoleone III in Algeri, e a sua consorte che con un loro bimbo erano stati un giorno ricevuti in particolare udienza al Vaticano: {137 [137]} "I genitori, disse il gran Pio, possono essere addolorati, lasciando questo mondo; giacchè pensano alla loro famiglia.

  A113000254 

 A Monaco si segnalò col suo zelo contro l'illuminismo e la frammassoneria e promosse l'Assemblea dei Vescovi bavari a Wursburgo, dove furono gettate le prime basi del Concordato conchiuso nel 1855 tra Pio IX e Francesco Giuseppe I. A Parigi sostenne con dignità e fermezza il suo ufficio in mezzo ai tranelli diplomatici ed alle doppiezze di Napoleone III. Dicono che, nato il Principe imperiale, gli augurasse di poter essere sempre sordo alle adulazioni dei cortigiani, come nei primi giorni in cui era venuto alla luce del mondo.

  A113000254 

 Ebbe da Napoleone la gran Croce della Legion d'onore, fu per molti anni prefetto della Segnatura di giustizia, e finalmente prodatario di Papa Pio IX.

  A113000262 

 Più tardi il discorso che egli indirizzava, nell'ottobre del 1863, in Bordeaux, a Napoleone III sulle conseguenze della guerra d'Italia a danno della S. Sede, ottenne una risposta, smentita bensì dai fatti, ma che resta a condanna dei bonapartisti.

  A113000272 

 Il 13 marzo 1868 lo stesso Pio IX volendone rimeritare le grandi virtù sacerdotali, e dare un contrassegno della sua stima ed affetto verso Napoleone III, il quale aveva spedito una sua divisione per difendere Roma nell'ottobre del 1867, lo creò Cardinale del titolo di Santa Pudenziana.

  A113000272 

 Luciano Bonaparte ebbe per padrino colui che fu più tardi Napoleone III, e venne battezzato dal Cardinale Fesch, Arcivescovo di Lione, zio di Napoleone I, la cui famiglia trovò nei giorni della sventura all'ombra del Vaticano la pia generosa ospitalità.

  A113000272 

 Luciano Luigi Giuseppe Napoleone Bonaparte nacque in Roma addì 28 novembre 1828 da Carlo, principe di Canino e Musignano, e da Zenaide, figlia di Giuseppe Bonaparte, re di Napoli e poi di Spagna.

  A113000280 

 Alla Corte della Tuileries fu gradito da Napoleone III, ed egli si valse della benevolenza di cui godeva per patrocinare energicamente i diritti della Santa Sede in mezzo alle tortuose vie della politica imperiale.

  A113000286 

 Vari Cardinali della famiglia Mattei già fiorirono nel Sacro Collegio, e vive ancora riverita la memoria di Alessandro, arcivescovo di Ferrara, che nel turbine rivoluzionario del secolo scorso si comportò egregiamente, e per il suo affetto verso Pio VII fu da Napoleone I esiliato a Rethel, privo delle sue rendite e benefizi.

  A113000294 

 Napoleone III volendo nel 1859 formare della Brettagna una nuova provincia {209 [209]} ecclesiastica, il cui capoluogo fosse Rennes, e questo suo divisamente essendo stato approvato dal Santo Padre Pio IX, il Vescovo di Rennes si trovò a capo della medesima.


don bosco-l-unita cattolica (1864-1888).html
  A127000100 

 {118 [118]} E una di queste contiene una lettera francese di Federico Ritschl a Napoleone III, in cui dà il suo giudizio intorno alla Storia Romana di Teodoro Mommsen, chiamandola una meschina esposizione, ripiena di fiele.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001539 

 Napoleone, o miei cari, era coraggioso, accorto e attento ad ogni suo dovere; perciò passando in breve di grado in grado pervenne ai primi posti della milizia, e meritò che fosse affidata a lui l'impresa della conquista d'Italia.

  A139001539 

 Si oppose gagliardamente il re di Sardegna, Vittorio Amedeo III; sicchè le cose andarono a rilento finchè il direttorio, vale a dire l'assemblea che governava la Francia, pose alla testa dell'esercito d'Italia Napoleone Bonaparte, che è quel gran generale di cui avrete più volte sentito a parlare da coloro stossi che gli furono compagni d'armi.

  A139001540 

 La notizia dell'avvicinarsi dei Francesi guidati da Napoleone sbalordì i sovrani d'Italia, i quali collegatisi insieme dimandarono aiuto agl'Inglesi, agli Austriaci ed ai Russi.

  A139001541 

 Con maravigliosa prestezza Napoleone riuscì a penetrare in questo paese, e noi Piemontesi fummo i primi a portare il giogo straniero.

  A139001541 

 È vero che Napoleone non era di quei perfidi che volessero la distruzione dei popoli e {457 [457]} della religione, ma per appagare i suoi soldati avidi di rapina e di vendetta, ed anche per incutere terrore ai popoli soggiogati, non volle o non potè impedire che i ladronecci, il sangue, la strage, la profanazione delle chiese e mille sacrilegi accompagnassero quasi sempre le sue conquiste.

  A139001542 

 Napoleone si dava molta sollecitudine perchè le idee rivoluzionarie più largamente si spandessero ed i popoli si sollevassero contro ai loro sovrani.

  A139001548 

 Napoleone stava in quel tempo tutto {460 [460]} occupato intorno alla fortezza di Mantova, e non sentendosi abbastanza forte per continuare l'assedio e far fronte ai due eserciti, abbandona l'assedio di quella fortezza, vola contro al primo esercito che scendeva dalle Alpi e lo mette in fuga, poi corre contro all'altro e lo sbarraglia; di poi ritorna all'assedio di Mantova che costringe ad arrendersi.

  A139001550 

 Ciò avvenne specialmente da che Napoleone reputando abbastanza consolidato il dominio francese in Italia, volle recarsi in Egitto per conquistare quei lontanissimi paesi.

  A139001550 

 I Francesi fecero prodezze di valore; ma il buon esito delle battaglie generalmente dipende dal valore e dal senno di un buon capitano; ed i Francesi non avendo Napoleone alla lor testa furono ripetutamente sconfitti e in {461 [461]} fine cacciati interamente dalla penisola, ed inseguiti sino al di là dei confini francesi.

  A139001551 

 La notizia dell'avvicinarsi di Napoleone da prima atterrì gli alleati; ma quando furono fatti certi che le loro forze erano di gran lunga superiori a quelle dei repubblicani, si decisero di combatterle a qualunque costo.

  A139001551 

 Napoleone andò arditamente ad affrontare il nemico deciso di venire ad una campale battaglia.

  A139001551 

 Quando Napoleone giunse dall'Egitto e seppe la grande sconfitta toccata da' suoi, fu immerso in amaro cordoglio.

  A139001552 

 Quella battaglia, miei cari, doveva decidere della sorte di Napoleone, dell'Italia e forse di tutta l'Europa.

  A139001552 

 Sulle prime prevalevano gli Austriaci e già Napoleone meditava la ritirata.

  A139001553 

 Dopo questo fatto d'armi niuno potè più arrestare i progressi di Napoleone.

  A139001556 

 In simile guisa quando Napoleone chiese al Papa di recarsi a Parigi per andarlo a coronare imperatore era tranquillo possessore di Roma.

  A139001556 

 Tuttavia nel desiderio {463 [463]} di rendersi amico quell'uomo formidabile a tutto il mondo, impedire gravi mali che sovrastavano alla Chiesa in caso di rifiuto, ed anche per far conoscere che egli non volea rifiutare i grandi favori che Napoleone prometteva alla Chiesa, si determinò finalmente di appagarlo.

  A139001557 

 Pertanto Pio VII si parte da Roma, attraversa una gran parte della Francia, e fra universali acclamazioni entra in Parigi, e mette la corona imperiale sul capo di Napoleone nel 2 dicembre 1804.

  A139001558 

 - Raccontasi che quando Napoleone ebbesi posta la corona sopra il capo esclamasse: Dio me l'ha data, guai a chi la tocca.

  A139001559 

 Napoleone come ebbe conseguito quanto desiderava dal Papa, più non badò a mantenere le promesse fatte, anzi divisò di rimpadronirsi degli Stati della santa Sede.

  A139001559 

 Perciò Napoleone cominciò coll'imporre alla Santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto a vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un {464 [464]} suo generale d'impadronirsi degli Stati Romani, e della medesima città di Roma.

  A139001560 

 Perciocchè se si può appellare ladroneccio lo spogliare un sovrano del suo Stato, che diremo di Napoleone monarca cattolico, che osò detronizzare, e mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, dal quale aveva ricevuto tanti servigi, ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale, tanto più che Roma in confronto de' molti regni da lui conquistati era poca cosa? Ma l'ambizione conduceva Napoleone a tali eccessi, e questa medesima ambizione servì molto ad alienargli i buoni, sicchè fin d'allora si potè prevedere che la sua potenza non sarebbe durevole.

  A139001560 

 Questo fatto, miei cari, cagionò grave scandalo in tutta la cristianità, e servì molto a far conoscere l'animo perverso di Napoleone.

  A139001562 

 Napoleone rimasto padrone quasi di tutta l'Europa, ne distribuiva i regni a' suoi parenti.

  A139001563 

 Avvenne che, sedendo Napoleone ad un banchetto insieme coi grandi dell'impero, gli fu recata la notizia di una battaglia vinta col valore e col sangue degl'Italiani.

  A139001563 

 Queste arbitrarie donazioni avvisarono i popoli che Napoleone non voleva dar loro la libertà, ma voleva imporre nuovi padroni.

  A139001564 

 Intanto Napoleone non metteva più alcun limite alla brama di conquistare: sacro e profano tutto voleva in suo potere.

  A139001565 

 Napoleone non ignorava che tale impresa era difficilissima, {466 [466]} perciò pose in piedi un esercito di oltre quattrocentomila combattenti.

  A139001566 

 Alcuni si arresero prigionieri ai Russi; altri vollero {467 [467]} piuttosto morire sul campo, e i più venendo meno pel freddo si lasciavano cader di mano le armi e perivano o di fame o di malattia, e pochissimi poterono fuggire a quegli infortunii; Napoleone stesso a stento potè scampare fuggendo.

  A139001566 

 Allora Napoleone si accorse d'essersi troppo inoltrato in paese sconosciuto senza le debite munizioni indispensabili per un esercito così numeroso.

  A139001567 

 Distrutto quel grande esercito, Napoleone aveva perduto il sostegno della sua potenza, e tutte le nazioni da più anni da lui oppresse gli si levarono contro.

  A139001567 

 Napoleone fuggì a Parigi, e là pure fu inseguito.

  A139001568 

 Mentre si trattavano questi gravi affari, riesce a Napoleone di fuggire da Elba e ripigliare le redini dell'impero.

  A139001569 

 Allora Napoleone comprese che ogni resistenza era divenuta inutile; e al cospetto dell'Europa intera armata contro ad un solo uomo acconsentì di rinunziare per sempre all'impero, e si diede nelle mani de' suoi nemici.

  A139001569 

 Napoleone andò arditamente ad incontrarli nel Belgio e si trovò a fronte del nemico presso un villaggio di quel paese chiamato {468 [468]} Vaterloo.

  A139001570 

 Confinato Napoleone all'isola di S. Elena, i sovrani d'Europa poterono tranquillamente continuare le trattative di pace in Vienna e distribuire i regni a chi spettavano.

  A139001578 

 Napoleone al primo vederlo gli disse:.

  A139001586 

 Mentre stava compiendo il suo lavoro, il valente scultore conversando con Napoleone spesso colle lagrime agli occhi, diceva: - Maestà, io vi raccomando le accademie di Roma, di Venezia e di Firenze.

  A139001586 

 Napoleone preso di ammirazione pel Canova, e quasi per compensarlo dei lavori fatti per lui, lo nominò senatore dell'impero francese.

  A139001589 

 - Lo sono di certo, conchiuse Napoleone.

  A139001589 

 Avvenne altra volta che Canova, vedendo Napoleone tutto pensieroso, {473 [473]} gli domandò qual cosa occupasse così seriamente i suoi pensieri.

  A139001590 

 Caduto Napoleone, il Sommo Pontefice Pio VII ritornato a Roma incaricò il Canova di andare a Parigi a riconoscere i monumenti d'arte che i Francesi avevano trasportati da Roma e dagli Stati papali.

  A139001758 

 In questo medesimo giorno, che segnavasi la pace sotto all'impero di Napoleone III, nel 1815 gli Austriaci entravano vittoriosi in Parigi, per dare la pace al mondo posto in isconvolgimento da Napoleone I. In forza di questo trattato le cose politiche vennero ristabilite quasi nello stato di prima.

  A139001763 

 Napoleone I facendo condurre il Papa lontano da Roma ed appropriandosi i suoi domimi si scavò la fossa sotto ai piedi e vi rovinò dentro; al contrario Napoleone III, {522 [522]} allora solamente presidente della Repubblica francese, essendosi adoperato di ricondurre il Papa a Roma, fu dal cielo benedetto.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001368 

 Napoleone, miei cari, era coraggioso, accorto ed attento ad ogni suo dovere; perciò passando in breve di grado in grado pervenne ai primi posti della milizia, e meritò che a lui fosse affidata l'impresa della conquista d'Italia.

  A140001368 

 Vi si oppose gagliardamente il re di Sardegna Vittorio Amedeo III; sicchè le cose andarono {390 [390]} a rilento, finchè il Direttorio, vale a dire l'assemblea che reggeva la Francia, pose alla testa dell'esercito d'Italia Napoleone Bonaparte, che è quel grande generale, di cui avrete più volte udito a parlare da molti di que' vecchierelli, che gli furono compagni d'armi.

  A140001369 

 La notizia dell'avvicinarsi de'Francesi guidati da Napoleone sbalordì i sovrani d'Italia, i quali collegatisi con Vittorio Amedeo III, re di Sardegna, dimandarono aiuto agli Inglesi, agli Austriaci ed ai Russi.

  A140001370 

 Con maravigliosa prestezza Napoleone riuscì a penetrare nel nostro paese (aprile 1796).

  A140001371 

 Napoleone certamente non era uno di que' perfidi, che volessero la distruzione de' popoli e della religione; ma per appagare i suoi soldati avidi di rapina e di vendetta, {391 [391]} ed anche per incutere terrore nelle contrade soggiogate, non volle o non potò impedire che i ladronecci, il sangue, la strage, la profanazione delle chiese e mille sacrilegi accompagnassero quasi sempre le sue conquiste.

  A140001372 

 Il papa Pio VI ben sospettava della mala fede del generale; tuttavia non volendo risparmiare cosa alcuna, che potesse contribuire a rimuovere almeno da una parte de' suoi sudditi que' flagelli e salvare la città di Roma dall'invasione francese, in un trattato conchiuso (anno 1797) a Tolentino, città della Marca d'Ancona, acconsentì alle domande di Napoleone e pagò la somma richiesta; e siccome non trovava modo di radunar tanto danaro (che trattavasi di trenta milioni, due terzi in contanti, un terzo in diamanti e pietre preziose), fu costretto a vendere molti oggetti sacri.

  A140001372 

 Napoleone si dava molta sollecitudine perchè le idee rivoluzionarie più ampiamente si spandessero, ed i popoli si Sollevassero contro ai loro sovrani.

  A140001378 

 In quel tempo stesso in Verona, città già occupata dagli eserciti di Napoleone, era avvenuto qualche subbuglio contro ai Francesi.

  A140001378 

 Napoleone cogliendo il pretesto da questi due fatti, assalì Venezia, se ne rese padrone, abolì l'antico governo e la unì alla nuova repubblica; ciò stesso fece di Genova.

  A140001378 

 Napoleone stava in quel tempo tutto occupato intorno alla fortezza di Mantova, e non sentendosi abbastanza forte per continuare l'assedio e far fronte ai due eserciti, abbandona l'assedio di quella fortezza, vola contro al primo esercito, che scendeva dalle Alpi, e lo mette in fuga; poi corre contro all'altro e lo sbaraglia; quindi ritorna all'assedio di Mantova, che costringe ad arrendersi.

  A140001380 

 Ciò avvenne specialmente da che Napoleone, reputando abbastanza consolidato il dominio francese in Italia, volle recarsi in Egitto per conquistare quei lontanissimi paesi.

  A140001380 

 I Francesi fecero prodezze di valore; ma il buon esito delle battaglie generalmente dipende dal valore e dal senno di un buon capitano; ed i Francesi, non avendo Napoleone alla loro testa, furono più volte sconfitti, in fine cacciati interamente dalla penisola ed inseguiti sino al di là de'confini francesi.

  A140001381 

 Quando Napoleone ritornò dall' Egitto a Parigi, e seppe la grande sconfitta toccata da' suoi, fu immerso in amaro cordoglio.

  A140001382 

 La notizia dell'avvicinarsi di Napoleone da prima atterri gli alleati; ma quando furono fatti certi che le loro forze erano di gran lunga superiori a quelle dei repubblicani, decisero di combatterlo a qualunque costo.

  A140001382 

 Napoleone andò arditamente ad affrontare il nemico, deciso di venire a campale battaglia.

  A140001383 

 Quel fatto d'arme doveva decidere della sorte di Napoleone, dell'Italia e forse di tutta l'Europa.

  A140001383 

 Sulle prime prevalsero gli Austriaci, e già Napoleone meditava la ritirata; ma poscia la fortuna sorrise all'audace guerriero.

  A140001385 

 Dopo siffatto successo niuno potè più arrestare i progressi di Napoleone.

  A140001389 

 In simile guisa, quando Napoleone chiese al Papa di recarsi a Parigi per incoronarlo imperatore, Pio Settimo era tranquillo possessore di Roma.

  A140001389 

 Partitosi impertanto da Roma, attraversò una grande parte della Francia e fra universali acclamazioni entrò in Parigi, e mise la corona imperiale sul capo di Napoleone nel due dicembre 1804.

  A140001389 

 Tuttavia col desiderio di rendersi amico un uomo formidabile a tutto il mondo, impedire gravi mali, che sovrastavano alla Chiesa in caso di rifiuto, ed anche per far conoscere che egli non voleva rigettare i grandi favori, che Napoleone prometteva alla Chiesa, si determinò finalmente di appagarlo ne' suoi voti.

  A140001390 

 In forza di questo trattato Napoleone ebbe tutto il Veneto e la Dalmazia, allora provincia austriaca.

  A140001390 

 L'anno seguente Napoleone vinse l'esercito Austriaco presso ad Ulma, città dell'Allemagna; poco dopo nel giorno anniversario della sua incoronazione, venuto a battaglia presso ad Austerlitz, città della Boemia, riportò un'altra insigne vittoria contro ai due imperatori d'Austria e di Russia.

  A140001391 

 Ma in mezzo a tante vittorie una potenza era specialmente presa di mira da Napoleone.

  A140001391 

 Quel re non avendo voluto arrendersi, Napoleone invase il Portogallo con eserciti Francesi e Spagnuoli, e già fin d'allora divise quel regno in tre parti.

  A140001392 

 - Raccontasi che quando Napoleone ebbe posta la corona sopra il capo esclamasse: Dio me l'ha data, guai a chi la tocca! (anno 1805).

  A140001393 

 Di che Napoleone cominciò coll'imporre alla santa Sede un tributo di parecchi milioni, per pagare i quali il Papa fu costretto di vendere molti oggetti destinati al divin culto; poscia comandò ad un suo generale di impadronirsi degli Stati pontificii e della medesima città di Roma.

  A140001393 

 Napoleone, come ebbe conseguito quanto desiderava dal Papa, più non badò a mantenere le promesse fatte; anzi divisò di impadronirsi degli stati della santa Sede.

  A140001394 

 Perciocchè, se si può appellare ladroneccio lo spogliare un re del suo stato, che diremo di Napoleone, sovrano cattolico, il quale osò togliere dal trono, mandare in carcere il sommo Pontefice capo della cattolica religione, da cui aveva ricevuto tanti servigi ed a cui era debitore della sua consacrazione imperiale? E poi, che cosa era Roma in confronto dei tanti regni da lui conquistati? Ma l'ambizione aveva acciecato Napoleone e il conduceva a cosiffatti eccessi, i quali sempre più servirono ad alienargli i buoni, di sorte che fin d'allora si potè presagire la sua potenza non sarebbe stata duratura.

  A140001394 

 Questo fatto, miei cari, cagionò grave scandalo in tutta la cristianità, e servì molto a far conoscere quale fosse l'animo di Napoleone.

  A140001395 

 Napoleone, rimasto padrone di quasi tutta Europa, ne distribuì i regni a' suoi parenti.

  A140001395 

 Questi, oscuro di nascita, aveva saputo col suo coraggio affezionarsi tanto l' animo di Napoleone, che lo innalzò a quella dignità, mandando Giuseppe Bonaparte al trono di Spagna.

  A140001396 

 Un altro cognato di Napoleone, che fu il principe Borghese, si ebbe il governo del Piemonte; sua sorella Elisa quello della Toscana.

  A140001397 

 Avvenne che, sedendo Napoleone ad un banchetto insieme coi grandi dell'impero, gli fu recata la notizia di una battaglia vinta col valore e col sangue degli Italiani.

  A140001397 

 Queste arbitrarie donazioni avvisarono i popoli, che Napoleone non voleva altrimenti dar loro libertà, ma imporre nuovi padroni.

  A140001399 

 Intanto Napoleone non metteva più limite alla brama di conquistare: sacro e profano tutto voleva in suo potere.

  A140001400 

 Napoleone non ignorava, che tale impresa era difficilissima; perciò pose in piedi un esercito di oltre a quattrocentomila combattenti.

  A140001401 

 Allora Napoleone si accorse di essersi troppo inoltrato in quei paesi senza le munizioni indispensabili per un esercito così numeroso.

  A140001401 

 Napoleone stesso a stento potè scampare fuggendo.

  A140001402 

 Distrutto il grande esercito, Napoleone aveva perduto il sostegno della sua potenza, e tutte le nazioni da più anni oppresse gli si levarono contro.

  A140001402 

 Napoleone fuggi a Parigi, e là parimenti fu inseguito.

  A140001404 

 Mentre si trattavano questi gravi affari riesce a Napoleone di fuggire da Elba e ripigliare le redini dell'impero.

  A140001405 

 Allora Napoleone comprese che ogni resistenza era divenuta inutile; ed al cospetto dell'Europa intera armata contro ad un solo, acconsentì di rinunciare per sempre all'impero e si diede nelle mani de' suoi nemici.

  A140001405 

 Napoleone andò arditamente ad incontrarli nel Belgio, e si trovò a fronte del nemico presso un villaggio chiamato Waterloo.

  A140001406 

 Confinato Napoleone nell'isola di S. Elena, i sovrani di Europa poterono tranquillamente continuare il trattato di Vienna.

  A140001406 

 I ducati di Modena, di Roggio e della Mirandola furono dati a Francesco, arciduca d'Austria, e quelli di Parma, Piacenza e Guastalla a Maria Luigia, moglie di Napoleone.

  A140001549 

 Napoleone I facendo condurre il Papa lontano da Roma ed appropriandosi i suoi dominii, si scavò la fossa, in cui rovinò; al contrario Napoleone III, quand'era solamente presidente della repubblica francese, essendosi adoperato a ricondurre il Papa a Roma, fu dal Cielo benedetto, divenne imperatore dei Francesi, e finchè protesse la Chiesa ebbe gloria e prosperità nel suo impero.

  A140001563 

 Il principio della guerra si può collocare in alcune parole, che Napoleone III disse al barone Hubner, ambasciatore austriaco a Parigi, nel ricevimento solenne del primo dì del 1859.

  A140001564 

 I migliori generali di quella guerresca nazione guidavano i corpi d'armati, che numerosi scendevano in Italia; Napoleone era alla testa de' suoi.

  A140001568 

 Pare che il successo delle armi avrebbe dovuto incoraggiare gli alleati a proseguire l'opera incominciata; ma Napoleone III capi che cimentando il suo esercito contro a quelle fortezze mettevasi in pericolo di perdere quanto aveva guadagnato.

  A140001570 

 La serie dei gravi avvenimenti, che fin qui vi esposi dalla venuta di Napoleone I in Italia, erano così tra loro collegali, che io stimai bene di non interromperli per parlarvi degli uomini celebri, i quali in questo medesimo tempo accrebbero assai la gloria italiana; credo ora di farvi cosa grata tessendovi breve racconto della vita dei principali di essi, secondo l'ordine del tempo in cui vissero.

  A140001571 

 Napoleone, anche in mezzo alle sue guerresche imprese, diedegli segni di molta stima.

  A140001576 

 Caduto Napoleone e ritornati i sovrani tranquilli possessori dei loro Stati egli fu dal {447 [447]} suo re (1817) richiamato in Torino a nuove cariche in favore della patria.

  A140001586 

 Napoleone al primo vederlo gli disse:.

  A140001594 

 Mentre stava compiendo questo lavoro, il valente scultore conversando con Napoleone spesso colle lacrime agli occhi dicevagli:.

  A140001594 

 Napoleone preso di ammirazione pel Canova, e quasi per compensarlo dei lavori fatti per lui nominollo Senatore dell'impero francese.

  A140001598 

 - Lo sono di certo, conchiuse Napoleone.

  A140001599 

 Avvenne altra volta che Canova, vedendo Napoleone tutto pensieroso, gli domandò qùal cosa occupasse così seriamente i suoi pensieri.

  A140001600 

 Caduto Napoleone, il sommo Pontefice Pio VII ritornato a Roma incaricò il Canova di andare a Parigi per riconoscere i monumenti d'arte che i Francesi avevano trasportato dalle rive del Tevere e da ogni parte degli stati papali.

  A140001620 

 Tornati i Francesi in Italia, il Monti fu chiamato da Napoleone alla cattedra di professore di eloquenza nella università di Pavia.

  A140001623 

 Napoleone stesso trattò più volte famigliarmente con lui, lo decorò di due croci d' onore.

  A140001628 

 Lo stesso Napoleone volle vederlo, e dopo di essersi con piacere trattenuto a ragionare con lui, pieno di stupore esclamò: Peccato che costui sia un prete! volendo significare che egli 1' avrebbe destinato a qualche importante carica civile.

  A140001674 

 In que'tempi tra noi dominavano i Francesi sotto Napoleone; e Torino, avendo cessato di essere capitale, aveva perduto in gran parte l'antico suo splendore.

  A140001681 

 Nell'anno medesimo era stato nominato da Napoleone membro del Corpo Legislativo il conte Gio. Battista Somis, decoro della magistratura e delle lettere piemontesi, cattolico fervente e coraggioso.

  A140001685 

 La morte di Napoleone nel 1821 inspirogli quel cantico, che certo non morrà, II cinque maggio.

  A140001701 

 - Napoleone III propone al S. Padre di cedere le provincie ribellate dell' Emilia, e di chiedere alle Potenze che gli guarentiscano il possesso del resto del suo dominio.

  A140001703 

 - Napoleone dichiara al Corpo Legislativo che, tornate infruttuose le trattative per l'indipendenza della Venezia, a prezzo della restaurazione dei Principi italiani spodestati, ha proposto alle Potenze il seguente accomodamento: Parma e Modena al Piemonte; Toscana Stato separato e indipendente; Vicariato di Vittorio Emanuele nelle Romagne; Savoja e Nizza alla Francia; consiglio al Re di Sardegna di desistere dalla politica tendente ad assorbire tutti gli Stati d'Italia; principio di non intervento da parte delle potenze d'Europa.

  A140001709 

 - Abboccamento di Farini e Cialdini con Napoleone III a Chambèry.

  A140001714 

 - In seguito a questi fatti Napoleone richiama il suo Ambasciatore da Torino.

  A140001726 

 Napoleone III riconosce il Regno d'Italia, dicendo a Vittorio Emanuele che lascierà le sue truppe a Roma finchè l'Italia non sia conciliata col Papa.

  A140001733 

 - Proposta di Napoleone III alla S. Sede, perchè si contenti delle provincie rimastele e di una lista civile.

  A140001747 

 - Lettera di Napoleone III ai Sovrani di Europa invitandoli ad un Congresso per gettar le basi di una pacificazione generale, distruggendo i trattati del 1815.

  A140001749 

 - Attentato di Greco, Imperatori, Trabucco contro la vita di Napoleone III..

  A140001769 

 - Napoleone III propone all'Austria la propria mediazione per la pace.

  A140001770 

 - Napoleone III telegrafa al Re Vittorio Emanuele che l'Austria cede il Veneto alla Francia: gli propone un armistizio, che è rifiutato.

  A140001804 

 - Napoleone III accorda alla Francia la costituzione parlamentare.

  A140001807 

 - Plebiscito della Francia: circa 7,500,000 voti favorevoli a Napoleone III, 1,500,000 contrarii.

  A140001811 

 - 2 agosto - Napoleone III richiama in Francia le truppe d'occupazione di Roma.

  A140001820 

 - Napoleone III si costituisce prigioniero; dichiara Reggente l'Imperatrice.

  A140001846 

 - 6 marzo - Protesta di Napoleone III..

  A140001850 

 - 16 marzo - Napoleone III, tornato in libertà, si ritira a vita privata a Chislehurst in Inghilterra.

  A140001881 

 - Morte di Napoleone III..


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000148 

 Dopo ciò Napoleone chiedeva al Papa cose che egli non poteva concedere.

  A149000148 

 L'Imperatore Napoleone I aveva già in più guise oppresso il sommo Pontefice, spogliandolo de' suoi beni, disperdendo Cardinali, Vescovi, Preti e Frati, privandoli parimenti de' loro beni.

  A149000151 

 Il rigor dell' inverno nella Russia e l'infedeltà di molti generali francesi delusero tutte le speranze di Napoleone.


don bosco-maria ausiliatrice col racconto di alcune grazie.html
  A150000047 

 Sul principiare di questo secolo, Napoleone I, dopo aver conquistata mezza Europa colle sue vittorie, volendo costringere anche il.

  A150000048 

 Né riuscendo ancora con ciò a piegare l'animo del Papa, Napoleone lo fece arrestare e condurre col cardinal Pacca, suo segretario, a Savona, dove rimase per più di cinque anni in severa prigionia.

  A150000051 

 Intanto tutto sorrideva a Napoleone.

  A150000053 

 Di un immenso esercito pochi battaglioni poterono rientrare in Francia con Napoleone.

  A150000053 

 Napoleone che si era riso delle scomuniche del Papa, dicendo che non avrebbero fatto cader le armi di mano a' suoi soldati, vide compirsi la cosa alla lettera.


don bosco-nove giorni consacrati all-augusta madre del salvatore.html
  A156000155 

 2, L'imperatore Napoleone I dopo avere in più guise oppresso il sovrano Pontefice, gli chiedeva cose che in coscienza non poteva concedere.

  A156000155 

 Dopo di aver fatto risuonare il temuto suo nome per tutta la terra, Napoleone volle portare le sue armi nelle regioni più fredde della Russia.

  A156000156 

 Caduto Napoleone, la giustizia potè di nuovo fare il suo corso.


don bosco-novella amena di un vecchio soldato di napoleone i.html
  A157000026 

 E tu soldato dell'impero, {7 [231]} che diresti a chi ti assicurasse che le vittorie e le conquiste di Napoleone furono l'opera del caso, e che il suo genio, la sua presenza non ci entrarono per nulla?.

  A157000046 

 - Affè che questo è vero, io mi sarei creduto un scellerato di fare la minima disobbedienza ai voleri di Napoleone.

  A157000139 

 - Tu mi fai bollire il sangue nelle vene, corpo di Napoleone, io vile! Sì io lo sarei, lo vedo benissimo, se un motteggio mi facesse temere.

  A157000182 

 Se voi lo andate a vedere, siate certi che vi offrirà un buon bicchiere di vino, facendovi vedere il suo bel {47 [271]} Napoleone.


don bosco-raccolta di curiosi avvenimenti.html
  A163000147 

 Anche Napoleone quando fu dal Papa scomunicato andava dicendo per burla: «crede» forse il Papa che le sue scomuniche» facciano cadere le armi di mano a'miei «soldati?» Pure nella ritirata di Mosca, in cui la sua armata fu quasi annientata, le armi cadevano di mano de'suoi più valorosi soldati.

  A163000147 

 Per questo motivo lo stesso Napoleone soleva dire di poi: «Temete il» Papa, come se egli avesse sempre ducento» mila soldati a fianco.


don bosco-severino.html
  A177000267 

 Di poi volgendo il passo alla volta del convento, noi, egli prese a dire, fummo anche visitati da Napoleone I nel giorno 20 maggio del 1800.


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000549 

 Questi rivoltosi sotto la scorta del Generale Napoleone penetrati nell'Italia, avevano manomesso e profanato i più venerandi santuari, decisi d'entrare in Roma, impadronirsene, detronizzare il Papa e renderselo schiavo contro la fede data di non ledere Roma, nè il suo Sovrano.

  A189000562 

 D. Quali contrasti avvennero tra il Papa e Napoleone? {359[517]}.

  A189000563 

 Ma Napoleone che solo stimava la religione in quanto serviva alla sua ambizione e ad estendere il suo potere, fa un concordato col Romano Pontefice che tosto viola, e si fa proclamar imperatore.

  A189000563 

 Parte egli da Roma l'anno 1804, attraversa la Francia entra glorioso in Parigi, e pone la corona imperiale sul capo di {360[518]} Napoleone.

  A189000563 

 R. La Francia stanca de' suoi tiranni, riveste del titolo di Console Napoleone, il quale fa sperare un governo più dolce e men sanguinoso.

  A189000564 

 D. Accennate alcuno di tali eccessi di Napoleone?.

  A189000565 

 Dopo la pace della Chiesa Valente fu il primo degli imperatori che abbia con violenza da Roma rapito il sommo Pontefice, e Napoleone il secondo a commettere un simil sacrilego misfatto.

  A189000565 

 L'anno 1809 Napoleone deputa il suo Generale Radet per la sacrilega impresa.

  A189000565 

 R. Napoleone, perchè il Papa l'incoronasse si protestava di voler essere ubbidientissimo figliuolo della santa Sede; incoronato che fu tolse la maschera, e si mostrò qual era; scrive lettere ingiuriose al Papa, contro il fatto giuramento cerca impadronirsi di Roma, e fare del Papa uno schiavo de' proprìi voleri.

  A189000569 

 Dopo quattro mesi di cammino, Pio VII fece la sua solenne entrata in Roma e con indicibile trasporto di gioia non solo di Roma, ma di tutto il mondo cristiano, fu riposto sulla santa Sede, e {365[523]} riammesso al possesso dei beni che Napoleone aveva usurpato.

  A189000569 

 R. Napoleone non potendo indurre il Papa a secondare i suoi rei disegni, e le sue imprese guerresche pigliando cattiva piega, pensò di donar la libertà a colui, che in nissun modo aveva potuto vincere.

  A189000570 

 D. Qual fu la causa della caduta di Napoleone?.

  A189000571 

 L'ambizione condusse Napoleone sino all'estremità della Russia, ove perdette più di quattrocento mila uomini del suo esercito.

  A189000571 

 Napoleone non voleva crederlo e lo provò col fatto.

  A189000571 

 Napoleone è preso, e fatto prigioniero, vien condotto a Fontainebleau in quello stesso palagio nel quale tenne in ceppi il santo Padre, e là bagna colle lagrime della sua disperazione quei luoghi stessi, ove ha fatto scorrere quelle del Vicario di Gesù Cristo.

  A189000572 

 D. Come terminò i suoi giorni Napoleone?.

  A189000573 

 R. Napoleone benchè nel tempo delle prosperità siasi mostrato oppressore della cattolica religione, tuttavia colpito da quella man benefica, che non la morte, ma {367[525]} vuol la vita del peccatore, parve che entrando in sè stesso siasi ravveduto.

  A189000574 

 Esiliato all'isola di s. Elena, spogliato d'ogni autorità, privo del conforto della propria famiglia, Napoleone riconosce la mano di Dio che lo aveva abbattuto, e scorgendo prossimo il suo fine « Io, diceva, son nato nella religion cattolica; bramo adempire i doveri ch' ella m' impone, e ricevere i soccorsi che amministra ».


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000618 

 Que'ribelli sotto alla scorta di Napoleone I invasero l'Italia, e dopo aver profanato e spogliato i più venerandi santuari entrarono in Roma per impadronirsi del Papa contro alla fede data di non fare insulto nè a Roma, nè al suo sovrano.

  A190000642 

 - La Francia, stanca de'suoi tiranni, riveste del titolo di console Napoleone Bonaparte, il quale mostrava di avere volontà e coraggio bastevole per dare ordine a quel regno gettato in tanta confusione.

  A190000642 

 Contrasti tra Pio VII e Napoleone.

  A190000642 

 Dopo che fu donata la pace alla Chiesa dal Grande Costantino, l'imperatore Costante II, protettore degli eretici Monoteliti, fu il primo degli imperatori che da Roma abbia con violenza rapito il sommo pontefice; Napoleone il secondo.

  A190000642 

 Egli parte da Roma l'anno 1804, attraversa la Francia, che in ogni parte lo onora, e fra mille applausi entra in Parigi e mette la corona imperiale sul capo di Napoleone.

  A190000644 

 Giunto a Fontainebleau, lontano dai suoi consiglieri, assediato da gente che aveva sacrificato fede e pudore al despotismo di Napoleone, oppresso dalla molestia che 1'ambizioso imperatore ogni di gli recava, mette il suo nome su una carta in cui si lascia la nomina dei vescovi, cioè dei pastori delle anime in balia del potere civile.

  A190000645 

 - Napoleone non potendo indurre il papa a secondare i suoi tristi disegni, e per altra parte le sue imprese guerresche pigliando un cattivo indirizzo, pensò di mettere in libertà colui, che in niuna guisa aveva potuto vincere.

  A190000647 

 Caduta di Napoleone.

  A190000647 

 Infatti l'ambizione condusse Napoleone all'estremità della Russia, dove la divina Provvidenza {334 [334]} facendo vedere che nulla valgono le forze degli uomini quando sono contrarie ai voleri del cielo, dispose che oltre a quattrocento mila uomini del suo esercito morissero di spada, o di fame, o di freddo.

  A190000647 

 Napoleone non lo voleva credere e lo provò col fatto.

  A190000648 

 Il generale Segur, uno de'condottieri di quelle formidabili schiere, lasciò scritto: «I più valorosi soldati intirizziti dal freddo non potevano più reggere le armi che cadevano loro di mano.» Intanto l'Europa si solleva contro a Napoleone come contro un comun nemico.

  A190000649 

 - Napoleone, benchè nel tempo della prosperità abbia perseguitata la religione nella persona del suo capo visibile, nulla di meno quando si calmò l'ambizione e potè riflettere sulla vanità delle umane grandezze, parve rientrare in se stesso e ravvedersi.

  A190000649 

 Ultimi giorni di Napoleone.

  A190000650 

 Allora Napoleone riconobbe la mano del Signore che lo aveva abbattuto, e scorgendo prossimo il suo fine diceva: «Io nacqui nella religione cattolica, bramo adempirne i doveri e ricevere i soccorsi che quella amministra.» Dopo che ebbe ricevuto gli ultimi sacramenti proferì queste parole: «Sono contento, ne aveva bisogno; io non ho praticato la religione sul trono perchè il potere sbalordisce gli uomini, ma la fede fu sempre meco; io voleva tenerla segreta, ma questa fu debolezza; ora desidero glorificarne Iddio.» Spirò nel 1821.

  A190000685 

 Dopo che Napoleone I soppresse i monasteri, i conventi, spogliò le chiese e se ne appropriò i beni, mancavano i mezzi per sostenere quei coraggiosi sacerdoti, che mossi dal desiderio di salvare anime recavansi in lontanissimi paesi.

  A190000698 

 - Dopo la caduta di Napoleone I i religiosi poterono ritornare alle antiche loro dimore e lavorare di nuovo nel campo evangelico sia in Europa, sia in altre parti della terra e nelle missioni straniere.

  A190001067 

 Elba, isola della Toscana dirimpetto a Piombino, ove fu relegato Napoleone I..

  A190001120 

 Fons Bleaudi, castello non molto distante da Parigi, celebre per la prigionia di Pio VII fattagli soffrire da Napoleone I..


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000028 

 È però bene di notare che non è necessario che il Papa dimori a Roma per essere riconosciuto Capo della Chiesa; perchè furono e possono pur troppo di nuovo succedere tempi calamitosi in cui il Papa debba allontanarsi da Roma, come ha fatto Pio VII ai tempi di Napoleone, quando fu costretto di recarsi a Fontainebleau in Francia e come pure dovette fare Pio IX in questi ultimi tempi quando fuggi a Gaeta.


don bosco-vita della beata maria degli angeli.html
  A208000103 

 Sotto Napoleone I essendo poi stato chiuso e ridotto ad uso profano il monastero di s. Cristina, il corpo della Beata ai 20 settembre 1802 fu per ordine dell' Arcivescovo di Torino trasferito nella Chiesa di s. Teresa, e quivi collocato nel coretto a destra dell' altare maggiore.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE