| don bosco-cenni istruttivi di perfezione.html | 
| A027000207 | 
        Non era lettera, ch' ei vergasse, di quel seminario (e parecchie ci fu dato di poter ràccogliere), in cui {148 [58]} non facesse tosto calar alla penna il nettare di qualche bel pensiero cristiano.  | 
| don bosco-daniele e i tre suoi compagni in babilonia.html | 
| A041000010 | 
        Oh a proposito quasi me ne era dimenticato: aspetto lo spazzacamino, che venga a nettare il camino della cucina che è tutto pieno di fuligine.  | 
  
| A041000012 | 
        V. Ho scelto il tempo che vostro padre sarebbe stato fuori di casa per far nettare i camini.  | 
| don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html | 
| A069000832 | 
        2° Si inghiottiscono involontariamente i frammenti di cibo preso prima della mezzanotte, rimasto nei denti o in altre parti della bocca: oppure qualche goccia di acqua o di altra cosa usata a lavarci la bocca o a nettare i denti.  | 
| don bosco-il pastorello delle alpi ovvero vita del giovane besucco francesco d-argentera.html | 
| A112000175 | 
        Il fare commissioni a' suoi compagni, portare loro acqua, nettare le scarpe, servire anche a tavola quando gli era permesso, scopare in refettorio, nella camerata, trasportare la spazzatura, portare fagotti, bauli, purchè il potesse, erano cose, che egli faceva con gioia e colla massima sua soddisfazione.  | 
| don bosco-l-amico della gioventu (1848).html | 
| A122000007 | 
        La giovinezza è il più bello, il più dilettevole periodo del viver nostro; venne questa deificata dai Greci col nome di Ebe, la dissero figliuola di Giove e di Giunone, la raffigurarono nelle più vezzose sembianze, con una coppa d'oro in mano ed una corona sui biondi capegli, e favoleggiarono che nelle feste dell'Olimpo ella ministrasse il nettare agli dei, volendo con ciò significare che la gioventù è la maggior fra le dolcezze.  | 
  
| A122000133 | 
        Lo giovinezza è il più bello, il più dilettevole periodo del viver nostro; venne questa deificata dai Greci col nome di Ebe, la dissero figliuola di Giove e di Giunone, la raffigurarono nelle più vezzose sembianze, con una coppa d'oro in mano ed una corona sui biondi capegli, e favoleggiarono che nelle feste dell'Olimpo ella ministrasse il nettare agli dei, volendo con ciò significare che la gioventù è la maggior fra le dolcézze.  | 
| don bosco-vita della beata maria degli angeli.html | 
| A208000058 | 
        In nettare dalle brutture il pollaio sempre volle essere sola, prendendo tutto per se specialmente nell' estate, il fastidioso tormento di quegli animaletti, che quanto piccoli, altrettanto sono molesti.  |