| don bosco-il cattolico provveduto per le pratiche di pieta.html | 
| A069000140 | 
        Da lungo tempo per altro sia per maggior riverenza, sia particolarmente per impedire le profanazioni che possono accadere quando il calice è di materia fragile, la Chiesa ordinò che i calici siano d'oro o d'argento o almeno di stagno colla coppa indorata al di dentro, e le patene siano anch'esse d'oro o d'argento o almeno di rame dorato nella parte superiore.  | 
| don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html | 
| A200000111 | 
        Altri Pontefici però più tardi decretarono che i calici e le patene fossero di oro, di argento, o almeno di stagno, non però di rame per la ruggine e per l'ingrato e nocivo sapore che il rame produce.  | 
| don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html | 
| A207000006 | 
        S. Urbano decretò che i vasi sacri e specialmente i calici e le patene fossero d'oro o d'argento.  | 
  
| A207000007 | 
        Fatte lavorare venticinque patene di argento le ripartì e le mandò in dono a ciascuno dei venticinque titoli ovvero parocchie, in cui era in quel tempo divisa la città di Roma.  | 
  
| A207000007 | 
        Queste patene erano di una grande dimensione, perchè dovevano servire a ricevere il pane che i fedeli ogni giorno offerivano quando andavano a fare la santa comunione.  |