Parola «Piccinino» [ Frequenza = 18 ]

don bosco-la storia d-italia.html
  A139001148 

 Il nome di que' prodi era Francesco Sforza, Piccinino, Angelo della Pergola, e Guido Rorello.

  A139001161 

 Un compagno di Braccio di Montone, quel Giacomo Piccinino, che erasi pure già molto segnalato nella {332 [332]} battaglia di Maclodio, raccolse i soldati qua e là dispersi, e scorgendo impossibile il condurre a buon esito quella guerra andò ad arruolarsi sotto gli ordini del duca di Milano.

  A139001163 

 Ciò non ostante per lo scarso numero de' suoi combattenti fu costretto a chiudersi in Verona; donde potè tener fronte ad un numero assai maggiore di Milanesi ed a Giacomo Piccinino loro esperto condottiero.

  A139001163 

 Ma nel calarsi di una cataratta, ovvero di una serratura di legname, gli fu chiuso il passaggio, e Piccinino resta in mano dei nemici.

  A139001164 

 Giacomo Piccinino conosciuto nel Colleoni il generale in capo invocò la sua magnanimità, perchè non dal valore dei soldati, ma dalla sorte era stato preso.

  A139001165 

 Il Piccinino commosso a sì benigne parole vuol baciar la mano al Colleoni in segno di gratitudine; ma questi generoso lo bacia in volto; poi datagli una spada: «prendi, gli dice, accetta il premio del tuo coraggio.

  A139001165 

 «Uomo meritevole di miglior fortuna, possa tu eseguir «imprese che onorino te e l'Italia!» Colleoni fece accompagnar sano e salvo Piccinino fino al campo dei Milanesi, poscia voltosi ad un ufficiale, esclamò: «Piacesse al cielo che io avessi 1000 soldati simili a costui!».

  A139001170 

 Non così fortunata fu la fine del suo rivale Giacomo Piccinino.

  A139001171 

 Dopo la morte di Giacomo Piccinino avvenuta nel 1465, le sue milizie si disciolsero per non riunirsi mai più.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140001033 

 Erano questi Francesco Sforza, Piccinino, Angelo della Pergola e Guido Torello.

  A140001045 

 Un compagno di Braccio di Montone, quel Giacomo Piccinino, che erasi già segnalato nella battaglia di Maclodio, raccolse i soldati qua e là dispersi, e scorgendo impossibile il condurre a buon esito quella guerra, andò ad arruolarsi sotto gli ordini del duca di Milano.

  A140001048 

 Ciò non ostante per lo scarso numero de' combattenti fu costretto a chiudersi in Verona, donde potè tener fronte ad un numero assai maggiore di Milanesi ed a Giacomo Piccinino loro esperto condottiere.

  A140001048 

 Ma col calarsi di una cataratta, ovvero di una porta che si chiude da alto in basso, gli fu precluso il passaggio, e Piccinino restò in mano dei nemici.

  A140001049 

 Giacomo Piccinino conosciuto che ebbe nei Colleoni il generale in capo, invocò la sua magnanimità, {285 [285]} perchè non dal valore dei soldati, ma dalla sorte era stata preso.

  A140001050 

 Il Piccinino commosso a tanta benignità voleva per gratitudine baciare la mano al Colleoni; ma questi da generoso lo bacia in volto; poi, datagli una spada, «prendi, gli dice, accetta il premio del tuo coraggio.

  A140001050 

 Uomo meritevole di miglior fortuna, possa tu eseguire imprese che onorino te e l'Italia!» Colleoni fece accompagnare sano e salvo Piccinino fino al campo dei Milanesi; poscia, voltosi ad un ufficiale, esclamò: «Piacesse al Cielo che io avessi mille soldati simili a costui!» Noi dobbiamo, miei cari, ammirare la virtù del Colleoni, che trattò con tanta generosità un suo nemico sfortunato.

  A140001054 

 Non così fortunata fu la fine del suo rivale Giacomo Piccinino.

  A140001055 

 Dopo la morte di Giacomo Piccinino, avvenuta nel 1465, le sue milizie si disciolsero per non riunirsi mai più.





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