Parola «Pisa» [ Frequenza = 52 ]

don bosco-cenni storici intorno alla vita della b. caterina de-mattei.html
  A028000189 

 Un certo Gioanni Antonio da Monteaperti stando in mare sopra del porto di Pisa correva rischio della vita.


don bosco-i concili generali e la chiesa cattolica.html
  A065000175 

 Fu celebrato per premunire la Chiesa dai mali che le minacciava un'adunanza di alcuni indegni prelati, protetti dai principi del secolo, detta più comunemente il conciliabolo di Pisa, dove tenevano le loro sedute.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139000924 

 Era questa la città di Pisa in Toscana, famosa per un porto che allora aveva sul Mediterraneo ed in ispecie per la sua magnifica torre inclinata, abbellita da più che trecento colonne di diverso colore, assai mirabile a motivo della sua inclinazione straordinaria, la quale fa parere a coloro che la vedono, che ella sia vicina a cadere.

  A139000926 

 Se non che i Pisani ingelositi per la prosperità degli Amalfitani colsero motivo per muovere loro guerra nell'occasione che quelli di Amalfi eransi dichiarati contro a Ruggero re di Sicilia, di cui Pisa era alleata.

  A139000930 

 Il dotto che aveva scoperte le pandette si affrettò a portarle a' magistrati di Pisa, i quali, avendone fatto fare parecchie copie, diffusero quel codice prezioso tra' popoli dell'Italia e il fecero poi conoscere in Francia ed in Germania, la qual cosa contribuì assai a diffondere i veri principii della giustizia e ad ingentilire i costumi che i barbari avevano ntrodotti in quei varii paesi.

  A139000990 

 Se voi, miei teneri amici, portate gli occhi sopra una carta geografica dell'Italia del medio evo, vedrete che i principali regni di quel tempo erano quello di Napoli, fondato dai figli di Tancredi d'Altavilla, il Patrimonio di San Pietro, di cui vi è nota 1'origine, e considerevolmente aumentato dalla eredità di una contessa di Toscana, chiamata Matilde; ed infine le repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, le quali per la estensione del loro {278 [278]} commercio e pel numero de' loro vascelli erano divenute potenze assai considerevoli.

  A139001010 

 Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altre città d'Italia sollecitavano Corradino a venire presto in Italia, assicurandolo, che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero per esterminare i Guelfi.

  A139001024 

 Quando poi Carlomagno venne ad impadronirsi della Italia, anche Genova se gli sottopose, ma dopo la morte di quell'imperatore continuò a reggersi in forma di repubblica siccome facevano le città di Venezia e di Pisa.

  A139001027 

 Poco lungi dal Genovesato stava la città di Pisa, emula di Genova sì nel commercio per mare, e sì nel procacciar di assoggettare al suo dominio altre città e terre.

  A139001028 

 Le due flotte s'incontrarono nel mare vicino ad un'isoletta chiamata Meloria, a poca distanza da Pisa, dove si appiccò fiera battaglia fra quelle armate composte di marinai famosi del pari pel loro coraggio e per la loro perizia nell'arte di navigare.

  A139001029 

 I capitani di Pisa, i quali, ad esempio di Morosini, continuarono a combattere contro ai Genovesi, trovatisi a fronte di nemici, di gran lunga superiori pel numero, non lardarono ad essere sopraffatti per modo, che tutti coloro, i cui vascelli non furono mandati a fondo, caddero in mano dei vincitori insieme con Morosini medesimo e con lo stendardo della repubblica.

  A139001030 

 La disfatta della Meloria, cari giovani, è un avvenimento ragguardevolissimo, perchè esso fu il primo crollo dato alla potenza di Pisa, di cui i proprii cittadini colle loro discordie affrettarono la rovina.

  A139001031 

 Essendo Pisa una città Ghibellina, che aveva maltrattati alcuni cardinali e vescovi, non poteva ricorrere agli aiuti del sommo Pontefice, laonde si rivolse direttamente a Genova chiedendo pace.

  A139001031 

 Pisa era al colmo dei mali.

  A139001032 

 Respinta dai Genovesi Pisa si indirizzò ai Fiorentini, e questi promisero di proteggerla a patto, che per l'avvenire seguisse la parte Guelfa, cedesse loro alcune terre, e li lasciasse padroni di Porto-Pisano, che oggidì chiamiamo Livorno.

  A139001033 

 Il conte Ugolino, Guelfo di professione, che aveva trattati questi affari, seppe approfittarne per sè, e dopo di aver cacciato i Ghibellini da Pisa, ottenne di essere fatto padrone della città per anni dieci.

  A139001033 

 Siccome colle dubbiezze e colle iniquità aveva occupato il dominio di Pisa, così con eguali arti si guadagnò l'amicizia dei Fiorentini e dei Lucchesi cedendo loro alcuni castelli ed alcune terre; e così invece di difendere la patria, ne diveniva il traditore.

  A139001083 

 Ma in Roma vi erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, che sostenendo le parti dei Guelfi, costringono il novello imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco dopo sorpreso da improvvisa malattia muore.

  A139001105 

 Colà stavano {313 [313]} apparecchiate ventitrè galere con molti navigli spediti dalla regina di Sicilia, dalle repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, per condor con sicurezza il capo della Chiesa e fargli onore.

  A139001410 

 Nato a Pisa nel 1564, egli studiò con gran successo la musica, il disegno, la pittura e le scienze e le lettere, e si segnalò particolarmente nella fisica.

  A139001412 

 Imperciocchè il granduca lo nominò professore all'università di Pisa quando aveva appena 26 anni.

  A139001817 

 Arno, gran fiume dell'Italia centrale, che ha origine negli Apennini, e mette nel Mediterraneo vicino a Pisa.

  A139002095 

 Pisa, antica e forte città della Toscana, cap.

  A139002213 

 Volterra, antica città della Toscana nel territorio di Pisa.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000830 

 Se non che i Pisani, ingelositi della prosperità degli Amalfitani, movessero loro guerra, perchè quelli di Amalfi eransi dichiarati contraili a Ruggero re di Sicilia, di cui Pisa era alleata.

  A140000833 

 Il dotto, che aveva scoperto le pandette, si affrettò di portarle ai magistrati di Pisa, i quali, avendone fatto fare parecchie copie, diffusero quel codice prezioso tra i popoli dell'Italia, e il fecero poi conoscere in Francia ed in Germania; la qual cosa contribuì assai a propagare i veri principii della giustizia e ad ingemelire i costumi, che i barbari avevano introdotto in quei vari paesi.

  A140000888 

 Ed infine le repubbliche di Venezia e di Pisa, le quali per l'estensione del commercio e pel numero dei vascelli erano divenute potenze assai ragguardevoli.

  A140000906 

 Inoltre i più illustri Ghibellini di Pisa, di Napoli e di altro città d'Italia solle-citavanlo a venir presto in Italia, assicurandolo che al suo avvicinarsi tutti sorgerebbero contro ai Guelfi.

  A140000919 

 Quando poi Carlomagno venne ad impadronirsi dell'Italia, anche Genova se gli sottopose; ma dopo la morte di quell'imperatore continuò a reggersi in forma di repubblica, come facevano le città di Venezia e di Pisa.

  A140000922 

 Poco lungi dal Genovesato stava la città di Pisa, emula di Genova sì nel commercio per mare, e sì nel procacciar di assoggettare al suo dominio altre città e terre.

  A140000923 

 Le due flotte s'incontrarono nel mare vicino ad una isoletta, appellata Meloria, a poca distanza da Pisa, dove si appiccò fiera battaglia fra quelle armate composte di marinai, insigni del pari per bravura e perizia nell'arte di navigare.

  A140000924 

 I capitani di Pisa, i quali ad esempio di Morosini continuavano a combattere contro ai Genovesi, trovatisi a fronte di nemici di gran lunga superiori per numero, non tardarono ad essere sopraffatti per modo, che tutti coloro, i cui vascelli non furono mandati a fondo, caddero in mano dei vincitori insieme col Morosini stesso e collo stendardo della repubblica.

  A140000925 

 La disfatta della Meloria, cari giovani, è un avvenimento ragguardevolissimo, perchè esso fu il primo crollo dato alla potenza di Pisa, cui le discordie cittadine affrettarono la rovina.

  A140000926 

 Pisa era al colmo dei mali: priva di uomini, di navi, di danaro e di commercio, aveva eccitati contro di sè tutti i Guelfi di Toscana, cioè i Fiorentini, i Pavesi, i Lucchesi ed {248 [248]} altri popoli, istigati massimamente dai Genovesi.

  A140000926 

 Respinta dai Genovesi Pisa s'indirizzò ai Fiorentini, e questi promisero di proteggerla, a condizione che per l'avvenire seguisse la parte guelfa, cedesse loro alcune terre e li lasciasse padroni di Porto-Pisano, che oggidì chiamiamo Livorno.

  A140000927 

 Il conte Ugolino che aveva trattato questi affari seppe approfittarne in suo pro', e dopo di aver cacciato i Ghibellini da Pisa ottenne di essere fatto padrone della città per anni dieci.

  A140000963 

 Ma in Roma erano gli Angioini, cioè i partigiani di Roberto d'Angiò, i quali sostenendo le parti dei Guelfi costringono l'imperatore a ritirarsi in Toscana nella città di Pisa, dove poco stante, sorpreso da improvvisa malattia, muore.

  A140000964 

 Ma in queha che esso da Pisa se ne andava a Lucca per sedare un tumulto, venne escluso dalla signoria d'ambedue le città.

  A140000964 

 Sostenuto da quei valorosi egli potè rendersi padrone di Pisa e di Lucca, e vincere gli stessi Fiorentini, che non erano della sua parte.

  A140000985 

 Colà stavano apparecchiate ventitrè galere con molti navigli spediti dalla regina di Sicilia, dalle repubbliche di Venezia, di Genova e di Pisa, per condurre con sicurezza il Capo della Chiesa e fargli onore.

  A140001266 

 Imperocchè il granduca Ferdinando I lo nominò professore all'università di Pisa, quando toccava appena ventisei anni.

  A140001266 

 Nato a Pisa nel 1564, studiò con molto successo la musica, il disegno, la pittura, le scienze, le lettere, e si segnalò particolarmente nella fisica.

  A140001339 

 Altro personaggio, celebre nella storia per la influenza che ebbe nelle cose politiche, fu l'avvocato Bernardo Tanucci di Pisa.

  A140001870 

 - Morte subitanea di Giuseppe Mazzini in Pisa.

  A140001899 

 Inoltre era Luca che ritiene ancora lo stesso nome, Pisae (Pisa), Pistorium (Pistoia), Fesulae (Fiesole), Sena Iulia (Siena).


don bosco-storia ecclesiastica.html
  A189000472 

 R. Il diciasettesimo Concilio Ecumenico celebrato nella chiesa di Laterano, fu convocato da Papa Giulio II, onde premunirsi contra il conciliabolo di Pisa che macchinava varie cose ingiuriose alla Chiesa e contro la prammatica sanzione, con cui i Francesi derogavano alcuni diritti alla santa Sede.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000490 

 Per rimediare a tanti mali furono convocati i concilii di Pisa, di Basilea, di Costanza e di Firenze.

  A190000514 

 Venne celebrato per provvedere a molti disordini che erano alla Chiesa minacciati da un'adunanza d'indegni prelati protetti dai principi del secolo, detto comunemente Conciliabolo di Pisa, dal luogo dove tenevansi le sedute.

  A190000823 

 Arno, fiume dell'Italia Centrale, che ha origine negli Apennini, e passando in mezzo a Firenze, mette nel Mediterraneo presso a Pisa.

  A190001439 

 Pisa, città v. di Toscana.

  A190001728 

 Volterra, città della Toscana nel territorio di Pisa, patria del Pontefice s. Lino.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. lino s. clemente.html
  A201000042 

 Egli nacque in Volterra città di Toscana poco distante da Pisa.





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