| don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta.html | 
| A073000184 | 
        Non è forse giusto che il colpevole soffra; e non apparteniamo forse più a Dio che a noi stessi? La malattia è uno stato quasi insopportabile alla natura, ed è nulladimeno uno de' più possenti mezzi di cui Dio si vale per richiamarci al dovere, per allontanarci dall'afa lezione al peccato e per ricolmarci de'suoi doni e delle sue grazie.  | 
  
| A073000232 | 
        Con questi motivi gli animava a non badare a pena, nè a spesa, e diede loro su questo degli esempi più possenti ancora delle parole.  | 
| don bosco-il cristiano guidato alla virtu ed alla civilta [2a edizione].html | 
| A074000117 | 
        Non è forse giusto che il colpevole soffra; e non apparteniamo forse più a Dio che a noi stessi? La malattia è uno stato quasi insopportabile alla natura, ed e nulladimeno uno de'più possenti mezzi di cui Dio si vale per richiamarci al dovere, per allontanarci dall'affezione al peccato e per ricolmarci de'suoi doni e delle sue grazie.  | 
| don bosco-la storia d-italia.html | 
| A139000494 | 
        Vicino a Rivoli incontrò possenti schiere nemiche, ed egli dividendo in due parti il suo esercito, le prese in mezzo, le assalì e sconfisse.  | 
  
| A139000974 | 
        Un giorno in cui il doge Dandolo aveva convocato una grande assemblea di popolo, sei cavalieri francesi coperti delle loro armature e colla croce rossa sulle spalle, si presentarono in mezzo all'adunanza, si posero in ginocchioni, e piangendo, uno di loro prese a parlare ad alta voce così: «signori Veneziani, noi siamo venuti qui in nome de' principi e de' baroni più possenti della Francia, per supplicarvi ad aver pietà di Gerusalemme, la quale è ricaduta in mano de' Turchi.  | 
| don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html | 
| A140000457 | 
        Poi si avviò verso Torino; presso a Rivoli incontrò possenti schiere nemiche; laonde egli dividendo in due parti il suo esercito, le prese in mezzo, le assalì e sconfisse.  | 
  
| A140000872 | 
        Un giorno, in cui il doge Dandolo aveva convocato una grande assemblea di popolo, sei cavalieri francesi coperti delle loro armature e colla croce rossa sulle spalle si presentarono in mezzo all'adunanza, si posero in ginocchio, e piangendo uno di loro prese a parlare ad alta voce così: «Signori Veneziani, noi siamo venuti qui in nome dei principi e dei baroni più possenti della Francia per supplicarvi ad avere pietà di Gerusalemme, la quale è ricaduta in mano dei Turchi.  | 
| don bosco-una famiglia di martiri.html | 
| A194000115 | 
        Avendo sommamente a cuore la gloria di Dio e de' suoi santi ne promosse il culto con erigere Cappelle in loro onore sul dorso di quelle montagne, e cosi risvegliare nei popoli l'amore alla Religione, e trovare loro dei possenti protettori nel Cielo.  | 
  
| A194000129 | 
        Nè invano si ebbe tanta fiducia nei possenti Patroni di questa popolazione, poichè mentre pareva che il malefico influsso del cholera morbus fosse per menare grave strage, quasi per miracolo cessava, e pochissime furono le vittime che si ebbero a deplorare.  |