Parola «Sabini» [ Frequenza = 51 ]

don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
  A117000011 

 Essendo guerra tra Romolo fondatore di questa città e Tazio re dei Sabini, Tarpeia apri le porte della cittadella situata sopra questo colle ai nemici {7 [7]} ed in ricompensa fu da loro uccisa, precipitata dall'alto della rupe.

  A117000013 

 Esso venne successivamente abbellito con fabbriche, e fin dalla morte di Romolo contavansi le case abitate da questo fondatore, quelle di Tazio re dei Sabini, l'asilo apertovi ai malfattori, e l'edifizio destinato a radunare il Senato ed il popolo.

  A117000016 

 La terza Clivo Sacro così chiamata dalla pace conchiusa in quel luogo fra Romolo e Tazio re dei Sabini.


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  A139000037 

 I Latini ed anche i Sabini, i quali abitavano le spiagge del Tevere, adoravano la Dea Matuta che vuol dire aurora; divinità non per altro immaginata che per animare i popoli a mettersi di buon mattino al lavoro; onde l'uso di far passare i soldati a rassegna avanti al levar del sole.

  A139000037 

 I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che vuol dire terra, la quale riconoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in queste guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione.

  A139000048 

 Abbandonati così a se stessi quei due fratelli, si associarono ad una quantità d'uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta d'una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale.

  A139000051 

 Gli abitanti d'Alba, i Sabini accorsero in folla a Roma; ma in breve ebbero a pentirsi della {18 [18]} loro curiosità; perciocchè nei grandi spettacoli vi sono grandi pericoli.

  A139000051 

 I Sabini erano a que' tempi i più forti e i più rinomati popoli d'Italia in fatto d'armi.

  A139000051 

 Mentre stavano attenti a guardare i giuochi che si celebravano, i Romani, ad un segno convenuto, tradita l'ospitalità, a mano armata piombarono addosso ai Sabini, e loro rapirono le fanciulle, malgrado la resistenza dei loro padri e dei loro fratelli.

  A139000052 

 Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni i Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri, verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti.

  A139000052 

 Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie in Roma medesima, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle lor preghiere interposte per far cessare le ostilità.

  A139000052 

 Ma quella donzella avendo poi chiesto ai Sabini, in premio del suo tradimento, che le dessero ciò che ognuno di essi portava nel braccio sinistro; volendo intendere un braccialetto d'oro o d'argento, coloro fingendo di non comprenderla, le gettarono tutti insieme adosso certi arnesi di ferro, grandi e rotondi che portavano eziandio al braccio sinistro i quali si chiamano scudi.

  A139000053 

 Infatti i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e chiamaronsi Quiriti dal nome della loro antica città, nome che col tempo si accomunò pare ai Romani, dopochè i due popoli vie più si mischiarono tra loro.

  A139000055 

 Cento di questi patrizii furono scelti da Romolo per formare il Senato, ossia il Consiglio supremo dello Stato, a cui furono aggiunti cento Sabini, dopo che questi si unirono coi Romani: appellavansi senatori, ossia vecchi, perchè appunto vecchi per età, per esperienza e per senno.

  A139000069 

 Dopo la morte di Romolo i Sabini ed i Romani disputarono due anni per sapere chi avrebbero nominato per loro Re.

  A139000069 

 Finalmente prevalse il partito dei Sabini e fu eletto un uomo di lor nazione, conosciuto per la sua bontà e giustizia, chiamato Numa Pompilio.

  A139000088 

 A tali ingenti spese sopperì non poco col bottino raccolto nelle varie guerre da lui condotte felicemente contro ai Sabini ed ai Latini.

  A139000602 

 Il numero dei Senatori fu da Romolo stabilito a cento; ma per l'unione dei Sabini questo numero fu portato a duecento, e più tardi fino a quattrocento.

  A139000602 

 L'unione de' cento Senatori sabini coi cento Senatori romani inscritti nello stesso catalogo diede luogo al titolo di patres conscripti solito a darsi a tutti i Senatori insieme radunati.

  A139001803 

 Teverone, torrente ne' Sabini, che si versa nel Tevere vicino a Roma.

  A139001916 

 Cures, città dei Sabini, og.

  A139001943 

 Faleria, antica città dell'Etruria, situata sul confine dei Sabini, presso a poco dove è oggidì Cività Castellana.

  A139001945 

 Falisci, popolo Etrusco, la cui città era Faleria, e il territorio era lungo il Tevere verso ai Sabini.

  A139002031 

 lago di Celano, tra' Vestini, Peligni, Volsci, Ernici, Equi e Sabini.

  A139002120 

 Sabini, popolo antichissimo dell'Italia, separato dal Lazio per lo Aniene, e avente per confini l'Umbria, il Piceno, i Vestini e i Marsi.

  A139002121 

 Sabino, il territorio abitato dai Sabini.

  A139002174 

 Tevere, fiume notissimo dell'Italia, sul quale risiede Roma, e che anticamente divideva l'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000042 

 Sabini si chiamarono quelli che abitarono le coste occidentali dell'Apennino verso la parte centrale dell' Italia.

  A140000052 

 I Latini ed anche i Sabini, i quali abitavano le spiagge del Tevere, adoravano la Dea Matuta che vuol dire aurora, divinità non per altro immaginata, che per animare i popoli a mettersi di buon mattino al lavoro.

  A140000052 

 I Sabini poi veneravano la Dea Tellure o Vesta che significa terra, la quale conoscevano come larga produttrice di tutte le cose necessarie alla vita umana, e in questa guisa gli uomini erano eccitati alla coltura dei campi per motivo di religione.

  A140000062 

 Abbandonati così a sè stessi associaronsi ad altri uomini al par di loro vagabondi e andarono a gettare le fondamenta di una città sopra un angolo del Tevere al confine degli Etruschi, dei Sabini e dei Latini, popoli dell'Italia centrale.

  A140000065 

 Gli abitanti d'Alba e i Sabini accorsero in folla al promesso spettacolo; ma nei grandi spettacoli vi sono spesso grandi pericoli.

  A140000065 

 I Sabini erano a quei tempi i più forti e nel fatto dell'armi i più rinomati popoli d'Italia.

  A140000065 

 Mentre stavano attenti a guardare i giuochi, che si celebravano, i Romani ad un segno convenuto, tradita l'ospitalità, a mano armata piombarono addosso ai Sabini, e loro rapirono le fanciulle, malgrado la resistenza dei loro padri e dei loro fratelli.

  A140000066 

 Allora fu conchiusa la pace a queste condizioni: I Sabini lasciando la loro città detta Curi o Quiri verranno a porre le loro stanze in Roma; Tazio regnerà congiuntamente a Romolo sui due popoli uniti.

  A140000066 

 Entrati così i Sabini in città appiccarono tre sanguinose battaglie, ed i Romani sarebbero forse stati interamente distrutti, se le zitelle dei Sabini, divenute spose dei Romani, non si fossero colle loro preghiere interposte per far cessare le ostilità.

  A140000066 

 Quella donzella poi chiese ai Sabini, che in premio del suo tradimento le dessero ciò che ognuno di essi portava al braccio sinistro, volendo intendere un braccialetto d'oro o d'argento; ma fingendo.

  A140000067 

 Infatto i Sabini vennero a stanziarsi sul colle Capitolino e sul Quirinale, e dal nome della loro antica città, Quiriti si chiamarono i due popoli in un solo allora costituiti.

  A140000069 

 Cento di questi patrizi furono scelti da Romolo per formare il Senato, ossia il Consiglio supremo dello Stato, a cui furono aggiunti cento Sabini, dopo che questi furono uniti coi Romani.

  A140000069 

 Primeggiavano i Ramnensi perchè compagni di Romolo e primi abitatori della città; essi dominarono soli sino alla fusione dei Romani coi Sabini, che formarono la seconda tribù, quella dei Tiziensi.

  A140000083 

 Da ultimo prevalse il partito dei Sabini e fu eletto un uomo di loro nazione, conosciuto per la sua bontà e giustizia, chiamato Numa Pompilio.

  A140000083 

 Dopo la morte di Romolo i Sabini ed i Romani disputarono due anni per sapere chi avrebbero scelto per loro Re.

  A140000102 

 A codeste smisurate spese provvide col bottino raccolto nelle varie guerre da lui condotte felicemente contro ai Sabini e contro ai Latini.

  A140000103 

 Nella prima guerra appunto che egli ebbe coi Sabini avvenne il celebre fatto di Atto Navio.

  A140000544 

 Il numero dei senatori fu da Romolo stabilito a cento; ma per l'unione dei Sabini questo numero fu portato a dugento, e più tardi fino a quattrocento.

  A140000544 

 L'unione de' cento Senatori sabini coi cento Senatori romani, inscritti nello stesso catalogo, diede luogo al titolo di patres conscripti, solito a darsi a tutti i Senatori insieme radunati.

  A140001900 

 Nel Lazio abitavano i Latini, gli Aequi, gli Hernici e i Sabini.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190001529 

 Sabini, antico popolo d'Italia, separato dal Lazio per lo Amiene.

  A190001649 

 divideva 1'Etruria dagli Umbri, dai Sabini e dal Lazio.





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