Sciti, popolo che abitava le Provincie dell'impero Romano al di sopra della palude Meotide e del mar Caspio.

 Giovanni Zemisca imperatore dei Greci sbaragliò i Bulgari, Russi, Sciti ed altri barbari, i quali insieme collegati in numero di trecento trenta mila minacciavano l'impero di Costantinopoli.

 Giovanni Comneno aiutato dalla protezione {67 [259]} di Maria vinse un'orda di Sciti ed in memoria del fatto ordinò una pubblica festa in cui l'immagine della Madre di Dio venne portata trionfalmente sopra d'un carro trapuntato di argento e di preziosissime gemme.

 Giovanni Zemisca imperatore dei Greci é assalito da un esercito di Bulgari, Russi, Sciti e altri barbari in numero di 300 mila.

 Giovanni Comneno riconosca, da Maria la sua vittoria sugli Sciti, e in segno di gratitudine ne fa portare trionfalmente l'imagine sopra un carro trapuntato di argento e di gemme, tirato da quattro bianchissimi cavalli, mentre egli a piedi segue il carro portando la croce.

 S. Andrea {46[204]} presso gli Sciti.

 Essa si era già propagata perfino nei paesi dove le armi romane non avevano per anco potuto penetrare; nell'Armenia, nella Persia, e nell'Indie, presso i popoli più barbari, i Sarmati, i Daci, gli Sciti, i Mori, i Getuli, e perfino nelle isole più sconosciute trionfava la Chiesa di Cristo, e per tutto era pieno di cristiani.

 S. Andrea predicò agli Sciti e fu coronato del martirio in Patrasso, città della Grecia.

 Turcomanni, popoli detti dai Romani Sciti, Messageti e Parti.

 S. Andrea predicò agli Sciti, e fu coronato del martirio in Patrasso, città della Grecia.