Parola «Sisinio» [ Frequenza = 15 ]

don bosco-il pontificato di s. marcellino e di s. marcello papi e martiri.html
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 Per non essere egli stesso scoperto faceva la sua carità per mezzo di alcuni cristiani di nome Ciriaco e Sisinio.

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 Postosi di poi a discorrere con Sisinio e Ciriaco conobbe che erano molto instruiti nelle scienze ecclesiastiche, perciò li consacrò ambidue diaconi della Chiesa.

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 Mossi a compassione di lui Ciriaco e Sisinio come più sani e più robusti portavano i loro pesi e quelli di Saturnino.

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 Tal caso essendo eziandio venuto a notizia di Massimiano mandò a chiamare Sisinio e gli tenne questo discorso: Come ti chiami?.

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 Sisinio: Io mi chiamo Sisinio povero peccatore e servo dei servi di Gesù Cristo.

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 Sisinio: Se tu conoscessi i nostri cantici, conosceresti eziandio il tuo Creatore.

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 Sisinio: Fa vergogna il nominare Ercole o udire voi a parlarne.

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 Sisinio: È da molto tempo ch'io desidero questa gloria; se questo tempo è giunto io godo grandemente perchè mi avvicino al possesso del più gran bene che uomo possa desiderare.

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 Sisinio lo interrogò e per quanto comportava la brevità del tempo lo instrui intorno alle verità della fede.

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 {49 [49]} Intanto il Prefetto desideroso d'interrogare anch'egli i nobili prigionieri comandò al capo dei carcerati di nome Aproniano, che gli conducesse Sisinio.

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 Sisinio approffitando della notte e della libertà che Approniano come carceriere loro poteva dare, andò coi suoi compagni a fare una visita al Pontefice.

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 Mentre eseguivavasi la sentenza di morte contro ad Approniano il Prefetto diceva a Sisinio e Saturnino: Se non farete sacrifizio agli Dei vi farò egualmente perire in mezzo ai tormenti.

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 A quel miracolo due soldati di nome Mauro e Papia si posero ad esclamare: G. Cristo, che adorano Sisinio e Saturnino, è il vero Signore Iddio.

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 Il Prefetto altamente sdegnato cominciò dal sottomettere Saturnino a molti e gravi tormenti; fece spezzare i denti con una pietra {52 [52]} a Magro e a Papia, dipoi distese sopra le fiamme Sisinio e Saturnino.





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