Non succedeva mai che passasse innanzi a questi oggetti religiosi senza scoprirsi il capo per venerazione.

 Presso gli Ebrei succedeva ogni cinquantanni, presso ai cristiani in principio era ogni cento anni, di poi ogni cinquanta ed ora ogni venticinque.

 Il Papa, vale a dire il Romano Pontefice, continuò a governare la Chiesa; morto uno, succedeva un altro, e così la Chiesa Romana continuò a mostrarsi visibile nel suo Capo, ne' suoi Pastori, nel suo culto, ne' suoi Sacramenti, ne' suoi membri, cioè ne' suoi fedeli che continuarono a praticare la medesima religione.

 Se, come succedeva qualche volta, dopo d' essersene incaricato, altre cure più pressanti gliela facevano perdere di vista; semplice ed umile ad un tempo diceva che la sua miseria era tale, che non vi aveva più pensato.

 È vero che anche pel passato ciò succedeva qualche volta.

 Presso gli Ebrei succedeva ogni cinquanta anni, presso ai cristiani in principio era ogni cento anni, di poi ogni cinquanta ed ora ogni venticinque.

 Quante gare, dice il paroco, mi occorse di vedere nella sagrestia tra il nostro Francesco ed altri giovanetti per essere trascelti al servizio dell' altare! {49 [291]} Non di rado succedeva che io stesso per mettere alla prova la sua virtù, e per evitare la taccia di parzialità, per essere mio figlioccio, preferiva altri a lui quantunque venuti insieme in chiesa.

 Esso è il ventesimonono nella serie dei pontefici dopo Gesù Cristo; la sua elezione succedeva il 16 dicembre del 283 mentre era Caro imperatore.

 Cinque giorni dopo, cioè l'ultimo di quell'anno medesimo gli succedeva Felice I. Esso era di nascita Romano.

 Se il superbo veniva a riuscire nel perverso divisamento allora succedeva che alcuni cristiani obbedissero al legittimamente eletto, mentre altri o in buona fede o per malizia obbedivano all'intruso.

 Al feroce Domiziano succedeva Nerva, uomo di provata bontà, il quale ne' due anni del suo regno si occupò a riparare i mali che Domiziano aveva cagionati all'impero.

 A Gallieno succedeva Claudio II, principe buono, il cui regno fu assai breve, e morì di peste, lasciando la corona ad Aureliano.

 Al feroce Domiziano succedeva Nerva, uomo di provata bontà, il quale ne' due anni del suo regno si occupò nel riparare ai mali, che Domiziano aveva cagionati all'impero.

 A Gallieno succedeva Claudio II, principe buono, ma dopo un regno assai breve, mori di peste, lasciando la corona ad Aureliano.

 Ad Umberto il Rinforzato, morto nel 1103, succedeva Amedeo III, in età ancor fanciullesca, sotto la tutela di sua madre.

 Avvertito di quanto succedeva, Pio {58 [450]} IX, non volendo privare il povero contadino del favore, al quale poneva un si gran prezzo, ordinò che gli si venisse presentato appena fosse in istato di comparire innanzi a lui.

 - A s. Aniceto succedeva s. Sotero assai encomiato per la sua beneficenza verso ai romani e a tutti i fedeli della cristianità.

 - S. Vittore I africano succedeva a s. Eleutero 1'anno 192.

 - A s. Callisto succedeva s. Urbano che apparteneva ad una ricca e nobile famiglia di Roma.

 Gli succedeva nel regno il figlio Edoardo in età di dieci anni.

 Ma Edoardo essendo morto a sedici anni, gli succedeva Maria sua sorella, figliuola di Caterina d'Aragona, la quale ricondusse il regno alla fede cattolica.

 - Il Calvinismo in gran parte per colpa de'suoi re aveva fatti rapidissimi progressi nella Francia, e tentava di mettersi sul trono per infettare e corrompere tutta la nazione per mezzo di Enrico IV, capo del partilo calvinista, che succedeva ad Enrico III, suo cognato.

 - A Pio VII succedeva il cardinale Annibale della Genga di Spoleto col nome di Leone XII. Il suo pontificato durò cinque anni e quasi cinque mesi.

 Gli succedeva il cardinale Mauro Cappellai di Belluno, dell'ordine di s. Benedetto, chiamandosi Gregorio XVI. (Anno 1831).

 A Giuliano succedeva Severo Africano che governò l'impero diciotto anni.

 A costui succedeva un altro di nome Pertinace, nativo di Alba, in Piemonte; ma dopo soli ottanta due giorni di ottimo governo fu ucciso dai suoi medesimi soldati, che contro di lui si ribellarono.

 L'anno di Gesù Cristo 158 il giorno 13 di gennaio s. Pio I succedeva a s. Igino nella sede pontificia.

 L'anno stesso succedeva nel trono Marco Aurelio figlio adottivo di Antonino, il quale associò all'impero un suo fratello di nome Lucio Vero.

 Che se giunto alla chiesa l'avesse trovata chiusa, allor succedeva un ameno spettacolo.

 Tal cosa gli succedeva nello studio, nell'andata e ritorno da scuola, e nella scuola medesima.

 Succedeva questo fatto l'anno 1655 nella città di Torino.