Parola «Zefirino» [ Frequenza = 24 ]

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 Ma sapendo tu dopo il Battesimo esserci altri sussidi nella confessione, a che abbandoni la tua salvezza? perchè non prendi quel rimedio che sai poterli salvare?» Le medesime cose lasciarono scritte S. Ireneo vescovo di Lione, S. Zefirino sommo pontefice, S. Policarpo ed altri molti che fiorirono nel secondo secolo della Chiesa.


don bosco-la persecuzione di decio e il pontificato di san cornelio i papa.html
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 Ma nell'anno 224 s. Zefirino per timore che quel sacro deposito cadesse in mano dei pagani, i quali certamente lo avrebbero profanato, lo trasportò con quello di S. Paolo nelle catacombe che furono di poi dette di S. Callisto.


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 {112[270]} Nel terzo secolo poi s. Zefirino eletto nel 202, morto nel 218, ordinò sotto precetto, che da tutti i fedeli cristiani si facesse la comunione al tempo di Pasqua.


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  A190000157 

 - San Zefirino successore di san Vittore ebbe la consolazione di riconciliare con la Chiesa l'eretico Natale.

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 San Zefirino e l'eretico Natale.

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 Il papa s. Zefirino dopo circa diciotto anni di glorioso pontificato moriva per la fede nel 210.

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 - Tre cose rendono specialmente glorioso il pontificato del papa s. Callisto successore di s. Zefirino: la basilica di s. Maria in Transtevere; il cimitero detto di s. Callisto e il suo martirio.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html
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 San Zefirino è il decimo sesto nella serie de' Sommi Pontefici: egli era romano; suo padre si chiamava Abbondio.

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 Lo zelante pastore Zefirino loro si oppose con tutta la vigoria, con tutta la forza della sua autorità, di maniera che gli stessi Teodoziani a sua grande gloria gli rinfacciavano che con troppo ardore sostenesse la divinita di Gesù Cristo.

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 Imperciocchè alzatosi la mattina seguente assai per tempo si vesti di sacco, e col capo coperto di cenere si andò a gettare ai piedi di s. Zefirino, e versando un profluvio di lagrime, fece la confessione di tutte le sue colpe.

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 Questo fatto ci fa ammirare la bontà di s. Zefirino e nel tempo stesso ci ammaestra come fin dai primi tempi della Chiesa siasi creduto necessario di venire a Roma, riconciliarsi col Papa, per appartenere alla Chiesa cattolica che in ogni tempo fu sempre giudicata la Chiesa di Gesù Cristo.

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 Erano già trascorsi otto anni dacchè s. Zefirino governava la Chiesa, e la persecuzione suscitata dall'imperatore Severo continuava ad infierire contro i cristiani; {66 [270]} quando la divina Provvidenza, che veglia sopra la Chiesa e sopra i suoi figli, venne in suo soccorso in maniera inaspettata.

  A200000107 

 Onde la Chiesa di Gesù Cristo vide restituita la pace, e s. Zefirino potè uscire dai nascondigli e adoperarsi pubblicamente per la predicazione del Vangelo.

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 Dal dialogo, ovvero dalla conferenza avuta {67 [271]} tra Ottavio e Cecilio, ricaviamo parecchie notizie intorno alla vita che menavano i fedeli affidati alla cura di s. Zefirino, e che esso medesimo praticava ed insegnava al popolo.

  A200000110 

 Calmato il furore della persecuzione s. Zefirino potè occuparsi con maggior libertà a riordinare parecchie cose riguardanti alla disciplina della Chiesa.

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 ( V. Burio in s. Zefirino ).

  A200000111 

 È pure attribuito a s. Zefirino un decreto con cui ordina che il calice e la patena da usarsi nella Santa Messa siano di vetro e non più di legno come era prima; e ciò fu fatto perchè la porosità, ovvero i piccoli buchi del legno, assorbivano inconvenientemente il Sangue del Salvatore {70 [274]} che lo toccava.

  A200000113 

 Zefirino stabilì che non solo non si desse sentenza contro ad un vescovo da alcun giudice laico, ma i medesimi Patriarchi, Primati e Metropolitani, non potessero {71 [275]} proferire alcuna sentenza contro ad un vescovo, senza esserne autorizzati dalla Sede Apostolica.

  A200000115 

 Sebbene s. Zefirino conoscesse la gravezza di questo vizio proibito dal sesto precetto {72 [276]} della legge di Dio, tuttavia ordinò che loro si desse l'assoluzione e che dovessero riceversi a penitenza tutti coloro che dessero segno di sincero ravvedimento, e ne chiedessero perdono.

  A200000118 

 L'anno terzo del pontificato di s. Zefirino, dugento cinque dopo la nascita del Salvatore, avvenne un luminoso martirio sostenuto da due donne, una di nome Perpetua, l'altra Felicita.


don bosco-vita dei sommi pontefici s. ponziano s. antero e s. fabiano.html
  A202000082 

 Erano tutti sospesi nella scelta del candidato e non potevano andare d'accordo, allorchè succedette il medesimo prodigio dell'elezione di S. Zefirino; cioè una colomba entrò nella sala dell'adunanza, e dopo aver fatto un largo giro, volando andò a posarsi sul capo del sacerdote Fabiano, facendo udire questa voce: Romae Episcopus coronaberis.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000001 

 L'ultimo, di cui abbiamo parlato, è S. Zefirino morto nel 221.


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000003 

 Ordinato sacerdote si adoperò con gran zelo a sostenere, difendere e propagare il vangelo nel pontificato di tre suoi antecessori, s. Vittore, s. Zefirino, e s. Callisto.

  A207000006 

 S. Zefirino ordinò che fossero di vetro, che è materia assai più dura; ma essendo molto fragile, nascevano altri inconvenienti.





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