Parola «Balbuziente» [ Frequenza = 2 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
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 Mutava però sempre nel nuovo dialogo il caratterista che ora era un gianduia che parlava il dialetto piemontese, ora un tedesco che intedescava il suo italiano, ora un balbuziente che sibilando o gorgogliando biascicava [308] con istento le parole: e via di siffatti generi.

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 D. Bosco aveva appena terminate queste parole e terso il pianto, quand'ecco entrare nel prato un certo Pancrazio Soave, tanto balbuziente, che per cavargli le parole di bocca sarebbero state necessarie le tanaglie di Nicodemo.





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