Parola «Deliberativa» [ Frequenza = 3 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
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 SETTE OSSERVAZIONI (la 6 a, la 14 a, la 18 a, la 21 a, la 23 a, la 25 a, e la 26 a ) suggerivano aggiunte e ritocchi in armonia alla forma comune a tutti gli Istituti religiosi, e precisamente: l'invio alla S. Sede delle deliberazioni dei Capitoli Generali, perchè abbiano forza deliberativa; per aprir nuove case richiedersi non meno di tre soci, dei quali due almeno sacerdoti; che l'esercizio del sacro ministero deve compiersi, non tanto prout regulae Societatis patientur, ma iuxta Sacrorum Canonum praescripta; un aspirante, prima d'essere ascritto alla Società, deve fare dieci giorni di esercizi spirituali; [749] in ogni casa, per maggior libertà dei soci, vari devono essere i confessori (e non uno soltanto); per far cause civili, dèvesi chieder licenza alla S. Sede; ogni tre anni dev'essere convocato il Capitolo Generale per trattare degli affari più importanti dell'Istituto, e gli atti devono esser inviati alla S. Congregazione dei VV. e RR. per l'esame e per l'approvazione; e Don Bosco le accoglieva tutte: - le prime cinque nei luoghi indicati dal Consultore [138].

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 6° del capo VII, modificato alquanto, circa la facoltà concessa al Capitolo Generale di deliberare mutamenti ed aggiunte alle Costituzioni, purchè "omnino respondeant" allo spirito ed alla forma per cui furono approvate, e " si vera necessitas exigat ", qualora proprio la necessità l'imponga (gravi parole, sulle quali è doveroso riflettere!); e tali mutamenti e modificazioni, per i quali è richiesta la maggioranza assoluta di voti, non avranno forza deliberativa, finchè non abbiano l'approvazione della S. Sede..

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 c) venne specificato che per le loro deliberazioni si richiede la maggioranza dei voti, quando queste hanno forza deliberativa: " quae vim deliberationis habent ";.





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