Il buon avvocato non fece da semplice estensore d'ufficio; ma, avendo sposata con vero entusiasmo la causa di Don Bosco, per il quale nutriva affettuosa venerazione, la studiò a fondo, radunò copiosi materiali e la compilò con la massima cura.

 Anzi, e qui bisogna plaudire all'abilità [191] dell'Estensore, si cita il Tomassini, il quale "deriva l'elargizione di alcune particolari esenzioni da rigorose esigenze, capricci e peggiori cose... che ne furono causa impulsiva".

 Nel riferire poi i quattro motivi, che noi ben conosciamo l'Estensore eloquentemente dice: "Se una navicella ha bisogno di pochi remi, non si deve dire lo stesso relativamente ad un vasto bastimento che ha bisogno di molto equipaggio, d'una gran forza motrice e di altri validi sostegni per seguire più speditamente il cammino, quali sarebbero appunto i privilegi, relativamente ad una Società definitivamente approvata"..

 All'estensore Menghini, che necessariamente lo consultava, suggeriva difficoltà, che dal bravo avvocato, come si scorge nella consultazione, vennero temperate con osservazioni piene di riguardo e di delicatezza.