Fra questi era un certo Gurgo Secondo, Biellese da Pettinengo, in sui 17 anni, di belle e robuste forme, tipo di una florida sanità, che dava tutte le speranze di lunga vita, fino ad estrema vecchiezza.

 Rispose: - Siamo tre: io, il giovane Gurgo Secondo, il Garovaglia; ed il pianoforte che fa quattro..

 - Bene, disse D. Bosco; va bene: siete, tre suonatori, e Gurgo potrà darvi lezioni di pianoforte.

 Cagliero, e gli domandò se Gurgo si portasse bene e se, date le lezioni di musica in città, ritornasse a casa per tempo.

 Era di domenica, 23 dicembre; Gurgo però quella stessa sera mostrò desiderio di mangiare un po' di carne, cibo vietato dal medico.

 Gurgo chiamò per nome l'assistente: - Cagliero, Cagliero? Ho finito di farti scuola di pianoforte..

 La novena del Santo Natale era incominciata e Gurgo pressochè guarito contava d'andare al paese nelle feste natalizie.

 Per otto giorni, e molto penosa, durò la malattia e volgeva in meglio, grazie alle cure del dottore Debernardi, sicchè Gurgo potè levarsi da letto convalescente.

 [381] Ed ecco verso la metà di dicembre essere il Gurgo assalito da una colica violenta e così pericolosa che, mandato a chiamare in fretta il medico, per suo consiglio gli si amministrarono i santi Sacramenti.

 Ed ecco all'improvviso l'infermiere lo scuote e accennandogli Gurgo corre subito a chiamare D. Alasonatti, che dormiva nella camera vicina.

 Questi venne, e dopo qualche istante Gurgo spirava.

 Si era alla vigesima seconda luna e questa non ancora compiuta; e Gurgo, morendo il 24 dicembre prima dell'aurora, compieva anche la seconda predizione, cioè che egli non avrebbe vista la festa del santo Natale..

 Adesso capisci perchè io non voleva che tu lasciassi la camera ove era quel poveretto? Tu mi supplicavi; ma io non volli contentarti, appunto perchè Gurgo avesse un custode.

 Turchi Giovanni lo interrogò se Gurgo fosse quello delle lune.

 Essendo Gurgo il primo alunno morto nella casa, dal giorno che era stato fondato l'Oratorio, D. Bosco volle fargli un funerale onorevole, benchè con pompa mediocre [16].

 Nelle feste del Natale intanto D. Bosco raccomandava caldamente ai giovani interni ed esterni, che le molte comunioni avessero per fine i suffragi per l'anima del povero Gurgo..

 Seppellito Gurgo, un altro giovanetto era chiamato da Dio all'eternità.

 Più modesti che per Gurgo furono i suoi funerali [17]..

 [16] Ordine del funerale di Gurgo. - Ventuna figlia in divisa e due vicecurati con cera della parrocchia; quattro giovani dell'Oratorio con rocchetto e cera propria; bara accompagnata da quattro torcie della parrocchia; seguito di giovani ad onore con cera propria; musica avanti al clero senza fermata; accompagnamento di chierici in mantello talare e con torcia; il parroco lascia portar via la cera propria; i tappeti neri alla porta..