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Il vedere un giovanetto sui diciannove anni digiunare rigorosamente l'intera quaresima ed altro tempo dalla Chiesa comandato; digiunare ogni sabato in onore della B. Vergine, spesso rinunziare alla colezione del mattino, talvolta pranzare a pane ed acqua, sopportare qualunque disprezzo ed ingiuria, senza mai dare minimo segno di risentimento, il vederlo esattissimo ad ogni più piccolo dovere di studio e di pietà, queste cose mi sbalordivano e mi facevano ravvisare in quel compagno un angiolo come [404] amico, un eccitamento al bene, un modello di virtù per chi vive in seminario"..
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