Parola «Tabe» [ Frequenza = 2 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000094 

 Prima del 1850 un giovane, che frequentava l'Oratorio festivo, ammalò in una gamba che venne in suppurazione con buchi da dar ribrezzo per la tabe che ne scaturiva.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008001851 

 La sua giaculatoria favorita: Deo gratias! Ad ogni puntura della spalla ripeteva: Deo gratias! Quando i dolori l'opprimevano maggiormente e le membra gli si contraevano, il volto si affilava, i denti scricchiolavano, il catarro parea soffocarlo, la tosse gli conquassava il petto, e sangue e tabe uscivano dalla sua bocca, non emetteva un grido, non un lamento, anzi un riso, purtroppo spasmodico ed angoscioso, gli sfiorava il labbro! Chi era presente a queste crisi ne riportava un sentimento di compassione per tutto il giorno; eppure la sua prima parola appena potea riavere il fiato era: Deo gratias! Dopo essere stato assopito per qualche minuto, d'aver passato una notte insonne, preso qualche po' di cibo o di bevanda, fatta una breve passeggiata in giardino, ricevuta una buona o cattiva notizia, ripeteva sempre: Deo gratias!.





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