Parola «Manfredi» [ Frequenza = 25 ]

don bosco-elenco degli oggetti graziosamente donati a benefizio degli oratorii [v.14].html
  A053000242 

 Manfredi don Francesco prevosto, Valle Lomellina.


don bosco-la storia d-italia.html
  A139001000 

 Dopo Federico, Corrado quarto, di lui figlio e successore, sostenne qualche tempo la causa de' Ghibellini, finchè venne avvelenato per arte di suo fratello Manfredi, {281 [281]} che ambiva succedergli.

  A139001002 

 Uno zio di Corradino, di nome Manfredi, quel medesimo che aveva procurato la morte a Corrado quarto, gran guerriero, ma d'indole feroce ed irreligioso, sotto al pretesto di sostenere i diritti del nipote, sostenne altresì accanitamente il partito dei Ghibellini per aprire a se medesimo una strada di giungere al trono.

  A139001003 

 A tal notizia i Ghibellini incoraggirono Manfredi a prendere il titolo di re delle due Sicilie; ed egli, che sommamente desiderava quel titolo pomposo, vi acconsentì; ma appena fu incoronato, ebbe notizia che la voce sparsa della morte di Corradino era falsa, ed anzi erano giunti ambasciatori in Napoli, chiedendo istantemente che a Corradino fosse restituito lo scettro che aveva appartenuto a suo padre.

  A139001003 

 Ma i superbi colgono volentieri le occasioni che possono esaltarli, e rifuggono {282 [282]} tutto ciò che potrebbe umiliarli; perciò Manfredi fece venire gli ambasciatori tedeschi al suo cospetto e rispose che egli era salito sul trono, e non voleva più discenderne per cedere il posto a suo nipote; che però dopo la sua morte avrebbe lasciato Corradino unico erede de' suoi stati.

  A139001004 

 In tale frangente essendo l'Italia minacciata dai Tedeschi di fuori, da Manfredi e da' suoi seguaci al di dentro, il papa giudicò bene di ricorrere ad un principe francese di nome Carlo, conte d'Angiò, fratello di S. Luigi re di Francia.

  A139001004 

 Tale risposta indispettì l'imperatrice, e lo stesso romano Pontefice minacciò Manfredi della scomunica se non rinunciava a quel trono che per nessun titolo gli apparteneva.

  A139001007 

 Ma l'avvicinarsi dei Francesi avea sparso il terrore ne' suoi baroni, e quando Manfredi intimò a' suoi di porsi in atto di battaglia, si accorse con dolore che molti di essi tremavano di spavento.

  A139001007 

 Viene pertanto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli e va ad incontrare Manfredi, il quale erasi pure ben apparecchiato a fargli fronte.

  A139001008 

 Qui si appiccò un sanguinoso conflitto nel quale Manfredi fece prodigi di valore; ma egli, ribellandosi contro al Vicario di Gesù Cristo, erasi reso indegno della protezione del cielo, perciò ogni suo sforzo tornò vano; i suoi baroni lo abbandonarono, quasi tutto il suo esercito sbandato si diè alla fuga.

  A139001009 

 Il partito dei Ghibellini, indebolito per la morte di Manfredi, si rivolse al giovane Corradino, il quale nell'età di sedici anni appena dava già indizio di possedere sublimi qualità.

  A139001012 

 All'avvicinarsi dell'esercito tedesco, i Saracini di Sicilia, quei medesimi che avevano già fatto tanto male all'Italia, fedeli amici di Manfredi, tutti i Ghibellini {284 [284]} della Lombardia, presero le armi per unirsi a lui.

  A139001019 

 Egli era un dotto e nobile cittadino di Palermo, il quale, sdegnato di vedere i popoli di Sicilia oppressi dalla tirannia dei Francesi, eccitò {286 [286]} Pietro re di Aragona, che aveva sposato una figlia del famoso Manfredi, e lo risolse a venire alla conquista del regno di Sicilia.


don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html
  A140000899 

 Morto Federico, sostenne qualche tempo la causa dei Ghibellini Corrado IV, di lui figliuolo e successore, finchè venne avvelenato per arte di suo fratello Manfredi, il quale ambiva succedergli.

  A140000901 

 Lo zio di Corradino, quèl medesimo Manfredi che aveva procurato la morte a Corrado IV, valoroso guerriero, ma d'indole feroce e irreligiosa, sotto colore di sostenere i diritti del nipote, sostenne altresì accanitamente la parte dei Ghibellini per aprirsi una strada al trono.

  A140000902 

 A quella notizia i Ghibellini incoraggiarono Manfredi a prendere il titolo di re delle Due Sicilie; ed egli che sommamente {241 [241]} desiderava quel titolo pomposo vi acconsend.

  A140000902 

 Ma i superbi colgono volentieri le occasioni che possano esaltarli, e rifuggono da tutto ciò che li potrebbe umiliare; perciò Manfredi fece venire gli ambasciatori tedeschi al suo cospetto, e rispose come egli era salito sul trono, e non ne voleva altrimenti discendere per cederlo a suo nipote, se non dopo morte.

  A140000903 

 Cotesta risposta mosse a sdegno l'imperatrice; lo stesso romano Pontefice minacciò Manfredi della scomunica, se non rinunciava a quel trono, che per nessun titolo gli apparteneva.

  A140000903 

 In simile frangente essendo l'Italia minacciata dai Tedeschi di fuori, da Manfredi e dai suoi seguaci al di dentro, il Papa giudicò bene di ricorrere ad un principe francese, di nome Carlo, conte d'Angiò, fratello di san Luigi re di Francia.

  A140000904 

 Giunto in Italia con numerosa cavalleria e fanteria, entra nel regno di Napoli, va ad incontrare Manfredi, il quale erasi eziandio apparecchiato a resistergli.

  A140000904 

 Ma l'avvicinarsi dei Francesi aveva sparso il terrore nei suoi baroni; e quando Manfredi intimò alle sue genti di porsi in atto di battaglia, si accorse con dolore che molti di essi tremavano di spavento.

  A140000905 

 Qui si appiccò un sanguinoso conflitto, nel quale Manfredi fece prodigi di valore; ma col ribellarsi al Vicario di Gesù Cristo essendosi reso indegno della protezione del cieio, ogni suo sforzo tornò vano; i suoi baroni {242 [242]} lo abbandonarono, e quasi tutto il suo esercito sbandato si die' alla fuga.

  A140000906 

 La parte dei Ghibellini, indebolita per la morte di Manfredi, si rivolse al giovane Corradino, il quale nell'età di appena sedici anni dava già indizio di possedere sublimi qualità.

  A140000908 

 All'avvicinarsi dell'esercito Tedesco i Saraceni di Sicilia, quei medesimi che avevano già fatto tanto male all'Italia, fedeli amici di Manfredi, e tutti i Ghibellini della Lombardia presero le armi per unirsi a lui.

  A140000914 

 {244 [244]} Egli era un dotto e nobile cittadino che altamente sdegnato di vedere i popoli di Sicilia oppressi dalla tirannia dei Francesi, eccitò Pietro re di Aragona, che aveva sposata una figliuola di Manfredi, e lo risolvè a venire alla conquista del regno di Sicilia.





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