L'antivigilia di quel giorno istesso alla collegiale di Marino avea fatto un presente di ricchissimi arredi sacerdotali.

 Nel corso dell'anno 1862 Pio IX essendo andato a Marino, una donna presso che centenaria si adoperava a rompere la folla sul passaggio del nostro Signore, gridando con tutto lo spirito: «Che tu sii il benvenuto, Santo Padre, Iddio ti doni lunga vita.» Secondo lei, era nata sotto il pontificato di Papa Braschi; avea visto {232 [282]} trafugare Pio VI e Pio VII, il ritorno di quest'ultimo, e Pio IX traversare Albano, tornato che Egli fu dall'esilio di Gaeta.

 Fra essi avvi s. Marino.

 Marino rispose che la scelta era fatta e che volentieri per amor di Gesù egli dava questa misera vita temporale per guadagnarne un'altra eterna.

 Alla morte di Marino trovavasi presente un senatore romano di nome Asterio, uomo eziandio di grandi ricchezze e assai celebre {24 [276]} per la sua scienza e pietà.

 Appena egli vide compiuto il martirio di Marino, ne avviluppò il santo cadavere con abiti ed ornamenti preziosi, e ponendoselo sopra le spalle lo portò a seppellire in un sepolcro appositamente preparato.

 Essendo tutti sul ponte a godere il zeffiro marino e la luce di una chiarissima luna, ci ponemmo a cantare laudi alla Stella del mare, Maria.

 - Cison di Val Marino.

 Capo {57 [229]} del concilio era Melchiade; i nomi dei véscovi Gallicani erano Reticio, Materno, e Marino.

 L'anno ducente quarantanove un certo Marino erasi fatto proclamare imperatore dall'esercito nella Pannonia oggidì Ungheria.

 Nel mezzo dello Stato pontificio esisteva, siccome tuttora esiste, la piccola repubblica di S. Marino.

 L'anno duecento quarantanove un certo Marino erasi fatto proclamare Imperatore dall'esercito nella Pannonia.

 Ma gli avvenimenti che, dopo le gloriose gesta del doge Dandolo, fecero parlare assai de' Veneziani nella storia, furono quelli di Marino Fallerò e di Vittor Pisani.

 Marino Faliero era un uomo violento e superbo, che pel suo ingegno e pel valore riuscì a farsi proclamare doge nel 1354.

 Marino Faliero, tradotto innanzi ai Dieci, non potè negare, e fu condannato a morte.

 Nel mezzo poi dello Stato pontifìcio esisteva la piccola repubblica di S. Marino.

 di Marino della diocesi di Albano istituisce indipendentemente dalla carica i presentati dal Principe Colonna, per singolari fatti di questa nobile prosapia in specie nella guerra contro i Turchi, debellando Selinum Turcarum tyramnum multis insolentem victoriis etc. ( epigrafe presso il sepolcro di S. Pio.

 Sentendosi animato ad una vita rigida ed austera, andò a ritrovare s. Marino uomo insigne per santità, che era Abate d'un monastero presso a Venezia.