Parola «Punì» [ Frequenza = 5 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006000515 

 Questa purità è tanto grata a Dio, che in ogni tempo premiò coi più stupendi prodigi coloro che la conservarono e punì coi più severi castighi coloro che si diedero al vizio opposto.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 11.html
  A011002883 

 Il secondo volume ha per titolo: La santificazione delle feste in esempi; autore, il canonico Gaetano Costamagna, professore di teologia nel seminario di Saluzzo. Sono centosettantatrè esempi, che in massima parte narrano i castighi, coi quali Dio punì i profanatori dei giorni festivi, specialmente quelli che nelle feste si abbandonano a lavori servili.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012005828 

 Ricordatevi in qual modo Dio punì quel disgraziato che fu il primo a peccare contro il sesto comandamento.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015005409 

 E allora a che ci servirebbe ancora il Breve Pontificio del 12 7.bre 1876? A che gioverebbe la clausola del medesimo, che i Salesiani nelle loro Chiese ed Oratorii pubblici possono esercitare il sacro Ministero de Moderatorum suorum licentia libere ac licite? Quale dei Salesiani potrebbe ancora stare tranquillo nell'esercizio del suo sacro Ministero, se per farli sospendere e allontanarli dalle loro Chiese bastassero le rimostranze di un parroco o la volontà di un Ordinario? Che sarebbe di noi soprattutto nella Diocesi di Torino? Se fin qui Mons. Arcivescovo c'impedì già tante volte delle sacre funzioni nelle nostre Chiese, ci punì e ci sospese già tanti preti, ci sospese persino Don Bosco e da 4 anni lo tiene sotto la minaccia di una sospensione che sarebbe mai di lui e di noi per l'avvenire?.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016004602 

 Eh uomini, permettetemi questo trasporto di zelo, uomini codardi e vili, conoscete una volta la vostra dignità e ciò che vi rende infelici; cessate pure di cercare medici e medicine pei vostri mali; lasciate bensì il peccato che ne è la cagione e intanto non dite più, deh vi prego, non dite più che il parlar libero, il vestire licenzioso, il conversare immodesto, il trattar scandaloso, il frequentar combricole, trebbi e ridotti sia un picciol male; dite piuttosto che è un male grande, un peccato enorme; peccato che Iddio punì mai sempre coi più severi [600] flagelli; peccato che disonora e avvilisce l'uomo e lo fa eguale a bruti rendendolo pienamente sventurato ed infelice.





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