Dopo questo tempo lo fecero comparire innanzi al tribunale del senato, dove lo accusarono di delitti immaginari.

 Ciò avvenne a Camillo: alcuni malevoli mossi da invidia per gli onori da quel prode conseguiti, lo accusarono quasi che ambisse di farsi Re; e fu costretto ad andarsene in esilio.

 Alcuni malevoli, mossi da invidia per gli onori da quel prode conseguiti, lo accusarono quasi che ambisse di farsi re, e lo costrinsero ad andarsene in esilio.

 Di quale cosa particolarmente lo accusarono?.

 Lo accusarono di aver detto che Egli era figlio di Dio.

 Gl'Iconoclasti (così chiamavansi quegli eretici perchè sprezzavano le sacre immagini) furono grandemente offesi da tali scritti, perciò l'accusarono di tradimento presso il principe.

 La sua bella chiesa minacciando rovina egli aveva radunato i catechisti che s'imposero di fabbricarne una a proprie spese; questa fu l'occasione della sua cattura, perchè tre malvagi l'accusarono presso il vice prefetto della fabbricazione della nuova chiesa; ma prevenuto da Emanuele ebbe la compiacenza di non vedere altro che una fabbrica comune rimandando i delatori ben bastonati.

 Alcuni invidiosi l'accusarono presso al suo padrone, come egli attendendo alla divozione negligentava la coltura de' campi, e perciò esso volle sorprenderlo; ma giunto colà fu molto maravigliato nello scoprire due aratri che lavoravano con Isidoro, i quali scomparvero al suo avvicinarsi.

 Alcuni invidiosi lo accusarono presso al suo padrone come se per attendere alla divozione trascurasse la coltura de'campi.

 I gentili seppero subito trarne pretesto per tribolare i cristiani, e portatisi dall'imperatore li accusarono come nemici dell'impero e avversi alla maestà della sua persona.