Ognuno può immaginarsi gli auguri di benedizione e di abbondanza che tutti pregavano al caritatevole Pietro.

 Accolga dunque i nostri più felici auguri, perchè il Signore ce la conservi ancora ad plurimos annos, e spanda copiosa la sua paterna benedizione sopra i suoi affezionati figli della casa di Alassio, e mi creda quale mi dico.

 - Buon ragazzo, è vicinala notte, e tu mi auguri il buongiorno, dimmi piuttosto: buona notte.

 Grazie, amici, dei vostri affettuosi auguri; ma se mi amate, concedetemi una grazia; {63 [87]} io non voglio essere adulato, ne accarezzato con discorsi melati; intendo invece che tutti e sempre mi dicano la verità, quando pure questa verità fosse un rimprovero.

 Dicevansi Auguri quelli che studiavansi di presagire l'avvenire dal volo, dal canto, e dal modo di mangiare degli uccelli.

 I principali ministri del culto religioso erano i Pontefici, i Flamini, i Feciali, gli Auguri, gli Aruspici, i Salii, i Curioni e le Vestali.

 Gli Auguri così detti da Avium garritus, canto degli uccelli, {174 [174]} erano sacerdoti, i quali avevano incumbenza di notare il canto, il volo, il maggiore o minore appetito degli uccelli onde conoscere da ciò l'avvenire.

 Dicevansi Auguri quelli che studiavansi di presagire l'avvenire dal volo, dal canto e dal modo di mangiare degli uccelli.

 Egli sosteneva che Romolo, avendo ciò fatto dopo aver consultato gli auguri, non si poteva senza il consenso dei medesimi introdurre alcuna innovazione.

 Se ciò è vero, possiam credere che questa sia stata cosà concertata tra il re e l'indovino per conciliare agli auguri maggior credito presso il popolo.

 Stava incerta la vittoria, quando gli auguri mandarono a dire, che per vincere era mestieri che il capitano dell' ala, che avrebbe cominciato a cedere, si fosse sacrificato agli Dei infernali.

 I principali ministri del culto religioso erano i Pontefici, i Flamini, i Feciali, gli Auguri, gli Aruspici, i Salii, i Curioni e le Vestali.

 AUGURI. - Gli Auguri, così detti da Avium garritus (canto degli uccelli), erano sacerdoti, i quali avevano incumbenza di notare il canto, il volo, il maggiore o minore appetito degli uccelli, colla folle persuasione di conoscere da ciò l'avvenire.

 Giunto il Pellegrino al monte Soratte, {457 [457]} gli appare il pontefice s. Silvestro, che lo incoraggia co' più lieti auguri, e desta nel suo petto profonda commozione.

 Affinchè poi questi auguri siano accolti dalla misericordia del Signore, fu stabilito un servizio religioso da farsi ogni giorno dell'anno per tutti coloro che in qualunque modo e misura hanno concorso o concorreranno a beneficare la chiesa o lo stabilimento annesso.

 Dopo aver lasciato il culto del vero Dio, costringeva tutto il popolo all'adorazione degl'idoli, si applicava alla magia, a' malefizi; osservava i sogni, gli auguri e parecchie simili superstizioni.

 Gli aruspici, ossia quelli che pretendevano di presagire l'avvenire considerando le viscere degli animali, e gli auguri, cioè quelli che pretendevano di sapere le cose dal volo degli uccelli e dal loro canto, ne furono spaventati.