Parola «Cecilia» [ Frequenza = 82 ]

don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html
  A070000196 

 Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere a poca distanza dal luogo dove fu poi edificata la Chiesa di santa Cecilia.


don bosco-il piu bel fiore del collegio apostolico ossia la elezione di leone xiii.html
  A113000273 

 Pio Nono lo creò Cardinale addì 13 marzo 1868 col titolo di Santa Cecilia, ed ascrissero a molte fra le più importanti Congregazioni; di una delle quali, quella dei Vescovi e Regolari, per gran tempo ebbe la provvisoria prefettura, durante la lunga malattia dell'eminentissimo cardinale Bizzarri.

  A113000296 

 Fra i principali citiamo le sue dissertazioni sull'antico tempio di Salomone in Gerusalemme, il nuovo volgarizzamento poetico di Giona, la sua illustrazione della canonizzazione dei martiri giapponesi, quella della statua di bronzo del Principe degli Apostoli nella Basilica Vaticana, quella dell'anno LXVII dell'era volgare, in occasione del centenario di San Pietro, gli Atti del martirio di Santa Cecilia, ecc.


don bosco-la figlia cristiana provveduta [4a edizione].html
  A132000057 

 Rispettate la sua presenza e abbiate in lui piena confidenza come l'avevano s. Cecilia, s. Francesca Romana e tante altre sante che in terra ebbero la bella sorte di godere della visibile compagnia del loro buon Angelo.


don bosco-la nuvoletta del carmelo.html
  A134000144 

 Filippo Ponzio da Carmagnola aveva una fìghuolina di nome Cecilia, la quale, sebbene già pervenuta all'età di quattro anni, non poteva minimamente poggiarsi, nò camminare.


don bosco-maraviglie della madre di dio.html
  A149000325 

 III, aut Ecclesiam Dei contemnitis? S. Urbano I, eletto nell'anno 226, consacrò in chiesa la casa di santa Cecilia, come scrisse Burius in vita eius.


don bosco-massimino.html
  A151000137 

 Per ordinario i papi dei primi secoli {50 [172]} a motivo delle persecuzioni dimoravano nelle catacombe, tuttavia siamo assicurati che hanno qualche tempo dimorato nella chiesa di s. Pudenziana, di s. Prassede, di s. Cecilia sino alla fine del terzo secolo.

  A151000226 

 I papi successori di s. Pietro fino a s. Melchiade abitarono nella casa di s. Pudente, di santa Prassede, di s. Cecilia.


don bosco-storia ecclesiastica [4a edizione].html
  A190000170 

 Fra gli altri egli instruì nella fede s. Cecilia nobile romana.

  A190000170 

 S. Urbano e s. Cecilia.

  A190000171 

 Cecilia chiamò il suo fidanzato e gli disse: Valeriano, io ho un angelo che ha cura del mio corpo perchè consacrato a Dio; perciò guai a te, se tu avessi l'ardire di profanarlo.

  A190000173 

 - Per vedere quest'angelo, soggiunse Cecilia, tu devi essere purificato e credere in un solo Dio vivo e vero.

  A190000176 

 Il pontefice 1'accolse con bontà, di poi ringraziò il {85 [85]} Signore con queste parole: O Signore Gesù Cristo, vero l'astore e Redentore delle anime, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera per servirti; imperciocchè il suo sposo che era un leone feroce è divenuto mansueto agnello.

  A190000176 

 Valeriano andò con premura da s. Urbano ad esporre quanto Cecilia aveva detto.

  A190000177 

 Egli teneva in mano due corone intrecciate di rose e di gigli, delle quali una pose sul capo di Cecilia, l'altra sul capo di Valeriano dicendo: Procurate, o giovani, di conservare queste corone colla purezza del cuore, colla santità della vita.

  A190000177 

 Mentre il papa così parlava, apparve s. Paolo apostolo in forma di venerando vecchio che disse a Valeriano: Leggi il libro che ti porgo, e se hai fede, sarai purificato e vedrai l'angelo di cui Cecilia ti ha parlato.

  A190000177 

 Urbano allora fece coraggio a Valeriano, lo instruì nei misteri della religione, di poi gli amministrò il battesimo, e dopo aver passata la notte seco lui in preghiere lo rimandò a Cecilia.

  A190000177 

 Valeriano trovò Cecilia in orazione e accanto a lei l'angelo del Signore in forma umana.

  A190000177 

 «Angelo di Dio, esclamò Valeriano, io non altro ti chiedo se non la conversione di mio fratello Tiburzio.» La tua preghiera, soggiunse l'angelo, sarà esaudita, e come Cecilia guadagnò te alla fede, così tu guadagnerai tuo fratello Tiburzio, ed entrambi giungerete alla palma del martirio.

  A190000179 

 Frattanto nel corso della notte papa Urbano con altri sacerdoti e {87 [87]} e s. Cecilia venuto colà, trovolli abbastanza istruiti, e senz'altro loro amministrò il battesimo.

  A190000179 

 Martirio di s. Cecilia e de'suoi compagni.

  A190000180 

 Il prefetto avendo trovata la casa di Tiburzio e di Valeriano vuota di danaro, volse il suo sdegno contro Urbano e Cecilia, e non potendo trovare Urbano, spedì i suoi satelliti alla casa di Cecilia.

  A190000181 

 Informato Almacchio della conversione degli stessi suoi emissari, comandò che Cecilia fosse condotta al suo tribunale invitandola a non essere ostinata.

  A190000188 

 Almacchio comandò, che Cecilia fosse menata a casa ed uccisa segretamente, per evitare ogni tumulto per parte del popolo, che grandemente l'amava per le sue opere di carità.

  A190000188 

 Ma Cecilia ne rimase illesa, anzi Dio la confortava colla sua prodigiosa presenza quale provavano i tre giovanetti nella fornace di Babilonia.

  A190000190 

 - Dopo il martirio di Cecilia, s. Urbano ritornò alle catacombe.


don bosco-vita del sommo pontefice s. callisto i.html
  A206000067 

 Si conservano alcune parti di braccio nell'oratorio di san Grisogono, in S. Agnese, a S. Maria in Cosmedin, nella chiesa di S. Tomaso da Parione, nella chiesa de' Ss. Sergio e Bacco presso l'arco di Settimio; frammenti di ossi a S. Paolo, nella chiesa di S. Cecilia ed Araceli, in S. Anastasio, in S. Simone del Ponte, in S. Trifone, in S. Maria della Cuppella, sotto l'altare di S. Matteo in Merolana, in san {42 [114]} Nicolò de' funarii, di S. Salvatore, di S. Maria del popolo, di S. Paolo presso la colonna Antonina, di S. Eustachio


don bosco-vita del sommo pontefice s. urbano i.html
  A207000015 

 Fra i molti che si recarono a visitarlo fu un gentile per nome Valeriano, sposo di s. Cecilia, di cui abbiamo molte cose importanti a riferire.

  A207000015 

 S. Cecilia apparteneva a una delle prime famiglie di Roma.

  A207000016 

 Studio, pietà, ritiratezza erano le doti che adornavano la ricca, virtuosa ed avvenente Cecilia.

  A207000017 

 La sera antecedente alle nozze, Cecilia chiamò a parte Valeriano e tenne seco lui questo discorso: Valeriano, io ho un segreto di grave importanza a rivelarti e sono pronta a rivelartelo, purchè tu nol dica a persona del mondo.

  A207000017 

 Valeriano l'assicurò di non palesarlo, e Cecilia continuò: Io ho un angelo che ha cura del mio corpo, e guai a te se a me ti avvicinassi.

  A207000023 

 S. Cecilia aveva fatto tal promessa a Valeriano mossa da viva fede, e persuasa che Dio avrebbe operato un miracolo per illuminare un uomo che doveva aver molti seguaci nella fede e nel martirio.

  A207000024 

 Ringraziò egli il Signore per la conversione di Valeriano, e postosi ginocchioni alzò le mani al cielo pregando cosi: O Signore Gesù Cristo, seminatore di casti consigli, ricevi e benedici il frutto della semente che Cecilia ha sparso nel cuore di Valeriano, Signor Gesù Cristo, {18 [312]} vero Pastore e Redentore delle anime nostre, benedici Cecilia tua serva, che quale ape industriosa si adopera indefessa per servirti; imperciocchè lo sposo che aveva ricevuto, era come leone feroce, ed ora l'ha condotto a te, ed è divenuto mansuetissimo agnello: certamente se non credesse a te, o Dio di bontà, egli non sarebbe qua venuto.

  A207000024 

 Valeriano, espose una ad una le parole di santa Cecilia, della quale cosa il santo Pontefice provò grande consolazione.

  A207000025 

 Intanto vede l'angelo che prese le due corone, ne posa una sul capo di Cecilia, l'altra su quello di Valeriano dicendo: Procurate, o giovani, di conservare tali corone colla purezza del vostro cuore, colla santità della vostra persona e delle vostre buone opere: io ve le ho recate dal giardino dei Paradiso; nè questi fiori appassiscono giammai, che anzi è sempre soave la loro fragranza.

  A207000025 

 La tua preghiera, soggiunse l'angelo, sarà esaudita, e siccome Cecilia guadagnò te a Gesù Cristo, così tu guadagnerai il cuore di tuo fratello, ed entrambi giungerete alla gloriosa palma del martirio.

  A207000025 

 Ma s. Paolo gli fece coraggio e gli disse: Leggi le parole di questo libro e se hai fede meriterai di essere purificato nelle acque della santificazione e vedrai l'angelo di cui Cecilia {19 [313]} ti ha parlato.

  A207000025 

 Ora, o Valeriano, poichè tu hai secondato i consigli di Cecilia, Gesù Cristo Figliuolo di Dio mi ha mandato a te, affinchè io accolga le tue preghiere e ti conceda quanto sarai per dimandare.

  A207000025 

 Sul fare del giorno, vestito di bianco coma era, andò alla casa di s. Cecilia.

  A207000026 

 Cecilia con una sapienza, che certamente la veniva dal cielo, prese a parlare così: Io mi maraviglio, o Tiburzio, che un giovane studioso e dotto, quale tu sei, creda ancora agli dei, i quali altro non sono che statue di terra, di legno, di pietra, di bronzo o di altro metallo.

  A207000027 

 Dici bene, o Cecilia, la nostre idolatrie sono piuttosto da bruti, che da uomini ragionevoli.

  A207000029 

 Le lue parole, o Cecilia, sono di verità; ma chi mi può dare questa spirituale rigenerazione di cui parli?.

  A207000033 

 Santa Cecilia e Valeriano avevano lasciato che Tiburzio sfogasse i suoi pusillanimi timori, e come ebbe finito, Cecilia disse con calma: avresti ragione, o Tiburzio, di sgomentarti se dopo la presente vita non ve ne fosse un'altra; ma poichè v'ha un'altra vita che non finirà giammai, perchè dobbiamo aver paura delle sofferenze presenti, se con queste possiamo assicurarci l'eterna felicità del cielo?.

  A207000035 

 A tali dimande Cecilia rispose semplicernente {25 [319]} che sono vanità tutte le cose della terra, e che è molto sublime il destino che si conviene alla creatura ragionevole; quindi levatasi in piedi spiegò colla massima chiarezza i misteri principali della fede.

  A207000035 

 Gettandosi poi ai pie del fratello e di s. Cecilia, diceva fra le lagrime: Ah se il mio cuore ed il mio pensiero ora rimanessero {26 [320]} affezionati alla vita presente, dovrei contentarmi di perdere la felicità della vita avvenire! Questo non sia mai.

  A207000035 

 Quando ebbe parlato dell' Unità e Trinità di Dio, Tiburzio esclamò; o Cecilia, la lingua umana non saprebbe trovare da sè queste arcane e cotanto luminose parole.

  A207000035 

 Quando poi Cecilia ebbe in breve narrato come il Figliuolo di Dio era egli medesimo venuto dal cielo in terra per farsi Uomo e diventar cosi infallibile maestro degli uomini, ed aveva insegnato la strada che conduce alla vita eterna, e per conferma della sua dottrina aveva operato i più stupendi miracoli; quando fece osservare come egli per la salvezza nostra aveva patito, era morto e risuscitato, ed aveva propagato la sua dottrina per mezzo degli Apostoli, i quali per la fede avevano pur sacrificata la vita; Tiburzio pieno di compunzione si pose a piangere e sospirare.

  A207000036 

 Terminati gli otto giorni, che i battezzati passavano in una specie di spirituali esercizi, Tiburzio ritornò col fratello da s. Cecilia, e divenne fervoroso cristiano.

  A207000064 

 Allora santa Cecilia indirizzò queste parole al suo sposo ed al fratello di lui: Orsù, o soldati di Gesù Cristo, rigettate le opere delle tenebre e rivestitevi delle armi della luce: {37 [331]} voi avete combattuto degnamente, il vostro corso è terminato: avete conservato fede a Gesù Cristo, ed ora andate alla corona di vita eterna, che egli giusto giudice darà a voi e a tutti quelli che con opere buone stanno aspettando la sua venuta.

  A207000064 

 In quella medesima notte fu mandata a chiamare S. Cecilia, che venne prestamente con S. Urbano con alcuni altri sacerdoti, i quali vedendo tutta quella adunanza abbastanza istruita nella fede e ben disposta a ricevere il vangelo amministrarono a tutti il Sacramento del Battesimo.

  A207000066 

 Santa Cecilia andò sollecitamente con altre pie persone a seppellire i corpi di Valeriano, di Tiburzio e di Massimo nel cimitero detto di Pretestato, che era una delle diramazioni delle vastissime catacombe di s. Callisto, dove da qualche tempo dimorava il medesimo s. Urbano.

  A207000067 

 Li mandò immediatamente a cercare {39 [333]} e non potendo ritrovare s. Urbano, perchè viveva nascosto nelle catacombe, inviò le sue genti alla casa di Cecilia affinchè intimassero ad essa di sacrificare agl'idoli sotto pena di morte.

  A207000067 

 Ma quale non fu la sua confusione, quando trovò la casa loro vuota di ogni cosa? Egli ne fu vivamente sdegnato contro a s. Urbano e a santa Cecilia, che secondando i santi desiderii dei due gloriosi martiri avevano per tempo distribuito ogni sostanza ai poveri.

  A207000067 

 Onde lo sdegno di Almacchio si volse tutto contro a s. Urbano e a santa Cecilia.

  A207000070 

 Allora Urbano trasferì la sua dimora nella casa di s. Cecilia.

  A207000070 

 Cecilia cedette a costui la sua casa, che in pubblico cominciò a chiamarsi casa di Gordiano, e così per qualche tempo cessarono le indagini che colà si facevano continuamente contro ai cristiani.

  A207000070 

 Cecilia disse: se voi credete tali cose, io farò venire qua in mia casa un uòmo che vi farà tutti partecipi della vita eterna.

  A207000070 

 Cecilia mandò con premura ad avvertire s. Urbano delle benedizioni che il Signore aveva mandato sopra quegli idolatri.

  A207000070 

 Il santo Pontefice benedicendo Iddio che in tante guise degnavasi di chiamare le anime a sè, deciso di promuovere la gloria di Dio in mezzo a qualunque pericolo, usci coraggiosamente dalle tombe dei martiri, ed andò alla casa di santa Cecilia.

  A207000071 

 Almacchio, informato della conversione degli emissarii spediti ad uccidere s. Cecilia, ardeva vie più di rabbia, e giurò di farne solenne vendetta.

  A207000073 

 Cecilia rispose: I vostri imperatori e voi stesso commettete un folle errore; e la legge, a cui vi appellate, prova soltanto che voi siete crudeli e noi innocenti; imperciocchè se il nome di cristiano fosse un delitto, noi stessi ci industrieremmo di negarlo.

  A207000075 

 Cecilia rispose: Ben diverso è l'orgoglio dalla fermezza; io ti ho parlalo con fermezza, ma non con orgoglio, poichè noi cristiani abbiamo in orrore un tale vizio.

  A207000077 

 Cecilia replicò: Tu hai detto che i tuoi principi ti hanno dato il potere di vita e di morte.

  A207000079 

 Cecilia rispose: come, o prefetto, ti manca persino la vista? Io non vedo qui se non pietre, bronzo, e qualche altro metallo: questi oggetti certamente non sono divinità.

  A207000080 

 Almacchio confuso andava guardando Cecilia e gli astanti; ma per far valere la sua ragione, comandò che Cecilia fosse menata a casa, e quivi venisse segretamente posta a morte, affine di evitare ogni tumulto per parte del popolo, che grandemente l'amava per le sue grandi opere di carità.

  A207000080 

 Ma Cecilia non provava alcun malore per quell'orrido caldo.

  A207000081 

 Il carnefice non seppe colpirla con braccio fermo, perchè o fosse un rispettoso tremito che lo prese nel ferire una vittima innocente, o fosse virtù celeste che lo rattenne, al terzo colpo non gli riuscì di spiccare totalmente il capo di Cecilia dal busto.

  A207000083 

 Distribuite ai poveri quelle poche sostanze, che erano ancora nella casa di Cecilia, si diede religiosa cura di collocare entro un'urna il cadavere di lei in quella stessa positura e con quelle vestimenta, che aveva nell'ora della morte.

  A207000085 

 Il martirio di santa Cecilia avvenne il 22 di novembre l'anno 232, alcuni mesi prima della morte di s. Urbano.

  A207000086 

 S. Urbano dimorò qualche tempo nella casa di s. Cecilia, che dal pubblico era chiamata casa di Gordiano.

  A207000087 

 Il Papa adunque per facilitare ai fedeli di potere con qualche sicurezza ricorrere a lui, si trasferì nuovamente nella via Appia nelle tombe dei martiri, dove aveva dimorato prima che si recasse nella casa di s. Cecilia.

  A207000090 

 Almacchio aveva già fatto soffrire ai cristiani i più spieiati tormenti; il suo odio contro ai cristiani era cresciuto assai per la confusione provata nella disputa con santa Cecilia, e perchè nella casa di lei non aveva trovato i tesori che erasi immaginato.

  A207000101 

 Almacchio disse: Sì, sì: appunto ingannati da questa vana speranza del regno de' cieli, Cecilia col suo marito, col suo cognato perdettero tutta la loro gloria; egli è per questa vana speranza che si ridussero a perdere la vita sul fiore della loro età, e morendo diedero a te un immenso tesoro che tu mi devi sull'istante restituire.

  A207000171 

 La maggior parte del suo corpo fu tratta fuori dalle catacombe e portata nella chiesa di s. Cecilia a Roma; molte reliquie però furono mandate, in altre parti della cristianità per appagare re, principi, e molti {88 [382]} altri celebri personaggi che ne facevano dimanda alla S. Sede.


don bosco-vita di s. giuseppe.html
  A210000140 

 Una parte del manto con cui s. Giuseppe ravvolse il santo bambino Gesù è conservata in Roma nella chiesa di santa Cecilia in Transtevere dove si conserva pure il bastone che questo santo portava viaggiando.


don bosco-vita di san pietro.html
  A217000181 

 Giunto in Roma Pietro abitò il sobborgo detto Trastevere vicino al luogo dove fu di poi edificata la Chiesa di santa Cecilia.


don bosco-vita e martirio dei sommi pontefici san lucio i e santo stefano i.html
  A220000059 

 Più tardi il corpo di s. Lucio fu dal Sommo Pontefice s. Pasquale trasportato nella Chiesa di s. Cecilia, entro le mura di Roma.





Copyright © 2009 Salesiani Don Bosco - INE