Per tale oggetto incaricò Eliezero primo de'suoi servi di andare in Aran, ove fu scelta Rebecca figliuola di Batuele, cugino di Abramo, giovane distintissima per la sua pietà e per l'amore al lavoro.

 A quest'uopo commise ad Eliezero, primo de' suoi servi, di andare in Aran città della Mesopotamia, nella quale egli aveva.

 A questi segni Eliezero conobbe i divini voleri; e dopo aver bevuto, continuò il suo discorso dicendo: Di grazia, di chi sei figliuola? In casa di tuo padre potrei trovare alloggio? Rebecca rispose: Io sono figlia di Batuele; mio avolo è fratello di Abramo, vieni pure; in casa di mio padre avvi alloggio per te, fieno e paglia in abbondanza pei tuoi cammelli.

 Abramo ed Eliezero.

 Allora Eliezero ringraziando Iddio, entrò nella casa di Batuele dove ebbe splendida accoglienza.

 Eliezero aveva seco dieci cammelli carichi di preziosi doni da regalare alla zitella destinata al suo padrone, e ai parenti di lei.

 Eliezero le si avvicina, e, fanciulla, le dice con bel garbo, dammi un po' da bere.

 Per assicurarsi dei voleri del cielo, Eliezero cosa pregò: Signore Iddio di Abramo, fa che la donzella che sarà per darmi da bere, quando ne chiederò, sia quella che tu eleggi per Isacco.

 Allora Eliezero offeri molti preziosi doni a Rebecca, alla madre di lei e agli altri parenti.

 Prima di ogni altra cosa Eliezero si fe' conoscere per servo inviato da Abramo {25 [231]} in cerca di una sposa pel suo figlio.