Sant'Ambrogio, allora vescovo di Milano, aveva tentato invano di placar l'ira dell'imperatore; ma pochi giorni dopo, quel monarca agitato dai rimproveri della coscienza, volendo entrare in Chiesa, il santo Vescovo con fermezza apostolica, «fermatevi, principe, gli disse, voi non sentite ancora il peso del vostro peccato, come entrerete voi nel santuario del Dio terribile? Come ricever potrete, il corpo del Signore colle mani tuttora fumanti di sangue innocente? ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidii.».

 Come entrerete nel santuario del Dio terribile? Come ricevere potrete il corpo del Signore colle mani ancora fumanti di sangue innocente? Ritiratevi, e non aggiungete il sacrilegio a tanti omicidi.

 Fece poi venire un fanciullo e postolo in mezzo loro lo abbracciò, e soggiunse: In verità vi dico, che se non diventerete umili e semplici come fanciulli non entrerete nel regno de' Cieli: Chi dunque si sarà fatto piccolo come questi fanciulli, sarà il maggiore nel regno de' Cieli.

 Imperocchè in verità vi dico, che se la vostra giustizia non sarà più abbondante che quella degli scribi e de' farisei, voi non entrerete nel regno de' cieli.