| don bosco-la storia d-italia.html | 
| A139001240 | 
        Il veder lance, spade, archibugi, balestre e cannoni fu uno strano spettacolo per genti accostumate a maneggiare in guerra soltanto spine di pesci e rami d'alberi.  | 
  
| A139001467 | 
        Allora gli assediati vedendosi con tanto impeto assaliti fanno anch'essi gli ultimi sforzi: lance, spade, artiglierie son messe in opera, sassi e macigni si precipitano e si fanno rotolare giù sopra il nemico.  | 
| don bosco-la storia d-italia [18a edizione].html | 
| A140000814 | 
        Quel maraviglioso esercito era composto di parecchie centinaia di migliaia d'uomini, parte dei quali combattevano a piedi, armati di lance, di spade, di pesanti mazze di ferro, di cui un solo colpo bastava ad accoppare un uomo; altri erano armati di fionde, colle quali scagliavano molto destramente pietre o palle di piombo; alcuni portavano balestre, specie d'archi che lanciavano a gran distanza acute frecce, la cui ferita spesso era mortale.  | 
  
| A140001114 | 
        Il vedere lance, spade, archibugi, balestre e cannoni fu uno strano spettacolo per genti accostumate a maneggiare in guerra soltanto spine di pesci e rami d'alberi.  | 
  
| A140001330 | 
        Lance, spade, artiglierie sono messe in opera; sassi e macigni si precipitano e si fanno rotolar giù sopra il nemico.  | 
| don bosco-storia sacra.html | 
| A191000701 | 
        » Parlava ancora, e Giuda in capo ad una masnada di gente munita di lance, di bastoni, di lanterne a di fiaccole gli si avvicinò dicendo: Ti saluto, Maestro, e lo baciò.  | 
| don bosco-storia sacra [10a edizione].html | 
| A192000357 | 
        Per quaranta giorni si videro per aria sopra Gerusalemme drappelli di cavalieri armati di lance e di spade, che si avanzavano per combattere gli uni contro gli altri.  | 
  
| A192000473 | 
        Parlava ancora, quando Giuda a capo di una masnada di gente munita di lance, di bastoni, di lanterne e di fiaccole, gli si avvicinò dicendo: Ti saluto, Maestro; e lo baciò.  | 
| don bosco-vita dei sommi pontefici s. aniceto s. sotero s. eleutero s. vittore e s. zeffirino.html | 
| A200000119 | 
        Infatti dopo la mia preghiera vidi una scala d'oro che ascendeva fino al cielo, ma stretta sì da non poter salirvi più d' una persona alla volta; da due lati era fiancheggiata di spade, di lance, di pugnali, talchè senza una grande attenzione e senza guardar fissamente in {77 [281]} alto era impossibile il non rimaner ferito per tutto il corpo.  |