| don bosco-il centenario di s. pietro apostolo.html | 
| A070000191 | 
        Dicevansi fedeli perchè venivano a professare {129 [145]} la vera fede; cristicoli, o cultori di Gesù Cristo, perchè riconoscevano in Gesù Cristo il salvatore di tutti gli uomini; nazareni, perchè seguaci del Salvatore la cui patria era Nazareth; santi, perchè l'abbracciare il Vangelo voleva dire professare con perfezione la virtù, e camminare per la via della santità.  | 
| don bosco-il giovane provveduto [1885-101a edizione].html | 
| A107000761 | 
        Missus est Angelus Gabriel a Deo in civitatem Galilaeae, cui nomen Nazareth, ad Virginem desponsatam viro, cui nomen erat Ioseph, de domo David, et nomen virginis Maria.  | 
| don bosco-vita di s. giuseppe.html | 
| A210000037 | 
        Celebrati gli sponsali, Maria ritornò a Nazareth sua patria con sette vergini che il gran Sacerdote le aveva accordato per compagne.  | 
  
| A210000039 | 
        Benchè poveri entrambi, Giuseppe e Maria diedero a questa festa tutta quella maggior {23 [303]} pompa che loro permisero i pochi mezzi di cui potevano disporre, Maria allora abbandonò la propria abitazione di Nazareth e venne ad abitare collo sposo a Gerusalemme, dove avevansi a celebrare le nozze.  | 
  
| A210000042 | 
        Giuseppe non si trattenne lungamente a Gerusalemme dopo le cerimonie nuziali; i due santi sposi lasciarono la città santa per recarsi a Nazareth nella modesta casa che Maria aveva avuto in eredità da' suoi genitori.  | 
  
| A210000043 | 
        Nazareth, il cui nome ebraico significa fiore dei campi, è una bella e piccola città, pittorescamente assisa sul pendio d'una collina alla estremità della valle d'Esdrelon.  | 
  
| A210000053 | 
        S. Elisabetta abitava nelle montagne della Giudea, in una piccola città chiamata Ebron, posta a settanta miglia da Nazareth.  | 
  
| A210000060 | 
        Era una mattina trista e nebbiosa del mese di dicembre, l'anno 752 di Roma, Giuseppe e Maria lasciavano la loro povera abitazione di Nazareth per recarsi a Betlemme, dove li chiamava l'obbedienza dovuta agli ordini del sovrano.  | 
  
| A210000060 | 
        Poscia i due santi viaggiatori {34 [314]} uscirono da Nazareth accompagnati dalle felicitazioni de loro congiunti ed amici.  | 
  
| A210000076 | 
        Poscia avendo fatto inscrivere il figlio sopra le tavole del censo e pagato il tributo, i santi sposi se ne ritornarono in Galilea, a Nazareth loro città.  | 
  
| A210000077 | 
        Appena Giuseppe era rientrato nella povera casa ai Nazareth, un angelo del Signore gli apparve in sogno e {46 [326]} gli disse: « Alzati, togli teco il fanciullo e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani colà finchè io non ti dica di ritornare.  | 
  
| A210000091 | 
        Giuseppe allora più non ebbe a temere, e prese tranquillamente la strada di Nazareth, che aveva sette anni prima abbandonata.  | 
  
| A210000094 | 
        Bisognerebbe amare il proprio paese come lo amavano allora gli Ebrei, per comprendere le dolci impressioni che riempivano l'anima di Giuseppe allorquando apparve da lontano la vista di Nazareth.  | 
  
| A210000099 | 
        Ordinariamente egli lasciava a Nazareth Gesù, che si sarebbe soverchiamente stancato dal lungo cammino; e soleva sempre pregare qualche suo vicino perchè s'incaricasse della custodia del fanciullo nell' assenza dei suoi genitori.  | 
  
| A210000101 | 
        Terminate le feste pasquali ripresero la strada di Nazareth in mezzo ai loro congiunti ed amici.  | 
  
| A210000102 | 
        Fortunati di aver ritrovato Gesù se ne ritornarono tranquillamente alla loro piccola casa di Nazareth.  | 
  
| A210000104 | 
        Così si fa vedere ancora presso di Nazareth un pozzo, cui Giuseppe mandava il divino fanciullo ad attingere l'acqua pei bisogni della famiglia.  | 
  
| A210000105 | 
        Ci mancano i particolari circa questi anni laboriosi che Giuseppe passò a Nazareth con Gesù e Maria.  | 
  
| A210000166 | 
        O Angelo della terra, glorioso san Giuseppe, che a' vostri cenni ammiraste soggetto il Re del Cielo, so che la consolazione vostra nel ricondurlo dall'Egitto intorbidossi col timore di Archelao; ma so pure che assicurato dall'Angelo, lieto con Gesù e Maria, dimoraste in Nazareth.  |