Un giorno ho dimandato a mio padre come intendeva le parole del vangelo: Date il superfluo ai poveri.

 Ma coloro che fanno buon uso delle ricchezze, che se ne servono a vestire i nudi, a dar da mangiare ai poveri affamati, dar da bere agli assetati, albergare pellegrini; quelli che senza vanagloria e senza ambizione danno il superfluo ai poveri, costoro, dico, hanno un mezzo di salvezza nella loro sostanza temporale, e sanno cangiar le ricchezze, che sono vere spine, in fiori per l'eternità.

 Disse Iddio di dare il superfluo ai poveri senza fissare nè decimo nè ventesimo.

 La prima di non essere tanto stretta nel calcolare il superfluo.

 Abborriva invece da tutto che in qualunque modo potesse alla delicatissima sua coscienza parer superfluo, e non del tutto necessario vuoi nel vitto, vuoi nel vestito od altro.

 Dato il superfluo ai poveri, e colle ricchezze, se ne possedete, fatevi degli amici che non vi manchino più.

 Ma bada bene che il Signore ti dice di dare ai poveri tutto il superfluo: quod superest, date pauperibus.

 È forse superfluo il notare che in questi numeri vi ha sempre una certa fluttuazione, essendovi quasi ogni settimana dei giovani che per diversi motivi si allontanano dall'Istituto, ed altri che vi entrano.

 Ciò che vi è di superfluo, dice il Signore, datelo ai poveri, e perciò beati coloro che ascoltano la parola di Dio.

 Ma bada bene che il Signore ti dice di dare ai poveri tutto il superfluo: quod superest date pauperibus.

 Superfluo quel lusso nei viaggi, nei teatri, nei balli ed altri divertimenti dove si può dire che va a terminare il patrimonio dei poveri.

 Affinchè poi ognuno fosse persuaso che la severità del suo comando era motivata dall'abuso che molti ne fanno e per cui corrono grave rischio di perdersi eternamente; volle aggiugnere queste altre parole: É più facile che un gammello passi pel loro di un ago, che un ricco si salvi, condannando così i vani pretesti con cui i possessori di sostanze temporali studiano di esimersi dal dare il superfluo ai poveri.

 Date il superfluo ai poveri.

 Pare opportuno di notare qui l'interpretazione che alcuni danno al precetto del superfluo non certamente secondo le parole di Gesù Cristo: E un consiglio, dicono essi, perciò, data una parte del superfluo in limosina, {107 [293]} possiamo spendere il resto a nostro piacimento.

 Il mese Mariano di D. Bosco (ed a tal nome è superfluo ogni encomio) è un breve compendio della Dottrina cattolica, un quadro, ove in ristretto sta effigiata la Chiesa, un vade-mecum del cristiano.

 Stimiamo superfluo il ripetere le lodi, con cui abbiamo, or fa pochi mesi, annunziato la stampa di queste Novelle.

 Sarebbe superfluo lo spendere molte parole a lodare quest'opera del Trecento; e chi ne desidera particolarizzate notizie, legga la bella prefazione del dottore Cerruti, che pose molta cura nell'emendare il libro e corredarlo di dotte ed acconcie annotazioni.

 Quando si tratta di una scrittura del Vallauri stimiamo superfluo il dire che in essa sono svolti i principii della più sana morale, e sono fatte segno a libèralissimi frizzi certe utopie e certe magagne dei nostri tempi, le quali non possono essere infrenate dal rigor delle leggi.

 Fin da fanciullo aveva meditate le parole del Vangelo, là dove dice: Date il superfluo ai poveri.

 Perciò godeva nel dare in limosina non solo il superfluo, ma nel privarsi delle cose a lui più care per darle ai bisognosi.

 Tutto quello che eccede alimenti e indumenti per noi è superfluo, è contrario alla vocazione religiosa.

 Reputo superfluo riprodurre le Istruzioni, e dichiarazioni che si trovano riunite in appendice della Collettanea dell' Emo Bizzarri p.

 D'altronde le osservazioni formano la base per confrontare le modificazioni senza entrare in discussioni, le quali richiederebbero un lungo e superfluo lavoro.