Parola «Cadorna» [ Frequenza = 10 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008001433 

 Il 17 luglio il Cadorna gli scriveva per ordine del Ministero dell'Interno, pregandolo ad accettare nel suo stabilimento il giovane Giovanni Emilio Demonte, di anni 12, il cui padre naturale, che era luogotenente in un Reggimento Fanteria, e avealo abbandonato in mezzo ad una strada, prometteva che avrebbe pagate lire 15 mensili.

  A008001433 

 Intanto al Conte Pasolini era succeduto nella Prefettura della provincia di Torino, quantunque per breve tempo, il Conte Carlo Cadorna, senatore del Regno.

  A008003906 

 Il 16 giungeva al Tagliamento e il generale Cadorna s'inoltrava verso l'Isonzo, non raggiungendo gli Austriaci, che si ritiravano accumulando rovine e ostacoli d'ogni natura per impedirgli la marcia..

  A008004225 

 Ma il giorno 20, la flotta sbarcava due intiere divisioni di ogni arma, comandate dal generale Raffaele Cadorna, al quale erano stati conferiti amplissimi poteri.

  A008004228 

 Fu insultato dal Cadorna, con una lettera piena di ingiuste accuse, l'ottuagenario Mons. Naselli, Arcivescovo di Palermo, che non era uscito dall'Episcopio, essendo questo occupato [463] dalle truppe; e il suo coetaneo Mons. d'Acquisto, Arcivescovo di Monreale, benchè infermo, fu tolto dal suo letto e gettato in prigione..

  A008004230 

 Tuttavia il Cadorna fu sollecito ad impossessarsi di tutti i conventi della Sicilia, a scacciarne gli abitatori e confiscarne i beni.

  A008004519 

 C. CADORNA..

  A008004521 

 D. Bosco faceva rispondere da D. Rua al Senatore, come accettasse senz'altro il giovane Carlo: e il Cadorna di proprio pugno scriveva un biglietto di ringraziamento il 14 novembre 1866..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009009645 

 Le prime notizie di questo fatto giunsero in Piemonte il giorno 21 e l'Unità Cattolica scriveva il 22 settembre: "I soldati di Nino Bixio e di Raffaele Cadorna entravano nell'eterna città, alle ore 10 del mattino del 20 settembre 1870".


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014001245 

 Anche il senatore Siotto-Pintòr favorì Don Bosco, interponendo i suoi buoni uffici presso il ministro, presso il Presidente del Consiglio di Stato Cadorna e presso i consiglieri suoi amici; "la violazione della legge è manifesta", esclamava l'energico sardo [134]..





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