Parola «Dirottissima» [ Frequenza = 5 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000167 

 Non ci si vedeva più, e per colmo di sventura si scatenò una dirottissima pioggia che in breve li ebbe inzuppati da capo a piedi: l'oscurità e la troppa fitta boscaglia finì col rendere impossibile il proseguimento del viaggio.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007002127 

 Il sole si affacciò a rallegrarli, ma, passato Mondonio, li sorprendeva una dirottissima pioggia che durò più ore.

  A007005888 

 I tuoni si succedono ed una pioggia dirottissima e continuata batte nelle invetriate.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009000197 

 Cadde quindi una turbinosa e dirottissima pioggia.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
  A016004597 

 Sarebbe certamente bastato che Iddio avesse tolto dal mondo l'uomo peccatore; ma quasi che temesse avanzasse ancora qualche rampollo di quella gente iniqua, volle che tutti, eccettuata la sola famiglia di Noè, gli altri anche giusti ed innocenti fossero compresi nello spaventoso gastigo; talchè grandi, piccoli, vecchi, giovani, fanciulli, ricchi superbi umili e poveri tutti vi dovettero soccombere: delebo hominem... ab homine usque ad animantia; anzi gli animali stessi o per aver loro servito d'istrumento a peccare, o solo fosser stati testimoni di lor misfatti, tutti dal primo all'ultimo de' quadrupedi sino agli uccelli; e dagli uccelli sino al più vile degli insetti furono sterminati, a reptili usque ad volucres coeli, - tutti furono sterminati dalla terra, ma in che modo? Eccovi che già si oscura il cielo, dense nubi, tetre caligini tutta ingombrano la terra; saette folgori lampi e fulmini e fulgori strisciano, si scuotono; già più nulla si vede, tutto è tenebre ed oscurità; dirottissima pioggia cade; le cataratte del cielo rotto ogni equilibrio a grosse ruote tramandano giù acque sulla terra; la terra stessa tutta in conquasso dà libero il corso a' fonti che nel suo seno racchiude; e unendosi mari e fonti, cataratte e pioggia insieme tutta coprono la faccia della terra; e gli uomini [597] e i libertini? quei disonesti, quei sensuali, quelli che stimavan tali peccati un picciol male dove sono? Eccoli tutti a pagare il fio di lor turpi nefandità, per lavare le quali vi vuole una smisurata pioggia di quaranta giorni e di quaranta notti; e affinchè il fetore di loro colpe non potesse più farsi sentire, le acque salgono a smisurata altezza su loro corpi fino a sormontare di quindici cubiti le più alte cime dei monti.





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