Parola «Educò» [ Frequenza = 6 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009002487 

 Questa benedizione risulta pure dalle vocazioni allo stato ecclesiastico, che quivi si sono svegliate; locchè fece sì che dall'anno 1848 al 1863, nel qual tempo il Seminario Arcivescovile di Torino rimase chiuso, l'Oratorio di Don Bosco che nel suo Collegio Convitto conta circa 800 giovani, fornì ed educò i Chierici alla Diocesi di Torino: del che S. E. Mons. Fransoni esprimeva al sottoscritto le sue compiacenze, mentre gemeva nel suo esiglio di Lione ed era dal sottoscritto visitato..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015005523 

 Laonde per l'onore sacerdotale, pel buon nome della cara mia Congregazione Salesiana che mi accolse ed educò a gloria di Dio, pel decoro della religione, per la salute delle anime domando che questa causa termini presto e termini in modo che questo Mons. Arcivescovo non possa più oltre arrecare un si grave danno.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 18.html
  A018001596 

 Questo santo prete mi raccolse, mi educò, m'istruì in modo che io ho potuto raggiungere il posto che presentemente occupo e dopo Dio devo a lui solo, se ora mangio un pane onorato.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019000458 

 Quale uomo mandato da Dio a compiere questa duplice missione, incominciò dal coltivare i giovani, che ammaestrò nei precetti e nei doveri della religione, educò a buoni costumi, curandone anche alacremente l'istruzione civile, e lavorò con ogni impegno affinchè del beneficio della Redenzione approfittasse il maggior numero possibile.

  A019001393 

 E canteranno ancora - l'altare e la Basilica ingrandita - le glorie sempre maggiori del Santo che fu, nei tempi nostri, il più Italiano e il più internazionale; del Santo che ebbe la quadratura piemontese, la genialità italica e il cuore universale; del Santo la cui vita fu un miracolo ed è un romanzo, nella cui Opera il soprannaturale parve natura; del Santo che rinnovò nel secolo XIX i Fioretti di San Francesco ed ebbe tutte le intuizioni dell'avvenire; che ebbe tutte le audacie e seppe tutte le prudenze; che fu Sacerdote nel gabinetto dei Ministri e si sentì Italiano all'Altare di Dio; che non ebbe altra politica che il Pater noster e fu consultato da Prìncipi; che ebbe le delicatezze di una madre e la volontà invincibile di un generale; che seppe farsi amare per farsi ubbidire; che educò con la Religione e persuase con la ragione; che insegnò ai suoi giovani ad aver fede in Dio e ad amare la Patria, a guardare il Cielo e a far fiorire la terra, a cantare pregando e a pregare lavorando; che li educò nella scuola come nel gioco, nella chiesa come nel teatro, con lo sport come con l'esame di coscienza; che li abituò a unire l'Esercizio della Buona Morte in Cappella con la festa gioiosa in refettorio; che fondò una Società ch'è la più lieta ed è la più sacrificata; del Santo che fu, come il Vangelo, semplice coi semplici e gigante coi giganti; che pubblicò con la stessa fede la prima Collezione dei nostri Classici e i foglietti più popolari; che scrisse con lo stesso cuore la Storia Sacra del popolo eletto e la Storia della nostra Italia; che fu orfano e divenne padre di orfani; che mancò di pane e diede pane a tutti; che fu, un giorno, fanciullo senza tetto e diede ricovero a tutti i fanciulli; che stentò ad avere un maestro ed aprì scuole senza fine; che fu artigiano e forgiò generazioni dì artigiani; del Santo che, novello San Benedetto, battezzò non soltanto i vecchi barbari delle Pampas, ma tanti nuovi barbari civili d'Europa..





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