Parola «Fingendo» [ Frequenza = 12 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 01.html
  A001000887 

 Giovanni allora si allontanava, [241] fingendo di più non badare a lui; ma il cane incominciava a guaire, quasi chiedendo permesso di togliersi da quell'imbarazzo, nel quale lasciavalo non per brev'ora, fino a tanto che l'animale, vedendo che il padroncino non se ne dava per inteso, mandava un forte abbaiamento, spiccava un salto e correva a raggiungerlo quasi rimproverandolo d'indiscrezione.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005003807 

 A tali parole io fingendo di non credere, con quella confidenza rispettosa che D. Bosco permetteva a' suoi figli, gli dicevo che egli [674] era un avaro, che nascondeva i marenghi nello scrigno (e scrigno non ebbe mai) per farne un bel cumulo e poi adorarli.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 06.html
  A006001635 

 Altra volta Gastini era con un compagno a dormire in una stanza mentre Tomatis e altri giovanotti riposavano in un camerone attiguo: ma stavano in agguato fingendo di dormire per compiere una burla che avevano da vario tempo studiata.

  A006001878 

 Non bastò ai Ministri innumerabili, quasi tutti framassoni, passati quali meteore sanguigne, o grandinate sterminatrici per gli uffizii della pubblica istruzione, di muovere guerra asprissima a tutti gli Istituti secondarii, privati e paterni, massime cattolici, dipendenti o in qualunque modo guidati da religiosi e da preti, con ipocrisia continua, fingendo di serbare loro incolumi i diritti legali e intanto per sempre nuovi congegni amministrativi, o balzelli, od angherie, togliendo loro l'alimento ed il respiro.

  A006006763 

 [24] Noi abbiamo interrogato un venerando religioso di San Domenico che per anni trattò con questa Suor Colomba Asdente, il quale ci assicurò aver inteso egli medesimo le infinite volte replicarsi dalla suddetta di propria bocca, ora l'una ora l'altra di siffatte predizioni; imperocchè non dicevale di seguito, ma interpolatamente: alle quali, fingendo egli di non prestarvi credenza, soggiungevagli essa: Ebbene egli stesso ne vedrà in parte l'adempimento.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 07.html
  A007002406 

 Questi lo accolse fingendo, affabilità e cortesia e suggerì che presentasse i suoi maestri all'esame d'idoneità all'insegnamento cui attendevano.

  A007006136 

 È uno zio che cerca di richiamare il nipote della mala vita, fingendo di voler dissipare il suo patrimonio col darsi al buon tempo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 08.html
  A008002185 

 Poi gli dice di andare al suo posto, e, fingendo di non accorgersene, se lo tira indietro per tempo parecchio.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010014025 

 In un vagone di seconda classe trovavasi pure Mons. Bianchi Cameriere di S. S., precisamente visavì del venerando Don Bosco, il quale, tenendo tra le mani un ben nodoso bastone, disse sorridendo a Monsignore: - Questo è il bastone di Adamo! - E Monsignore, fingendo di fargliene le meraviglie, soggiunse: - Caspita! deve essere ben tarlato questo antidiluviano bastone! - Ma Don Bosco, mèssosi sul serio, disse: - Questo bastone su cui mi appoggio, è del mio domestico, di nome Adamo, qui presente! - provocando a tutti e tre una bella risata".


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 12.html
  A012000045 

 Ma quello che soprattutto importa si è che non bisogna precipitare, non bisogna aver troppa fretta; bisogna apparecchiarci la strada, quasi direi, fingendo di non pensare a loro, ma mettendo collegi nelle città ad essi vicine, e con musiche, canti, commerci, regali farci conoscere ed amare.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 15.html
  A015008128 

 Fingendo di prendere sul serio l'accusa che Don Bosco fosse un politicante, mossagli pure da giornali torinesi, l'autore dice a un certo punto: "E noi... noi tre volte meschini, che in tanti anni che coabitammo con quell'uomo misterioso, noi, che ne ascoltammo le migliaia di volte le parole di carità, noi, che potemmo le mille volte sorprendere i suoi segreti maneggi in favore della triste politica, che fa tremare i grandi della terra; noi meschinissimi, che non ci avvedemmo di nulla! Noi semplici, che abbiam sempre creduto e crediamo che l'unica politica di Don Bosco fosse di trovar modo da far bollire la tradizionale pentola dell'Oratorio, fosse di rendere alacri e volenterosi a lavorare nella vigna del Signore i cento e cento, che la voce di un tal maestro chiamava a coadiuvarlo nelle gravi cure di un apostolato vasto e diffìcile assai; fosse d'ispirare in cuore dei mille e mille alunni, che entrarono, si fermarono ed uscirono da quest'ostello di benedizione e di pace un salutare timore del male, un disinteressato amore del bene, una sana prudenza nella condotta, una franca indipendenza nel carattere; - ripeto, noi meschini tre volte, che non sapemmo vedere come tutto questo affannarsi nel bene non era per Don Bosco che un mezzo sicuro per raggiungere i suoi fini politici!".


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 17.html
  A017001487 

 Parve al giornale massonico una sì grande enormità il far passare quei fanciulli "alla cura di Don Bosco ", che, fingendo di non voler prestar fede alla voce còrsane in città, bollava d'infamia quel cadere nelle "unghie delle cattoliche [234] arpie, che decoro e carità di patria vorrebbe sbandite per sempre dall'umana mensa e dai civili costumi "; la scuola dover essere "palestra di istruzione, non di favole scandalose, non di oltraggi alla scienza, non di aberrazioni "; l'Italia chiedere, volere, imporre che le si preparino giovani magnanimi, "cittadini onesti, laboriosi, pronti ed atti ad impugnare un fucile per abbattere i privilegi e per guadagnar libertà, non conigli, non talpe, non creature inebetite nella superstizione cattolica, non buone se non a recitare le sciocchezze puerili della Dottrinella, il calepino del cretinismo "; gl'istituti cattolici essere "letamai ove il sole della libertà e della verità non splende " e donde "non possono uscire che coscienze frolle, piene d'ascetismo e d'ignoranza ".





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