Parola «Gioberti» [ Frequenza = 76 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 02.html
  A002000023 

 CAPO XV. La patente definitiva di confessione - In villeggiatura a Rivalba - Agli esercizi di S. Ignazio - Vincenzo Gioberti e il suo Primato civile e morale degli Italiani - Dispute col Prevosto Don Cinzano - Le beatelle e saggi consigli di D. Bosco. 50.

  A002000042 

 CAPO XXXIV. La Marchesa Barolo a Roma - Vincenzo Gioberti e i Prolegomeni - D. Bosco in vacanza a Morialdo - Una sua lettera al Teologo Borel - La Congregazione Salesiana predetta - Altra lettera al Teologo Borel - Le piccole inferme dell'Ospedaletto. 105.

  A002000550 

 L'opera però che levò maggior rumore fu quella del Gioberti.

  A002000550 

 Quest'opera secondò meravigliosamente le idee dell'Abate Vincenzo Gioberti raccolte nel volume intitolato Il primato civile e morale degli Italiani.

  A002000551 

 Aveva conosciuto Gioberti quando giovane frequentava l'università e radunava intorno a sè molti di quei studenti e chierici del seminario, inculcando le teorie più accese di repubblica e di libera filosofia.

  A002000551 

 Egli certamente non sapeva come Gioberti avesse scritto un articolo nella Gio vane Italia, nel quale aveva chiamato il Cattolicismo: Religione di servitù e di barbarie [29]..

  A002000552 

 D. Cinzano contrariato gli domandò - E che cosa ci trovi a ridire? - Era facile rispondere: Gioberti, essendosi fatto propagatore della Giovane Italia in teoria ed in azione, non solamente nella gioventù civile ed ecclesiastica, ma nello stesso esercito, era stato imprigionato e poi esiliato nel 1834.

  A002000552 

 Ma D. Bosco volle prendere in mano quel volume, e cogliendo qua e là alcuni periodi, gli fece constatare che Gioberti, come tutti gli eretici, voleva ritornare la religione verso i suoi principii e non solo purgarla, ma trasformarla.

  A002000732 

 Mons. Fransoni e D. Bosco avevano preveduto e segnalato ove il movimento settario volesse approdare e vedevano come non pochi del clero, accecati dagli scritti del Gioberti, si disponessero inconsciamente ad appoggiare il movimento rivoluzionario.

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 Infatti continuava e cresceva il fermento cagionato dalle opere di Gioberti..

  A002001116 

 Frattanto, per secondare questa intimazione, il mazziniano Abate Gioberti, in quest'anno 1845 dava alle stampe i Prolegomeni [320] al Primato degli Italiani, secondo suo libro peggiore del primo, e che, destinato a preparare l'opinione pubblica, fu accolto con favore dalla gente guasta od illusa.

  A002001116 

 Gioberti aveva dedicato questo irreligioso ed iniquo suo volume a Silvio Pellico, il quale con giusto sdegno rifiutò tale ipocrita omaggio, non curandosi delle ire settarie che da ogni parte lo ingiuriarono per quel nobilissimo atto..

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 I Mazziniani tacevano, e supplicavano Mazzini che tacesse e lasciasse libero il campo a Gioberti, ad Azeglio, a Mamiani e ad altri che lavoravano a raggiungere lo stesso suo fine, ma provvisoriamente non colla repubblica, sibbene colla preparazione di un governo costituzionale..

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 I giovani intanto pieni d'entusiasmo narravano ai nuovi amici di Castelnuovo e di Morialdo, cose mirabili di D. Bosco, nè tacevano di quel suono inesplicabile delle campane che avevali accolti nel loro giungere alla Madonna di Campagna; e da ciò essi naturalmente argomentavano essere i giovani dell'Oratorio i figli prediletti di Maria SS. Questi racconti però non furono accolti con favore dagli assennati, ai quali ripugnavano le idee di cose sovrannaturali, secondo loro, non dimostrate, e fecero salire la senapa [510] al naso a certi esaltati dagli scritti di Gioberti che avendo in uggia l'opera di D. Bosco, esclamavano: - Arti gesuitiche! - Quindi malevoli nelle loro conversazioni presero a schernire il nostro buon padre, satireggiando che non solo le campane, ma i campanelli degli altari e della sagrestia, anzi l'organo stesso aveva suonato senza opera d'uomo.

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 [29] GIOBERTI, Lettera di Demofilo; nella Giovane Italia del 1834.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 03.html
  A003000030 

 CAPO XXI. Ciò che vide una suora del buon Pastore, e pronostico di D. Bosco - Il Gesuita moderno, di Vincenzo Gioberti Pio IX concede a' suoi popoli varie riforme politiche e arti dei settarii per ottenerle - Gli applausi a Pio IX giudicati da Mons. Fransoni e da D. Bosco - Gridate, Viva il Papa e non Viva Pio IX. - Cartelli nell'Oratorio che ricordano la dignità del Vicario di Gesù Cristo - Applausi insidiosi al Clero secolare - Accuse ingiuste contro il Vescovo di Asti. 80.

  A003000048 

 CAPO XXXIX. D. Bosco e Vincenzo Gioberti - Pericolo corso da Carlo Alberto in Milano - Preghiere pel Re - L'esercito piemontese rientra in Piemonte - Gli emigrati - Insulti all'Arcivescovo di Vercelli - Dicerie pericolose contro D. Bosco - Accademia e distribuzione dei premii - Lettera di Carlo Alberto a Pio IX - Il Re giunge a Torino. 137.

  A003000051 

 CAPO XLII. Compra di casa Moretta - Fuga di Pio IX da Roma - Minacce dell' Opinione ai Vescovi - Morte del Teol. Guala - Il Ministero Gioberti - Rivendita della casa Moretta. 148.

  A003000056 

 CAPO XLVII. La battaglia di Novara - Abdicazione di Carlo Alberto - La rivoluzione a Genova - Parma, Modena, Toscana e Sicilia sottomesse agli antichi principi - Causa della tranquillità che regna nell'Oratorio nel 1849 - Affittamento della casa di Valdocco rinnovato col Pinardi - La Divina Provvidenza aiuta a pagare i fitti - Anarchia negli Stati Papali; alcune Potenze si muovono per far cessare i disordini; i Francesi sotto le mura di Roma - Sentimenti del Papa nel ricevere l'offerta dei giovani di Valdocco - Lettera del Nunzio Apostolico - Offerta dei giovani dell'Oratorio di S. Luigi - Libri di Gioberti e di Rosmini messi all'Indice - D. Bosco tenta piegare Gioberti alle decisioni della Chiesa - Sottomissione di osmini e lettera di D. Bosco a D. Fradelizio. 167.

  A003000099 

 Gioberti co' suoi odiosi libelli, riusciva a farli qualificare come una sêtta Austro - Gesuitica nemica della patria.

  A003001045 

 Infatti, stampato in Isvizzera, in moltissime copie era introdotto nel Piemonte il Gesuita Moderno, opera in sette grossi volumi di Vincenzo Gioberti.

  A003001045 

 Perciò Gioberti coinvolgeva in quelle sue diffamazioni personaggi esimii del clero e del laicato, le Istituzioni di S. Raffaele e di S. Dorotea; dipingeva coi più neri colori Ordini e Congregazioni religiose, specialmente gli Ignorantelli; e non risparmiava le Dame del Sacro Cuore, accumulando contro di esse tante malvagie menzogne da disgradarne i romanzieri più scellerati.

  A003001046 

 Il nome di Gioberti fu dato alle strade e ai caffè, e festeggiato ed elevato alle stelle da un volgo ignorante, sobillato dai mestatori.

  A003001048 

 Il 14 giugno [240] Egli nominava un consiglio di Ministri, composto però di ecclesiastici, e i settarii, aspettando il momento opportuno per imporre al Papa un Ministero di laici, fecero udire unito al grido di Viva Pio IX, quello di Viva Gioberti, Viva l'Italia, e misto ad inni quasi repubblicani.

  A003001059 

 A questo fine adunque nel 1847 mentre Gioberti assaliva il clero regolare, si incominciò astutamente dai congiurati a blandire il clero secolare.

  A003001144 

 Turbe immense di popolo vestite a festa, ornate sul petto di coccarde tricolori, con una selva di bandiere percorrevano le piazze e le vie acclamando, l'Italia, Carlo Alberto, Pio IX, Gioberti.

  A003001186 

 Gli scritti del Gioberti avevano eziandio acceso l'odio contro le Dame del Sacro Cuore spacciandole affigliate alla Compagnia di Gesù..

  A003001212 

 In quei mentre un convittore, testa balzana ed infatuato delle idee di Gioberti, improvvisò di motu proprio alle finestre un simulacro d'illuminazione con quelle poche candele che trovò nelle camere dei compagni.

  A003001212 

 Le invettive di Gioberti nel suo Gesuita moderno e il ricovero prestato ai Gesuiti, avevano scatenato eziandio contro il Convitto le ire della plebe in guanti e senza guanti.

  A003001218 

 La raccomandazione di D. Bosco, corroborata dalle testuali ributtanti parole di Gioberti contro la culla dell'Oratorio, bastò ai giovani per ogni legge, e nessuno mai nè prima nè dopo che venisse posta nell'indice dei libri proibiti, osò mai far lettura di quell'opera pestifera, ed ognuno ne riguardò l'autore come un dichiarato nemico della Chiesa..

  A003001251 

 Così Vincenzo Gioberti [22] "..

  A003001252 

 D. Bosco seguiva l'esempio del Sommo Pontefice che il 30 settembre 1847 aveva [311] scritto a Torino al suo messo straordinario presso il Re, Mons. Corboli Bussi, affinchè fosse cauto e andasse a rilento nel parlare del Gioberti, idolo momentaneo della rivoluzione, levato a cielo da tutti i faziosi e novatori [23]..

  A003001252 

 E alcune pagine dopo scrivendo di Pio IX non esitava a dire: "Il gran Gioberti chiamava il giorno che lo vide il più bello di sua vita".

  A003001322 

 E Pio IX, che pur conosceva chi fosse Gioberti, gli aveva risposto che, ove questo giovasse a consolidare la pace e a rendere felice l'Italia, egli il farebbe.

  A003001322 

 Gioberti accettava l'incarico.

  A003001322 

 Gioberti erasi abboccato ovunque con tutti i capi partito e la sua opera non parve caduta a vuoto.

  A003001322 

 Gioberti il 7 maggio si presentava a Carlo Alberto in Somma Campagna, e il 24 giungeva a Roma dopo aver percorso la Lombardia, la Liguria, la Toscana, accolto nelle città con tale frenesia di applausi e sfoggio d'onori che superano l'immaginazione.

  A003001322 

 Il 30 aprile Vincenzo Gioberti giovandosi dell'amnistia concessa ai proscritti politici, lasciava Parigi, ritornava in patria e smontava all'Hotel Feder.

  A003001661 

 GIOBERTI in questi giorni di lutto era in viaggio alla volta di Torino e il 18 luglio l'Armonia stampava un'articoletto, che ora si dovrebbe giudicare almeno come strano, se non fosse una nuova prova delle difficoltà di quel tempo e della prudenza estrema che era necessaria nello scrivere di certi idoli della rivoluzione..

  A003001662 

 "Corre voce che tra pochi giorni avremo tra noi il sommo filosofo, l'ottimo cittadino, Vincenzo Gioberti..

  A003001665 

 Gioberti entrava a Torino il 1° d'agosto ed era subito chiamato, come Ministro senza portafoglio, a far parte del nuovo [423] Ministero Fabrio - Casati, costituitosi in tutta fretta il 29 luglio.

  A003001666 

 Le attinenze coi Gal forse agevolarono a D. Bosco un colloquio con Gioberti.

  A003001666 

 Nello stesso tempo essendo Gioberti ormai influentissimo negli affari dello Stato, e potendosi facilmente prevedere che sarebbero rimesse in sua mano le sorti del Governo, D. Bosco giudicava necessario prevenire le cattive impressioni che quegli avrebbe potuto ricevere dai rapporti maligni dei nemici degli Oratorii e guadagnarne per sè la benevolenza..

  A003001667 

 Gioberti fece cordiale accoglienza al suo antico compagno e al Direttore degli Oratorii, dei quali s'intrattenne assai [424] volentieri; e quindi il discorso cadde sul recente suo viaggio a Roma, e il Sommo Pontefice, e la questione vitale per l'Italia della sua indipendenza dallo straniero.

  A003001667 

 Gioberti si permise parole poco riverenti verso Pio IX e la sincerità del suo affetto alla patria italiana: parlò di nubi e di oscurità nelle quali diceva aveva osservato in Roma essere involte le intenzioni pontificie; lamentò che il rifiuto del Papa di dichiarare la guerra all'Austria, fosse stato causa di scoraggiamento a molti Italiani nella lotta che si era ingaggiata..

  A003001668 

 [425] D. Bosco, che già conosceva questi ed altri atti nobilissimi del Papa, non potè sopportare che Gioberti si erigesse quasi a maestro e censore della Suprema Gerarchia.

  A003001669 

 D. Bosco li contentò, e concluse con queste testuali parole: - Gioberti finirà male perchè osò censurare l'operato della Santa Sede! - Il giovane Felice Reviglio e i suoi compagni ricoverati udirono questo racconto e questa conclusione dallo stesso D. Bosco..

  A003001867 

 Non avendo il Papa acconsentito, Gioberti decise di occupare Ancona: ma Carlo Alberto non volle.

  A003001867 

 [461] Il 16 dicembre 1848 Vincenzo Gioberti era stato posto alla presidenza dei Ministero col portafoglio degli esteri.

  A003001868 

 Gioberti propendeva a dar forza alle idee di ordine e di moderazione e ciò non veniva approvato dai suoi colleghi del ministero.

  A003002022 

 Il Generale Chiodo, successo a Gioberti nella presidenza del Ministero, stringeva una convenzione militare coi faziosi di Roma, che il 9 febbraio avevano dichiarata la decadenza dei Papi e proclamato la repubblica.

  A003002120 

 A questo annunzio Vincenzo Gioberti insolenti e scrisse impudentemente: "La censura di Gaeta fece stomaco e riso; io mi farei coscienza di occuparmene.

  A003002120 

 Perciò la Sacra Congregazione dell'Indice nel giorno 30 di maggio 1849 aveva proibito il Gesuita moderno di Vincenzo Gioberti, il libro delle Cinque piaghe della Chiesa e l'altro della Costituzione secondo la giustizia sociale, di Antonio Rosmini [37].

  A003002121 

 Di questo tentativo caritatevole di D. Bosco e delle parole di Gioberti rende testimonianza D. Michele Rua..

  A003002121 

 Egli sperò adunque per un istante di poter indurre Gioberti all'obbedienza, poichè qualunque fossero i suoi [39] [527] fini politici, era stato visto prendere in questi ultimi tempi le parti del Papa e cercare la restaurazione del suo regno.

  A003002121 

 Gioberti, che era di modi squisitamente gentili, non si offese, ma con tono di voce che non ammetteva replica, dichiarò: - La mia ritrattazione consiste nel non rispondere! Basta il mio silenzio! - E così terminò quel colloquio.

  A003002121 

 Ma se Gioberti non si faceva coscienza di sottomettersi alle decisioni della Santa Sede, eravi un sacerdote in Torino che pregava per lui.

  A003002121 

 Recitata come era solito in simili circostanze un' Ave Maria e accompagnato dal Teol. Borel, si recava a visitare Gioberti.

  A003002122 

 Così pure, anni dopo, facendosi nell'Oratorio la prolusione ad un'accademia in onore di S. Tomaso, l'oratore prese per testo alcune sentenze di Gioberti.

  A003002122 

 L'ex chierico C..., da lui ricevuto nell'Oratorio e abbastanza provvisto di beni di fortuna, essendo ammiratore di Gioberti ne aveva comperati tutti i libri per 120 lire.

  A003002123 

 Ma in Gioberti avrà lasciata nessuna buona impressione l'ammonizione di D. Bosco? Dopo qualche tempo stabili nuovamente la sua dimora in Parigi, e non ebbe più un istante di pace.

  A003002259 

 Il Governo però fin dai primi tempi del Ministero Gioberti aveva deciso di privare, a tutti i costi, Mons. Fransoni della sua sede, ed un giornalismo empio ed immorale continuava a vomitare contro di lui calunnie ed insulti.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004000627 

 Giambattista Gal, il quale, caduto Gioberti dal potere, era stato scelto dal Conte Camillo per suo segretario particolare e fino al 1861 potè conoscere tutte le manovre segrete della politica.

  A004002594 

 Il povero Vincenzo Gioberti a D. Bosco che un giorno aveagli fatta qualche rimostranza sopra il suo Gesuita moderno, aveva risposto: - Ma voi laggiù, confinato in quell'angolo di Valdocco, che cosa potete sapere di politica, delle mene dei partiti e delle cause di tanti avvenimenti? - Cibrario invece era persuaso che là in Valdocco vi fosse qualche cosa da imparare, e non di raro veniva a intrattenersi per ore sane con D. Bosco, colla sua grossa pipa in bocca, come lo vide Mons. Cagliero.

  A004003076 

 Se poi il Teol. Granetti volesse scrivere invece un articoletto a parte da inserirsi nella stessa Gazzetta Ufficiale, narrando ciò di cui fu testimonio, e confutando la calunnia intorno a Gioberti, avendo esso letto le lettere a me scritte (il che può fare anche D. Bosco se crede) forse andrebbe meglio..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 09.html
  A009002052 

 "Faccio voti che vi sottomettiate con umiltà e docilità alla volontà del nostro Santo Padre Pio IX, altrimenti vi aprirete la strada, che altre volte hanno battuta Lamennais, Gioberti e Passaglia"..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010001201 

 Il terreno conceduto costituisce l'intiero isolato compreso fra le vie San Secondo, dell'Assietta, Gioberti e della Ginnastica, e sarà posto a disposizione di V. S. Rev.da appena che sia stipulato il contratto di cessione tra il Municipio e l'ente morale della Parrocchia..

  A010003813 

 E il 6 maggio, il Capo dell'Ufficio di Polizia Urbana e Rurale, Luigi Prato, dichiarava "essere il Sac. Giov. Bosco autorizzato, con decreto del 3 - 5 - ' 72, a far eseguire sotto la direzione del Capomastro le opere seguenti: Cingere di steccato il terreno destinato a chiesa sulla piazza S. Secondo, tra le vie S. Secondo, Assietta, Gioberti e Ginnastica, alla distanza di metri 4 dalla fronte degli erigendi fabbricati e costrurre la chiesa stessa in conformità del progetto dell'ingegnere Luigi Formento,... con che nell'esecuzione dei lavori si osservino le debite cautele e le disposizioni prescritte dai vigenti regolamenti"..

  A010003824 

 Formento aveva posto il sacro edifizio nel mezzo del terreno ad esso destinato, tra le quattro vie, con quattro frontali in piena euritmia, senza una camera per il parroco e i suoi coadiutori; e Don Bosco, che aveva accettata la costruzione del tempio con l'esplicita dichiarazione di provveder non solo ai bisogni della popolazione dei dintorni, ma anche a quelli particolari della gioventù, con un Oratorio festivo e scuole diurne e serali, faceva fare gli scavi della chiesa, d'accordo col Comitato Promotore e coll'Autorità Ecclesiastica, non nel mezzo dell'isolato, ma sul fianco a ponente, a filo della via Gioberti, affinchè a levante rimanesse lo spazio necessario per le scuole, cortile di ricreazione, e via dicendo; e ne affidava i lavori ai fratelli Carlo e Giosuè Buzzetti, diramando senz'indugio con firma autografa, questa circolare stampata:.

  A010003849 

 Ma lo spostamento della costruzione dal mezzo al fianco dell'isolato, suggerito, come si disse, dal trar profitto di tutto lo spazio per costrurre anche le scuole ed aver un cortile acconcio per le ricreazioni dei giovanetti che avrebbero frequentato l'Oratorio, mosse l'Ufficio di Polizia Municipale a notificare a Don Bosco, e per esso all'impresario capomastro Carlo Buzzetti, che veniva "imputata contravvenzione, perchè nello scavare il suolo, tra le vie S. Secondo, Gioberti, [358] Ginnastica ed Assietta, per la costruzione della nuova chiesa sotto il titolo di S. Secondo", non si era seguita la località "indicata dal piano stato presentato ed approvato dal Municipio"; per cui, ove si volesse escludere ogni ulteriore procedimento, o Don Bosco o Buzzetti, entro dieci giorni, si presentassero all'Uffizio, altrimenti si darebbe corso al giudiziale procedimento avanti la Pretura Urbana..

  A010005413 

 Il padre Sallua dichiarò a don Bosco col maggiore garbo che il suo libro il quale tratta del principe degli apostoli, San Pietro, meritava una condanna éclatante quanto le opere di Gioberti e di Rosmini, ma che il supremo tribunale dell'Inquisizione poteva risparmiare questo amaro boccone alle sue virtù ed alla sua straordinaria fama di santità.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 14.html
  A014007550 

 [504] L'avvocato Giovanili Battista Gal, di Torgnon nella valle d'Aosta, uomo colto e ottimo cattolico, fu segretario particolare prima del ministro Gioberti e poi di Camillo Cavour.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019001440 

 Gioberti aveva chiaramente indicati i tre bisogni della nostra età: predominio del pensiero; autonomia della Nazione; riscatto delle plebi.

  A019001447 

 Gioberti è nel vero quando addita nel progressivo reciproco estraniarsi della politica e della religione la causa prima della nostra debolezza, della nostra infermità.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 20.html
  A020000885 

 ·        Recitata la solita Ave Maria, si presentò al Regio Provveditore [VII 320 (a Gioberti [III 527]; a Farini [VI 671]..





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