Parola «Ingrandita» [ Frequenza = 7 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 04.html
  A004001334 

 L'antica, come abbiamo già esposto, coll'aggiunta di alcune camerette, si era bensì alquanto ingrandita, ma non cessava di essere insufficiente e disadatta.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 05.html
  A005000836 

 In appresso poi ingrandita la casa, le riceveva nella sua stanza, la quale però era attigua a quella di aspetto, in cui si trovavano altre persone che attendevano, ed uno della casa che annunziava chi voleva parlargli.

  A005004008 

 D. Bosco infatti non cessava un istante dal pensare ai modi per tradurre in atto questi suoi progetti, gli sorrideva sempre innanzi il ricordo di sogni e di visioni, e contemplava lo spettacolo dei giovani presenti e venturi, e specialmente di quelli che avrebbero formata ed ingrandita la sua Congregazione..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 10.html
  A010007277 

 Ma ora che questa Congregazione fa parte della mia Diocesi, e che sento il dovere che mi corre di esaminare le cose quali sono, e che mi accorgo che l'opera, per quanto sembri ingrandita, è lungi dall'avere la solidità che sarebbe desiderabile, giudico sia mio stretto obbligo di esporre la cosa a questa Sacra Congregazione come allo strumento di cui Iddio si servirà certamente per ordinare nell'Opera suddetta quanto sarà da ordinarsi per renderla solida e di durata..


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
  A013004958 

 L'antifona Sancta Maria, succurre miseris dopo i vespri quest'anno fu cantata a tre cori non più divisi, ma tutti riuniti nell'orchestra, che era stata poc'anzi ingrandita e sistemata così come oggi la vediamo.


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 19.html
  A019000245 

 A questa umile casa risale il principio dell'Ospizio chiamato di S. Francesco di Sales, che nel 1851 contava trenta gio­vinetti ospitati, e nel 1860, ingrandita la casa, quattrocento, e nel 1870 ottocento..

  A019001393 

 E canteranno ancora - l'altare e la Basilica ingrandita - le glorie sempre maggiori del Santo che fu, nei tempi nostri, il più Italiano e il più internazionale; del Santo che ebbe la quadratura piemontese, la genialità italica e il cuore universale; del Santo la cui vita fu un miracolo ed è un romanzo, nella cui Opera il soprannaturale parve natura; del Santo che rinnovò nel secolo XIX i Fioretti di San Francesco ed ebbe tutte le intuizioni dell'avvenire; che ebbe tutte le audacie e seppe tutte le prudenze; che fu Sacerdote nel gabinetto dei Ministri e si sentì Italiano all'Altare di Dio; che non ebbe altra politica che il Pater noster e fu consultato da Prìncipi; che ebbe le delicatezze di una madre e la volontà invincibile di un generale; che seppe farsi amare per farsi ubbidire; che educò con la Religione e persuase con la ragione; che insegnò ai suoi giovani ad aver fede in Dio e ad amare la Patria, a guardare il Cielo e a far fiorire la terra, a cantare pregando e a pregare lavorando; che li educò nella scuola come nel gioco, nella chiesa come nel teatro, con lo sport come con l'esame di coscienza; che li abituò a unire l'Esercizio della Buona Morte in Cappella con la festa gioiosa in refettorio; che fondò una Società ch'è la più lieta ed è la più sacrificata; del Santo che fu, come il Vangelo, semplice coi semplici e gigante coi giganti; che pubblicò con la stessa fede la prima Collezione dei nostri Classici e i foglietti più popolari; che scrisse con lo stesso cuore la Storia Sacra del popolo eletto e la Storia della nostra Italia; che fu orfano e divenne padre di orfani; che mancò di pane e diede pane a tutti; che fu, un giorno, fanciullo senza tetto e diede ricovero a tutti i fanciulli; che stentò ad avere un maestro ed aprì scuole senza fine; che fu artigiano e forgiò generazioni dì artigiani; del Santo che, novello San Benedetto, battezzò non soltanto i vecchi barbari delle Pampas, ma tanti nuovi barbari civili d'Europa..





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