Parola «Mourret» [ Frequenza = 3 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 16.html
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 Fra i seminaristi colà presenti vi erano i personaggi che rispondono ai nomi di Bourne, cardinale arcivescovo di Westminster; De Guébriant, arcivescovo di Marcianopoli e superiore dei Missionari di Rue du Bac; Gibergues, morto vescovo di Valenza; Neveux, vescovo ausiliare di Reims; Ternier, vescovo di Tarantasia; Vigouroux e Mourret, vere illustrazioni delle scienze sacre; e altri ottimi ecclesiastici.

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 Nel 1884 il sulpiziano abate Mourret, incontratosi col Servo di Dio a Roma e condotta la conversazione sul suo viaggio a Parigi, lo udì esclamare: Ah Parigi, Parigi! Che profondi ricordi mi ha lasciati! Che buona popolazione! E che cuori! [187].

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 [150] Il già mentovato storico abate Mourret, che si trovò presente, scrive in una sua lettera a Don Auffray (Parigi, 4 maggio 1931) che Don Bosco scandiva le parole dans un français un peu hésitant et avec le doux accent italien.





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