Parola «Perin» [ Frequenza = 11 ]


Don Bosco-Memorie biografiche Vol 13.html
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 Il merito precipuo risale a un zelante sacerdote, a Don Agostino Perin, parroco di Santa Maria delle Grazie in Este.

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 Don Perin aveva posto gli occhi sopra un palazzo monumentale, noto nella regione sotto il nome di Ca' Pesaro, dalla famiglia veneta che lo fece costrurre nel secolo XVIII. Bello per architettura, grandioso per dimensioni, comodo per ampiezza di membri, s'innalzava all'aperta campagna, in sito amenissimo, prospettando la catena dei colli Euganei, alle cui falde si adagiava, e quella dei monti Berici; lo cingevano prati e campi, trasformabili in cortili, orti e giardini.

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 Il Beato, secondo il solito, volle anzitutto conoscere come la pensasse il Vescovo di Padova: Don Perin gli rese questo servizio.

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 Questo avveniva il 24 giugno; il 25 Don Perin stipulò il contratto del locale e il 26 pregò Don Bosco di andare a vederlo e a dare ordini opportuni per [688] il riattamento [363].

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 L'istrumento venne redatto il 16 settembre nello studio del notaio Nazari di Este, fra Don Perin "per conto, nome ed interesse e coi denari" di Don Bosco, e i conti Gradenigo di Venezia proprietari, al prezzo di lire trentacinquemila, oltre le spese degli atti..

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 Allorchè Don Perin ottenne da Don Bosco la promessa di un collegio in Este e spingeva innanzi le pratiche per la compera di Ca' Pesaro, aveva bisogno di trovare una somma subito indispensabile.

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 Il parroco Perin vuol far venire Don Bosco, anzi s'è già impegnato a comprargli una casa; ma egli non ha denari e Don Bosco è povero... Ci vorrebbero subito almeno diciottomila lire..

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 Don Perin che li attendeva a braccia aperte, li condusse in casa sua, diede loro da cena e li accompagnò in casa dei signori Mistrello, dove pernottarono.

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 I nostri quattro gli fecero visita; egli li invitò a pranzo e, capito a volo il disagio dei nuovi venuti, [691] lasciò partire Don Sala e Don Perin e ritenne seco Don Tamietti e il maestro Vota, che stettero in quella dimora ospitale fino ai 18 di novembre, allorchè col prefetto Don Tommaso Calliano giunsero tre altri confratelli [365] e andarono tutti insieme a stabilirsi in quello che fu ed è il collegio Manfredini, così denominato in ossequio a monsignor Federico conte Manfredini, vescovo diocesano..

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 [363] Lettera di Don Perin a Don Bosco, 26 giugno 1978.

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 [364] Lettera di Don Perin a Don Bosco, 3 luglio 1878.





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